Diciassette italiani a Bratislava per l’European Cup Senior
Oggi e domani a Bratislava si disputa un’European Cup Senior con la partecipazione di 367 atleti in rappresentanza di 36 nazioni. L’Italia è presente nella repubblica slovacca rappresentata da 17 atleti, otto nelle categoria femminili, Elisa Adrasti (48), Sofia Barboni, Simona Pollera, Valentina Tomaselli (52), Elena Battaiotto (57), Chiara Cacchione, Martina Greci (63), Francesca Roitero (+78), nove nelle categorie maschili, Simone Castagnola, Mattia Miceli, Biagio Stefanelli (66), Augusto Meloni, Davide Nuzzo (73), Salvatore D’Arco (81), Roberto Campi (90), Otis Mallia, Davide Pozzi (100).
Azzurri U21 in ritiro per gli Europei a Lignano con il 14° Stage FIJLKAM
Prende il via domani, lunedì 27 agosto, nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro la 14esima edizione dello Stage di Judo FIJLKAM, manifestazione internazionale che impegna sul tatami per sei giorni oltre 400 judoka provenienti da Slovenia, Croazia, Austria, Kosovo, Gran Bretagna ed, ovviamente, Italia. “Il numero di iscritti è aumentato di 150 unità rispetto al 2017 – ha detto il presidente della CNAG Raffaele Toniolo -e questo è sintomo di un rinnovato interesse verso questo nostro camp. Gli atleti della classe juniores, fra l’altro, inizieranno proprio a Lignano il percorso di preparazione per gli Europei Juniores in programma dal 13 al 16 settembre a Sofia”. Lo stage è suddiviso in tre gruppi di lavoro, con gli esordienti e cadetti diretti dalla Commissione Nazionale Attività Giovanile, mentre gli Junior ed i Senior saranno diretti dalla dai componenti della Direzione Tecnica Nazionale. Per rendere maggiormente interessante l’appuntamento sono stati organizzati tre workshop formativi, martedì 28 agosto: Psicopedagogia applicata allo sport con il Dott. Gabriele Castelnuovo, mercoledì 29 agosto: Antidoping con la responsabile dell’ufficio Giustizia Sportiva FIJLKAM, Rosetta Pleimes, giovedì 30 agosto: Marketing & Social Media con gli esperti di settore Paolo D’Alessio ed Emanuele Sgroi.
Orari allenamenti
Lunedì 27
Esordienti-Cadetti: 16-17.30; Junior-Senior: 17.30-19
Martedì 28
Esordienti: 8.30-9.45; Cadetti: 9.45-11.15; Junior-senior: 11.15-12.45
Esordienti: 15-16.30; Cadetti: 16.30-18; Junior-senior: 18-19.30
Mercoledì 29
Esordienti: 8.30-9.45; Cadetti: 9.45-11.15; Junior-senior: 11.15-12.45
Esordienti: 15-16.30; Cadetti: 16.30-18; Junior-senior: 18-19.30
Giovedì 30
Esordienti: 8.30-9.45; Cadetti: 9.45-11.15; Junior-senior: 11.15-12.45
Esordienti: 15-16.30; Cadetti: 16.30-18; Junior-senior: 18-19.30
Venerdì 31
Esordienti: 8.30-9.45; Cadetti: 9.45-11.15; Junior-senior: 11.15-12.45
Esordienti: 15-16.30; Cadetti: 16.30-18; Junior-senior: 18-19.30
Sabato 1 settembre
Esordienti-Cadetti: 8.30-10; Junior-Senior: 10-11.30
I convocati:
F: Carlotta Avanzato, Sofia Petitto, Assunta Scutto (48), Martina Castagnola (52), Federica Luciano, Silvia Pellitteri (57), Flavia Favorini, Nadia Simeoli (63), Alice Bellandi, Martina Esposito (70), Arianna Conti, Anna Fortunio (78)
M: Mattia Martelloni, Gabriele Greco (55), Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo, Diego Rea, Patrick Cala Lesina (60), Luca Caggiano, Manuel Lombardo, Edoardo Mella, Christian Miceli, Luigi Brudetti (66), Giovanni Esposito, Alessandro Magnani (73), Kenny Komi Bedel, Christian Parlati (81), Andrea Fusco (90), Sylvain Lorenzo Agro (+100).
Bronzo per Alessandra Prosdocimo nell’European Open a Minsk, Melora quinta
Alessandra Prosdocimo si è classificata al terzo posto nei 70 kg nell’European Open a Minsk. Per la ventiduenne ‘Carabiniera’ di Vittorio Veneto si tratta della prima medaglia in un’Open che, con 390 atleti di 40 nazioni, è stata molto competitiva. “È stata brava oggi – ha detto il coach Luigi Guido – mi è piaciuta veramente tanto, ha fatto una gara di livello. A parte l’errore con la danese, quand’è rimasta indietro su quell’attacco ed è poi rotolata, ma per il resto abbiamo trovato una bella atleta competitiva, farà bene alla categoria”. Alessandra Prosdocimo si è imposta sulla kazaka Salykova (3 sanzioni) e sulla canadese Renaud-Roy, rimontando un waza ari, prima di cedere per waza ari con la danese Emilie Sook. Altre due vittorie nei recuperi, entrambe per waza ari sulla belga Willems e sulla tedesca Scoccimarro. “La gara è andata bene – ha detto Alessandra Prosdocimo – e mi ha consentito di raccogliere tantissime sensazioni sulle quali lavorare. È stato un torneo particolarmente impegnativo e, quando sono arrivata alla finale per il terzo posto, ho sentito arrivare anche tutta la fatica. Ho stretto i denti, è andata! Ringrazio davvero tanto la mia famiglia, i miei allenatori e tutto il team dei Carabinieri, ma anche chiunque mi segua”. Quinto posto invece per Rosetta Melora che, nei 78 kg, ha ottenuto due vittorie su Matejckova (Cze) e Kantsavaya (Blr) ed è stata sconfitta da Kenyon (Isr) e, per il bronzo, dal waza ari di gaeshi dell’olandese Groenwold. Sono stati eliminati al primo turno purtroppo, Samuele Fascinato (66), Elisa Adrasti (48), Giulia Caggiano (57), Cristina Piccin, Maria Centracchio (63), che hanno gareggiato nella prima giornata.
In otto a Minsk per l’European Open, test-event degli European Games 2019
Appuntamento per 430 atleti di 41 nazioni con l’European Judo Open a Minsk nell’imminente fine settimana, sabato 18 e domenica 19 agosto. Otto gli atleti iscritti in rappresentanza dell’Italia, Samuele Fascinato (66), Elisa Adrasti (48), Giulia Caggiano, Anita Cantini (57), Cristina Piccin, Maria Centracchio (63), Alessandra Prosdocimo (70), Melora Rosetta (78). I punti per la qualificazione olimpica, si sa, sono importanti, anche se quelli delle Open sono molto ridimensionati, ma in questo caso il torneo è anche test-event in vista dei Giochi Europei in programma a Minsk nel giugno 2019 (le gare di judo sono previste dal 22 al 25). La pressione quindi, oltre che per gli atleti, è particolarmente sentita anche dal comitato organizzatore degli European Games. Le gare si svolgeranno nella Chizhovka-Arena ed inizieranno alle 10, ora locale, in entrambe le giornate. Il sorteggio è in programma alle 20 di venerdì 17 nel Victoria Olimp Hotel. Dopo il torneo, come di consueto, seguiranno tre giorni di allenamento con l’OTC “Going for Gold”.
Giù il sipario del Grand Prix a Budapest, progressi piccoli da apprezzare
Il Grand Prix a Budapest ha abbassato il sipario su una scena sontuosa, numeri e livello sono stati di grande rilievo e non c’è dubbio che la prossimità del campionato del mondo è stata la complice consenziente su tutto. Il Giappone si è aggiudicato il primo posto in quattro categorie maschili ed in cinque femminili, ma ha impressionato anche l’Ungheria, protagonista sugli spalti e sul tatami. Per l’Italia, la terza giornata di gare non ha aggiunto molto al raccolto delle precedenti, ma in un contesto di questa levatura è importante cogliere e, talvolta, sapersi accontentare anche dei piccoli progressi. Domenico Di Guida, nei 90 kg, ha superato il solido ganese Victor Ahiavor e si è poi fermato di fronte all’estone Klen Kristofer Kaljulaid. In entrambi i casi, vittoria e sconfitta sono maturate con le sanzioni. Nei 78 kg Valeria Ferrari ha superato Vanessa Chala (Ecuador) con waza ari e osae komi ed è stata poi superata dalla cubana Kaliema Antomarchi, mentre Melora Rosetta, opposta nella stessa categoria alla brasiliana Nathalia Parisoto, è arrivata ad un passo dalla vittoria, che sarebbe arrivata con il terzo shido per la brasiliana a un secondo dallo scadere. La sanzione l’ha ricevuta invece l’azzurra che poi, nel golden score, è caduta su un seoi nage (waza ari). Nei +78 kg Elisa Marchiò si è trovata ad affrontare la tunisina Nihel Cheik Rouhou, 13esima nel ranking, con una fisicità troppo diversa da contrastare per la triestina alla quale, in ogni caso, si è opposta. “Tutti hanno dato il meglio – ha detto il coach Dario Romano – nell’ambito di contesti individuali che sono molto specifici, come quello di Odette Giuffrida, che con pazienza certosina sta ricostruendo un percorso importante accettando il confronto con un deficit alla spalla ancora molto sensibile. Giovanni Esposito, Manuel Lomabrdo, Christian Parlati ed Alice Bellandi, i quattro juniores convocati, si sono fatti apprezzare per la bella disinvoltura e l’efficacia maturate. Poi abbiamo anche la possibilità di seguire tutti questi ragazzi che, avendone i requisiti, accettano di muoversi in autonomia riuscendo ad esprimere l’enorme potenziale del judo azzurro. A Budapest hanno combattuto Matteo Piras (66), Augusto Meloni (73), Domenico Di Guida (90), Francesca Milani, Francesca Giorda (48), Giulia Pierucci (52), Giulia Caggiano (57), Valeria Ferrari, Melora Rosetta (78), Elisa Marchiò (+78), mentre Anna Righetti, una volta arrivata, si è sentita male ed è stata costretta a rinunciare”.
90: 1) Krisztian Toth (Hun); 2) Ushangi Margiani (Geo); 3) Ivan Felipe Silva Morales (Cub) e Aleksandar Kukolj (Srb); 100: 1) Aaron Wolf (Jpn); 2) Karl-Richard Frey (Ger); 3) Jevgenijs Borodavko (Lat) e Peter Paltchik (Isr); +100: 1) Kokoro Kaguera (Jpn); 2) Stephan Hegyi (Aut); 3) Adam Okruashvili (Geo) e Roy Meyer (Ned); 78: 1) Mami Umeki (Jpn); 2) Rika Takayama (Jpn); 3) Natalie Powell (Gbr) e Guusje Steenhuis (Ned); +78: 1) Idalys Ortiz (Cub); 2) Maryna Slutskaya (Blr); 3) Yanan Jiang (Chn) e Nihel Cheikh Rouhou (Tun)
Giovanni Esposito, quinto nel Grand Prix a Budapest, ma “poteva andare meglio”
“Poteva andare meglio, poteva andare meglio”, ha ripetuto sconsolato Giovanni Esposito, al termine della finale per il terzo posto vinta dal canadese Arthur Margelidon. Sembra proprio non darsi pace il giovane leone napoletano, incurante dei suoi vent’anni, concentrato sui suoi obiettivi e confidente con le sue straordinarie qualità, al punto da non considerare nemmeno il valore di questo quinto posto nei 73 kg nel Grand Prix a Budapest. Quattro vittorie belle e pulite su Marcelo Contini (Bra), Michal Bartusik ((Pol), Jakub Jecminek (Cze) e, nel recupero, Antoine Bouchard (Can), due sconfitte da Ganbaatar (Mgl) e Margelidon (Can) che, se possibile, attribuiscono altri meriti a Giovanni Esposito. Ma se la sono cavata alla grande anche Alice Bellandi nei 70 kg, due vittorie su Brolih (Slo) e Arrey Sophina (Cmr), prima di cedere il passo a Kelita Zupancic (Can), poi terza e Christian Parlati negli 81 kg, che ha maltrattato Enri Egutidze, con waza ari e ippon, prima di fermarsi di fronte a Kenya Kohara (Jpn), poi secondo dietro Khubetsov (Rus). “Indubbiamente dispiace perdere così – ha detto Alice Bellandi – la canadese è forte, lo so bene, ma sentivo di potercela fare ed invece è andata diversamente. Comunque un altro passo è fatto. E si va avanti”. “Quel giapponese è forte – ha commentato invece Christian Parlati – e infatti è poi andato in finale, ma la prossima volta sarà un’altra cosa. Anche il portoghese è forte, ma ho avuto modo di leggere meglio l’incontro e vincere”. In gara nei 73 kg c’è stato anche Augusto Meloni che, purtroppo, non ha avuto il modo per esprimersi subendo il de ashi barai gaeshi di Frigyes Szabo, 24enne ungherese in giornata di grazia, che poi ha regalato altri dispiaceri, chiudendo al terzo posto. “È stata un bella opportunità seguire i ragazzi con i quali lavori ogni giorno – è stato il commento sulla giornata di Ylenia Scapin – perché con loro costruisci le idee tecniche sulle quali poi si consolida anche quel legame di fiducia che può essere spesso anche più importante”. Domenica, ultima giornata, saranno in gara Domenico Di Guida (90), Valeria Ferrari, Melora Rosetta (78), Elisa Marchiò (+78). Una bella medaglia di bronzo invece, è arrivata dalla gara di Antonio Corsale, terzo nei 55 kg nell’European Cup Junior a Cluj Napoca, 230 atleti da 25 nazioni. Tre vittorie per lui, per ippon sui romeni Jenariu e Neagu e, per il terzo posto, sul bulgaro Grigorov. È stato eliminato invece, al primo turno dei 66 kg Leonardo Valeriani, l’altro solo italiano presente al torneo romeno, nonostante i 17 pre-iscritti.
63: 1) Aimi Nouchi (Jpn); 2) Martina Trajdos (Ger); 3) Agata Ozdoba-Blach (Pol) e Andreja Leski (Slo)
70: 1) Saki Nizoe (Jpn); 2) Sanne Van Dijk (Ned); 3) Kelita Zupancic (Can) e Sally Conway (Gbr)
73: 1) Miklos Ungvari (Hun); 2) Masashi Ebinuma (Jpn); 3) Arthur Margelidon (Can) e Frigyes Szabo (Hun)
81: 1) Alan Khubetsov (Rus); 2) Kenya Kohara (Jpn); 3) Sagi Muki (Isr) e Robin Pacek (Swe)
Giornata difficile per l’Italia nel Grand Prix a Budapest
È stata una giornata difficile la prima del Grand Prix a Budapest per l’Italia. Ed in una giornata difficile, in un torneo che mette a confronto 576 atleti di 86 nazioni, se succede che sette atleti su sette escano di scena ai turni preliminari, si incassa e si va avanti. Nessuno esulta, fra i nostri, ma nemmeno ne fa un dramma, perché non c’è tempo da perdere e c’è tanto lavoro da fare. Questa infatti, è la sintesi dei commenti rilasciati dai nostri. “Purtroppo oggi non è andata come doveva andare – è quanto detto da Francesca Milani che, dopo la vittoria su Whitebooi (Rsa) è stata sconfitta da Endo (Jpn), poi prima - il dispiacere c'è, ma la voglia di reagire e lavorare è ancora più forte! Come sempre si guarda avanti e si pensa alla prossima gara consapevole di potercela fare ad arrivare dove voglio!”. “È sempre brutto perdere ed essere consapevoli di poter dare molto di più – è stato invece il pensiero di Francesca Giorda che ha superato Rishony (Isr) e si è arenata con Jura (Bel) - nonostante questo però ho avuto molte sensazioni positive. Torno a casa con la consapevolezza degli errori commessi, ma sempre pronta a correggerli e migliorare”. “Sono dispiaciuta di aver perso al secondo incontro con l’inglese – è il commento di Giulia Pierucci, vittoriosa su Esteves (Por) prima di perdere dalla Giles (Gbr) - soprattutto perché ho sempre vinto con lei, avrei dovuto alzare il ritmo fin da subito. Se guardo oltre al risultato posso dire di aver finalmente ritrovato quelle sensazioni da gara che ormai da tempo non riuscivo a sentire. Si continua a lavorare e si guarda avanti. “Sono molto amareggiata per quello che è successo oggi – ha commentato Giulia Caggiano, sconfitta dalla serba Rogic - Poteva e doveva andare meglio, mi sentivo più forte della mia avversaria e stavo facendo bene, ma uno stupido errore mi è costato l’incontro. Posso solo imparare dai miei sbagli e lavorare affinchè non si ripetano”. “Sensazioni positive – ha detto Matteo Piras, splendido ippon di o soto gari su Aleksanyan (Bel) prima di cedere a Solis (Cub) per 3 sanzioni - ma c'è ancora da lavorare e mettere a posto alcune cose, cercare soluzioni in situazioni non facili, come nell’incontro con il cubano... ostico, arbitraggio che lasciava un pò a desiderare ed è lì che bisognava trovare un modo per uscirne. Non si è trovato, peró siamo sulla strada giusta!”. “Non c’è molto da dire – ha concluso Manuel Lombardo, sconfitto dal mongolo Dovdon al termine di un ottimo match - oggi è stata una di quelle giornate no”. E poi c’è stata anche Odette Giuffrida che, nei 52 kg, si è imposta sull’israeliana Primo e poi è stata costretta alla resa dal juji gatame della canadese Guica. “Ho perso – ha detto Odette Giuffrida - è dura da ammettere, ma è la verità. Mi spiace per come ho perso, perché mi sentivo più forte, anzi sono sicura di essere più forte, è stato un momento singolo, un’azione che lei ha sfruttato e quindi ha meritato di vincere. Le sensazioni che ho provato oggi, pensavo di provarle ai Giochi del Mediterranei, invece a Tarragona sono stata bene ed oggi sembrava essere tutto strano, ho sentito l’emozione. Ma fa parte del gioco ed ora si lavora per il mondiale”. Sabato sono in gara nei 73 kg Giovanni Esposito e Augusto Meloni, negli 81 kg Christian Parlati e nei 70 kg Alice Bellandi.
48: 1) Hiromi Endo (Jpn); 2) Tamami Yamazaki (Jpn); 3) Marusa Stangar (Slo) e Distria Krasniqi (Kos);
52: 1) Natsumi Tsunoda (Jpn); 2) Charline Van Snick (Bel); 3) Chelsie Giles (Gbr) e Ecaterina Guica (Can)
57: 1) Rafaela Silva (Bra); 2) Theresa Stoll (Ger); 3) Hedvig Karakas (Hun) e Christa Deguchi (Can)
60: 1) Ryuju Nagayama (Jpn); 2) Albert Oguzov (Rus); 3) Robert Mvshidobadze (Rus) e Amiran Papinashvili (Geo)
66: 1) Kenzo Tagawa (Jpn); 2) Mohamed Abdelmawgoud (Egy); 3) Denis Vieru (Mda) e Bogdan Iadov (Ukr)
Italia in gara nel Grand Prix a Budapest ed European Cup U21 a Cluj Napoca
C’è anche Odette Giuffrida fra i sedici atleti che da venerdì a domenica saranno impegnati nella Laszlo Papp Sports Arena per il Grand Prix a Budapest, l’ultimo appuntamento ‘top’ che precede il campionato del mondo in programma a Baku (20-27 settembre). Ben 90 le nazioni iscritte con 626 atleti e per l’Italia, che sarà seguita da Dario Romano ed Ylenia Scapin, oltre Odette Giuffrida (52), Alice Bellandi (70), Manuel Lombardo (66), Giovanni Esposito (73), Christian Parlati (81), ci saranno Matteo Piras (66), Augusto Meloni (73), Domenico Di Guida (90), Francesca Milani, Francesca Giorda (48), Giulia Pierucci (52), Anna Righetti, Giulia Caggiano (57), Valeria Ferrari, Melora Rosetta (78), Elisa Marchiò (+78). Le gare del Grand Prix a Budapest saranno trasmesse su Eleven Sport in diretta tutti i giorni dalle 16 alle 18.00 e su SportItalia (in diretta venerdì 10 dalle 16.00 alle 16.45 e in differita sabato 11 dalle 09.00 alle 10.00, e in diretta sia sabato che domenica dalle 16.00 alle 18.00).
Sabato e domenica a Cluj-Napoca invece, sono attesi 290 atleti della classe U21 per un’European Cup Junior cui hanno aderito 28 nazioni. Ben diciassette gli italiani iscritti, Antonio Corsale, Alessandro Del Re (55), Luca Carlino, Matteo Armao, Simone Costanzo (60), Edoardo Mella, Luca Rubeca, Leonardo Valeriani (66), Cristian Storto (100), Sofia Petitto, Sara Russo (48), Martina Castagnola, Giada Giardino (52), Federica Luciano, Federica Peirano (57), Elena Pedaletti (63), Claudia Cerutti (70).
Cadetta o Junior? Martina Esposito sul podio a prescindere…
Martina Esposito ha sedici anni e nella sua classe d’età, l’Under 18, un mese fa ha conquistato il titolo di campionessa d’Europa dei 70 kg a Sarajevo. Un successo che era stato preceduto dal terzo posto a Kaunas, nel campionato europeo 2017. La medaglia d’argento che Martina ha conquistato domenica scorsa a Berlino dunque, non sorprende più di tanto. A parte il fatto che l’European Cup a Berlino, con 38 nazioni, è fra le più competitive del circuito ed è stata, fra le due organizzate nella città tedesca, quella riservata alla classe Juniores. Insomma, per farla breve, Martina Esposito è una che non distingue se la gara è riservata alle U18 oppure alle U21, perché lei sale sul podio a prescindere. “A Berlino, la gara è andata molto bene – ha detto la giovane napoletana dello Star Judo Club - all’inizio ero molto tesa, come lo sono sempre al primo incontro, perché è proprio quello in cui capisci se sei concentrata o meno. Poi ho rotto il ghiaccio e ho pensato solo a divertirmi e a combattere bene. Ho superato avversarie che avevo già incontrato in precedenza e questo mi rende particolarmente contenta e soddisfatta”. Martina Esposito infatti, ha sconfitto per ippon Jasmin Neuhold (Ger), Candice Lebreton (Fra), Maya Goshen (Isr), Kelly Petersen Pollard (Gbr). “Purtroppo in finale con la russa (Madina Taimazova, ndr) ho sbagliato tattica e lei ne ha approfittato portandomi a terra dove mi ha fatto la leva. Tutto sommato mi sento di dire che è stata una gran bella gara, certo la medaglia d’oro non mi sarebbe dispiaciuta, ma va bene così. Vuol dire – ha concluso Martina - che dovrò lavorare ancora di più su quello che non ha funzionato”.
Zagabria, azzurri fermati dai ‘big’ nella terza giornata di Grand Prix
Giorgia Stangherlin, Nicholas Mungai, Giuliano Loporchio, i tre azzurri impegnati nella terza giornata del Grand Prix a Zagabria hanno trovato la strada per il podio sbarrata. A fermarli, comunque dopo le splendide vittorie di Loporchio su Nunes (Bra) e Mungai su Rodrigues (Por), sono stati dei grandi atleti quali Tcheumeo (Fra), Gonzalez (Cub) e Paltchik (Isr), vicecampioni olimpici i primi due, terzo agli Europei l’altro. I tre azzurri si sono battuti senza risparmiare nulla e senza fare complimenti, andando anche molto vicini a delle vittorie. Queste le sensazioni registrate dai tre protagonisti in gara oggi. “Mi sentivo bene, sapevo che quello con Tcheumeo era un incontro difficile ma volevo giocarmi tutte le mie carte. – è il commento di Giorgia Stangherlin - Ho gestito bene l'incontro, ma a 50 secondi dalla fine ho sbagliato, ho avuto troppa fretta di attaccare. Mi dispiace perché ci è mancato veramente poco per portare a casa un incontro con una delle più forti della mia categoria. Ora un po' di riposo e poi si ritorna a lavorare”. “Sono molto rammaricato per questa gara – ha detto Nicholas Mungai - penso di aver perso un’occasione perché mi sentivo abbastanza in forma. Sono partito bene al primo incontro con un bell’ippon. ma non sono riuscito a replicare nel secondo. Adesso qualche giorno di stop poi si ricomincia la preparazione per il mondiale”.“Sono arrabbiato – ha detto Giuliano Loporchio – perché non riconosco la valutazione sull’azione e mi sento defraudato da una vittoria che mi sarebbe spettata, ma queste sono cose che al lato pratico contano davvero poco. La sola cosa che conta adesso è trasformare questa rabbia in motivazione da aggiungere ai miei punti di forza e continuare a lavorare sugli errori”. Il Grand Prix croato si è concluso dunque con la splendida medaglia d’argento conquistata da Fabio Basile nei 73 kg ed i quinti posti di Francesca Milani, Andrea Carlino ed Antonio Esposito, ma a rendere più che positiva questa esperienza è stata l’atteggiamento in gara che tutti gli azzurri hanno espresso, sintomo di consapevolezza e fiducia. “Tutta la squadra ha dato il meglio in questo Grand Prix – ha detto Francesco Bruyere – chi trovando la strada per arrivare in fondo, ma anche chi si è fermato prima, perché siamo consapevoli che la quantità di lavoro attuale è elevata per arrivare in forma a Baku, fra due mesi. Stiamo allargando la rosa, stiamo mettendo a disposizione delle opportunità ed i feedback dei ragazzi sono positivi. Il clima nella squadra è sereno e motivato, questo ci consente di lavorare tanto coniugando esigenze che molto spesso sono diverse. Chiudiamo con una medaglia d’argento e tre quinti posti in un torneo ad altissimo livello, siamo sulla strada giusta!”.