Mondiale Veterani a Olbia, Italia d’oro con Battaglia, Bani e Ghiringhelli
Olbia, 30 settembre 2017. Tre medaglie d’oro per l’Italia nella prima giornata del campionato mondiale veterani a Olbia e sono andate al collo di Giovanni Battaglia, 66 kg M9, Stefano Bani, 90 kg M7 e Franco Ghiringhelli, 73 kg M6. “La vecchia guardia non tradisce” ha detto con soddisfazione il responsabile nazionale dei Master, Giuseppe Macrì, che ha registrato anche l’arrivo di altre tre medaglie per il medagliere dell’Italia, quelle d’argento negli M7 con Elio Paparello nei 73 kg e Cesare Busini negli 81 kg unitamente al bronzo conquistato da Andrea Ricaldone nei +100 kg M6. “Oggi è andato tutto bene – ha detto il neo iridato Franco Ghiringhelli – soprattutto se penso che mi sono trovato nella poule più impegnativa e che la finale con l’atleta più forte si è conclusa subito. Oggi evidentemente è stata una giornata giusta, non ho sbagliato niente e l’idea di smettere è stata prontamente accantonata! L’anno prossimo a Cancun è già messa in agenda”. L’emozione più grande per Elio Paparello invece, è stata “sentire la voce di un mio allievo che dagli spalti mi incitava dicendo ‘Maestro abbassa la testa’, davvero non ha prezzo!”. Giovanni Battaglia, mentre rigira la sua medaglia d’oro fra le mani, sembra quasi pensare fra se e se: “Ho battuto due giapponesi, ho vinto tutti e tre gli incontri per ippon, sono pieno di dolori, ma cosa pretendete? Ho 71 anni!”. Alla prima giornata, con sei classi maschili impegnate, M6-M7-M8-M9-M10, hanno gareggiato 538 atleti di 43 nazioni e l’Italia con le sue 6 medaglie, 3 oro, 2 argento, 1 bronzo, è terza nel medagliere dietro a Russia (3-5-5) e Gran Bretagna (3-2-2).
Zagabria applaude Antonio Esposito, terzo nel Grand Prix
Zagabria, 30 settembre 2017. È di bronzo anche il Grand Prix di Antonio Esposito che, al termine di una gara dura ed estenuante, ha messo al collo la medaglia di bronzo negli 81 kg. Quattro le vittorie ottenute dal 23enne napoletano, sul serbo Nenkovic, sull’estone Toniste, al golden score sullo statunitense Hatton e, nella finale per la medaglia, sul beniamino di casa, Dominik Druzeta. “Provo tanta felicità – ha detto raggiante Antonio Esposito - ho passato un brutto periodo dopo il mondiale, ma non ho mai perso la voglia di vincere, ci ho sempre creduto!!!”. “È stata una grande gara quella di Antonio – ha detto il coach Roberto Meloni – per la sua prima medaglia in Grand Prix, il lavoro che sta facendo inizia a dare risultati anche in questa categoria, complimenti a lui a Francesco Faraldo che l’ha seguito in gara ed a tutto lo staff”. Gara dura, ma senza fortuna invece, per Maria Centracchio, fermata al secondo turno dei 63 kg dal gaeshi della venezuelana Barrios, mentre Carola Paissoni si è arresa alla svedese Anna Berholm, che ha concluso al terzo posto nei 70 kg. Dopo la vittoria sul moldavo Tatarescu, Andrea Gismondo ha trovato il disco rosso con il vincitore della categoria, i 73 kg, l’azero Rustam Orujov. Domenica altri quattro azzurri in gara Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio, Vincenzo D’Arco (100), Valeria Ferrari (78).
63
- NABEKURA, Nami (JPN)
2. TSUGANE, Megumi (JPN)
3. HERMANSSON, Mia (SWE)
3. RENSHALL, Lucy (GBR)
70
- TIMO, Barbara (BRA)
2. POSVITE, Fanny Estelle (FRA)
3. BERNHOLM, Anna (SWE)
3. POLLERES, Michaela (AUT)
73
- ORUJOV, Rustam (AZE)
2. MACIAS, Tommy (SWE)
3. BARBOSA, Eduardo (BRA)
3. KURZHEV, Uali (RUS)
81
- UNGVARI, Attila (HUN)
2. ALLARDON, Jonathan (FRA)
3. ESPOSITO, Antonio (ITA)
3. HATTON, Jack (USA)
Bronzo di Matteo Medves nel Grand Prix a Zagabria
Zagabria, 29 settembre 2017. Matteo Medves ha conquistato la medaglia di bronzo a Zagabria, nella prima giornata del Judo Grand Prix con 294 atleti da 47 nazioni. Una gara incisiva e determinata, quella dell’azzurro seguito da Roberto Meloni, caratterizzata dalle vittorie sullo statunitense Alaa El Idrissi, sull’australiano Nathan Katz e, dopo essere stato fermato dall’immobilizzazione del turco Sinan Sandal, ha vinto ancora con il francese Alexandre Mariac e, per il terzo posto con il russo Anzaur Ardanov. “Oggi Medves ha fatto una bellissima prestazione, è rimasto sempre concentrato – ha detto Meloni - ha affrontato atleti di spessore e ha dato la dimostrazione che anche al livello più alto lui c’è!”. “Sono molto contento – ha detto Medves – è andato tutto bene e sento di aver fatto tutto giusto. L’unico errore l’ho pagato caro e non so dire se sia stato determinato da un attimo di vuoto o perchè è stato bravo lui, intanto mi godo questa medaglia, poi rifletterò. Ovviamente ringrazio tutti, chi mi ha seguito oggi e chi l’ha fatto da casa, Fiamme Oro in particolare”. La giornata non era iniziata troppo bene con le azzurre fermate tutte da avversarie di alto profilo. Così è stato per Giulia Caggiano che, nei 57 kg, si è trovata subito di fronte alla giapponese Momo Tamaoki, risultata poi la numero uno della categoria, ma lo stesso è accaduto anche a Martina Lo Giudice che, sempre nei 57 kg, è stata fermata con tre sanzioni dall’ungherese Hedvig Karakas, che ha concluso al terzo posto. Nei 48 kg invece, Francesca Milani è arrivata al golden score con la italo-portoghese Maria Siderot ed una sanzione ha posto termine alla gara, mentre la Siderot si è poi classificata al quinto posto. Avversaria di tutto rispetto anche quella affrontata da Giulia Pierucci nei 52 kg e l’essersi battuta al meglio non ha evitato la sconfitta con la francese Astride Gneto, maturata per waza ari. “Le ragazze tecnicamente ci sono – ha aggiunto coach Meloni – ma qualcosa è mancato, speriamo che la medaglia di Matteo infonda già da domani maggiore fiducia e consapevolezza”. Domani Sabato sono in gara Maria Centracchio (63), Carola Paissoni (70), Andrea Gismondo (73), Antonio Esposito (81).
48
- ENDO, Hiromi (JPN)
2. NIKOLIC, Milica (SRB)
3. DUPORT, Lucile (FRA)
3. PARETO, Paula (ARG)
52
- VALENTIM, Eleudis (BRA)
2. PUPP, Reka (HUN)
3. PEREIRA, Jessica (BRA)
3. STANGAR, Anja (SLO)
57
- TAMAOKI, Momo (JPN)
2. SMYTHE-DAVIS, Nekoda (GBR)
3. ILIEVA, Ivelina (BUL)
3. KARAKAS, Hedvig (HUN)
60
- PAPINASHVILI, Amiran (GEO)
2. MSHVIDOBADZE, Robert (RUS)
3. OGUZOV, Albert (RUS)
3. OZLU, Bekir (TUR)
66
- HASHIGUCHI, Yuuki (JPN)
2. OLEINIC, Sergiu (POR)
3. MEDVES, Matteo (ITA)
3. SANDAL, Sinan (TUR)
Grand Prix a Zagabria per 13 azzurri
Ostia, 28 settembre 2017. Sono tredici gli azzurri che, da venerdì a domenica, saranno impegnati a Zagabria per il Grand Prix dell’IJF World Tour che registra la partecipazione di 51 nazioni con 325 atleti. Fra questi, Francesca Milani ed Antonio Esposito sono quelli che ritornano a gareggiare dopo l’esperienza iridata a Budapest. “È passato all’incirca un mese dal mio mondiale – ha detto Francesca Milani - e ho cercato di riposarmi il meno possibile, di continuare a lavorare con la prospettiva di questa gara. Mi sento tranquilla e voglio andare a Zagabria per divertirmi e fare bene!”. Sono sensazioni positive anche quelle di Antonio Esposito: “Sono molto tranquillo, mi sono allenato tanto in questi mesi, penserò solo a divertirmi e a dare tutto me stesso”. La squadra, guidata da Roberto Meloni e Francesco Faraldo, è composta da sei uomini, Matteo Medves (66), Andrea Gismondo (73), Antonio Esposito (81), Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio, Vincenzo D’Arco (100), sette donne, Francesca Milani (48), Giulia Pierucci (52), Martina Lo Giudice, Giulia Caggiano (57), Maria Centracchio (63), Carola Paissoni (70), Valeria Ferrari (78).
Olbia è pronta per la settimana iridata di Veterans e Kata
Ostia, 28 settembre 2017. Tutto è pronto per la settimana iridata a Olbia che, a partire da sabato, prenderà il via con il programma delle gare dei cosiddetti ‘veterani’. Nel Veterans World Championships 2017 ad essere impegnate nella prima giornata saranno le classi più ‘anziane’ (da M6 a M10), prime di dieci che vanno dall’età compresa fra 30 e 34 anni (F1-M1), fino ai 75-79 anni (F10-M10) e ciascuna suddivisa nelle sette categorie femminili (48, 52, 57, 63, 70, 78, +78) ed altrettante maschili (60, 66, 73, 81, 90, 100, +100). Nel complesso si tratta di 1105 atleti di 46 nazioni, che daranno vita alle gare fino martedì 3 ottobre proseguendo poi, come accade nei più importanti tornei senior IJF, con due giornate di training camp, per lasciare poi campo libero ad altri 174 judoka di 28 nazioni chiamati ad affrontare, sempre a Olbia il 6-7 ottobre, il Kata Grand Slam ed il successivo World Kata Championship. In questo caso ogni nazione può essere rappresentata da un massimo di sette coppie (minimo 16 anni d’età e 1° dan) che, per quanto riguarda il Grand Slam, si confronteranno nei 5 kata in due fasce d’età, under e over 35. Le migliori coppie di ciascuna fascia d’età saranno proporzionalmente qualificate (2 coppie qualificate su 5; 4 su 10; 6 su 15; 8 su 20; 10 se più di 20) per il successivo campionato del mondo. Ogni nazione può qualificare un massimo di 5 coppie, una per kata. Qualora si qualifichi più di una coppia della stessa nazione nello stesso kata, sarà ammessa soltanto la coppia con il punteggio più alto. Francia, Germania e Italia sono le tre nazioni che hanno iscritto il massimo possibile, sette coppie, mentre la scelta di Iran, Giappone, Olanda e Spagna è stata di selezionare soltanto una coppia per kata, cinque in tutto. Per quanto riguarda invece Australia, Austria, Polonia, Qatar, Tanzania, Togo, Tunisia, la rappresentanza è stata assicurata dalla partecipazione di una sola coppia. Nel 2016 il Mondiale dei veterani è stato disputato in novembre a Fort Lauderdale (999 atleti di 63 nazioni), mentre la rassegna iridata di kata si è tenuta in ottobre a Gzira (Malta) con 176 judoka di 25 nazioni.
Linda Politi stupisce a Belgrado, ritorno di bronzo per Walter Facente
Ostia, 24 settembre 2017. Linda Politi ha sorpreso tutte e tutti ed a Belgrado ha conquistato la prima medaglia d’oro della carriera in un’European Open. Quattro vittorie, un’australiana e tre francesi messe fuori gioco una dopo l’altra e primo posto nei 78 kg. “Oggi Linda Politi mi ha veramente stupito – ha detto il coach Paolo Bianchessi – ha fatto una gara perfetta, in crescendo, con una finale dominata e si è conquistata il primo oro in un’Open. Come Matteo Piras ieri, che ha fatto una gara perfetta anche lui, con un ippon in finale ed una semifinale dominata con il francese Larose, che non è proprio l’ultimo arrivato. È maturato molto e sono davvero contento anche per lui”. Ma a Belgrado c’è stato anche il grande ritorno di Walter Facente che, dopo un anno abbondante di fatiche e sofferenze seguite agli interventi chirurgici al ginocchio ed alla spalla, il trentenne calabrese è salito sul terzo gradino del podio con quattro vittorie nei 90 kg. “La gara è stata molto difficile – ha detto il 30enne Walter Facente – anche perché dopo un anno di stop non è proprio semplice ricominciare, ma sono arrivato in forma e ci tengo a ringraziare i miei allenatori, Paolo Bianchessi, Luigi Guido, Giulio Sacchi. Mi aiutato molto, anche perché mi hanno continuato a sostenere e dare fiducia”. Con le medaglie d’oro di Matteo Piras e Linda Politi, quelle di bronzo di Elisa Adrasti, Francesca Giorda, Walter Facente ed i settimi posti di Cristina Piccin e Luca Ardizio, l’Italia si è piazzata al quarto posto del medagliere.
Piras d’oro a Belgrado, terze Adrasti e Giorda
Ostia, 23 settembre 2017. Primo posto per Matteo Piras a Belgrado, dov’è in corso l’European Open con 240 atleti di 30 nazioni. Cinque le vittorie ottenute nei 66 kg dal 23enne torinese per mettere al collo la medaglia d’oro, mentre Elisa Adrasti e Francesca Giorda si sono classificate al terzo posto rispettivamente nei 48 e 52 kg. Nella seconda giornata sono attesi alla prova Walter Facente, Luca Ardizio e Linda Politi. “Sono felice della mia gara – ha detto Matteo Piras - più per il modo in cui ho affrontato gli incontri e come li ho gestiti che per la medaglia in per sè... che è frutto di un lavoro fatto con i tecnici dei Carabinieri, e che è solo all’inizio! Quindi c’è ancora molto da fare, da perfezionare e da mettere a punto! Ma la corsa comunque, è molto lunga... ci siamo solo allacciati le scarpe!”.
Addio Fulvio Aragozzini, Maestro di Judo che arbitrò le Olimpiadi a Barcellona
Ostia, 20 settembre 2017. “Certe notti sono più lunghe e difficili. Questa é una di quelle. Fulvio è ora nel paradiso dei judoka. Ciao papà”. È stato Flavio, il figlio del Maestro Fulvio Aragozzini, a dare il triste annuncio. Ormai da tempo l’82enne Fulvio Aragozzini non stava bene, ma la notizia ha colto ugualmente di sorpresa e, per il judo italiano, è un’altra grande perdita. Indossò il judogi per la prima volta più di sessant’anni fa, nel 1954 ed intraprese un percorso che lo portò alla maglia azzurra, alla direzione tecnica nazionale giovanile ed a una carriera da arbitro coronata con le Olimpiadi 1992 a Barcellona. Ma Fulvio Aragozzini è stato anche scrittore e fotografo, uomo di cultura e profondo conoscitore del judo e non solo. Numerosissimi i messaggi di affetto e cordoglio che stanno affollando i ‘social’ a testimonianza del seguito costruito. “Ho conosciuto Fulvio a 14 anni, andando da Lodi al Nippon a Milano, per me è stato importante..... persona un pò speciale, Maestro su e giù dal Tatami. Un Signore che sono contento il Judo mi abbia fatto incontrare. – ha scritto Flavio – E mi chiarì le idee quando gli posi i miei dubbi, l’animo di un Judoka doveva essere come quello di un lago calmo, mi disse, perché se cade un piccolo sasso viene percepito, se il lago è agitato può non accorgersi neanche della caduta di un masso”. “Nel ‘90 chiuse la sua palestra e mi mandò i suoi allievi – ha ricordato Riccardo - ragazzini ormai uomini che ancora praticano con me e che ancora andavano almeno un paio di volte l'anno a cena a casa sua. Un gran Signore!”. “Mi dispiace molto per il Maestro Aragozzini – ha scritto Pietro - che ho conosciuto bene al Bu Sen Milano, una persona che ha sicuramente lasciato un segno positivo nel Judo Italiano”. Il Maestro Fulvio Aragozzini lascia la moglie Silvia ed il figlio Flavio. Il funerale si terrà sabato 23 settembre alle 11 presso il cimitero di Milano Lambrate, la camera ardente sarà accessibile da giovedì 21 settembre ospedale Don Gnocchi Palazzolo Milano.
A Olbia record di iscritti per il World Judo Championships Kata & Veterans
Roma, 19 settembre 2017 - Si avvicina l’appuntmento con il World Judo Championships Kata & Veterans, in programma al Geopalace “PalAltogusto” di Olbia dal 30 settembre al 7 ottobre 2017. La manifestazione ha avuto un grande riscontro dal punto di vista degli iscritti che - a oggi - è arrivato a 1355 atleti, con un’ampia rappresentanza di judoka italiani, francesi e russi. In attesa di avere il quadro completo degli iscritti, la Francia è la nazione con il maggior numero di partecipanti, seguita da Italia, Russia, Germania e Brasile. Il prossimo appuntamento di Olbia 2017 ha già fatto registrare più iscritti rispetto alle due ultime edizioni andate in scena a Miami Forte Lauderdale e Amsterdam. Il Palazzetto del Geovillage intorno alle cinque aree di combattimento ospiterà coreografie ispirate alla storia della Sardegna. L’azienda che cura il trasporto pubblico cittadino ha deciso di mettere a disposizione di tutti i partecipanti al mondiale un pass gratuito valido per tutti i mezzi pubblici, in modo da rendere agevoli gli spostamenti dal palazzetto al centro della città, mentre è stato contemplato per l’occasione anche un servizio navetta dall’aeroporto di Olbia al Geovillage. L’international Judo Federation (Ijf) trasmetterà in diretta streaming tutte le gare sul suo sito internet https://www.ijf.org/.
Europei a squadre, due quinti posti per l’Italia U21
Maribor, 17 settembre 2017. È bella l’Italia a squadre! Bella al punto da sfiorare il podio sia con la squadra femminile, che con quella maschile. In entrambi i casi la medaglia non è arrivata, ma la condotta di gara di tutti gli atleti schierati è stata lodevole, addirittura eccellente nel caso di Annarita Campese, Alice Bellandi e Manuel Lombardo, protagonisti di un percorso netto esemplare, quattro vittorie su quattro incontri. Quattordici le formazioni femninili in gara e diciassette quelle maschili. Classifiche. F: 1) Francia, 2) Olanda, 3) Russia e Germania, 5) Italia; M: 1) Azerbaijan, 2) Gerogia, 3) Gran Bretagna e Russia, 5) Italia
Ottavi di finale femminile
Italia 3 (24) - Gran Bretagna 2 (13)
52: Campese 04 - Giles 01
57: Pellitteri 0 - Toprak 01
63: Palombini 0 - Piovesana 10
70: Bellandi 10 - -by- 0
+70: Calagreti 10 - Ludford 01
Quarti di finale femminile
Germania 3 (22) – Italia 2 (3)
52: Ballhaus 01 – Campese 02
57: Ziegler 11 – Pellitteri 0
63: Schmidt 01 – Palombini 0
70: Maelkemburg 0 – Bellandi 01
+70: Bouizgarne 10 – Calagreti 0
R1
Italia 3 (30) – Slovenia 2 (12)
52: Campese 10 – Perovnik 01
57: Pellitteri 0 – Kajzer 01
63: Palombini 0 –Leski 10
70: Bellandi 10 – Opresnik 0
+70: Calagreti 10 – Pecoler 0
Finale bronzo
Italia 2 (2) – Russia 3 (21)
52: Campese 01 – Maliukova 0
57: Pellitteri 0 – Shilova 10
63: Palombini 0 – Gryzlova 01
70: Bellandi 01 – Zadvornova 0
+70: Calagreti 0 – Gushchina 10
Ottavi di finale maschile
Italia 4 (33) – Ungheria 1 (11)
66: Lombardo 10 – Kozma 0
73: Esposito 02 – Sarhegzyi 01
81: Parlati 12 – Goz 0
90: Fusco 10 – Toth 0
+90: Agro Sylvan 0 – Waczulik 10
Quarti di finale maschile
Italia 3 (21) – Germania 2 (22)
66: Lombardo 10 – Adam 0
73: Casaglia 01 – Hennebach 0
81: Parlati 10 – Gramkow 02
90: Fusco 0 – Trippel 10
+90: Agro Sylvan 0 – Abramov 10
Semifinale maschile
Azerbaijan 3 (30) – Italia 2 (20)
66: Javadov 0 – Lombardo 10
73: Heydarov 10 – Esposito 0
81: Aghayev 0 – Parlati 10
90: Yagubov 10 – Fusco 0
+90: Kotsoiev 10 – Agro Sylvan 0
Finale bronzo
Gran Bretagna 4 (17) – Italia 1 (10)
66: Macdonald 0 – Lombardo 10
73: Ham 01 – Casaglia 0
81: Mcwatt 03 – Parlati 0
90: Petgrave 03 – Fusco 0
+90: Greenidge 10 – Agro Sylvan 0