È comprensibile a chiunque che l’entrata a gamba tesa di un virus della portata di questo Covid-19, produca soltanto danni, disagi e, purtroppo, anche il dolore per la morte di tantissime persone. Sicuramente troppe persone. Ed è comprensibile anche che, chi si trova alla guida di una società sportiva, piuttosto che di un comitato regionale, una federazione, ma anche del governo di un paese, non ha certo previsto la soluzione per un problema causato da un virus killer. Non può averlo previsto, così come non si prevedono i terremoti, l’eruzione dei vulcani o le guerre, ma ci si dà da fare, ciascuno come può, come sa e come riesce. Ma ancora più comprensibile è quella voglia che decine di migliaia di praticanti, insegnanti e dirigenti esprimono a gran voce su tutti i social, ma non solo, di ritornare a fare le cose che hanno sempre fatto nelle loro palestre. Un’astinenza che si prolunga già da quattro mesi corrisponde ad un’anomalia eccezionale da sopportare per chiunque, sia chi aveva nel mirino l’Olimpiade, ma anche chi puntava all’esame di cintura gialla. Un’attesa che si fa così insopportabile da trasformarsi in rabbia. Messaggi nuovi ne fioccano di continuo sulle bacheche, tante le richieste per ogni tipo di aiuto, ma la più ricorrente, che si sta facendo addirittura pressante, è la richiesta di poter ripartire. Ed a tal proposto sono state attivate anche delle iniziative, degli inviti alla mobilitazione attraverso il flash-mob promosso da Felice Mariani in programma alle 14.30 di giovedì 2 luglio in piazza San Silvestro a Roma, ma anche una raccolta di firme che punta all’apertura per gli sport di contatto anche nelle 15 regioni che ancora non l’hanno fatto. In ogni caso, con le nuove linee guida appena aggiornate dalla Federazione e che saranno pubblicate a breve, quelle regioni, che sulla base dei dati epidemiologici hanno già espresso parere favorevole alla riapertura dell'attività, potranno riprendere a fare quel qualcosa in più che la situazione consente. Auspicando che presto questo riguardi tutte le regioni del nostro Paese.