Europei Under 23, finale bronzo tutta azzurra e Sulli la spunta su Casaglia
Seconda giornata agli Europei U23 a Gyor e seconda medaglia per l’Italia! Anche questa è di bronzo ed è andata al collo di Gabriele Sulli al termine di una gara superlativa. Anzi, al termine di due gare superlative, in quanto la finale per il terzo posto nei 73 kg Gabriele Sulli l’ha disputata con Leonardo Casaglia, a sua volta al termine di un percorso che avrebbe meritato un posto sul podio. Un terzo ed un quinto posto dunque, ma anche due settimi con Salvatore D’arco negli 81 kg ed Alessandra Prosdocimo nei 70 kg. “Sì, me l’aspettavo questa medaglia – ha detto Gabriele Sulli - perché mi sentivo bene e da quando ho fatto il cambio di categoria, a parte la prima uscita, in tutte le gare sono sempre arrivato in fondo. Oggi mi sono divertito, ho perso sicuramente per inesperienza con il kossovaro che ha vinto, devo ringraziare Leonardo per la bellissima finale e voglio ringraziare mio padre, la mia famiglia, le Fiamme Gialle e la nazionale”. Gabriele Sulli si è imposto per waza ari su Marin Franusic (Cro), quindi per ippon sul belga dal nome quadruplo, Denis Caro Lognoul Brasseur e nei quarti è riuscito a mettere in difficoltà Akil Gjakova (Kos), che ha marcato waza ari soltanto dopo 2 minuti di golden score. Nel recupero Sulli ha avuto la meglio sull’austriaco Christopher Wagner piazzando un waza ari a 25 secondi dal termine. Bella la finale per il bronzo con Leonardo Casaglia, che è stata decisa da un waza ari di ko uchi gari nell’ultimo scorcio dell’incontro. L’abbraccio dopo il saluto fra i due azzurri, che non sono stati seguiti dai coach, è stata un’altra medaglia per tutta la squadra. “I ragazzi sono stati bravi al di là della medaglia che hanno portato anche oggi – hanno detto i coach azzurri Luigi Guido e Roberto Meloni – Salvatore D’Arco ha fatto due gare in una, con tre incontri conclusi con golden score infiniti. È arrivato all’ultimo incontro che non ce ne aveva proprio più da spendere. Alessandra Prosdocimo ha un po’ sbagliato tatticamente ed avrebbe potuto fare meglio, mentre per quanto riguarda Leonardo Casaglia e Gabriele Sulli hanno fatto due gare di assoluto valore ed il solo rammarico che si sono dovuti giocare una medaglia in due. Ne avrebbero meritata davvero una ciascuno. Anche oggi però, possiamo dire che la giornata è stata soddisfacente!”. Domenica in gara Andrea Fusco, Lorenzo Rigano (90), Davide Pozzi (100), Giorgia Stangherlin (78) ed Eleonora Geri (+78).
Bronzo agli Europei Under 23 per Giulia Pierucci
La medaglia di bronzo dei 52 kg è andata al collo di Giulia Pierucci. È accaduto a Gyor nella prima giornata del Campionato d’Europa U23, manifestazione che mette a confronto 297 atleti di 37 nazioni. Tre vittorie per l’azzurra ventiduenne, sulla serba Tamara Jovanovic, sulla romena Camelia Ionita e, nella finale per il bronzo, sulla spagnola Nina Estefani Esteo Linne. Un percorso non semplice quello della Pierucci, stoppata al secondo turno da Tatiana Plotnikova (Rus), poi salita assieme a lei sul terzo gradino del podio, ma grande soddisfazione alla fine. “Ci speravo tantissimo in questa medaglia – ha detto Giulia Pierucci - perché è in grado di ripagare tutti i sacrifici fatti, il cambiamento di vita finalmente inizia a portare delle soddisfazioni e sono molto contenta. Questo è solo l’inizio. Dedico questa medaglia al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle ed alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuta”. Non è andata secondo le aspettative invece per Elios Manzi che, dopo aver superato il primo turno dei 66 kg sull’ucraino Karo Marandian, è stato sconfitto dal russo Alim Balkarov. Alessia Ritieni nei 48 kg, ha superato l’autriaca Lisa Dengg, poi è stata sconfitta dalla turca Gulkader Senturk e dalla spagnola Mireia Lapuerta Comas, per un settimo posto finale. Una vittoria nei 66 kg l’ha ottenuta Mattia Miceli sul turco Cengizhan Donmez, poi è stato eliminato dal serbo Strahinja Buncic. Subito fuori anche Patrick Cala Lesina nei 60 kg, sconfitto dal romeno Lucian Bors Dumitrescu. Eliminata anche Francesca Giorda nei 48 kg, sconfitta dalla russa Elizaveta Stepanova. “Siamo soddisfatti per la medaglia di Giulia – hanno detto i coach Luigi Guido e Roberto Meloni – ha combattuto come una leonessa. Per quanto riguarda gli altri ragazzi abbiamo regalato un po’ troppo, ma sono stati anche molto bravi gli avversari che abbiamo incontrato. Ora dobbiamo rimanere concentrati e sfruttare al meglio questo periodo di condizione in cui stiamo riuscendo a valorizzare al meglio il lavoro fatto”. Sabato, seconda giornata con tre azzurri in gara, Alessandra Prosdocimo (70), Leonardo Casaglia e Gabriele Sulli (73).
Europei Under 23 a Gyor, 15 azzurri che vogliono tenere il passo degli junior
È partita questa mattina la rappresentativa azzurra che, da venerdì a domenica, sarà impegnata nell’Audi Arena a Gyor per il Campionato d’Europa U23, che registra la partecipazione di 36 nazioni e 307 atleti. Quindici gli azzurri in gara, 6 nelle categorie femminili, 9 in quelle maschili, guidati da Luigi Guido e Roberto Meloni. “Un campionato europeo è sempre una competizione difficile, - ha detto il Dtn Kyoshi Murakami - ma vogliamo completare il ciclo delle competizioni ufficiali dedicate ai più giovani con un bel risultato dopo i successi ottenuti ad europei e mondiali junior. La squadra ha le potenzialità per emergere, i giovani senior devono dimostrare di essere pronti per affrontare un futuro percorso di qualificazione olimpica, esprimendo la loro qualità tecnica e la forte motivazione. Sono certo che questi ragazzi faranno del loro meglio, speriamo di divertire e divertirci sul tatami”. Questi la rappresentativa azzurra U23: Francesca Giorda, Alessia Ritieni (48), Giulia Pierucci (52), Alessandra Prosdocimo (70), Giorgia Stangherlin (78), Eleonora Geri (+78); Patrick Cala Lesina (60), Elios Manzi, Mattia Miceli (66), Leonardo Casaglia, Gabriele Sulli (73), Salvatore D’Arco (81), Andrea Fusco, Lorenzo Rigano (90), Davide Pozzi (100).
Programma: inizio h 11; final block h 16
Venerdì 2 novembre: F 48/52/57; M 60/66
Sabato 3 novembre: F 63/70; M 73/81
Domenica 4 novembre: F 78/+78; M 90/100/+100
Ben tornata Odette Giuffrida!
Alzi la mano chi, fino a sabato scorso, non percepiva o immaginava l’ansia di Odette Giuffrida! Chissà se ce la farà a ritornare come prima? Si chiedevano in tanti. E la gioia, mista a sollievo, si è accentuata di conseguenza a quanto più grande è stata l’ansia che ha preceduto la bellissima gara di Odette nel Grand Slam ad Abu Dhabi. “Una gara strepitosa” l’ha definita coach Francesco Bruyere, che ha accompagnato Odette in quest’avventura in ‘solitaria’. ‘Vado sola soletta’ ha detto lei, qualche giorno prima. Fatto sta che, un passo dopo l’altro, Odette Giuffrida ha costruito un capolavoro vero e proprio e chi ha avuto la fortuna e l’occasione di assistere al suo magico percorso, ha sentito un’ansia che andava scomparendo per lasciare il posto ad un’altra, meravigliosa ansia, già percepita chiara e limpida il 7 agosto del 2016. Altra domanda. Alzi la mano adesso, chi all’inizio della finale con Kelmendi non ha pensato: “stai a vedere che questa volta ce la fa?”. Su una cosa non c’è il minimo dubbio, il pensiero di Odette è stato subito chiaro a chiunque, Majlinda Kelmendi compresa. La fortissima kossovara infatti, ha schivato da campionessa quale è il primo attacco di Odette, ma c’è mancato davvero un niente che l’azione andasse a punto e per lei, si è riacceso l’incubo. Budapest, 29 agosto 2017, Majlinda Kelmendi non perde da troppo tempo, esattamente 1.033 giorni, oltre 33 mesi, ma una volta arrivata in semifinale, superando anche Odette, ritrova il sapore della sconfitta con Shishime (Jpn). Che sarà mai? Può succedere. Certo, ma risuccede con Erika Miranda (Bra) nella finale per il bronzo. Da allora non ha più gareggiato. Ed è ritornata proprio ad Abu Dhabi, dov’è apparsa perfetta, fisicamente devastante come nessun’altra al mondo nei 52 kg. Ed è stato a questo punto che Odette ha dissolto ogni dubbio. “Anche se avesse continuato, avrei vinto” ha detto senza esitazioni. “Ho avuto bellissime sensazioni, mi sono goduta ogni istante di questa gara, con la testa libera”. E così le ansie, le paure ed i fantasmi sono ritornati da dov’erano venuti. “Tutti i momenti brutti li ho lasciati là, su quel tatami. – ha detto Odette -Sono felice, questo è solo un mio inizio, da qui si riapre tutto quanto. Ma la strada è lunga, sarà piena di tante belle cose, ed anche se ci saranno altri momenti brutti, tutto questo mi darà solo più forza per superarli”. Ben tornata Odette!
Italia prima a Capodistria, oro Simonetti, argento Centracchio e Monaco, bronzo Caleo, Ciano, Notti; Dynamic Cup su fijlkam.it/sicilia
L’Italia è rimasta in vetta a Capodistria, conquistando così il primo posto nel medagliere per nazioni dell’European Cadet Cup slovena. La seconda giornata infatti, ha tenuto il passo della precedente, portando al palmares italiano un primo posto con Erica Simonetti nei +70 kg, due secondi posti con Luigi Centracchio nei 73 kg e Ylenia Monaco nei 57 kg e tre terzi posti con Irene Caleo nei +70 kg, Raffaella Lelia Ciano nei 63 kg, Matilde Notti nei 70 kg.
“Gli italiani in gara hanno fatto un’ottima figura – ha detto Alessandro Comi, uno dei coach italiani presenti in gara - qui ha trionfato l’Italia che lavora nei club e che, nei settori giovanili, continua a lavorare ad alto livello. È vero che questa è un’European Cup di fine anno che, per molti è solo un’occasione per sperimentarsi in una nuova categoria di peso o per togliersi l’ultima soddisfazione prima di passare nella classe d’età superiore, ma quel che s’è visto, e che ha fatto la differenza, sono stati i judoka italiani dotati di carattere e capaci di dire la loro esprimendo un ottimo Judo. Godere di giovani in ottima salute è certamente un ottimo segnale per il futuro, ma è anche una responsabilità saper far crescere al meglio questo enorme capitale”. Questo il commento di Erica Simonetti, l’atleta che oggi ha messo al collo la quarta medaglia d’oro italiana. “Sono contenta di aver concluso quest’anno con una medaglia d’oro, è la quinta medaglia internazionale di questa stagione ed il fatto di tornare ancora sul primo gradino del podio è di buon auspicio per il prossimo anno, ancora tra i cadetti. Ringrazio la famiglia Toniolo e dedico questa medaglia ad una persona per me speciale che in questo momento rappresenta un vero punto di riferimento”.
La Dynamic Cup 2018 si è conclusa a Catania con le gare riservate alla classe juniores e, com’è accaduto nei cadetti, le classifiche per società hanno assegnato il primato femminile e maschile. Con due primi posti il Pro Recco Judo si è aggiudicato il primo posto femminile, seguito da Banzai Cortina Roma e Judo Club Camerano, mentre il primo posto maschile è andato al Judo Grosseto, anche in questo caso con due primi posti e, alle sue spalle, nuovamente il Pro Recco Judo ed il Judo Club Leone. Le classifiche con i primi tre unitamente alle immagini di tutte le premiazioni sono state pubblicate in tempo reale sul sito web fijlkam.it/sicilia
Ghiglione, Scatolino e Cuniberti primi a Capodistria, Koizumi e Giovinazzo a Catania
È Italia che viaggia ad alta quota anche quella dei cadetti e che, al termine della prima giornata dell’European Cup a Capodistria (317 atleti di 27 nazioni) guida il medagliere con tre primi, due secondi e due terzi posti. Thomas Scatolino nei 50 kg, Federico Cuniberti nei 66 kg e Giulia Ghiglione nei 44 kg sono i tre atleti che hanno messo al collo la medaglia d’oro e che hanno commentato così la vittoria. “Sono felicissima per questa giornata – ha detto Giulia Ghiglione - sicuramente non è stata una gara facile, ma ci ho creduto fino alla fine ed il risultato ha pagato la fatica. Dedico tutto ai miei genitori per i sacrifici che fanno per me ogni giorno”. “Sono felice per il mio risultato – è stato il commento di Thomas Scatolino - finalmente questa medaglia sblocca un lungo periodo di settimi posti che cominciava a starmi stretto. Voglio fare tre ringraziamenti: al mio tecnico Pierangelo Toniolo, che mi ha aiutato a credere in me stesso e mi ha sta insegnando il valore della fatica, poi Alessandro, che oggi insieme a Pierangelo mi ha aiutato a conquistare questa medaglia, infine la mia famiglia, che mi è sempre vicina sostenendomi e credendo in me costantemente”. “Sono contento della gara di oggi – ha concluso Federico Cuniberti - ringrazio la mia famiglia che mi ha permesso di venire anche qui e ringrazio Piero e Massimo, i miei allenatori, a cui devo gran parte di questo risultato. Voglio ringraziare anche Raffaele e Monica, che oggi mi hanno sostenuto in finale ed anche il mio amico Samuel che mi ha dato il suggerimento giusto al momento giusto. Non è stato facile disputare con lui la semifinale perché Samuel per me è come un fratello e salire sul podio insieme a fine giornata è stata una grande soddisfazione”. Secondo posto nei 55 kg per Vincenzo Skenderi e per Asia Avanzato nei 44 kg, mentre sono saliti sul terzo gradino del podio Samuel Salvo nei 66 kg e Sara Russo nei 52 kg. Domenica si prosegue con la seconda giornata. Il Koizumi Scicli ed il club Giovinazzo si sono aggiudicati invece il primato nella classifica per società maschile e femminile della Dynamic Cup che ha disputato a Catania la prova del Grand Prix cadetti. Domani sarà la volta della classe Juniores. Risultati Cadetti
Oro ad Abu Dhabi, Odette Giuffrida ha vinto il Grand Slam, Kelmendi argento
Odette Giuffrida ha vinto la medaglia d’oro ad Abu Dhabi. Un primo posto che nasce da tutta la sua ostinazione e caparbietà, a quel suo non darsi mai per vinta. La finale con Majlinda Kelmendi ha premiato proprio queste straordinarie qualità, perché la vittoria sulla campionessa olimpica, sancita dal medico, è stata ottenuta con due attacchi di seoi di Odette che non hanno portato punteggio, ma hanno accentuato la ferita al naso che Kelemendi si era procurata nei quarti con Cohen (Isr). Questo il percorso d’oro di Odette. Sedicesimi di finale, a quattro secondi dal termine la marocchina Lamia Eddinari è caduta su un seoi-reverse, ippon! Ottavi di finale, la statunitense Angelica Delgado ha incassato prima un o soto gari con una sola presa, waza ari e successivamente è stata immobilizzata, waza ari awasete ippon. Quarti di finale, la spagnola Ana Perez Box arriva al golden score, ma dopo 1’56” cade inesorabilmente con seoi, ippon. Semifinale, anche la portoghese Joana Ramos arriva al golden score e prosegue quasi per tre minuti, quando arriva il waza ari di sode tsuri komi goshi infatti, il cronometro segna 2’58”. Eccolo il ritorno di Odette Giuffrida, volata in finale dei 52 kg al Grand Slam ad Abu Dhabi con quattro vittorie limpide e brillanti tecnicamente, caparbie e resistenti fisicamente con due vittorie nette nel golden score. E poi la vittoria su Kelmendi in finale che non è una rivincita, non può essere la rivincita della finale a Rio, ma il primo passo verso la finale a Tokio.
Il Grand Prix U18-U21 approda a Catania, ma si combatte anche ad Abu Dhabi e Capodistria
È un fine settimana intenso con tre appuntamenti di rilievo per i judoka italiani che, fra sabato e domenica, saranno impegnati sui tatami ad Abu Dhabi per il Grand Slam, a Capodistria per l’European Cup U18 ed a Catania per la terza prova del Grand Prix cadetti e juniores. Con una conferenza alla quale ha preso parte anche Sergio Parisi, presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto e da qualche mese assessore allo Sport del Comune di Catania, è stata presentata appunto, l’edizione 2018 della Dynamic Cup alla quale sono iscritti 462 atleti appartenenti a 167 club. In occasione della manifestazione, è stato annunciato da Giovanni Strazzeri, sarà assegnato per la prima volta il Premio ‘Ciccio Bonaccorsi’ a ricordo del grande maestro siciliano recentemente scomparso per riconoscere il migliore atleta della gara, ma anche le figure di atleta e dirigente di rilievo individuate nel panorama siciliano attuale. Sono addirittura 58 gli italiani che si sono iscritti all’European Cadet Cup in programma a Capodistria, alla quale hanno aderito 348 atleti appartenenti a 27 nazioni, mentre ad Abu Dhabi gli atleti in gara nel Grand Slam, che inzia sabato per concludersi lunedì, saranno 372 da 64 nazioni e dall’Italia sono partiti oggi Francesco Bruyere con la sola Odette Giuffrida che, ovviamente, gareggerà nei 52 kg. “Odette sta bene, è in continua crescita, la spalla migliora e lei è determinata come sempre e con un unico obiettivo in testa. – è stato il commmento di coach Francesco Bruyere - In questo momento ha solo bisogno di un risultato ad alto livello per riprendere la piena coscienza della sue potenzialità. Partiamo fiduciosi”.
Lombardo, Bellandi e Parlati, il pensiero dei tre ‘iridati’
Era proprio il 24 ottobre di cinque anni fa, quando Antonio Esposito conquistò a Lubiana il titolo di campione del mondo U21 nei 73 kg. Il napoletano, oggi 23enne, divenne il primo judoka italiano a vincere il titolo mondiale maschile. Trascorsero due anni ed un altro Esposito, il fratello Giovanni, conquistò la corona mondiale a Sarajevo, classe cadetti, categoria 66 kg. Pochi giorni fa, 5 per Manuel Lombardo, 4 per Alice Bellandi e Christian Parlati, questi tre magnifici ragazzi hanno portato l’Italia U21 al secondo posto del medagliere mondiale. E prima c’è solo il Giappone. Un’impresa? Fino ad un certo punto, perché un mese prima, tutti e tre hanno disputato un campionato d’Europa straordinario e l’ipotesi che le cose andassero bene anche al mondiale non era poi così remota. Tre medaglie d’oro al mondiale però, qualsiasi mondiale, non le avevamo ancora immaginate. Ci hanno pensato Manuel, Alice e Christian a servirle con piatto unico e, per ciascuno, l’emozione per avercela fatta ad esser salito sul tetto del mondo, è stata incrementata dalla gioia condivisa con altri due compagni di squadra, che hanno vissuto la stessa emozione. Questo il loro pensiero.
“La prima cosa che mi viene in mente oggi, è la qualifica olimpica, un piccolo passo che ho fatto verso di essa” ha detto Manuel Lombardo che poi ha aggiunto “Sui miei compagni di squadra che dire... vincere è bello! Ma se vinci e vincono anche i tuoi amici diventa unico!”.
“È quasi trascorsa una settimana e ancora fatico a realizzare ciò che ho fatto – ha detto invece Alice Bellandi - ma se ci penso intensamente inizio a sorridere e a pensare che tutte le volte in cui ho sofferto, in cui sembrava andare tutto storto, in cui ho dovuto prendere in mano la situazione mentre stavo sul fondo hanno pagato! Quando guardo foto e video ancora una lacrima scende, però sono già motivata per il prossimo obiettivo, poi voler vincere diventa un po’ come la fame. Secondariamente mi riempie di gioia vedere che anche Christian e Manuel sono riusciti a vivere il mio stesso attimo di gloria, se lo meritano tutto perché si sono veramente spaccati la schiena e perché sono veramente forti e se lo meritavano! Quando siamo scesi dal podio ci guardavamo e dicevamo ‘ragazzi vi rendete conto di cosa abbiamo fatto?’, insomma alla felicità del mio oro si è aggiunta anche quella per il loro. Poi dai, ascoltare tre volte l’inno d’Italia è stupendo!"
“È una sensazione strana, mi sento bene ed il bello è che ora mi sento pronto ad affrontare sfide ancora più grandi! – è stata la riflessione di Christian Parlati - È una cosa fantastica perché siamo davvero una grande famiglia. La vittoria di Manuel mi ha dato una grande carica e sono sicuro che io ho dato a mia volta tanta carica ad Alice. Sono sicuro poi che non siamo solo noi tre ad aver vinto, ma tutta la squadra, perché su quel tappeto non mi sentivo solo”.
Altro da aggiungere non c’è!
Trofeo Italia, a L’Aquila primo posto al Banzai Cortina Roma
È andata al Banzai Cortina Roma la tappa abruzzese del Trofeo Italia, aggiudicandosi il primato nella classifica per società per la classe Esordienti B del 20° Trofeo Città di L’Aquila, cui hanno preso parte 506 atleti di 188 società. Due medaglie d’oro e due di bronzo per il team romano che ha preceduto il Nippon Napoli (1-1-2), la Ginnastica Triestina (0-2-1) e, a pari punti, l’Akiyama Settimo (0-0-3). Questi i diciotto vincitori di categoria: Agnese Zuccaro (40), Sofia Mazzola (44), Micaela Sciacovelli (48), Gaia Stella (52), Stefania Solina (57), Sara Corbo (63), Eleonora Giusti (70), Morgana De Paoli (+70), Francesco Sampino (38), Manuel Parlati (42), Valerio Accogli (46), Pietro Andreini (50), Alessandro Sorelli (55), Cristian Biasi (60), Lorenzo Cianfano (66), Asare Owusu Henry (73), Federico Lucarelli (81), Francesco Bruno (+81).