European Games, judo a Minsk 'forte e unito'
I Giochi Europei sono ormai pronti a partire con la cerimonia di apertura, in programma venerdì 21 nel Dinamo Stadium a Minsk. E già da sabato 22 le gare coinvolgeranno 4mila atleti di 50 nazioni impegnati nelle gare di 23 discipline per 15 sport. Diciassette gli atleti della squadra di judo partita questa mattina, Francesca Milani, Francesca Giorda (48), Odette Giuffrida (52), Martina Lo Giudice (57), Edwige Gwend, Maria Centracchio (63), Alice Bellandi, Carola Paissoni (70); Matteo Medves, Manuel Lombardo (66), Fabio Basile, Giovanni Esposito (73), Antonio Esposito, Christian Parlati (81), Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100), seguiti da Kyoshi Murakami, Dario Romano, Roberto Meloni, Francesco Bruyere. Il programma. Sabato 22: F 48, 52, 57 kg; M 60, 66 kg (inizio 9.30, finali 16, orario di Minsk); Domenica 23: F 63, 70 kg; M 73, 81 kg (inizio 9.30, finali 16, ora Minsk); Lunedì 24: F 78, +78 kg; M 90, 100, +100 kg (inizio 9.30, finali 16, ora Minsk); Martedì 25: Squadre miste, inizio 9.30, finali 15 (ITA 8.30 e 14).
“Il lavoro di avvicinamento ai giochi europei è concluso – ha detto Francesco Bruyere, uno dei coach azzurri - tre lunghe settimane di lavoro intenso in cui il caldo che è esploso non ci è stato di aiuto, ma i ragazzi hanno risposto bene come sempre, sostenendosi a vicenda. Dobbiamo ringraziare anche tutto lo staff medico, fisioterapisti e nutrizionisti, che hanno contribuito in maniera impeccabile ed importante a questa preparazione. Un ringraziamento in particolare al coach Luca Poeta, per l’aiuto e la professionalità fornita in questi giorni. Possiamo sicuramente affermare di avere una squadra forte e unita che difenderà i nostri colori, non ci resta che dare battaglia”. Questi i commenti degli atleti prima della partenza. Francesca Milani: “Mi sento bene e non vedo l’ora di combattere dando il massimo e divertendomi”. Francesca Giorda: “Prima di una gara purtroppo non ho mai molto da dire. Mi sento bene e mi sto allenando al massimo, sono molto emozionata ed ho tanta voglia di combattere. Non vedo davvero l'ora di partire!”. Odette Giuffrida: “Una settimana molto importante è appena iniziata ed un periodo davvero carico e faticoso è appena finito. Ho dato tutto. Tutta me stessa. Mi sento molto motivata, mi sento concentrata e so esattamente cosa voglio. Come sempre non temo nessuna. Io sono io e quello che voglio è dare il mio massimo. Il mio “motto” è sempre lo stesso e non cambia mai: “free mind, full heart”. Vorrei aggiungere che sono molto felice ed orgogliosa della squadra di cui faccio parte. È bello sentire che non siamo solo persone che lavorano e faticano insieme, ma che ognuno di noi crede nell’altro. Manca poco. Noi ci siamo”. Martina Lo Giudice: “La gara si avvicina, ma ancora non ci sto pensando troppo. Vengo da due mesi in cui judo ne ho fatto poco per via di una brutta caduta sulla spalla, quindi nelle ultime settimane fino ancora ad oggi il pensiero è tutto sull’”aggiustare” il più possibile la condizione fisica e trovare buone sensazioni sul tatami. Penso solo a me e a come sto io, non sono nemmeno andata a rivedere la lista delle qualificate per la gara! Sicuramente arrivando a Minsk la tensione salirà per via della particolarità degli eventi così, ma ho intenzione di godermi tutta l’atmosfera e provare a trasformarla in energia positiva per la mia gara”. Edwige Gwend: “Siamo alla vigilia di un ennesimo appuntamento importante gli anni passano, ormai ne ho 29, ma le aspettative non cambiano, quelle restano sempre le stesse, si punta sempre in alto! Cambia solo il modo di affrontarle, se tanti anni fa ero ansiosa e timorosa, oggi come oggi sono sempre ansiosa, ma più tranquilla, vogliosa di godermi ogni piccolo momento, perché gli anni passano e non si possono recuperare, non si può tornare indietro. Ad ogni modo credo che per noi, in fondo, cambi ben boco. Per noi, anche se l’appellativo è diverso restano sempre degli Europei. Certo l’atmosfera è un pò diversa, ma in fin dei conti è un europeo, da assaporare in tutto e per tutto!”. Maria Centracchio: “Ormai manca poco... gli European Games per noi judoka hanno una doppia valenza, sia quella di giochi in quanto tali, sia quella di campionato d’Europa; in fin dei conti pero si tratta pur sempre di una gara, quindi cercherò di affrontarla come ho fatto ogni altra volta dando il massimo e facendo valere tutto il lavoro svolto fin qui. Non penso che ci sia molto altro da dire ora, domenica si vedrà”. Carola Paissoni: “Le sensazioni sono positive per salire sul tatami con la consapevolezza di avere fatto un ottimo lavoro fisico e mentale. Ora manca una sola settimana, si stringe il focus e si guarda ad un solo obiettivo”. Matteo Medves: “Mi sento bene, senza ansie né stress… mi sto gestendo con i randori, sto più attento al peso, mi sento discretamente, poi quello che succederà sul tatami si vedrà, non ci sto ancora pensando. Europei o European Games la sostanza non cambia, alla fine c’è sempre un tatami sul quale salire ed un avversario da superare, quello sarà il compito da svolgere. Il fatto che siano ‘Games’ non mi cambia nulla, vado là e faccio il mio come sempre. Questa volta festeggio il compleanno il giorno prima del peso e quindi due giorni prima la gara, ma se deve andare va, altrimenti mi rimetto a lavorare più di prima, ma a questo ci penseremo dopo la gara. Ora posso dire che sono tranquillo, sereno e senza stress mentali. Tutto qua”. Fabio Basile: “Solo una parola, domination! Dominazione, dominazione assoluta! Va bene così?” Giovanni Esposito: “Ho voglia di fare bene e dare il massimo su quel tatami. Per adesso sono tranquillo e continuo con la preparazione”. Antonio Esposito: “Sono tre mesi che ho deciso di fermarmi con altre gare per preparare solo questa grande gara al meglio! È un appuntamento e una gara nuova per me essendo un European Games… sono carichissimo e non vedo l’ora di salire sul quel tatami per dimostrare quanto sono forte... ancora una volta!”. Christian Parlati: “È dall'europeo di Tel Aviv che aspetto di fare questa gara, purtroppo fisicamente non sono al 100% ma questo non mi fermerà perché sono motivato e ho voglia di combattere e di vincere”. Nicholas Mungai: “Come sai per me è molto importante restare tranquillo nei giorni immediatamente precedenti alla gara per cui cerco di avere un approccio sempre abbastanza rilassato. In questi giorni cerco di concentrarmi su quello che faccio allenamento dopo allenamento, anche perché sono appena rientrato da un infortunio abbastanza subdolo e ho bisogno di ritrovare le sensazioni giorno dopo giorno. Nel complesso mi sento bene e penso di poter dire la mia. Non vedo l'ora di dare tutto quello che ho sul tatami di Minsk”. Giuliano Loporchio: “Abbiamo lavorato tanto in queste 3 settimane di preparazione per questi games.. e nonostante il caldo e i vari acciacchi, sono molto soddisfatto di come ho reagito a questa preparazione.. mi sento molto in forma e anche se ovviamente la gara sarà molto dura, io vado a Minsk per dire la mia. So che posso giocarmela con i più forti, infatti è quello che mi aspetto e quello che farò!!”.
Per alcuni atleti non compaiono i commenti soltanto perché non hanno (legittimamente) risposto alle domande.
Dynamic Judo Cup, Strazzeri: “Si è visto Kata di alto livello
“È stato l’ultimo Grand Prix prima del Campionato d’Europa ed è stata un’opportunità per la messa a punto dei dettagli più urgenti – ha detto Giovanni Strazzeri - un test per portare gli ultimi ritocchi, insomma. La gara è stata di alto livello ed è stato apprezzato il raduno fatto alla fine di ogni kata da Erissini e Ferrante con le coppie che partiranno per l’Europeo”. È stato chiaro ed esaustivo il commento di Giovanni Strazzeri sulla Dynamic Judo Cup che si è disputata a Catania, sulla quale ha fatto la fotografia di una quarta prova del Grand Prix di kata che nel calendario è caduta un mese prima del campionato d’Europa (Gran Canaria, 20-21 luglio) e con la composizione della squadra già annunciata da tempo. Queste le classifiche.
Ju no kata
Grand Prix: 1) Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli (TAA); 2) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (VEN); 3) Marco Durigon-Benedetta Romeo (VEN)
Criterium: 1) Laura Bugo-Barbara Bruni (EMR); 2) Manlio Ponzio-Mihaela Gheorghira (LAZ)
Katame no kata
Grand Prix: 1) Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (VEN); 2) Paolo Dorigo-Matteo Dorigo (PIE); 3) Michael Chiara-Marco Corvetti (LOM)
Criterium: 1) Luna Franco -Chiara De Bortolo (FVG); 2) Roberto Rambaldi-Luca Piselli (EMR)
Nage no kata
Grand Prix: 1) Edoardo Rizzo-Luigi Rizzo (CAM) e, pari merito, Mauro Collini-Tommaso Rondinini (EMR); 3) Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (FVG)
Kime no kata
Grand Prix: 1) Yuri Ferretti-Andrea Giani Contini (TOS); 2) Tommaso Drigo-Andrea Rizzetto (VEN); 3) Pietro Marinelli-Andrea Genghini (LAZ)
Criterium: 1) Giovanni Nicola Aru-Francesco Testa (SAR)
Kodokan Goshin Jutsu
Grand Prix: 1) Sergio Loi-Giuseppe Guzzo (SIC); 2) Lisa Cesario-Marco Bondi (EMR)
Criterium: 1) Giancarlo Silvagni-Luca Ceroni (EMR)
Itsutsu no kata: 1) Mauro Collini-Tommaso Rondinini (EMR); 2) Laura Bugo-Lisa Cesario (EMR); 3) Angelica Tarabelli-Giovanni Tarabelli (TAA); 4) Barbara Bruni-Marco Bondi (EMR)
Randori no kata: 1) Giulia Pocobelli-Francesca Benatti (VEN)
Judo: i criteri di qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020
Per i nostri judoka la corsa verso le Olimpiadi a Tokyo continua: ogni gara rappresenta la possibilità di guadagnare punti preziosi per scalare la World Ranking List.
In un'infografica riportiamo quelli che sono i numeri e le date più importanti per conoscere il meccanismo di qualificazione per la disciplina.
Sono 15 gli eventi nei quali verranno assegnate le medaglie olimpiche:
Judo maschile 7 categorie: -60kg, -66kg, -73kg, -81kg, -90kg, -100kg, +100kg.
Judo femminile 7 categorie: -48kg, -52kg, -57kg, -63kg, -70kg, -78kg, +78kg.
Squadra Mista - Donne: -57 kg, -70 kg, +70 kg Uomini: -73 kg, -90 kg, +90 kg.
Per la prima volta nella storia, il numero di donne e uomini a gareggiare sarà lo stesso: 176, per un totale di 352 atleti.
Altri 20 atleti saranno scelti da una commissione, e altri 14 posti (7 + 7) invece, saranno direttamente assegnati al Giappone in qualità di Paese ospitante.
Il numero massimo di atleti per Comitato Olimpico sarà di 7 uomini e 7 donne con un massimo di un atleta per categoria di peso. Le squadre miste possono essere formate solo da atleti già qualificati per l'evento individuale.
Qualifica diretta Uomini: per ognuna delle sette categorie di peso, i 18 atleti di livello più alto nella graduatoria mondiale IJF del 25 maggio 2020 saranno qualificati direttamente, con un massimo di un atleta per Comitato Olimpico per categoria di peso.
Donne: per ognuna delle sette categorie di peso, i 18 atleti di livello più alto nella graduatoria mondiale IJF del 25 maggio 2020 saranno qualificati direttamente, con un massimo di un atleta per Comitato Olimpico per categoria di peso.
Qualificazione continentale: altri 100 atleti saranno qualificati direttamente secondo l'IJF World Ranking List del 25 maggio 2020 basato sulla rappresentanza continentale.
EJU applaude l’Italia, a Minsk sarà premiata anche Roberta Chyurlia
L’Italia ha una certezza: dagli European Games a Minsk non ritornerà a mani vuote. Dal 22 al 25 giugno le gare porteranno dei risultati, che auspichiamo regalino grandi soddisfazioni, ma se Manuel Lombardo è stato nominato il migliore judoka junior europeo 2018, a ritirare un premio speciale assieme a lui ci sarà anche Roberta Chyurlia, per la seconda volta migliore arbitro-donna europea dell’anno. Un doppio riconoscimento che fa ben comprendere quanta qualità e quanto talento nasce e cresce in questa nostra bellissima Italia.
Roberta, quando hai saputo di questo riconoscimento e quali emozioni ti ha suscitato?
“Una decina di giorni fa, il 31 maggio, dalla mail judo.internazionale mi è stato girato l’invito dell’EJU per la premiazione in programma a Minsk ed è stata davvero un’emozione grande. Per un arbitro, un riconoscimento del genere è una cosa molto bella, riceverlo addirittura per la seconda volta è semplicemente fantastico! È l’occasione per me per ringraziare l’EJU, il Presidente Sergey Soloveychik e poi Alexandr Jatskevitch e Franck de Moor per quest’ennesima attestazione di stima. E li vorrei ringraziare soprattutto perché mi hanno offerto l’opportunità per ripagare, anche se in minima parte, la mia famiglia per tutti i sacrifici fatti. Grazie a mio marito, alla mia super mamma ed a mio padre il quale, soprattutto quest’anno, mi ha insegnato a non mollare, a credere in se stessi, nonostante tutto e tutti, il papà che ogni figlia vorrebbe avere. Ma grazie anche alla mia famiglia allargata, zie, zii, fratelli acquisiti, i miei colleghi di studio ed al Brain Damage Group, e tutti coloro i quali, pur non avendo il mio cognome, mi hanno sempre sostenuta, anche quando sarebbe stato più facile mollare”.
Cosa ti aspetti ora dagli European Games a Minsk?
“A Minsk sarò presente in gara, la convocazione è arrivata già in gennaio in quanto gli European Games, che sono quadriennali, vengono logicamente gestiti con ampio anticipo. E ricevere il premio sarà un orgoglio anche per un’altra ragione, che assieme a me lo riceverà anche Manuel Lombardo. Il nostro percorso è iniziato praticamente insieme, con gli Europei Cadetti sino ad arrivare ai Mondiali Junior. Ho ancora i brividi per l’inno cantato a squarciagola a Nassau da tutto il gruppo, tecnici ed atleti eccezionali. Un pensiero che va anche ad Alice Bellandi e Christian Parlati, altri due ragazzi con i quali ho condiviso il percorso sin dagli europei cadetti a Sofia. E spero prosegua ancora così. Comunque, come ha detto Manuel nella sua intervista, credo che la squadra italiana a Minsk ci farà divertire!”.
È Lombardo lo junior ‘perfetto’ 2018: “Promesso! A Minsk vi faremo divertire!
Se il 2018 di Manuel Lombardo era già stato incorniciato dai risultati ottenuti, il prestigioso (e nuovo) riconoscimento che l’Unione Europea Judo ha ritenuto di attribuirgli giunge, piacevolmente inaspettato, a completamento dell’opera: miglior U21 europeo dell’anno! Nove gare internazionali, quattro medaglie d’oro (Europei e Mondiali Junior, Giochi del Mediterraneo e Leibnitz) ed una di bronzo (Open a Oberwart), alle quali si aggiungono i campionati italiani assoluto (terzo) e junior (primo). Poi è arrivato anche il doppio wazari a Hifumi Abe, secondo turno del Grand Slam a Parigi, ma quello è accaduto nel 2019. Ad ogni modo, il 2018 di Manuel Lombardo è stato straordinario e più di qualsiasi altro parametro, lo si legge attraverso la percentuale di sconfitte: 6 su 42 incontri disputati e maturate soltanto in gare senior. Manuel quindi, ha chiuso l’anno da junior imbattuto.
“Per me, questo è un grande riconoscimento da parte dell’EJU – ha detto Lombardo - al pari di aver vinto una medaglia importante. La soddisfazione è la stessa! Sì, è vero, il mio 2018 è stato fantastico, come junior è stato perfetto... ed ora grazie all’EJU, lo è ancora di più. In questo 2019, come senior, sarà sicuramente più difficile fare ugualmente bene, ma l’obiettivo è quello ed in questi primi mesi ho già dimostrato a me stesso di essere in grado di farlo! L’obiettivo, a questo punto, è dare conferme vincendo le medaglie pesanti da senior, e questo riconoscimento dell’EJU a ridosso dei Giochi Europei a Minsk mi offre la carica giusta per affrontare gli allenamenti ad Ostia in vista della gara! Approfitto di quest’opportunità anche per ringraziare tutte le persone che mi stanno vicino e fanno il tifo per me e per tutta la nazionale! Sono sicuro d’interpretare il pensiero di tutti promettendo il massimo impegno, statene certi, a Minsk daremo il massimo anche per farvi divertire!”.
Secondo argento a Leibnitz, dopo Prosdocimo c’è Bergamelli. Geri quinta a Cluj
Enrico Bergamelli ha messo al collo l’argento dei 100 kg a Leibnitz, nell’European Cup Junior che ha radunato 581 atleti di 34 nazioni. L’Italia U21 ha concluso la gara con due medaglie, quelle d’argento di Mattia Prosdocimo nei 73 kg ed Enrico Bergamelli, ma anche cinque quinti posti, Biagio D’Angelo nei 60 kg, Andrea Spicuglia nei 73 kg, Martina Esposito nei 70 kg, Valentina Miele nei +78 kg e Kenny Komi Bedel, che si aggiunto oggi negli 81 kg. Quattro vittorie e quattro ippon per il diciannovenne del gruppo sportivo Carabinieri, sconfitto in finale da Emils Gerkens (Lat), “è la seconda volta che lo incontro e non ho ancora trovato il modo giusto per affrontarlo ed uscirne vincitore – ha detto Bergamelli – ma adesso metto bene a fuoco i problemi e sono sicuro che troveremo le soluzioni. In ogni caso sono soddisfatto, perché avevo scelto di non venire a Leibnitz per dedicarmi agli esami di maturità. Mi ci dedico ugualmente, intanto ci sono venuto e ho preso la medaglia”. Ad un passo soltanto dalla medaglia è arrivato invece Kenny Bedel, quinto negli 81 kg. “Sapevo che sarebbe stata una gara tosta – ha detto - c’erano atleti da tutto il mondo o quasi, e sono riuscito a farmi valere comunque. Mi dispiace per la medaglia mancata d’un soffio, significa che ho ancora molto lavoro da fare. Adesso ci fermiamo due giorni al training camp e poi mi metto sotto con la maturità”. “E' stata una gara molto dura - aveva detto invece Mattia Prosdocimo il giorno prima - paragonabile ad un Mondiale andando a vedere i pre-iscritti, ho faticato molto e ad inizio gara non credevo di arrivare in fondo, ma incontro dopo incontro sono arrivato fino alla fine, anche se la finale non mi è piaciuta molto... che altro dire, sono molto soddisfatto di questa medaglia!”. Un quinto posto è arrivato anche da Cluj Napoca, dove si è conclusa l’European Open ed a meritarlo è stata Eleonora Geri, che ha ottenuto due vittorie nei +78 kg. Positiva la prima uscita di Matteo Marconcini nei 90 kg, che si è sbarazzato dello spagnolo Adrian Nacimiento Lorenzo, prima di conoscere il giovane georgiano Lasha Bekauri, iridato a Nassau, poi vincitore della categoria. Il primo passo nei 90 kg è stato fatto e per campione dello spessore di Matteo Marconcini tutto è possibile. assieme a Bellandi, Lombardo e Parlati. Ed a Cluj, ha vinto la categoria. L’Unione Europea intanto, ha comunicato a Manuel Lombardo che è stato scelto quale migliore atleta europeo per la classe juniores nel 2018, ed il riconoscimento gli sarà consegnato nel galà che si terrà a Minsk, in occasione degli European Games (22-25 giugno). Congratulazioni Manuel!
Travolgenti a Cluj Napoca, oro per Milani, Manzi, Stefanelli e Casaglia
Sette medaglie, quattro d’oro e tre d’argento, in una sola giornata di una Continental Open non era ancora accaduto. Almeno per quanto riguarda l’Italia, che a Cluj Napoca (Romania) è andata a segno con Elios Manzi, primo nei 60 kg, Biagio Stefanelli e Matteo Piras, primo e secondo nei 66 kg, Leonardo Casaglia, primo nei 73 kg, Francesca Milani e Sofia Petitto, prima e seconda nei 48 kg, Samanta Fiandino, seconda nei 57 kg. E poi c’è stato anche il quinto posto di Luca Caggiano nei 66 kg, una categoria questa che, per certi versi, è sembrata quasi una sorta di golden score dell’Assoluto torinese. Ma c’è stata anche Leibnitz, European Cup Junior con 34 nazioni, in cui gli azzurri hanno disputato cinque finali raccogliendo un secondo posto con Mattia Prosdocimo (73) e quattro quinti con Biagio D’Angelo (60), Andrea Spicuglia (73), Martina Esposito (70), Valentina Miele (+78).
“Leonardo ha risposto molto bene – ha detto coach Paolo Bianchessi riferendosi a Casaglia – tutti gli incontri li ha risolti davvero molto bene, compresa la finale con Sterpu, il moldavo che non è cliente semplice da gestire. Per quanto riguarda i miei, hanno fatto molto bene anche Matteo Piras e Luca Caggiano, con motivazioni e percorsi diversi ma ugualmente soddisfacenti”. È molto soddisfatto anche coach Antonio Ciano per il successo di Elios Manzi, ritornato a combattere nei 60 kg. “Abbiamo lavorato minuziosamente, curando ogni piccolo particolare – ha detto Ciano - prima di tutto la sua salute. Ritornare nei 60 kg era una scommessa, ma c’erano tutti i presupposti per vincerla, partendo proprio dal volume di lavoro. Non poteva essere troppo considerando i 7 kg da perdere, ma ci siamo riusciti senza sacrificare massa muscolare, anche grazie al supporto nell’alimentazione del Dottor Francesco Fagagni. Abbiamo lavorato sulle sensazioni e, nonostante la caviglia non fosse ancora al top, siamo riusciti a far emergere tutto il suo talento. e poi, Elios ha avuto una forza di volontà fuori dal normale”. Ed è stato un rientro d’oro anche Francesca Milani, nonostante il comprensibile stress emotivo legato alla lunga assenza dalle gare. “All’inizio ero tesa, non avevo idea su come avrei reagito una volta salita sul tatami dopo così tanti mesi – ha detto Francesca - Appena finito il primo incontro però, mi sono sentita sicura di me e tutta la tensione se n’è andata. Sono sempre rimasta concentrata e con la voglia di fare bene, e non tanto per arrivare alla medaglia, ma per stessa. Una sicurezza fondamentale per affrontare poi gare molto più impegnative. Sono soddisfatta per com’è andata e per come mi sono sentita. Adesso so che sono pronta per affrontare al meglio gli European Games!”. “Sono davvero felice del risultato ottenuto oggi – ha detto infine Biagio Stefanelli - Sono in un periodo di forma davvero ottimale ed oggi in gara mi sono sentito davvero bene e, incontro dopo incontro, è cresciuta la consapevolezza che sarei potuto salire sul gradino più alto del podio. Voglio ringraziare per questa medaglia tutti coloro che mi hanno sostenuto ed in particolare al mio coach di giornata e portafortuna, Salvatore D’Arco. Il judo è la mia passione più grande. Ci divertiamo!!!”.
Open a Cluj Napoca e Junior a Leibnitz, l’Italia sul tatami
Sono oltre cento gli atleti italiani che, domani e domenica, saranno impegnati nell’Open a Cluj Napoca e nell’European Cup Junior a Leibnitz, manifestazioni che in entrambi i casi propongono uno spessore agonistico molto importante. Fra questi, ci sarebbe dovuto essere anche Nicholas Mungai, ma il rientro del forte atleta dell’Esercito, attualmente al 24esimo posto della classifica mondiale nei 90 kg, è rimandato ancora di un po’. “Non faccio la gara, - ha detto infatti Mungai - farò direttamente gli Europea Games. Comunque mi sento bene e sto recuperando, approfitto per prendere questo mese scarso che manca per rimettermi in forma”. Un vuoto, quello lasciato da Mungai nei 90 kg, che viene riempito da un altro atleta che negli 81 kg ha ottenuto risultati top, Matteo Marconcini che, dopo aver condiviso le sensazioni con la direzione tecnica, ha scelto il passaggio alla categoria superiore. “Va tutto bene – ha detto Matteo Marconcini - però preferisco stare tranquillo e sereno senza dire nulla”. Un altro ritorno sul tatami è quello di Elios Manzi, che oltre a ritornare in gara ritorna anche alla categoria dei 60 kg. Ed è ritorno anche per Francesca Milani, che finalmente può rimettersi in corsa nei 48 kg. “Dopo circa 6 mesi, finalmente, ritorno a combattere e non vedo l’ora! – ha detto Francesca Milani - Il mio obiettivo non è questa gara, ma gli Europei a fine giugno, pertanto intendo utilizzarla al meglio per ritrovare quelle sensazioni che solo salendo su un tatami di gara puoi provare. Detto questo non andrò lì solo per provare, ma ce la metterò tutta per dare il massimo e sentirmi come mi sentivo prima dell'infortunio, con il pensiero rivolto alla prossima competizione: gli European Games!”. Quaranta in tutti gli italiani iscritti a Cluj Napoca, mentre a Leibnitz sono 63, dei quali 23 gareggiano come rappresentativa nazionale e si tratta di Assunta Scutto (48), Martina Castagnola, Chiara Palanca, Federica Silveri, Alessia Tedeschi (52), Silvia Pellitteri (57), Nicolle D’Isanto, Flavia Favorini, Nadia Simeoli (63), Martina Esposito, Irene Pedrotti (70), Carolina Mengucci (78), Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo (60), Mattia Prosdocimo, Andrea Spicuglia, Luca Rubeca, Edoardo Mella (73), Kenny Komi Bedel (81), Gennaro Pirelli, Gianluca Iudicelli (90), Enrico Bergamelli (100), Sylvain Lorenzo Agro (+100).
Oro di Accogli, argento Capanni e sei terzi posti, l’Italia è top a Coimbra
È arrivata un'altra medaglia d’oro dall’European Cadet Cup a Coimbra ed è stato Daniele Accogli che l’ha messa al collo nei 90 kg, ma sono arrivate anche una medaglia d’argento con Thauany David Capanni Dias, seconda nei 63 kg e sei medaglie di bronzo, Antonietta Palumbo nei 57 kg, carolina Mengucci nei 70 kg, Erica Simonetti nei +70 kg, Luigi Centracchio e Manuel Vici nei 73 kg, Jean Carletti nei +90 kg. E con le nove medaglie conquistate nella prima giornata, l’Italia cadetti è salita a quota 17, per 4 oro, 2 argento, 11 bronzo, primo posto nel medagliere del torneo, davanti a Russia e Brasile. Un altro risultato eccellente per gli azzurrini. Questi i commenti degli atleti saliti sul podio.
Daniele Accogli, oro nei 90 kg: “Sono contento di aver vinto anche questa tappa di European Cup. La strada è lunga, ma la direzione è quella giusta: il duro lavoro ripaga sempre. Ringrazio i miei tecnici Vito, Giovanni e il Banzai Cortina Roma”.
Thauany David Capanni Dias, argento nei 63 kg: “Per me è la terza partecipazione in European Cup e sono contenta di aver guadagnato questa medaglia facendo così un passo in avanti per arrivare ad appuntamenti più prestigiosi. Ringrazio il Judo Preneste, che mi ha accolto e preparato al meglio e la mia famiglia che mi sostiene e mi supporta nonostante molti sacrifici”.
Antonietta Palumbo, bronzo nei 57 kg: “Sono contenta di questa medaglia, anche se non è del colore che volevo. Devo dire però che mi sento sempre più sicura, quindi so di essere sulla buona strada: speriamo bene per le prossime gare. Ringrazio il maestro Gianni Maddaloni e le persone che mi hanno supportata”.
Carolina Mengucci, bronzo nei 70 kg: “È stata una gara molto particolare, mi sentivo bene sin dall’inizio, ma ho commesso qualche errore di troppo che bisogna migliorare: era importante avere buone sensazioni qui perché è l’ultima tappa prima delle gare più importanti della prossima estate... Andiamo sempre avanti in vista di questi obiettivi!”.
Erica Simonetti, bronzo nei +70 kg: “Sono felice per questa giornata che si è chiusa con una medaglia di bronzo. Mi dispiace molto per la semifinale che ho perso a causa di un mio errore, ma sono fiduciosa e continuerò a lavorare per evitare di ripeterlo. Ringrazio come sempre la famiglia Toniolo. Dedico la medaglia a Nadia Simeoli che mi sostiene giorno dopo giorno”.
Luigi Centracchio, bronzo nei 73 kg: “Oggi non ero in ottima forma e ho dovuto salire sul tatami con grande spirito d’adattamento... ovviamente sono contento di essere riuscito ad ottenere questa medaglia nonostante non fossi in ottima forma. Adesso si pensa ai prossimi obiettivi”.
Manuel Vici, bronzo nei 73 kg: “Sono molto contento per questa gara: dietro ci sono molti sacrifici che finalmente vedo ripagati; ringrazio tutta la mia società, il Banzai, e i maestri, in particolare ringrazio Diego che ci ha sempre creduto fin dall’inizio”.
Jean Carletti, bronzo nei +90 kg: “Poteva andare meglio perché nel secondo incontro non ho fatto quello che avrei dovuto: il mio avversario era enorme, ma potevo fare molto meglio. È un periodo che grazie al mio maestro Marco sto lavorando davvero bene e devo continuare su questa strada”.
Comprensibile la soddisfazione di Raffaele Toniolo: “Per il secondo anno consecutivo Italia in cima al medagliere a Coimbra. Con 17 medaglie, come lo scorso anno e un buon potenziale per gli impegni futuri, Europei, EYOF e Mondiali”.
Italiani in European Cup, 11 medaglie (4 oro) fra Coimbra e Celje
Azzurrini travolgenti a Coimbra, nella prima giornata dell’European Cadet Cup in Portogallo (505 atleti, 26 nazioni) infatti, hanno messo una medaglia al collo in nove, per tre oro, un argento, cinque bronzo. È andata bene anche a Celje, dove Michela Fiorini si è aggiudicata il derby azzurro per la medaglia d’oro nell’European Cup Senior in Slovenia (230 atleti, 24 nazioni). È stata tutta italiana infatti, la finale quella dei 48 kg che con Michela Fiorini e Sofia Petitto, una di fronte all’altra al termine di una gara in cui entrambe hanno dominato le avversarie. Due ippon sulle tedesche Ballhaus e Schneider per Fiorini, analogo trattamento ha riservato Petitto alla tedesca Ulrich ed alla francese Bernard. “Questa medaglia per me è importantissima – ha detto Michela Fiorini - perché è stata la mia prima gara in coppa Europa dopo un intervento alla spalla che mi ha tenuta lontano dalle competizioni per un anno e qualche mese. Dopo tutto questo tempo, tornare sul tatami e arrivare prima è quasi un sogno! Speravo di fare una bella gara, ma oggi i fatti hanno superato di gran lunga le aspettative”. “Non è stata una gara difficile – ha detto a sua volta Sofia Petitto - mi aspettavo di vincere, ma purtroppo ho perso la finale di osae komi al golden score con Fiorini, grande atleta! Il mio tallone d’achille è proprio la lotta a terra, devo migliorare e lo farò sicuramente! Mi sentivo bene, prossimo step è a Cluj, European Open! Dove verrà anche il mio coach Pierangelo Toniolo, spero in una bella gara!”. Primo posto in Portogallo per Chiara Dispenza (40), Assunta Scutto (48), Veronica Toniolo (52), secondo posto per Asia Avanzato (44), terzo posto per Carlotta Avanzato (44), Giulia Carnà (48), Sara Russo (52), Emma Stoppari (44), Thomas Scatolino (50). Di seguito i commenti dei medagliati.
Chiara Dispenza, oro nei 40 kg: “Sono molto contenta di come è andata questa gara, ho raggiunto un altro piccolo obiettivo e fatto una bellissima esperienza. Nonostante il risultato devo continuare a lavorare, perchè ci sono ancora molte cose da imparare e molti aspetti su cui migliorare. Ringrazio la Nazionale Italiana, i miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo che continuano a credere sempre in me, la mia famiglia ed i ragazzi dell’Hydra che sono sempre pronti a sostenermi”.
Asia Avanzato, argento nei 44 kg: “Oggi mi sentivo carica e desiderosa di conquistare una medaglia. Ero sicura di poter vincere la finale, ma purtroppo per un mio errore mi sono dovuta accontentare del secondo posto. Nonostante non abbia raggiunto a pieno il mio obbiettivo sono contenta di come è andata questa gara e ora continuerò ad allenarmi con costanza e determinazione in vista delle prossime gare”.
Thomas Scatolino, bronzo nei 50 kg: “Sono soddisfatto del mio risultato, malgrado l'incontro perso. Sono consapevole del fatto che avrei potuto far meglio, ma da qui preparerò gli appuntamenti più importanti in futuro. Ringrazio come sempre la mia società, l’Akiyama, la nazionale italiana e la mia famiglia”.
Carlotta Avanzato, bronzo nei 48 kg: “Speravo in qualcosa di più, mi dispiace per la semifinale che avrei potuto fare di meglio. Ci sono ancora degli errori da correggere, per questo appena ritorno continuo a lavorare sodo per prepararmi al meglio per i prossimi appuntamenti. Sono comunque felice di essere riuscita a salire sul podio e a portare a casa la medaglia di bronzo”.
Giulia Carnà, bronzo nei 48 kg: “Salire sul podio di un’European Cup per la quarta volta è davvero un’emozione fantastica. Penso ci sia ancora da lavorare, ma la strada è lunga e, per come sta andando, penso sia quella giusta. Adesso spero di partecipare ai campionati europei e centrare la medaglia. Ringrazio i miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo, tutto lo staff dell'Hydra e la mia famiglia”.
Sara Russo, bronzo nei 52 kg: “Sono molto soddisfatta di aver conquistato questa medaglia, in quest'ultima tappa dell'anno. Come sempre ringrazio il mio maestro Pierangelo, i miei genitori e tutti i tecnici della nazionale ed in particolare il maestro Piccirillo che mi ha supportata in questa gara”.
Emma Stoppari, bronzo nei 44 kg: “Sono ovviamente molto contenta del risultato che ho ottenuto oggi, questa seconda medaglia ad un’European cup è una grande soddisfazione e un altro stimolo per continuare a lottare per i miei obiettivi. Voglio ringraziare i miei tecnici, i miei compagni e i miei genitori per questi traguardi”.
Veronica Toniolo, oro nei 52 kg: “È andato tutto come mi ero prefissata e ovviamente sono molto soddisfatta: questa è stata un’importante tappa di passaggio, ora devo mantenere la concentrazione per i prossimi appuntamenti; ringrazio i miei compagni di nazionale che oggi mi hanno sostenuta e papà e mamma che sono un sostegno insostituibile”.
Assunta Scutto, oro nei 48 kg: “Sono contenta di questa medaglia, anche perché è il mio quarto oro a livello internazionale su 4. La gara è andata più che bene, gara dopo gara mi sento sempre più sicura di me. Adesso i miei obiettivi sono europei e mondiali cadetti. Ringrazio il mio maestro Gianni Maddaloni presente in gara e Antonio Ciano che mi ha seguito da casa”.