Ai Giochi del Mediterraneo per ripetere o superare la regola dell’8
Otto medaglie possono bastare? Per saperlo bisogna attendere la sera di venerdì 29 giugno, quando il Cambrils Pavilion a Tarragona calerà il sipario sulle gare di judo della 18esima edizione dei Giochi del Mediterraneo. Se le medaglie saranno più o meno di otto, saranno i quattordici azzurri che, sotto la guida di Kiyoshi Murakami, Dario Romano, Francesco Bruyere, Roberto Meloni, si impegneranno al massimo per ottenere un risultato individuale e collettivo gratificante per tutti. Vi state chiedendo perché debba essere fissata proprio a ‘otto’ la quota medaglie di riferimento? Semplice! perché otto sono state quelle conquistate a Mersin, nel 2013 in Turchia nell’edizione n. 17 ed altrettante quelle conquistate a Pescara 2009 nell’edizione n. 16. Altri tempi, ma neanche troppo, se si considera che Fabio Basile e Vincenzo D’Arco andarono a segno a Mersin e ci riprovano decisamente adesso, cinque anni più tardi, benchè in categorie diverse. Le otto medaglie del 2013 in Turchia, quattro d’argento e quattro di bronzo, andarono al collo di Valentina Moscatt (48), Martina Lo Giudice (57), Assunta Galeone (78), Walter Facente (90), secondi classificati e di Fabio Basile (60), Enrico parlati (73), Massimiliano carollo (81), Vincenzo D’Arco (100), terzi. Otto furono le medaglie anche in occasione dei Giochi organizzati a Pescara, quando l’Italia brillò sul tatami e fuori, nell’organizzazione. In tre conquistarono la medaglia d’oro, Elena Moretti (48), Elio Verde (60), Giovanni Di Cristo (73), al secondo posto si piazzà Rosalba Forciniti (52) ed in quattro misero al collo il bronzo, Erica Barbieri (70), Francesco Faraldo (66), Antonio Ciano (81), Lorenzo Bagnoli (90). La squadra per Tarragona ha tutti gli ingredienti giusti per confermare la regola dell’8, ma anche per sorprendere. Questa la squadra: Diego Rea (60), Manuel Lombardo (66), Fabio Basile (73), Antonio Esposito (81), Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100), Francesca Milani (48), Odette Giuffrida (52), Miriam Boi (57), Edwige Gwend (63), Carola Paissoni (70), Giorgia Stangherlin (78), Annalisa Calagreti (+78). Direttore Tecnico: Kiyoshi Murakami, Coach: Dario Romano, Francesco Bruyere, Roberto Meloni. Il programma. Mercoledì 27 giugno le categorie 60, 66, 48, 52, 57 kg, giovedì 28 le categorie 73, 81, 90, 63, 70 kg, venerdì 29 le categorie 100, +100, 78, +78 kg. Eliminatorie dalle 10 alle 16, finali dalle 17 alle 21.
Argento e bronzo per le squadre-donne a Glasgow, Italia quarta nel medagliere
Un secondo ed un terzo posto a squadre hanno coronato la bella esperienza italiana agli Europei Veterani a Glasgow. La soddisfazione di salire sul podio a squadre se la sono tolta le donne TF40 (Tadini, Marsili, Bertone, Molin, Gualà) mettendo al collo la medaglia d’argento e le TF30 (D’Amario, Giacomi, Visonà, Battistella) con la medaglia di bronzo. Un quinto posto degno di nota è stato quello ottenuto dall’Italia TM50 (Aloisi, Gigli, Ghiringhelli, Vettori, Sotto Corona), che ha disputato quattro incontri vincendone due su Francia 3 e Gran Bretagna. Altre quattro formazioni italiane hanno gareggiato, nel TM30 (Rejniak, Di Pietro, Balconi, Giubrone, Saponaro, Iannone), due squadre nel TM40 (Andrei, Brocchieri, Di Mattia, Del Regno, Laurenzi e De Santis, Deserventi, De Bernardis, D’Auria, Prezzi) e nel TF50 (Trogu, Sestieri, Cocco, Guemati, Tassi, Calamo). “Buona gara delle donne – ha detto Giuseppe Macrì - con due finali disputate. Una finalina per il terzo posto per le TF30 ed una finale per l’oro le TF40. Più complicato il percorso maschile, con tabelloni affollati, ma per i TM50 la medaglia si è sciolta soprattutto in semifinale, con quel 3-2 dalla Germania, sarebbe stato certamente più semplice arrivare in finale, che non spuntarla nella finale per il bronzo. Anche se ci siamo andati vicino. L’organizzazione ha sfiorato la perfezione nello splendido Emirates Arena, che ha ospitato circa più di mille atleti con 91 italiani che hanno offerto nel complesso un’ottima prova, forse qualche medaglia in più si sarebbe potuta prendere negli uomini e, soprattutto, nelle donne. L’appuntamento è per il 2019 alle Gran Canarie”. Il medagliere degli Europei, che non tiene conto delle gare a squadre, si chiude con il successo della Francia, 107 medaglie (26-O, 37-A, 44-B) seguita da Germania con 36 (14-O, 12-A, 10-B), Gran Bretagna con 46 (10-O, 14-A, 22-B) e l’Italia ottima quarta con 29 (6-O, 6-A, 17-B).
Riepilogo medaglie Italia
Oro: 1. Giovanni Battaglia, 66 kg-M9; 2. Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5; 3. Elio Paparello, 73 kg-M7; 4. Sergio Valli, 66 kg-M7; 5. Marco Andrei, 60 kg-M4; 6. Cristina Marsili, 57 kg-F4
Argento: 1. Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6; 2. Massimo Laurenzi, 100 kg-M3; 3. Cristiana Pallavicino, 70 kg-F8; 4. Aurora Calamo, +78 kg F6; 5. Sandra Trogu, 52 kg-F6; 6. Lara Battistella, 70 kg-F1
Bronzo: 1. Amelio Di Nitto, 81 kg-M7; 2. Fernando Marverti, 81 kg-M5; 3. Andrea Vanni, 81 kg-M9; 4. Said El Mahyaoui, 60 kg-M3; 5. Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4; 6. Roberto Mascherucci, 73 kg-M4; 7. Francesco Iannone, +100 kg-M2; 8. Francesco Degortes, 60 kg-M1; 9. Lucia Assirelli, 52 kg-F6; 10. Maha Aida Guemati, 63 kg-F5; 11. Gianna Sestieri, 57 kg-F5; 12. Rosanna Dell Accio, 48 kg-F5; 13. Sara Guala, +78 kg-F4; 14. Fabiana Fusillo, 78 kg-F4; 15. Andretta Bertone, 57-F3; 16. Elen Merelli, 57 kg-F2; 17. Alessandra D’Amario, 52 kg-F2
Cambia il genere, non il vincitore! La Coppa Italia alle donne dell’Akiyama
Stesso PalaIgor a Novara, stessa Coppa Italia junior-senior, ma dopo le categorie maschili sui tatami si sono confrontate le categorie femminili, meno di 150 in gara. Ed alla fine, è stata la stessa anche la prima società in classifica: l’Akiyama Settimo. Tre primi e due terzi posti, 44 punti in classifica per un primo posto che, anche in questo caso, lascia ben distanti le inseguitrici, Dojo Equipe Bologna (16) e Judo Mestre 2001 (14), in ogni caso brillanti e meritevoli. “Non ho molto di diverso da dire rispetto ieri – ha detto il coach dell’Akiyama Pierangelo Toniolo – le ragazze sono state brave, la gara è girata bene e abbiamo concluso bene. Ma non ci fermiamo, andiamo avanti con i prossimi appuntamenti a livello junior, European Cup e si volta pagina”. Questi i commenti delle sette vincitrici e le rispettive classifiche.
Sofia Petitto (48): “Mi mancava l’oro. Era troppo tempo ormai che mi sfuggiva e, finalmente, è arrivato. Ci tenevo e sono contenta anche perché ho vinto bene, tecnicamente ho fatto una buona gara e dopo due anni costellati dagli infortuni sono riuscita ad esprimermi al meglio”.
48: 1. Sofia Petitto (Akiyama Settimo); 2. Alessia Ritieni (Fitness Club); 3. Giulia Santini (Fitness Club) e Federica Tolu (Judo Club Torres)
Annarita Campese (52): “Sono felice per questa medaglia, sinceramente non me l’aspettavo. Le avversarie in questa categoria sono molto forti e, per me, anche temute. Tutto però, è andato per il verso giusto, ho vinto e dedico questo successo a mio padre, a mio fratello ed al mio Maestro”.
52: 1. Annarita Campese (AM Torre del Greco); 2. Maruska Iamundo (Judo Club Ventimiglia); 3. Matilda Avila (Kumiai Druento) e Valentina Tomaselli (Akiyama Settimo)
Federica Luciano (57): “Se devo essere sincera, non me l’aspettavo di vincere oggi, in quanto stavo attraversando un periodo piuttosto complicato in cui ho perso parecchie gare. La voglia di vincere, finalmente, ha prevalso ed è successo con tutta la mia famiglia presente. Sono molto felice”.
57: 1. Federica Luciano (Akiyama Settimo); 2. Valeria Raimondi (Isao Okano Club 97); 3. Samanta Fiandino (Dojo Equipe Bologna) e Beatrice Ranzato (Mestre 2001)
Nadia Simeoli (63): “Sono tanto contenta perché è il secondo titolo che vinco quest’anno, ma io continuo a lavorare e spero nella convocazione per gli Europei”.
63: 1. Nadia Simeoli (Nippon Napoli); 2. Chiara Cacchione (Banzai Cortina); 3. Irene Pedrotti (Dojo Equipe Bologna) e Anna Righetti (Akiyama Settimo)
Chiara Carminucci (70): “Non è stata una gara facile, sentivo il peso della responsabilità di dover vincere e sono riuscita a rimanere concentrata, fare il mio judo e così mi è riuscito di vincere la Coppa Italia per il terzo anno consecutivo. Voglio ringraziare il Maestro Pierangelo, Massimiliano che mi ha seguita oggi, i miei compagni ed in particolare Sara Russo e suo padre Aldo che mi sono sempre di supporto”.
70: 1) Chiara Carminucci (Akiyama Settimo); 2. Eleonora Ghetti (Mestre 2001); 3. Agnese Piccoli (Dlf Yama Arashi Udine) e Ilaria Qualizza (Kumiai Druento)
Betty Vuk (78): “Sono davvero contenta, perché sono al primo anno da junior e dopo aver vinto il titolo U21 sono riuscita ad affermarmi anche nella Coppa Italia, confrontandomi anche con le senior ed è stato importante per me lo spirito diverso con il quale ho affrontato questa gara. Ma non intendo fermarmi e continuo a lavorare per crescere ancora”.
78: 1. Betty Vuk (Judo club Tolmezzo); 2. Irene Crema (Cus Parma); 3. Benedetta Sforza (Kodokan Cremona) e Natasha Di Fabio (Kodokan Chieti)
Francesca Roitero (+78): “Riuscire a vincere la Coppa Italia dopo essere salita sul podio agli Assoluti è stato bello, ma lo è stato anche perché ci tenevo dopo che l’anno scorso un infortunio mi aveva impedito di esserci. Dopo aver visto i sorteggi ho iniziato a crederci ed è andata bene. Ringrazio il mio club, coach Luca, i miei genitori”.
+78: 1. Francesca Roitero (Skorpion Pordenone); 2. Rita Alda Ughetti (Judo Club Sakura); 3. Vanessa Origgi (Virtus Arosio) e Debora Sala (Cus Cosenza)
L’oro di Marsili accende Glasgow con altri 4 argenti e 11 bronzi
Un altro oro con Cristina Marsili, ma anche quattro secondi e undici terzi posti hanno acceso la terza giornata della squadra italiana a Glasgow, nel campionato d’Europa per veterani e, con queste sedici medaglie, l’Italia rimane in quota nel medagliere. Si è trattato di un giornata molto impegnativa, con 388 atleti a disputarsi ben 47 medaglie d’oro per tutte le categorie femminili e le più giovani delle maschili. In queste Francesco Iannone e Francesco Degortes hanno fatto la loro parte, terzi rispettivamente nei +100 kg M2 e nei 60 kg M1, mentre le donne salite sul podio sono state ben 14 per il primo posto di Cristina Marsili, 57 kg F4, i secondi di Cristiana Pallavicino, 70 kg F8, Aurora Calamo, +78 kg F6, Sandra Trogu, 52 kg F6, Lara Battistella, 70 kg F1 ed i terzi posti di Lucia Assirelli, 52 kg F6, Maha Aida Guemati, 63 kg F5, Gianna Sestieri, 57 kg F5, Rosanna Dell Accio, 48 kg F5, Sara Guala, +78 kg F4, Fabiana Fusillo, 78 kg F4, Andretta Bertone, 57 F3, Elen Merelli, 57 kg F2, Alessandra D’Amario, 52 kg F2. “Una bella Italia femminile, come previsto, ha arricchito il nostro medagliere – ha detto il responsabile dei Master azzurri, Giuseppe Macrì – e grazie a Cristina Marsili, anche oggi l'inno italiano si è fatto sentire nello splendido Emirates Arena. È stato anche l'unico purtroppo, ma qualche incontro gestito male nei momenti cruciali ci ha impedito di fare meglio e, magari, confermare un titolo conquistato ai Zagabria. Questo, se non altro, ha causato po' di delusione per un risultato che poteva essere diverso, ma è vero anche che il livello delle donne si è alzato molto, le categorie sono più numerose e, non dimentichiamoci, che oggi sono salite sul podio in 14, per un oro, quattro argenti e nove bronzi. Altre due medaglie di bronzo le hanno conquistate Francesco Degortes, terzo nei 60 kg M1, “sono deluso – ha detto – in semifinale non mi è stato riconosciuto un wazari che, forse, avrebbe cambiato il posto sul podio” e da Francesco Iannone, terzo nei +100 kg M2, che ormai da anni si conferma sul podio. Domani chiusura, con la gara a squadre, che conta un boom di formazioni iscritte, ben 51. L’Italia ne schiera 7, 4 maschili e 3 femminili”.
Riepilogo medaglie Italia
Oro
- Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
- Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
- Elio Paparello, 73 kg-M7
- Sergio Valli, 66 kg-M7
- Marco Andrei, 60 kg-M4
- Cristina Marsili, 57 kg-F4
Argento
- Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
- Massimo Laurenzi, 100 kg-M3
- Cristiana Pallavicino, 70 kg-F8
- Aurora Calamo, +78 kg F6
- Sandra Trogu, 52 kg-F6
- Lara Battistella, 70 kg-F1
Bronzo
- Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
- Fernando Marverti, 81 kg-M5
- Andrea Vanni, 81 kg-M9
- Said El Mahyaoui, 60 kg-M3
- Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4
- Roberto Mascherucci, 73 kg-M4
- Francesco Iannone, +100 kg-M2
- Francesco Degortes, 60 kg-M1
- Lucia Assirelli, 52 kg-F6
- Maha Aida Guemati, 63 kg-F5
- Gianna Sestieri, 57 kg-F5
- Rosanna Dell Accio, 48 kg-F5
- Sara Guala, +78 kg-F4
- Fabiana Fusillo, 78 kg-F4
- Andretta Bertone, 57-F3
- Elen Merelli, 57 kg-F2
- Alessandra D’Amario, 52 kg-F2
Coppa Italia maschile, l’aria di casa fa volare l’Akiyama: 8 medaglie, 3 sono d’oro
Otto atleti sul podio, tre al primo posto e l’Akiyama Settimo ha preso il volo nella classifica per società della Coppa Italia junior-senior maschile. Sono stati 263 gli atleti che hanno gareggiato nel PalaIgor a Novara per aggiudicarsi il titolo di Coppa nelle sette categorie maschili e, alle spalle dell’Akiyama, primo con 72 punti, si sono piazzati Nippon Napoli, secondo con 24 e Banzai Cortina Roma, terzo con 18. “È difficile commentare una gara in cui sembra che tutto sia stato molto semplice – ha detto Pierangelo Toniolo, coach dell’Akiyama vincitore – ma gli avversari sono stati tanti e di valore e, per quanto ci riguarda, siamo stati bravi a rimanere uniti fino alla fine, dagli Assoluti a gennaio fino adesso con la Coppa Italia. Il risultato mi fa piacere per i ragazzi, che se lo sono meritato, ma anche perché abbiamo gareggiato in Piemonte, dov’è ritornata una gara di livello e, da vincitore, voglio dire che è stata organizzata molto bene”. Questi i commenti dei sette vincitori e le rispettie classifiche.
Andrea Carlino (60): “Sono contento della gara di oggi, fin da subito mi sono sentito in forma e sono riuscito ad arrivare in finale vincendo sempre per ippon. Non così la finale, ma va bene così”. 60: 1. Andrea Carlino (Akiyama Settimo); 2. Angelo Lanzafame (Titania Catania); 3. Luca Carlino (Akiyama Settimo) e Davide Corsini (Judo Club Capelletti)
Edoardo Mella (66): “La gara è stata molto dura, anche per l’infortunio avuto al ginocchio la scorsa settimana. Ma sono riuscito ugualmente a giocarmela tenendo testa ad avversari molto validi. Continuerò così, perché in quest’ultimo periodo stanno arrivando buoni risultati e rigrazio Pierangelo Toniolo per avermi seguito e motivato”. 66: 1. Edoardo Mella (Akiyama Settimo); 2. Mattia Miceli (Banzai Cortina Roma);3. Luca Rubeca (Akiyama Settimo) e Samuele Fascinato (Isao Okano Club)
Davide Nuzzo (73): “Sono in forma, mi sono sentito bene sin dal primo incontro ed è una vittoria che meritavo anche per il lavoro fatto in palestra. Devo dire grazie al Banzai Cortina, alla mia famiglia ed a tutti quelli che mi sostengono. Sono molto contento e continuerò senz’altro su questa strada”. 73: 1. Davide Domenico Nuzzo (Banzai Cortina); 2. Rene Villanello (Akiyama Settimo); 3. Jacopo Cavalca (Kyu Shin Do Kai Parma) e Davide Ripandelli (Preneste Castello)
Salvatore D’Arco (81): “Sono molto contento del risultato, perché vengo da un periodo piuttosto buio, hon fatto due European Cup in cui sono uscito al primo incontro. Ma oggi mi sono ritrovato e sono pronto a ricorrere i miei obiettivi”. 81: 1. Salvatore D’Arco (Nippon Napoli); 2. Gaetano Palumbo (Star Judo Club Napoli); 3. Ermes Tosolini (Akiyama Settimo) e Stefano Ferrari (Pro Recco Judo)
Christian Comotti (90): “Vincere è stato uno sfogo, perché giovedì scorso nonno ha avuto problemi e questa vittoria è dedicata a lui. Certo, sono contento, ma in questo momento sto pensando ad altro”. 90: 1. Christian Comotti (Akiyama Settimo); 2. Raffaele Dalessandro (Nippon Napoli); 3. Roberto Campi (Robur et Fides) e Alfredo Raia (Nippon Napoli)
Davide Pozzi (100): “Un infortunio al polpaccio mi ha tenuto fermo per dieci giorni, sono risalito sul tatami oggi, ho provato a veder come andava ed è andata bene. Un po’ me l’aspettavo, ma non niente era scontato. Ora penso a Saarbrucken, poi Isola”. 100: 1. Davide Pozzi (Akiyama Settimo); 2. Luca Perino (Centro Judo Ciriè); 3. Gianluca Bruzzesi (Mestre 2001) e Luca Villanova (Dojo Equipe Bologna)
Pavel Gurghis (+100): “Mi ha fatto piacere vincere nuovamente la Coppa Italia. È stata una bella gara, ho incontrato atleti preparati ed adesso riprendo ad allenarmi per cercare di vincere anche l’anno prossimo. Per gli Assoluti devo attendere di ottenere la cittadinanza, spero avvenga presto, anche se potrebbe essere fra uno o due anni”. +100: 1. Pavel Gurghis (Judo Club Rho); 2. Tiziano Di Federico (Judo Club Tor Lupara); 3. Lorenzo Turini (Kumiai Druento) e Valerio Menale (Fitness Club Nuova Florida)
Glasgow, brilla l’oro di Marco Andrei, Italia in corsa con le grandi
Brilla l’oro messo al collo da Marco Andrei nella seconda giornata del Veteran European Championships a Glasgow. In un giornata particolare, nella quale sono state assegnate soltanto le medaglie delle classi maschili M3 e M4, e quindi soltanto quattordici d’oro per 278 atleti rispetto alle 34 del Day 1 per 365 atleti, l’Italia ne è uscita ancora benissimo con il primo posto di Marco Andrei nei 60 kg M4, al quale si sono aggiunte anche la medaglia d’argento di Massimo Laurenzi nei 100 kg M3 e tre medaglie di bronzo con Said El Mahyaoui nei 60 kg M3, Melchiorre Emanuele Melis nei 60 kg M4 e Roberto Mascherucci nei 73 kg M4. Un riscontro, quello favorevole agli atleti italiani che trova la conferma del medagliere, dove l’Italia con 5 primi, 2 secondi e 6 terzi posti ha consolidato la classifica alle spalle di una Francia letteralmente decollata, 53 medaglie, 10 d’oro e la Germania, che è salita a 9 primi posti con 18 medaglie complessive. Sabato saranno in gara tutte le classi femminili, da F1 a F11 e le classi maschili più giovani, M1-M2. “Oggi, in attesa delle donne e degli M1-M2 – ha commentato infatti Giuseppe Macrì - abbiamo tenuto con 1 oro, 1argento e 3 bronzi. Oro meritato per Andrei, sempre sul podio, ma finalmente sul gradino più alto. ‘Finalmente ho fatto contento mio padre’ ha detto Marco con commozione. Laurenzi, un argento non si butta via, anche se perdere al Golden Score potrebbe sembrare un oro mancato. Mascherucci, Melis e Mahyaoui, sono i 3 bronzi al termine di una gara fiume, hanno disputato 5 incontri ciascuno, rimanendo concentrati, dalla mattina al Final Block alle 16. Mahyaoui, ancora fresco di Ramadan (finito ieri) ha detto: ‘ero molto debole e in semifinale la stanchezza si è fatta sentire, ma la pausa del Final Block mi ha rigenerato, e così sono riuscito a confermare il bronzo di Olbia’. Il volto di Mascherucci la dice lunga sulla battaglia sostenuta e Melis è scontento della finale mancata. Da non dimenticare che, tra ieri e oggi, abbiamo portato 12 atleti a disputare la finale per il bronzo. Domani ultimo giorno per gli individuali, con tutte le donne in gara sperando di arricchire un medagliere già congruo”.
Riepilogo medaglie Italia
Oro
- Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
- Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
- Elio Paparello, 73 kg-M7
- Sergio Valli, 66 kg-M7
- Marco Andrei, 60 kg-M4
Argento
- Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
- Massimo Laurenzi, 100 kg-M3
Bronzo
- Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
- Fernando Marverti, 81 kg-M5
- Andrea Vanni, 81 kg-M9
- Said El Mahyaoui, 60 kg-M3
- Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4
- Roberto Mascherucci, 73 kg-M4
A Novara in 500 per dare l’assalto alla Coppa Italia junior-senior
Il PalaIgor a Novara ospita la finale nazionale della Coppa Italia junior-senior, che vedrà impegnarsi sui tatami 296 atleti nelle sette categorie maschili e 172 atlete in quelle femminili. La manifestazione, organizzata dal Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta, è pronta a registrare un cambio generazionale essendo numerosi gli atleti ed atlete della classe juniores che puntano decisamente al podio. Le gare di sabato sono, come di consueto, riservate alle categorie maschili che inizieranno alle 9 con le categorie 66, 73, 90 e +100 kg, cui seguiranno dopo le 12 con 60, 81 e 100 kg. Domenica in gara tutte le categorie femminili, 48, 52, 57, 63, 70, 78 e +78 kg che, anche in questo caso, inizieranno alle 9.
Otto sul podio a Glasgow, inno per Battaglia, Leobono, Paparello e Valli
Italia forza 8 nella prima giornata nell’Emirates Arena a Glasgow, dov’è iniziato il campionato d’Europa riservato alla classe dei Veterani. Sono state otto infatti, le medaglie andate al collo dei master italiani in una giornata che ha coinvolto esclusivamente le classi maschili, dagli M5 agli M11 e nelle quali ha gareggiato un totale di 365 atleti che si sono confrontati per aggiudicarsi 34 medaglie d’oro. Sedici le nazioni che hanno avuto il merito ed il privilegio di sentir suonare l’inno nazionale e, per l’Italia, è stata un’emozione che si è ripetuta per quattro volte grazie ai primi posti ottenuti da Giovanni Battaglia, 66 kg M9, Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg M5, Elio Paparello, 73 kg M7, Sergio Valli, 66 kg M7. Le altre quattro medaglie sono state d’argento con Franco Ghiringhelli, secondo nei 73 kg M6 e di bronzo invece, con Amelio Di Nitto, 81 kg M7, Fernando Marverti, 81 kg M5, Andrea Vanni, 81 kg M9. È un buon inizio quello dell’Italia, salita subito al terzo posto del medagliere preceduta soltanto da Germania (7-4-2) e Francia (6-12-19). Il commento sulla giornata di Giuseppe Macrì: “Come avevo anticipato, la vecchia guardia non ha tradito, 4 ori 1 argento e 3 bronzi sono il bottino di questa prima giornata e sarebbe stato anche più pesante senza l'infortunio di Bani costretto al ritiro in semifinale e la giornata negativa di Riccaldone fuori in semifinale, dopo un arbitraggio discutibile e di Vettori acciaccato. Peccato per l'oro mancato di Ghiringhelli, sconfitto dal rivale francese che aveva battuto, nella finale mondiale di Olbia. La sua però, è stata ugualmente una gara mostruosa, nella poule più forte è arrivato in finale con 2 incontri al Golden score di 7 minuti e poi, anche la finale, 6 minuti. Dispiaciuto per l'oro mancato, ma soprattutto per non essere riuscito ad esprimersi tecnicamente. Ennesimo oro per Paparello, che dice vengo per divertirmi e non farmi male, poi se viene la medaglia farà sentire i sacrifici più leggeri. Un altro oro anche per Battaglia dopo un combattutissimo girone all'italiana di 5 atleti. ‘Ho 70 anni e porto a casa il terzo titolo consecutivo’, mi ha detto ‘oggi mi sentivo bene e a parte un po' di dolori non sono molto stanco’. Belli anche i primi posti di Leobuono e Valli, due titoli arrivati a suon di ippon, con il primo, non nuovo al podio, mentre Valli ha detto ‘il sacrificio che ho fatto per calare da 73 a 66 è stato ampiamente ripagato dalla medaglia’. Sempre sul podio Marverti, sconfitto dal solito francese, con cui si dividono l'egemonia della categoria. La sorpresa è venuta dagli altri due bronzi, Vanni alla sua prima gara Master e De Nitto, che ha detto ‘dopo tante partecipazioni, finalmente una medaglia’. Venerdì, seconda giornata di gare e saranno nuovamente protagoniste le sole classi maschili con gli M3 e M4.
Riepilogo medaglie Italia
Riepilogo medaglie Italia
Oro
- Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
- Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
- Elio Paparello, 73 kg-M7
- Sergio Valli, 66 kg-M7
Argento
- Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
Bronzo
- Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
- Fernando Marverti, 81 kg-M5
- Andrea Vanni, 81 kg M 9
Centodieci Master d’Italia a Glasgow per gli Europei
Inizia domani, giovedì 14, nell’Emirates Arena a Glasgow il Campionato d’Europa riservato alla classe Over, i cosiddetti Master che sono iscritti in 1200 a rappresentare 35 nazioni. L’Italia, come di consueto (e non solo nella classe Master), è fra le nazioni più rappresentate con 110 atleti, 85 nelle categorie maschili, 25 in quelle femminili, che saranno guidati da Giuseppe Macrì, ormai responsabile storico dei Veterans. “Le assenze di Riccaldone, La Piccirella e Borgogno incideranno sia nel medagliere per nazioni che nella gara a squadre, - è stata l’osservazione di Giuseppe Macrì - ma la vecchia guardia, e penso ai Ghiringhelli, Battaglia, Paparello, Bani, ma non solo, saprà farsi rispettare, aprirà il medagliere e con Marverti, Gigli, Andrei, Pressello, Vettori, Riccardone Brocchieri, Laurenzi, Iannone lo arricchirà, per concludere come sempre con le donne, mai avare di soddisfazioni e sulle quali contiamo molto, per coronare in bellezza questo Europeo, che non sarà solo il più affollato di sempre, ma anche il più impegnativo. Il pianeta Master d’altronde, - ha concluso Macrì - è una realtà che le Federazioni non ignorano ed il livello di queste competizioni è destinato a crescere in ogni caso”. Le gare individuali, che avranno inizio sempre alle 9.30, impegneranno esclusivamente le classi maschili nelle prime due giornate, giovedì con M5, M6, M7, M8, M9, M10, M11 e venerdì con M3, M4, mentre sabato sarà la giornata dedicata a tutte le classi femminili, da F1 a F11 e le maschili più giovani, M1, M2. Domenica invece, giornata conclusiva con le gare a squadre maschili e femminili. “Nella gara a squadre saremo presenti con 1 squadra per fascia d’età femminile e maschile (M5/6/7 forse 2) – ha aggiunto Macrì - Non sarà facile eguagliare l’impresa dell’anno scorso a Olbia, ma sicuramente saremo tra quelle nazioni da temere e rispettare”. E come accade nelle manifestazioni di maggiore rilievo, anche la gara dei Master sarà seguita da un training camp, lunedì 18 e martedì 19 con doppia seduta di allenamento ed un ‘direttore d’orchestra’ di primissimo piano come Neil Adams.
Riccione e Tarcento, tutti i risultati degli U15 e del kata
Cinque atleti sul podio nel Grand Prix Emilia Romagna per il team siciliano dell’Hydra, quattro per l’Akiyama, tre per il Fitness Club Nuova Florida, ma nella seconda prova del Trofeo Italia che si è disputata a Riccione solo la Asd Girolamo Giovinazzo ed il Nippon Club Napoli hanno ottenuto due primi posti. La classifica per Società ha premiato comunque le 5 medaglie dell’Hydra Villabate che, con 38 punti ha preceduto sul podio Akiyama Settimo (34) e Nippon Napoli (32). A Tarcento invece, si sono svolte le esibizioni del programma agonistico del kata con il Criterium Nazionale ed il Grand Prix. Di seguito i primi tre classificati delle diverse manifestazioni.
Grand Prix Emilia Romagna
40: 1) Agnese Zuccaro (G. Giovinazzo), 2) Chiara Antonia Dispenza (Hydra), 3) Ilaria Finestrone (Team Iacovazzi) e Aurelia Venditto (Judo Club Arca)
44: 1) Sara Cesselli (Fitness Club Nuova Florida), 2) Sofia Marilea Daguanno (Bushido Trapani), 3) Sofia Mazzola (Hydra) e Asia Sassi (Center Parma)
48: 1) Micaela Sciacovelli (Kanku Dai), 2) Emma Stoppari (Ginnastica Triestina), 3) Alessandra Rocco (Fitness Club Nuova Florida) e Giulia Carnà (Hydra)
52: 1) Gaia Stella (Shihan Sermoneta), 2) Michela Terranova (Ischia Judo), 3) Priscilla Zibellini (Fitness Club Nuova Florida) e Angela De Nardi (Judo Vittorio Veneto)
57: 1) Letizia Grivet Chin (Asd Centro), 2) Aurora Iaconis (Judo Como), 3) Angelica Demattè (Judo Pergine) e Annalisa Cavagna (Olimpic Asti)
63: 1) Sara Corbo (Nippon Pomezia), 2) Phebe Marie Marrello (Ryoko Pinasso), 3) Serena Ondei (Judo Clusone)
70: 1) Eleonora Giusti (Hidenobu Yano), 2) Ilaria Iannuzzi (Tomei Livorno), 3) Alessia Napoletano (Judo Fuorigrotta) e Alice Sperlinga (Kumiai)
+70: 1) Morgana De Paoli (Riccione), 2) Giulia Bernetti (Ken Otani Trieste), 3) Liliana Cardillo (JudoFuorigrotta)
38: 1) Emanuele Bivona (Hydra), 2) Francesco Sampino (Hydra), 3) Alexander Jelic Arenaza (Akiyama) e Davide Errichiello (Akiyama)
42: 1) Manuel Parlati (Nippon Napoli), 2) Alessandro Calvi (Banzai Cortina), 3) Alberto Mortillaro (Bushido Trapani) e Federico Bosis (Ponte Lambro)
46: 1) Nicolò Busia (Akiyama), 2) Matteo Frontaurea (Ippon Club), 3) Matteo Lovati (Kodokan Cerano) e Nicolò Manusia (Budokan Torino)
50: 1) Manuel Misoaga (G. Giovinazzo), 2) Pietro Andreini (Judo Piombino), 3) Fabrizio Esposito (Star Club Napoli) e Riccardo Pigoli (Movi-mente Le Sorgive)
55: 1) Daniele Cardella (Airon 90), 2) Alessandro Sorelli (Judokan), 3) Giuseppe Santoro (Star Club Napoli) e Riccardo Ceschiutti (Sport Team Udine)
60: 1) Ciro de Luca (Nippon Club), 2) Simone Carapezza (Ponte Lambro), 3) Federico Ninfo (Judo Rozzano) e Salvatore Laudanno (Fiamme Oro)
66: 1) Filippo Dangelo (Judo San Marino), 2) Diego Viglino (Buyukan), 3) Gianmarco Lepre (Fiamme Oro) e Lorenzo Cianfano (P. Nobel)
73: 1) Marco Vestali (Kumiai), 2) Emanuel Kulbitskiy (Eisho Milano), 3) Gianmaria Imparato (Castelletto) e Henry Asare Owusu (Kyu Shin Do Kai Parma)
81: 1) Francesco Basso (Accademia Torino), 2) Federico Lucarelli (Eisho Milano), 3) Matei Chirosca (Arashi Bracciano)
+81: 1) Eros Papi (Sekai Budo Pordenone), 2) Francesco Bruno (Sporting Albinia), 3) Silvio Ventura (Team Guerrazzi) e Elia Paghera (Movi-mente Le Sorgive)
Coppa Italia-Torneo delle Regioni
Criterium
Kime no kata: 1) Daniele Panfili-Stefano Proietti (UMB), 2) Brabara Bruni-Laura Bugo (EMR), 3) Antonio Taras-Giovanni Forteleoni (SAR)
Kodokan goshin jutsu: 1) Lisa Cesario-Marco Bondi (EMR), 2) Ilaria Placidi-Nicola Placidi (SAR), 3) Giancarlo Silvagni-Matteo Visani (EMR)
Nage no kata: 1) Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (FVG), 2) Marco Peschiera-Marcello Fanzini (EMR), 3) Amedeo Napoletti-Roberto Forini (UMB)
Ju no kata: 1) Martina Calugi-Giulia Bagnoli (TOS), 2) Marco Durigon-Benedetta Romeo (VEN), 3) Alessandro Varazi-Davide Morozzi (UMB)
Katame no kata: 1) Paolo Giovanni Dorigo-Matteo Dorigo (PIE), 2) Luca Franco-Chiara De Bortoli (FVG), 3) Michael Chiara-Marco Corvetti (LOM)
Grand Prix
Ju no kata: 19 Alice Mandracci-Giovanni Enriore (PIE), 2) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (VEN), 3) Francesco Borgia-Alessio Peratti (LOM)
Katame no kata: 1) Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (VEN), 2) Luciano Sgarzi-Francesco Longo Lorenzetto (VEN)
Kime no kata: 1) Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (VEN), 2) Antonio Mavilia-Giovanni Gandolfo (SIC), 3) Valter Sella-Sergio Rizzi (PIE)
Kodokan: 1) Elena Cazzola-Elisa Tanda (PIE)
Nage no kata: 1) Stefano Cesana-Tommaso Campanella (LOM), 2) Matteo Martini-Alberto Gainelli (VEN), 3) Edoardo Rizzo-Luigi Rizzo (CAM)
Koshiki no kata: 1) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (UMB), 2) Marco Bondi-Tommaso Rondinini (EMR), 3) Valter Sella-Sergio Rizzo (PIE)
Randori no kata: 1) Federico Gritti-Francesco Gritti (LOM), 2) Yuri Ferretti-Cesare Gambini (TOS), 3) Giulia Pocobelli-Francesca Benatti (VEN)
Itsuzu no kata: 1) Marco Bondi-Tommaso Rondinini (EMR), 2) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (UMB), 3) Martina Calugi-Marco Calugi (TOS)