Senior a Dubrovnik per un’European Cup, 600 esordienti a Riccione per il Trofeo Italia
A Dubrovnik per un’European Cup senior da 274 atleti in rappresentanza di 26 nazioni ed a Riccione, dove si sfideranno invece 602 atleti della classe esordienti B in rappresentanza di 171 società sportive. Sono queste le due sedi sulle quali porre attenzione nell’imminente fine settimana, sabato 13 e domenica 14 aprile. Si prospetta interessante la partita che si gioca in Croazia, anche se con la sola Francia è presente con qualche atleta fra i top, e ne schiera 54, ben dieci in più rispetto la squadra di casa, la Croazia. Nonostante la prossimità territoriale, l’Italia questa volta partecipa con nove atleti soltanto, Alvise Tomaselli (60), Biagio Stefanelli (66), Andrea Gismondo (73), Luca Villanova (100), Elisa Adrasti (48), Cristina Piccin, Giorgia Dalla Corte, Mariasole Momentè (63), Ilaria Qualizza (70). Ce ne saranno 600 invece, a rappresentare 171 club nella Play Hall a Riccione per il Grand Prix Emilia Romagna, per l’appuntamento di domenica con il Trofeo Italia riservato agli Under 15, per la seconda prova dopo il Trofeo Mr. Judo Puglia a Martina Franca (17 marzo) e prima della Guido Sieni Cup a Sassari (23 giugno). Al fine di rendere più agevoli le operazioni di peso, l’orario del peso ufficiale del sabato è stato esteso dalle 17 alle 19, anziché un’ora soltanto (18-19) come da programma.
Fra Lignano e Teplice continua a volare alta l’Italia dei giovani
Il 37° Trofeo Tarcento-European Cup junior che si è disputato a Lignano è stato vinto dalla Russia, che con tre medaglie d’oro, quattro d'argento e tre di bronzo ha preceduto tutti nel medagliere. Molto bene ha fatto anche l’Italia, seconda con due primi, tre secondi e un terzo posto, quello di Kenny Bedel, terzo negli 81 kg, unica medaglia nella seconda giornata di gare. A fare il bilancio delle due giornate è il coach Raffaele Parlati, componente la Commissione Nazionale Juniores: “La gara è stata sicuramente di ottimo livello, organizzata molto bene. Siamo andati un po’ sotto come medaglie rispetto alla precedente edizione, sei quest'anno a fronte delle nove del 2018, anche se, a dire il vero, stavolta abbiamo conquistato un oro in più e questo fa ben sperare. La squadra è buona, ci sono molti giovani che sono in crescita e quindi confidiamo di fare bene come abbiamo fatto gli altri anni. Oggi ho visto diverse individualità che si sono evidenziate, ma non voglio fare nomi e continuare a lavorare sul gruppo”. “Questa medaglia è molto importante per me, - ha detto invece Kenny Bedel, bronzo negli 81 kg - doveva arrivare ed è arrivata. Sono molto contento, proprio perché si tratta di un risultato cercato, perseguito e ottenuto per puntare ora ai campionati d’Europa. Oggi, fin da subito, mi sono sentito molto bene, mentalmente e fisicamente, ho affrontato tutti gli incontri con la chiave giusta ed anche la semifinale, che non è andata come sarebbe potuta andare, è stato a causa di situazioni, ma anche in quell’incontro mi sono sentito più forte. Esprimo un ringraziamento sincero a tutti gli amici dello Shidokan che mi sostengono e con i quali mi alleno”. La manifestazione, come di consueto, ha effettuato diverse premiazioni assegnando il Trofeo Tarcento alla Russia, la Costantini Cup a Kenny Bedel, la Valli del Torre Cup alla Russia, l’EJU Cup all’Italia e la Friendship Cup al Kazakistan. “Il livello della gara è stato molto alto e la nostra organizzazione ha saputo rispondere ad ogni esigenza – ha detto Stefano Stefanel a nome del Judo Kuroki – siamo soddisfatti e fiduciosi”.
Un’altra grande prova è stata quella degli azzurrini a Teplice, che nella seconda giornata di gare hanno conquistato altre quattro medaglie, l’oro di Luigi Centracchio (73), l’argento di Jean Carletti (+90) ed Asya Tavano (+70), il bronzo di Carolina Mengucci (70). “L’assoluto protagonista della giornata è stato Luigi che ha dominato la sua categoria concludendo tutti gli incontri per ippon – hanno detto i coach azzurri Vito Zocco ed Alessandro Comi - ottime le conferme di Asya e Carolina che sono salite ancora una volta sul podio, conducendo una gara davvero egregia, ma la sorpresa di oggi è stata la bellissima medaglia di Jean Carletti, autore di tre splendidi ippon che l’hanno portato in finale. Purtroppo ha avuto la meglio l’esperienza del georgiano, ma siamo certi che Jean potrà riscattarsi quanto prima. Questa due giorni è stata molto impegnativa, Teplice è una delle gare più difficili del circuito, ma il fatto di arrivare con dieci atleti nel final block significa che i nostri ragazzi continuano ad essere all’altezza dei migliori. Questo ci regala moltissima fiducia per i prossimi appuntamenti ed è un segnale di conferma per le numerose società che investono tempo e risorse sui loro giovani migliori”. “Sono contento per com’è andata questa giornata – ha detto Luigi Centracchio - ringrazio il team della nazionale e la mia famiglia che oggi è venuta a supportarmi; il percorso da fare è ancora lungo, voglio continuare su questa strada”. “So che dovrei essere contento, - ha detto invece Jean Carletti - è la mia prima medaglia: ma ho perso l’occasione di vincere la finale per uno stupido errore. Devo imparare a stare più concentrato come ho fatto negli incontri precedenti, l’obiettivo è vincere, senza avere fretta. Ringrazio il mio maestro Marco che mi ha preparato a combattere al meglio ed Alessandro, che mi ha seguito oggi”. “Sono molto contenta di com’è andata la gara – è stato il commento di Asya Tavano - peccato per la finale: fino a lì sono riuscita a gestire bene gli incontri, sono stata concentrata e ho trovato buone soluzioni per vincere, in finale invece non sono riuscita ad imporre le mie prese ed è stata lei ad avere la meglio. Sono ugualmente soddisfatta e spero di continuare così”. “È stata una gara molto difficile, - ha detto infine Carolina Mengucci - erano presenti molte atlete forti che già conoscevo. L'incontro più difficile è stata la finale per il bronzo, con l’atleta tedesca che mi aveva battuto la settimana scorsa a Tula. Grazie ai tecnici e a tutto il Banzai Cortina che mi hanno sempre sostenuto. Sono davvero contenta di essermi presa la “rivincita" e di aver conquistato una medaglia molto importante in vista dei prossimi appuntamenti”.
È pioggia di medaglie a Teplice e Lignano, Christian Parlati argento nel Grand Prix ad Antalya
È stata un’altra eccellente prova quella che Christian Parlati ha effettuato ad Antalya, in un Grand Prix in cui ha ottenuto cinque vittorie, tutte probanti, per un secondo posto negli 81 kg che lo spinge sempre più in alto nella classifica mondiale. Era 33esimo, ora è 24esimo. Sul coreano Lee Moon Jin, Attila Ungvari (Hun), Nai Rigaqi (Chn), Vedat Albayrak (Tur) ed Etienne Briand (Can), le sue cinque vittorie e con il coetaneo georgiano Luka Maisuradze, la sconfitta in finale. “È stata una bella gara e mi sono divertito – ha detto Christian - mi dispiace per la finale che poteva andare sicuramente meglio. Analizzando la gara, a mio giudizio, devo ancora acquisire consapevolezza nei miei mezzi, mi affido troppo all’istinto e non sempre mi dà ragione. Comunque porto a casa una medaglia, e tante cose da migliorare”.
Un’altra medaglia d’argento invece, è stata conquistata a Teplice, nell’European Cadet Cup ed è andata al collo di Sara Russo, seconda nei 52 kg, ma con lei sono salite sul podio anche Giulia Ghiglione e Chiara Zuccaro, terze rispettivamente nei 44 e 48 kg. “Questa tappa del circuito mondiale Cadetti si conferma una fra più ardue, sia in termini numerici che per il livello tecnico; dal canto nostro il bilancio di oggi è stato positivo anche se siamo consapevoli che per come si sono espressi i nostri ragazzi, potevamo meritare qualcosa di più”. Sara Russo, argento nei 52 kg: “Sono molto contenta di questa medaglia, perché sto acquisendo sempre più sicurezza gara dopo gara in questa nuova categoria. Ci tengo a ringraziare in particolar modo i miei genitori che mi supportano sempre, e il mio maestro Pierangelo che mi da sempre ottimi consigli”. Giulia Ghiglione, bronzo nei 44 kg: “Sono felice della mia medaglia, anche se avrei preferito fare di più. Spero che questo segnali la fine di un periodo buio di quindi posti. Ringrazio la mia famiglia, l’akiyama settimo e tutte le persone che sia da vicino che da lontano mi hanno seguito in questa gara e hanno fatto il tifo per me. Chiara Zuccaro, bronzo nei 48 kg: “Sono molto contenta per la gara. Mi sentivo concentrata e molto determinata. Ho un po' di rammarico per la semifinale, ma va bene lo stesso. Ringrazio la mia società, i miei maestri e tutti quelli che mi sono stati vicino”.
Italia subito protagonista a Lignano, nella prima giornata dell’European Cup Junior, nella quale sono scese sul tatami le categorie più leggere, davvero molto numerose. Ben dodici le nazioni che hanno conquistato almeno una medaglia, con Russia (6 volte sul podio per un oro, due argenti, tre bronzi) e Italia (5 volte per due oro, tre argento) alle posizioni top nel medagliere provvisorio. Tutta italiana è stata la finale oro dei 52 kg con Martina Castagnola prima e Alessia Tedeschi seconda, mentre Silvia Pellitteri si è aggiudicata il primo posto nei 57 kg. Al secondo posto si sono classificati anche Alessandro Aramu nei 60 kg e Mattia Prosdocimo nei 73 kg. Presente in gara il DTN Kyoshi Murakami che ha detto: “La squadra azzurra degli junior pian piano sta crescendo, sono contento di aver visto tanti giovani mettersi in gioco, mi piace come stiamo lavorando assieme e vedo che siamo pronti per questo livello. E’ vero, il 2018 è stato un anno da incorniciare per la classe junior, con ben 3 medaglie d’oro ai mondiali, ma sono certo che anche quest’anno possiamo fare bene. Sono rimasto impressionato dalla qualità, anche se non c’è stato qualcuno che mi ha colpito in assoluto, ma sono rimasto sorpreso da quanto si sia alzato il livello generale”. La soddisfazione di Martina Castagnola e Silvia Pellitteri, le due medaglie d’oro italiane della prima giornata. “A inizio gara mi sentivo bene – ha detto Martina Castagnola - quindi c’erano i presupposti per arrivare all’oro. Ovvio, bisogna mantenere la concentrazione e tutto può succedere, però ci speravo e un po’ me lo sentivo. L’incontro decisivo alla fine, secondo me, è stato il primo, perché mi ha aperto la gara, e da quel punto in poi, a seconda di come ti senti, di quello che provi, tutto può succedere. Conoscevo già bene l’avversaria della finale, è stato un incontro molto difficile perché ci conosciamo bene, ci si incontra spesso e quindi ci si conosce molto. Il sostegno della mia famiglia non è mancato ed è stato fondamentale”. “Mi sono divertita! – ha detto Silvia Pellitteri - Mi aspettavo di provare grandi emozioni come sempre, ma sicuramente l’obiettivo era vincere e portare a casa la medaglia. L’incontro più difficile è stato certamente la finale, è stato l’unico incontro in cui mi sentivo stanca. Prossimo obiettivo sono gli Assoluti!”. Domenica seconda giornata per le gare a Lignano e Teplice, mentre ad Antalya sarà la terza e su tutti e tre i campi di gara gli italiani impegnati saranno ancora numerosissimi.
Fra Lignano, Teplice ed Antalya, fame di medaglie per 200 italiani
Teplice. Dagli U21 agli U18 con l’European Cadet Cupa a Teplice, con 793 atleti di 33 nazioni impegnati nelle gare in programma sabato e domenica. Ben 56 gli atleti italiani iscritti, 36 nelle categorie maschili, 20 in quelle femminili. Elenchi completi: clicca Qui.
Antalya. Sono quindici infine, gli atleti che da domani partecipano al Grand Prix ad Antalya che, con 533 atleti di 78 nazioni, si prospetta particolarmente impegnativo, uno stimolo irresistibile per Matteo Piras, Elios Manzi (66), Giovanni Esposito, Rene Villanello (73), Christian Parlati, Andrea Regis (81), Domenico Di Guida, Lorenzo Rigano (90), Luca Ardizio, Federico Cavanna (100), Carola Paissoni (70), Melora Rosetta, Linda Politi (78), Eleonora Geri, Elisa Marchiò (+78). Elenchi completi: clicca QUì
(fonte: fijlkam.it/fvg)
Grand Prix a Tbilisi, Loporchio un quinto di pregio! Bronzo a Tula per Palumbo e Simonetti
È un quinto posto che vale molto, quello che Giuliano Loporchio ha ottenuto nei 100 kg nel Grand Prix a Tbilisi. Certo! La medaglia era là, a portata di mano, ma l’uzbeko Khurramov si è dimostrato più bravo (e fortunato) dell’azzurro, e se l’è presa lui. Ma le cose eccellenti che hanno portato Giuliano Loporchio alla finale per il bronzo di questo Grand Prix, meritano tutta l’attenzione, dall’ippon (tsukashi) sul polacco Lysenko a quello di sasae sul portoghese Fonseca, che è sceso così dal sesto all’ottavo posto in ranking. Ed a spingerlo è stato proprio il nostro Loporchio che, a sua volta, è salito dal 65° al 46° posto. Significativa anche la vittoria ottenuta sul georgiano Taveluri, per l’accesso alla semifinale. Sotto di wazari Loporchio ha continuato a cercare la soluzione vincente, che ha trovato a meno 23 secondi. “Sicuramente non è il risultato che speravo oggi, - ha detto Loporchio - ma non posso negare di aver riprovato ottime sensazioni che mi mancavano da un pò. Ho ancora tanto da lavorare se voglio arrivare a medaglia in una categoria così competitiva in queste gare di altissimo livello, ma le sconfitte come queste non sono del tutto negative e non fanno altro che accendere ancor di più la fame di vittoria, e mi permettono di continuare a credere nel sogno olimpico!”. Una vittoria è stata ottenuta da Eleonora Geri nei +78 kg su Somkhishvili (Geo), mentre Giorgia Stangherlin (78) e Vincenzo D’Arco (+100) sono stati fermati al primo turno.
Bronzo a Tula per Palumbo e Simonetti
L’Italia cadette a Tula, nell’European Cadet Cup, è andata a segno altre due volte con i terzi posti ottenuti da Antonietta Palumbo nei 57 kg e da Erica Simonetti nei +70 kg. Aggiungendo i quinti posti che hanno fatto registrare Sara Lisciani nei 57 kg e Carolina Mengucci nei 70 kg, l’Italia termina la trasferta in Russia con 6 medaglie, un oro, un argento, quattro bronzo, otto atlete su undici che hanno disputato una finale ed il terzo posto nel medagliere per nazioni. "Sono abbastanza felice di avere fatto medaglia a questa gara - ha detto Erica Simonetti - Mi dispiace molto aver perso la semifinale, anche perché avevo tutte le carte in regola per vincerla ed andare in finale per l'oro. Questa medaglia è dedicata a mia mamma, a Nadia Simeoli e alla famiglia Toniolo, perché sono le persone che mi stanno vicino ogni giorno".
Alla Lombardia la seconda prova del Campionato Italiano Master a Montebelluna
Sabato 30 Marzo gli atleti della classe Master si sono affrontati sui tatami nel Pala Maser, in occasione del 7° Trofeo Montebelluna, seconda prova del circuito Master Italia. La gara ha preso il posto dell’appuntamento a Cittadella (PD), il cui impianto non era disponibile. Gara interessante che ha messo in palio, oltre le medaglie, la possibilità di qualificarsi ai Campionati Italiani Master in programma a Torino a fine anno e, non ultimo, la possibile qualificazione per gli Europei Master a Las Palmas. Sono stati 104 gli atleti in gara, 6 le Rappresentative Regionali, 1 Comitato Regionale e 18 Associazioni sportive, che si sono contese il primato della classifica per Società che, alla fine, ha registrato il primo posto della rappresentativa Master Lombardia, seguita da Toscana, seconda e della Rappresentativa Veneta, terza. Per i veneti in gara, tutto sommato, si è trattato di una prestazione significativa con 5 ori, 3 argenti, 2 bronzi. (fonte: fijlkam.it/veneto)
A Tbilisi è Grand Prix di bronzo per Alice Bellandi, 4 cadette sul podio a Tula, Scutto è d’oro
È bronzo! A conquistarlo, nella seconda giornata del Grand Prix a Tbilisi, è stata Alice Bellandi, con il terzo posto sul podio dei 70 kg. Una gara eccellente la sua, iniziata con la faticosa vittoria con Shang Liu-Yu (Taipei), arrivata al golden score con il terzo shido, poi il waza ari di seoi nage sulla portoricana Perez, e la gara di Alice è sembrata inarrestabile. Ma a fermarla è stato un maki komi di Perez cui Bellandi ha reagito d’istinto, puntando la testa. Ippon. Alla greca Teltsidou, nel recupero, Bellandi ha piazzato un uchi mata di grande classe, mentre è stato di grande istinto l’ippon che ha chiuso la finale per il bronzo con la russa Prokopenko. Dopo un attacco di seoi, Bellandi ancora in ginocchio è stata pressata dalla russa alla quale ha risposto con un sukui nage pur senza avere alcuna presa. “Sono molto contenta di questa medaglia – ha detto Alice - la aspettavo da tanto, in particolare dopo che negli ultimi due Grand Slam, a Parigi ed Ekaterinburg, sono uscita al primo turno con molto amaro in bocca. Mi sono tolta questo sassolino dalla scarpa. Comunque ho avuto buone sensazioni e, aldilà del risultato, era di queste che mi importava! Ringrazio chi mi è stato vicino in questo momento non proprio facile e mi ha aiutato a ritrovare il mio equilibrio, senza far nomi!”. Quinto posto invece, per Edwige Gwend che, nei 63 kg, ha iniziato superando al golden score Hannah Martin (Usa) prima di cedere all’olandese Vermeer, iridata a Nassau. Vittoria nei recuperi con immobilizzazione nel golden score sulla tedesca Herrmann e quindi finale bronzo con la cubana Del Toro Carvajal in cui un attacco di Edwige dopo un minuto di golden score è stato contrattaccato. “Decisamente peccato per la medaglia – ha detto Edwige Gwend – avrei dovuto rimanere più fredda e continuare sulla linea dell'incontro dettata sin dall'inizio. D'altro canto sono soddisfatta dei combattimenti fatti in generale, decisamente meglio rispetto alle ultime gare disputate nelle quali non sono riuscita minimamente ad esprimermi”. Nei 73 kg Giovanni Esposito è stato eliminato da Azoidis (Gre), mentre il fratello Antonio negli 81 kg dopo aver superato Konnaris (Cyp), è stato sconfitto da Djalo (Fra). Sconfitta anche per Matteo Marconcini (81) con Mchedlishvili (Geo), Maria Centraccio (63) con Van Den Berg (Ned) e Carola Paissoni (70) con Mayersohn (Isr). “La giornata è iniziata con il piede sbagliato – hanno detto i coach Roberto Meloni e Francesco Bruyere - ma che è finita bene. Il judo è uno sport individuale a carattere collettivo, il gruppo tira, ma quando capita una giornata storta si rischia di andare tutti a fondo. Le sconfitte iniziali di alcuni componenti della squadra oggi, non hanno scalfito le motivazioni di queste due ragazze che volevano arrivare in fondo. Grazie all’esperienza di Edwige e alla classe di Alice abbiamo visto un judo di altissimo livello e possiamo sicuramente confermare che le posizioni ottenute stanno strette ad entrambe. Complimenti ad Alice, che con la sua giovane età ha conquistato un’altra medaglia importante nel circuito mondiale senior esprimendo qualità fuori dalla norma ed ha ancora margini di miglioramento”. Domenica, terza giornata e quattro azzurri in gara, Giorgia Stangherlin (78), Eleonora Geri (+78), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100).
Oro di Scutto a Tula, sul podio anche Avanzato, Dispenza e Giorgi
Italia quattro volte sul podio invece, a Tula, nella prima giornata dell’European Cadet Cup. Una medaglia d’oro con Assunta Scutto (48), una d’argento con Asia Avanzato (44) e due di bronzo con Chiara Antonina Dispenza (40) e Giulia Giorgi (44). “Grande prima giornata per le nostre cadette che hanno migliorato il risultato dell'anno scorso – hanno detto Piccirillo e Toniolo - e se Veronica Toniolo non fosse incappata in uno koshi jime, avremmo sicuramente centrato un significativo 5 su 5. Per nulla intimorite dal tifo locale, le nostre azzurrine hanno dimostrato grande carattere e determinazione con un judo molto tecnico”. Assunta Scutto: “Sono felice di questa medaglia, la gara è andata bene e sono felice perché questa è la mia terza medaglia d’oro a livello internazionale. Sono contenta perché i risultati stanno ripagando tutti i sacrifici che faccio e spero che quest’anno verrano tante altre belle medaglie. Punto ad Europei e Mondiali. Ringrazio la nazionale italiana per avermi seguito in gara, il mio maestro Gianni Maddaloni e Antonio ciano che mi hanno seguito da casa”. Asia Avanzato: “Sono molto soddisfatta di come è andata questa gara. Oggi ero in forma e sicura di conquistare una medaglia. Nonostante non sia del colore che desideravo sono fiera di me stessa. In finale ero tanto concentrata e determinata, ma purtroppo non sono riuscita a raggiungere il gradino più alto del podio. Ho molte aspettative per le prossime gare nelle quali spero di riuscire a dare il meglio di me”. Chiara Dispenza: “Prima esperienza con la nazionale italiana, poteva andare sicuramente meglio, ma sono felice del risultato ottenuto. Ringrazio i Tecnici e tutta la squadra della Nazionale per il sostegno. Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia, ai miei compagni e ai miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo che anche se non erano lì con me mi sono stati sempre vicini”. Giulia Giorgi: “Sono molto contenta di come sia andata la gara di oggi. Certamente avrei potuto fare meglio, ma è stata davvero una grande soddisfazione per me. Continuerò a lavorare sempre di più insieme ai miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo che ringrazio e che seppur molto lontani fisicamente mi hanno seguito e sostenuto continuamente. Ringrazio inoltre la mia famiglia, la mia società e i tecnici e compagni della nazionale”.
Odette delle meraviglie! Giuffrida d’oro al Grand Prix a Tbilisi
È un’Odette delle meraviglie quella vista oggi a Tbilisi e che, con quattro vittorie da favola, ha messo al collo la medaglia d’oro nel Grand Prix a Tbilisi. Prima nei 52 kg risolvendo quattro incontri con quattro ‘chiavi’ diverse, di alto profilo tecnico, ma anche con il consueto grande carattere. La portoghese Diogo è stata fatta cadere con un ‘seoi-reverse’ e quindi immobilizzata, la francese Mokdar è arrivata al golden score e dopo 1’45” Odette ha estratto dal cilindro il suo ‘seoi-o uchi gari’ con il quale ha sorpreso all’indietro la transalpina. È stata addirittura interminabile la semifinale con la mongola Bishrelt che, dopo i 4’ regolari le due atlete si sono fronteggiate ancora per 6’14” quando la maggiore attività di Odette è stata premiata con la terza sanzione alla mongola. La finale per l’oro è stata l’apoteosi ed il ‘buongiorno’ di Odette all’israeliana Gili Cohen è stato un ‘de ashi barai’ alla prima presa: waza ari! Mancavano 42” al termine quando Odette ha trovato il tempo giusto per il ‘buonasera’, altro de ashi barai ed altro waza ari. Sul podio, con l’inno d’Italia che suonava, l’impressione è stata che la gioia di Odette si fondeva con la commozione. Il motivo? Lo ha spiegato Francesco Bruyere, il coach azzurro che l’ha accompagnata in questa splendida cavalcata d’oro: “Ogni volta, dietro una medaglia ci sono delle storie da raccontare... e la storia di oggi è che sin dal primo incontro Odette stava davvero male! Ha dei problemi con la glicemia che stiamo cercando di risolvere con lo staff medico e che l’hanno messa in crisi durante tutta la gara. E’ in questi casi però che si vede un campione, quando non ci si arriva con il fisico, ci si arriva con la testa e con il cuore. Lei di testa e cuore ne ha da vendere e questa medaglia per me vale molto di più di tante altre. Oggi le faccio tanti complimenti, se può vincere così, non ha limiti”. “Sono felice-ha detto Odette Giuffrida- È stata una giornata molto difficile per me, perché ho dei problemi di salute, ma ho voluto a tutti costi essere qui a Tbilisi. Sono venuta per prendermi quello che voglio, la medaglia d'oro. E così è stato. Adesso avrò il tempo per rimettermi e capire meglio come poter stare meglio. Una volta di più ho dimostrato a me stessa che quello che ho dentro, le mie motivazioni, sono più forti di qualsiasi cosa”. “Dati i buoni risultati – ha aggiunto Francesco Bruyere - l’Italia è tenuta d’occhio e studiata dalle altre nazioni. Ed è sicuramente il caso per Medves e Manuel, che oggi hanno incontrato due avversari che hanno saputo trovare dei “buchi” da cui entrare. Ben venga, più ce ne trovano e più miglioriamo”. Nei 66 kg Matteo Medves, dopo la vittoria su Boucher (Fra) è stato sconfitto da Dovdon (Mgl) e Manuel Lombardo, dopo la vittoria su Flament (Fra) è stato fermato da Perez Roman (Esp). Martina Lo Giudice invece, è stata fermata nei 57 kg dalla belga Libeer. Qualche curiosità. Daria Bilodid non perdeva un incontro dal Mondiale a Budapest (28 agosto 2017) e non gareggiava dal Mondiale Junior a Nassau (17 ottobre 2018). A Tbilisi è ritornata in gara, è caduta in un paio di incontri ed in finale è stata sconfitta da Melanie Clement (Fra). “Daria è la regina assoluta-ha detto Fabio Basile-nonostante i mesi che è stata ferma, è tornata e si è presentata a livello altissimo. Lei è incazzata, lo so, ma io sono felice. È la numero 1!”. Per Odette Giuffrida, il primo posto nel Grand Prix a Tbilisi non è una novità, è già accaduto tre anni fa, 25 marzo 2016. Quattro vittorie anche in quell’occasione e vittoria in finale con Gili Cohen. Anche in quell’occasione. Sabato è un’altra giornata intensa con sette azzurri sul tatami, è il turno infatti di Giovanni Esposito (73), Matteo Marconcini e Antonio Esposito (81), Maria Centracchio ed Edwige Gwend (63), Alice Bellandi e Carola Paissoni (70).
European Cup Junior a Lignano, elenco atleti iscritti
Si informa che è stato pubblicato l’elenco degli atleti iscritti alla European Cup Junior in programma a Lignano sabato 6 e domenica 7 aprile p.v. ed è consultabile visitando l’area Gare e Risultati del sito Federale al seguente link
Eventuali anomalie possono essere segnalate entro le ore 13 di lunedì 1° aprile con mail indirizzata a judobase@fijlkam.it
In 15 a Tbilisi per il Grand Prix, 11 cadette a Tula
Grand Prix a Tbilisi per quindici azzurri ed European Cadet Cup a Tula per undici giovani azzurrine, è questo il programma per il fine settimana delle nostre rappresentative nazionali. A Tbilisi, a partire da venerdì 28, saranno impegnati Odette Giuffrida (52), Martina Lo Giudice (57), Maria Centracchio, Edwige Gwend (63), Alice Bellandi, Carola Paissoni (70), Giorgia Stangherlin (78), Eleonora Geri (+78), Manuel Lombardo, Matteo Medves (66), Giovanni Esposito (73), Antonio Esposito, Matteo Marconcini (81), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100). Ci sarebbero dovuti essere anche Fabio Basile e Nicholas Mungai, ma dopo il Grand Slam ad Ekaterinburg l’iscrizione è stata ritirata per entrambi. “Basile ha ancora un gomito dolente – ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere – ma è vero anche che con la medaglia vinta ad Ekaterinburg non c’è alcuna necessità di forzare e si è scelto di saltare l’appuntamento. Discorso diverso invece, è quello di Nicholas – ha aggiunto Bruyere – che in Russia ha accusato una lesione abbastanza importante al dorsale, stiamo ancora aspettando l’esito della risonanza, ma è sicuro che dovrà riposare per un po’. Gli altri sono tutti in forma – ha concluso - anche se sono stati due mesi lunghi, questa è l’ultima gara con la nazionale e poi saranno lasciati liberi per preparare gli Assoluti nei propri club. Noi siamo fiduciosi come sempre. Anzi, sempre di più”. Sabato e domenica in Russia saranno impegnate Chiara Antonina Dispenza (40), Asia Avanzato, Giulia Giorgi (44), Assunta Scutto (48), Veronica Toniolo (52), Sara Lisciani, Agnese Zucco, Antonietta Palumbo (57), Sara Corbo (63), Carolina Mengucci (70), Erica Simonetti (+70).
Antalya, report sul Seminario ‘EJU Refereeing and Coaching’
Sono stati due giorni di intensi lavori quelli svolti ad Antalya in occasione dell’EJU Refereeing and Coaching Seminar, in cui arbitri e tecnici europei si sono ritrovati per analizzare le criticità del trimestre successivo al seminario IJF a Mittersill. La delegazione azzurra, presente con Guerrino De Patre, Claudio Raimondi e Roberta Chyurlia per la componente arbitrale, Alessandro Comi a rappresentare lo Staff Tecnico, ma anche Ezio Gamba, Segretario Generale della European Judo Union e Tonino Chyurlia, componente la Commissione arbitrale EJU, organizzatore dell’evento. “Questo appuntamento è il trait-d’union tra arbitraggio e coaching, troppo spesso distanti nelle rispettive posizioni – ha dichiarato Tonino Chyurlia al termine della due giorni – l’atmosfera collaborativa che si è creata durante i lavori ha dimostrato che nonostante le diverse posizioni, il fine ultimo dell’attività di entrambi, l’obiettivo comune, è che l’atleta più forte sia premiato con la vittoria, che il risultato sul tatami sia condiviso”. La collaborazione tra tecnici e arbitri è stato il punto principale ed irrinunciabili del seminario: “La possibilità di ragionare insieme sulle azioni di gara – ha proseguito Alessandro Comi – ci permette di risolvere alcuni dubbi confrontandoci con gli arbitri e con gli EJU Commissioners fuori dal contesto di gara: è fondamentale integrare i punti di vista in modo da dare la più corretta lettura dell’incontro, con gli atleti protagonisti unici sul tatami. Purtroppo, il regolamento può apparire cavilloso, in alcuni casi si apre a criticità che nemmeno la video review in questi giorni ha dissipato in senso univoco. Di certo è stata l’occasione per discuterne e comprendere la linea seguita da arbitri e commissari”. La pensa così anche Guerrino de Patre, presidente della Commissione Nazionale Ufficiali di Gare: “È sempre positivo il confronto con i tecnici e con i colleghi: in particolare in quest’occasione è stato interessante comprendere che alcuni aspetti dei regolamenti non sono sempre facilmente comprensibili per gli atleti che rischiano pertanto di incappare in errori tattici a volte cruciali. Rientriamo in Italia con l’idea che sia opportuno interagire sempre meglio con i tecnici delle squadre nazionali e dei club affinché i regolamenti siano interpretati nel modo più adeguato, sempre a vantaggio degli atleti, a qualsiasi livello”. “Questo seminario ha definito meglio quanto già chiarito a Mittersill – ha detto Tonino Chyurlia - in questi giorni si è preso atto di come gli atleti hanno risposto alle regole nelle prime competizioni dell’anno, incanalando eventuali nuove situazioni all’interno del regolamento. Un lavoro questo di avvicinamento ai Giochi Olimpici e di adeguamento con tutti gli obiettivi condivisi”. Nel corso del seminario, l’European Judo Union ha colto l’occasione per salutare l’ingresso di Pino Maddaloni e Vitalij Makarov fra gli Esperti EJU nell’ambito del progetto educativo Improve your club. Per riassumere i punti principali del Seminario, l’attenzione è stata posta su due priorità tecniche: 1) attacco-contrattacco, 2) azioni da terra in piedi. È stata aggiornata la norma che preclude l’attività ai responsabili degli arbitri delle federazioni nazionali, aprendo la partecipazione – ove non sia possibile agire diversamente – ma limitatamente al livello di European Cup. La cancellazione delle categorie di peso giovanili fino a 44 kg femminile e fino a 55 kg maschile è stata confermata nonostante l’assenza oggettiva di riscontro numerico con le categorie pesanti ai campionati d’Europa di classe. È stato inoltre promosso e documentato il programma educativo dell’Europen Judo Union che, in sintesi, fa riferimento ai programmi di ukemi, Improve your club, Porec, attività per i veterani. La parte sportiva, così come il progetto educativo sono pubblicati e scaricabili dal sito EJU.net (inaccessibile da ieri, causa lavori di manutenzione. Questa mattina è ritornato accessibile).