Roma, 20 agosto 2019 - Sta per ripartire la seconda parte dell’anno agonistico per il karate italiano che in questi primi mesi del 2019 ha regalato successi, in ultimo quelli conquistati agli European Games di Minsk con due ori, un argento e tre bronzi. Gli azzurri hanno dimostrato di essere pronti al debutto olimpico che avverrà fra un anno esatto nella patria della disciplina, il Giappone: Viviana Bottaro, Mattia Busato, Angelo Crescenzo e Luigi Busà sono in ottima posizione per qualificarsi direttamente per Tokyo 2020 grazie al ranking, ma anche tutti gli altri azzurri promettono di regalare sorprese nell’arco dell’anno. Insomma tutto è possibile, ma quello che è certo è che la Federazione sta lavorando con l’unico obiettivo di massimizzare i risultati in visione delle Olimpiadi: “Stiamo focalizzando tutte le energie verso la nostra meta principale – commenta il Vicepresidente Settore Karate Sergio Donati -. Il primo punto fermo è che le risorse tecniche, sportive ed economiche dei diversi settori sono tutte rivolte a quell’appuntamento”. I campioni di punta sono i principali soggetti su cui puntare, ma le ultime competizioni hanno rafforzato l’idea che tutti gli azzurri hanno possibilità a Cinque Cerchi: “I ragazzi ci stanno dando soddisfazioni continue, per questo abbiamo anche rivisto i nominativi del Progetto Tokyo – continua Donati-, gli aggiornamenti si basano sulle ultime competizioni, la situazione è dinamica, la nostra è un’analisi continua delle caratteristiche degli atleti e della loro crescita”. Resta da considerare però che l’attività federale deve proseguire senza intoppi: “Non si devono trascurare gli altri comparti quali la formazione, l’aggiornamento, i rapporti con le altre federazioni… Tokyo è la nostra stella polare, ma il viaggio lo dobbiamo fare rispettando i passaggi che facciamo sulle altre stazioni, il lavoro a tutto tondo che la FIJLKAM da sempre porta avanti. Ma lo dobbiamo fare con una rinnovata consapevolezza che è quella che le risorse in questo momento sono limitate e che quindi si deve lavorare anche cercando di autofinanziarsi in modo che la ruota giri sempre alla medesima velocità”.
Importante oggi, ad un anno dalle Olimpiadi, non distrarsi: “È la cosa più difficile, ma non possiamo non avere una visione a 360°, avendo ben chiaro che l’attività federale non si esaurisce solo con l’attività agonistica. È importante avere delle persone capaci a ricoprire i ruoli, parlo della direzione tecnica, degli allenatori, dello sviluppo e promozione, della scuola e promozione, parlo di quel coacervo di attività e di persone che devono essere un ingranaggio del motore che ci porterà a brillare anche nel futuro dopo Tokyo 2020”.
Con lo stop estivo ormai agli sgoccioli, riparte anche il circuito internazionale: dal 6 all’8 settembre infatti, proprio a Tokyo, ci sarà la quinta tappa di Premier League che metterà in palio altri importanti punti per il ranking olimpico. “I ragazzi hanno lavorato bene tutta estate fermandosi solo per poco, le speranze di successo sono molte”, conclude Donati.