Super-Italia agli Europei junior a L’Aia: oro-oro-argento-bronzo
Due medaglie d’oro, una d’argento, una di bronzo ed un quinto posto rappresentano lo straordinario palmares degli azzurri nella prima giornata dei campionati europei juniores a L’Aia. Oro per Giulia Carna nei 52 kg e
Veronica Toniolo nei 57 kg, argento per Sofia Mazzola nei 48 kg, bronzo per Giulia Ghiglione nei 48 kg e quinto posto per Micaela Sciacovelli nei 52 kg, su un contingente che in questa giornata d’esordio ha schierato otto atleti. Dopo l’oro mondiale a Guayaquil 2022, Giulia Carna ha conquistato anche quell’oro europeo junior che aveva lasciato in sospeso nel 2020 con l’argento a Porec. Veronica Toniolo invece, ha aggiunto quest’oro europeo junior a quelli europeo e mondiale che vinse da cadetta nel 2019, semplicemente straordinarie! Così come Sofia Mazzola e Giulia Ghiglione, protagoniste assolute nei 48 kg, dove sono arrivate al confronto diretto in semifinale e bravissima anche Micaela Sciacovelli, anche se con l’amaro in bocca al termine di una gara caparbia e spietata.
“Oggi Veronica ha voluto vincere e ha vinto. -ha commentato a caldo Raffaele Toniolo, che l’ha seguita in gara- Gareggiando in una qualificazione olimpica che ti assorbe completamente, non era facile fare una gara JU dopo oltre un anno dal Mondiale dell'anno scorso e vincere. Oggi contava solo vincere, non importava come. E così dopo il titolo Europeo CA del 2019 arriva anche il titolo Europeo JU segno del fatto che se si lavora bene nulla si ottiene troppo presto”.
Nei 60 kg Simone Aversa ha superato il francese Roland Antonin Elion Gambou ed è stato poi eliminato dal belga Olivier Naert, mentre Pietro Andreini si è fermato al primo turno di fronte al turco Yunus Emre Esenboga. Nei 66 kg Valerio Accogli si è arreso all’o uchi gari (wazari) del georgiano Tengo Zirakashvili. Nei 57 kg Stefania Solina è stata bloccata a terra dalla tedesca Natasha Lauber.
“Partenza sprint degli azzurri nella prima giornata di gara con ben 5 atlete nel final-block -è il commento dello staff tecnico composto da Accogli, Ferro, Toniolo e Zocco- protagoniste assolute Carná e Toniolo che con determinazione e tenacia hanno fatto risuonare l'inno di Mameli. Non da meno Mazzola fermata solo in finale dalla forte turca e Ghiglione che dopo aver perso la semifinale con la compagna di squadra è riuscita a ritrovare energie e concentrazione per salire sul terzo gradino del podio. Un po' di rammarico per il quinto posto di Sciacovelli che nonostante una grande prestazione è rimasta ai piedi del podio. Buone anche le prove fornite dagli altri atleti impegnati oggi che, ci danno la consapevolezza che tutti stanno lavorando nella giusta direzione verso traguardi ancora più importanti. Doveroso e sentito infine un ringraziamento a società, tecnici e famiglie di questi atleti/e che vengono costantemente supportati ed aiutati per rendere al meglio”.
“Non è stato semplice oggi… -ha detto Veronica Toniolo- il mio unico obbiettivo era vincere! Questa era la mia forza ma anche il peso più grande che mi portavo dietro. Ho dovuto gestire tutta l’ansia e la pressione che per la maggior parte mi sono messa sulle spalle da sola. Per questo non ho combattuto assolutamente al massimo ma sono contenta per come ho gestito tutta la situazione. Questa medaglia è mia come dei miei genitori, del Centro Sportivo Esercito, del mio preparatore atletico Massimiliano e della mia psicologa Marcella… una grande squadra con cui sono molto contenta di lavorare!”
“Che dire? Credo che la felicità di questa medaglia l’abbia dimostrata una volta vinta la finale. -è il pensiero di Giulia Carna- Primo titolo continentale, dopo quello mondiale dell’anno scorso. Oggi per me l’obiettivo era vincere, confermarmi ai vertici della categoria, e soprattutto divertirmi, esprimendo al meglio il mio judo. E credo di averlo fatto. Sono soddisfatta si. Ancora più felice di aver condiviso questo titolo europeo con la mia uke Sofia Mazzola, oggi argento, e soprattutto con il mio coach Fabrizio Fantauzzo, che non mi ha mollato un secondo. Dal ritiro pre-europeo a Lignano, fino ad oggi, mi è stato sempre accanto, programmando e pianificando questa gara nei minimi dettagli. Ringrazio le Fiamme Oro, il mio DT Pino Maddaloni, tutta la Judo Virtus, il maestro Marco Fantauzzo, sostegno e sprone costante, e la mia famiglia che mi ha accompagnato. Adesso testa e cuore per i prossimi obiettivi”.
“Sono abbastanza soddisfatta per questa medaglia considerando che sono al primo anno juniores. -ha detto Sofia Mazzola- Lavorerò da subito per migliorare ancora. Ringrazio i miei maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo insieme a tutta la squadra della Judo Virtus”.
"Sono inevitabilmente contenta di aver preso la mia prima medaglia ad un campionato europeo -ha detto Giulia Ghiglione- ma sono comunque consapevole che la gara di oggi poteva andare meglio. In vista del campionato del mondo lavorerò sugli errori commessi oggi per potermi riscattare. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini oggi, in particolare la mia famiglia e il mio fidanzato".
Domani, venerdì 8, nelle categorie F -63, -70 kg; M -73, 81 kg, gareggiano gli azzurri Antonietta Palumbo e Savita Russo (63), Vincenzo Pelligra e Fabrizio Esposito (73), Bright Maddaloni Nosa ed Alessandro Bellini (81).
Veterani a Millesimo per un Grand Prix Liguria pre-mondiale
Millesimo, in provincia di Savona, ospiterà sabato 9 settembre il terzo ed ultimo Gran Prix riservato al circuito dei veterani, valido per l'assegnazione del Trofeo Italia Master. Organizzato dallo Yama Arashi Savona di Armando Vettori, saranno in gara 150 atleti, di cui 25 donne. Una partecipazione consistente se si considera il rientro dalle vacanze, per una prova che anticipa i Mondiali ad Abu Dhabi, in programma la prima settimana di novembre ed i Campionati Italiani Master, che si svolgeranno a Follonica a fine novembre. Quest'ultima prova assegnerà inoltre il titolo di Campione d’Italia per regioni, che al momento la classifica registra in testa la Toscana sulla Lombardia.
“Finalmente ci siamo -ha detto Armando Vettori- la terza tappa del Grand Prix Italia veterani è alle porte. La gara organizzata per la prima volta a Millesimo in provincia di Savona vedrà la partecipazione di circa 150 atleti con Master di nazioni estere quali Germania, Francia, Svizzera e Belgio. Questa tappa è particolarmente importante perché è l’ultima prova degli atleti italiani prima dei campionati del mondo di Abu Dhabi che si svolgeranno a fine ottobre. E nei giorni di venerdì, prima della gara, e domenica ci sarà anche uno stage tenuto dai maestri Nicola Moraci, dal maestro Paolo Quaglia e dalla pluri campionessa Emanuela Pierantozzi”.
Nella foto: il Palasport di Millesimo (autore: Comune di Millesimo)
Domani agli Europei junior a L’Aia ritorna il sorteggio in presenza
“Inizia l'avventura Europea dei nostri azzurri juniores che raggiungeranno in giornata L’Aia (The Hague). Previste per domani le operazioni di peso delle categorie più leggere e le operazioni di sorteggio che dopo questi tre anni ritorneranno ad essere "dal vivo" alla presenza di tutti i tecnici”. È coach Vito Zocco che, prima di salire sull’aereo per l’Olanda, anticipa la notizia che il sorteggio ritorna finalmente in presenza, per la prima volta dopo le restrizioni generate dalla pandemia. “La squadra dopo la settimana di ritiro a Lignano -ha aggiunto Zocco- è ben motivata e pronta ad affrontare la rassegna continentale che si concluderà domenica con il Mixed Team”.
La squadra azzurra ha ottime ragioni per essere ben motivata, sia per l’esito riscontrato nei recenti campionati del mondo cadetti a Zagabria, che per i risultati ottenuti nella precedente edizione degli Europei juniores quando, l’anno scorso a Praga, ben dieci azzurri disputarono una finale, ottenendo una medaglia d’oro con Daniele Accogli (nelle foto), tre d’argento con Luigi Centracchio, Bright Maddaloni Nosa ed Asya Tavano, tre di bronzo con Sara Lisciani, Vincenzo Pelligra e Jean Carletti, per concludere con tre quinti posti con Asia e Carlotta Avanzato e Gabriele Sammartino.
Ricordiamo squadra e programma: Simone Aversa e Pietro Andreini (60), Valerio Accogli (66), Vincenzo Pelligra e Fabrizio Esposito (73), Bright Maddaloni Nosa ed Alessandro Bellini (81), Tommaso Fava (90), Jean Carletti (100), Giulia Ghiglione e Sofia Mazzola (48), Giulia Carná e Micaela Sciacovelli (52), Veronica Toniolo e Stefania Solina (57), Antonietta Palumbo e Savita Russo (63), Tiziana Marini (+78). A rinforzo per il Mixed Team: Andrea Raffaeli (90), Emma Stoppari (57), Claudia Sperotti (70). Tecnici: Vito Zocco, Salvatore Ferro, Gianluca Accogli, Raffaele Toniolo; Dottore: Stefano Bonagura; Fisioterapista: Paolo De Persio
Programma - Giovedì 7: F -48, -52, -57 kg; M -60, -66 kg - Venerdì 8: F -63, -70 kg; M -73, 81 kg - Sabato 9: F -78, +78 kg; M -90, -100, +100 kg - Domenica 10: Mixed Teams
Italia pronta per gli Europei junior
Si conclude oggi il raduno a Lignano Sabbiadoro della squadra azzurra juniores che parteciperà ai campionati europei juniores in programma nello Sportcampus Zuiderpark a The Hague in Olanda a partire da giovedì 7 settembre.
Al termine dell’ultimo allenamento atleti e tecnici fanno ritornano alle proprie abitazioni per intraprendere poi il viaggio per l’Olanda a scaglioni a partire da martedì.
Questa la squadra selezionata:
Kg 60 - Simone Aversa e Pietro Andreini
Kg 66 - Valerio Accogli
Kg 73 - Vincenzo Pelligra e Fabrizio Esposito
Kg 81 - Bright Maddaloni Nosa ed Alessandro Bellini
Kg 90 - Tommaso Fava
Kg 100 - Jean Carletti
Kg 48 - Giulia Ghiglione e Sofia Mazzola
Kg 52 - Giulia Carná e Micaela Sciacovelli
Kg 57 - Veronica Toniolo e Stefania Solina
Kg 63 - Antonietta Palumbo e Savita Russo
Kg +78 - Tiziana Marini
Rinforzi per il Mixed Team:
Kg 90 - Andrea Raffaeli
Kg 57 - Emma Stoppari
Kg 70 - Claudia Sperotti
Tecnici: Vito Zocco, Salvatore Ferro, Gianluca Accogli, Raffaele Toniolo
Dottore: Stefano Bonagura
Fisioterapista: Paolo De Persio
Programma
Giovedì 7: F -48, -52, -57 kg; M -60, -66 kg
Venerdì 8: F -63, -70 kg; M -73, 81 kg
Sabato 9: F -78, +78 kg; M -90, -100, +100 kg
Domenica 10: Mixed Teams
Ottimo lavoro! Missione compiuta per lo Stage FIJLKAM
Si è conclusa ieri a Lignano Sabbiadoro la 18ª edizione dello Stage FIJLKAM ed il tatami nel Pala Bella Italia si è definitivamente svuotato dopo quattro giornate intense di emozioni e sudore.
“È stato uno stage completo sotto più punti di vista, non è assolutamente facile realizzare qualcosa che possa andare bene per tutti, dal giovane principiante fino all’atleta olimpionico, ma penso che questa volta la nostra federazione ci sia riuscita egregiamente. -è il resoconto conclusivo fatto da Francesco Bruyere- La grande partecipazione in tutte le fasce d’età ha permesso agli atleti di potersi confrontare a diversi livelli per iniziare al meglio la stagione agonistica. I nostri docenti olimpionici d’eccezione hanno alzato il livello regalando ai giovani atleti incredibili contenuti tecnici e preziosi incoraggiamenti motivazionali. Infine, la presenza di tanti campioni e delle varie Squadre Nazionali con cui condividere il tatami e gli spazi comuni del villaggio ha regalato a tutti un’esperienza magnifica. Penso sia stato un successo e consiglio a tutti quelli che se lo sono perso di non mancare il prossimo anno perché questa è veramente un’opportunità di crescita a 360 gradi”.
Mercoledì invece, nella terza giornata di stage, sempre sotto gli occhi vigili di Laura Di Toma che alle otto di mattina è già a bordo tatami, in attesa dell'arrivo dei più piccoli, la lezione agli esordienti è stata tenuta da Nicholas Mungai che ha proposto la sua versione del Sankaku. Una versione semplificata per i più giovani ed un po' più complessa quella presentata ai cadetti nel turno successivo.
“È stata un’esperienza piacevole e credo sia utile anche per noi atleti un po' più "anzianotti" cominciare ad approcciarci al mondo dell'insegnamento, perché fa parte della crescita di un judoka. - ha detto Nicholas - Non è scontato che una persona che è stata un atleta forte sia anche un buon tecnico; quindi, cominciare a fare esperienza anche se la carriera agonistica non è ancora conclusa è importante. Anche perché comunque oltre ad insegnare sei tu per primo che impari qualcosa di nuovo e diverso. L'esperienza qui a Lignano è sempre positiva, considerando che siamo in un villaggio dove c'è tutto ed il tatami è sempre pieno di persone anche per allenarsi”.
Nel pomeriggio, invece, è stato Francesco Bruyere a condurre le danze con gli esordienti, mentre la classe cadetta ha avuto un'altra docente speciale: Odette Giuffrida. Religioso silenzio e attenzione sono calati sin dalla prima spiegazione, nella quale Odette ha presentato il suo Morote Seoi Nage. Ma la vera sorpresa è arrivata alla fine, quando l'azzurra si è lanciata in un breve ma potentissimo monologo dedicato ai ragazzi, augurando loro di aspirare solamente a diventare la versione migliore di sè stessi, raccogliendo le esperienze e costruendo giorno per giorno la propria storia.
“A conclusione della lezione sono riuscita ad esprimere un concetto che mi sta davvero a cuore. –ha detto Odette- Forse tanti ragazzi sono stati colpiti da quello che ho detto, ed anche per me è stata un’importante vittoria perché sono riuscita a sbloccarmi e a non tenere per me quello che avevo in mente per paura di non riuscire ad esprimermi o a causa della mia timidezza. Ritorno a casa davvero felice”.
La 18ª edizione dello Stage FIJLKAM si è così conclusa, e si può ben dire: ottimo lavoro, missione compiuta!
Le video interviste: FRANCESCA MILANI - ALICE BELLANDI - ODETTE GIUFFRIDA - NICHOLAS MUNGAI
Lavori in corso nel 18° Stage FIJLKAM a Lignano
Gli allenamenti della 18ª edizione dello Stage FIJLKAM nel Pala Bella Italia a Lignano, proseguono senza sosta e la soddisfazione di quel mezzo migliaio di atleti che sale quotidianamente sui tatami è palpabile. Randori sempre numerosi ed ampio il ricambio dei partners, ma a catturare l’attenzione degli atleti piccoli e grandi è la specialità delle lezioni. In particolare, quelle dei campioni che si mettono a disposizione dell’ampia platea.
Alice Bellandi è stata la prima a farlo, e ha proposto la progressione tecnica della sua tecnica speciale, sode tsuri komi goshi.
“Il poter insegnare oggi non è stato solo stimolante, ma è stata un’occasione in cui mi sono sentita dentro il ruolo a cui ero chiamata, che potevo trasmettere qualcosa di reale. - ha detto Bellandi - Nel corso della mia carriera ho sempre cercato di emulare un po’ il judo maschile e mi fa piacere vedere come le persone mi seguono e si complimentano per il mio stile. È una enorme fonte di orgoglio poter insegnare alle nuove leve e trovo bello che la risonanza sia la stessa che se l’insegnante fosse stato un uomo. A livello nazionale coinvolgere gli atleti che sono in piena corsa olimpica può aiutare tanto gli altri, perché il judo odierno è in continua evoluzione e noi con esso.”
E a proposito di evoluzione, è stata Laura Di Toma a sottolineare un dettaglio storico: Alice Bellandi ha preso parte all’edizione più recente dei Giochi Olimpici, Tokyo 2020, e sullo stesso tatami c’era anche Bruno Carmeni, 9° Dan, che ha partecipato assieme a Nicola Tempesta alle Olimpiadi a Tokyo nel 1964, prima edizione per il judo.
Francesca Milani e Nicholas Mungai, a loro volta, hanno proposto nella seconda giornata Sankaku gatame, tai otoshi, seoi nage, tomoe nage.
“È stato molto interessante anche per me -ha commentato Francesca Milani- perché quando ti ritrovi a spiegare delle tecniche a qualcun altro, riesci a cogliere tu stesso dei dettagli a cui magari solitamente non dai molta attenzione e puoi migliorarli. Le stesse domande che ti vengono fatte dai ragazzi ti portano a riflettere su alcune situazioni e a cercare di conseguenza una soluzione”.
Nella seconda giornata si è voluto anche cogliere l’occasione per dedicare un commosso pensiero per la scomparsa, in seguito ad un malore, di Vittorio Raia, 53 anni, agente della Polizia di Stato e tecnico di judo appassionato e competente per il quale, proprio questa mattina, si sono svolti i funerali nella chiesta di San Giovanni Battista a Marianella-Napoli.
Gli ultimi allenamenti a Lignano Sabbiadoro per lo Stage FIJLKAM sono previsti per la mattina di venerdì 1 settembre.
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Dopo Brudetti e Caggiano, Gamba completa il tris di medaglie a Gaia
È salito a tre il conto delle medaglie conquistate dagli atleti italiani nella Gaia Senior European Cup e dopo l’oro di Luigi Brudetti nei 73 kg ed il bronzo di Luca Caggiano nei 66 kg, è arrivata anche la medaglia di bronzo andata al collo di Giacomo Gamba, terzo negli 81 kg. La seconda giornata della Cup portoghese ha portato comunque anche il quinto posto nei 70 kg di Ludovica Franzosi.
“Sono molto soddisfatto di come ho affrontato la gara -ha detto Luigi Brudetti- mi sentivo molto bene fisicamente, ma soprattutto mentalmente. È stato il frutto del duro lavoro senza sosta svolto in questi mesi. Ringrazio i miei allenatori, i miei compagni di squadra, la mia ragazza, i miei fisioterapisti, la mia nutrizionista, la mia mental coach, il comandante Gigi Guido che mi ha seguito brillantemente in gara e a tutto il centro sportivo dei Carabinieri. Infine, questa medaglia d'oro la dedico interamente a mio nonno Luigi Brudetti, che sta passando un momento molto difficile della sua vita”.
“Le sensazioni non erano delle migliori -ha detto Luca Caggiano- perché comunque vengo da un periodo molto intenso, ma sono comunque riuscito a reagire durante la giornata alle varie situazioni, sono contento di questo e di aver detto la mia anche oggi. Ringrazio il Centro Sportivo dei Carabinieri, i miei allenatori Matteo Marconcini, Giovanni Carollo e Luigi Guido, e tutte le persone che mi aiutano a migliorare e mi motivano ogni giorno”.
“Ringrazio il centro sportivo Carabinieri -ha detto Giacomo Gamba- in particolare Matteo Marconcini, Giovanni Carollo, Luigi Guido ed i ragazzi con i quali lavoro ogni giorno, per il supporto nel percorso e per credere in me. Lavoro per qualcosa di molto più grande ma è sempre bello prendere una medaglia. Alla prossima”.
“Sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi e del lavoro fatto -ha detto il tecnico dei Carabinieri Luigi Guido- siamo venuti qua per poterli valutare ed abbiamo avuto risposte positive. Abbiamo messo fieno in cascina in funzione delle gare di qualificazione olimpica che ci autorizzeranno a fare”.
Brudetti primo all’European Cup a Gaia. Caggiano terzo
Primo posto di Luigi Brudetti in Portogallo in occasione della prima giornata della Gaia Senior European Cup, che registra la partecipazione di 206 atleti di 26 nazioni. Con Brudetti, primo nei 73 kg con cinque vittorie, è salito sul podio anche Luca Caggiano, terzo nei 66 kg con tre vittorie, mentre Elisa Toniolo si è piazzata al quinto posto nei 63 kg con tre vittorie. Settimo posto nei 60 kg infine per Francesco Pio Stefanelli. Domani seconda giornata con le categorie maschili dagli 81 kg a salire e femminili dai 70 kg a salire con Giacomo Gamba (81), Gabriele Sammartino (90) e Ludovica Franzosi (70).
Mincinesi argento mondiale e quinta medaglia per l’Italia a Zagabria
Argento per Cristiano Mincinesi nei 90 kg e quinto posto per Aurora Mengia nei 70 kg ed anche questa quarta giornata di campionati del mondo cadetti a Zagabria si è conclusa con applausi e sorrisi per l’Italia. Oltre alla medaglia, la quinta di un campionato che al termine delle gare individuali trova l’Italia al quarto posto nel medagliere per nazioni con 1 oro, 2 argento, 2 bronzo. Migliorato dunque il sesto posto ottenuto a Sarajevo 2002, quando le medaglie furono sempre cinque, ma appena inferiore fu il pregio (1-1-3).
È stato travolgente il Cristiano Mincinesi che ha guadagnato la finale dei 90 kg, strapazzando tutti o quasi. Dal doppio wazari (ko uchi gari e seoi nage) sul canadese Oleksandr Kaplin, al wazari di kata guruma allo sloveno Dmitry Chaynikov e l’ippon di seoi nage al croato Marko Bozic, quindi la vittoria per hansokumake (diving) sull’azero Aslan Kotsoev. La finale con l’ucraino Nikita Yudanov si è messa subito in salita con un wazari di ashi guruma che l’azzurrino ha cercato in ogni modo di rimontare, ma senza riuscirci. Un eccellente mondiale il suo, dopo un altrettanto eccellente europeo.
"Anche se con un po’ di amaro per la finale -ha detto Cristiano Mincinesi- sono contento di questa medaglia e del modo in cui ho affrontato i miei avversari; la costanza e il duro lavoro svolto sono stati ripagati. Voglio ringraziare la mia famiglia, i maestri e tutte le persone che mi sono state vicino e mi hanno sostenuto".
“Un altro vicecampione del mondo e questa volta si chiama Cristiano Mincinesi -ha detto il coach maschile Massimiliano Pasca- Ha disputato una gara quasi perfetta cedendo solo la finale. Cala il sipario, dunque, su questo campionato mondiale con il miglior risultato di sempre per la nazionale cadetti. Complimenti a tutti gli atleti che hanno dimostrato di essere una vera squadra”.
È stata una gran gara anche quella di Aurora Mengia che, nei 70 kg, è partita molto bene con ippon di shime waza alla greca Eleni Karastratidou, ha ceduto poi nei quarti all’ippon di al sankaku jime dell’ucraina Anna Oliinyk-Korniiko. Vittoria nei recuperi con la georgiana Lizi Kvartskhava che, dopo essersi scambiate un wazari ciascuna, l’azzurrina ha messo a segno il suo secondo replicando l’azione del primo.
“Non ero in gara, potevo fare molto meglio. Bella esperienza” ha commentato Luigi Barbero che, dopo aver passato il turno dei 90 kg che l’ha opposto allo statunitense Daniel Liubimovski, squalificato per diving, è stato eliminato dal micidiale uchi mata del lituano Rokas Rapkevicius.
Emiliano Rossi ha messo a segno un possente maki komi (wazari) ed immobilizzazione nel primo turno dei +90 kg sul lituano Lukas Paulauskas, ma poi è stato fermato dal de ashi gaeshi dell’azero Ramazan Ahmadov. Lucia Magli infine, è stata eliminata subito dal tate shiho gatame della sudcoreana Hyeonji Lee.
“Ovviamente non sono soddisfatta del mio incontro di oggi, -ha detto Lucia Magli- anche se mi rendo conto che la mia avversaria sia la nuova campionessa del mondo. È stata comunque una bella esperienza che mi servirà per il futuro. Ringrazio tutti i tecnici della nazionale, quelli della mia società che mi hanno preparato per questo appuntamento e la mia famiglia che mi ha seguito fin qui.
“La giornata di oggi era iniziata molto bene e sentivo di avere la possibilità di fare medaglia, -è stato il commento di Emiliano Rossi- però purtroppo il pensiero si è fermato al secondo incontro. Spero di migliorare e raggiungere il podio.
“Ho iniziato bene -ha detto invece Aurora Mengia- sentivo di potercela fare, per una serie di errori però purtroppo anche stavolta la medaglia mi è sfuggita da sotto il naso. Continuerò a lavorare per migliorare sempre di più, ringrazio il mio maestro, la mia famiglia e tutte le persone che mi sono state vicino, spero di renderli felici al più presto”.
“Cala il sipario su questo splendido Campionato Mondiale Cadetti -è il commento conclusivo del responsabile organizzativo Luca Ravanetti- in cui, per colore delle medaglie, la Nazionale Cadetti è riuscita a superare il risultato storico (così definito l'anno passato) del 2022. Sono stati Mondiali che hanno fatto emozionare, in cui i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo e determinazione! Con una medaglia d'oro (Tavoletta), due medaglie d'argento (D'Urbano e Mincinesi), due medaglie di bronzo (Storione e Crociani), un quinto (Mengia) e un settimo posto (Capezzuto), l'Italia cadetti si classifica al quarto posto nella classifica generale, dietro Azerbaijan, Giappone e Serbia, a riprova del lavoro svolto durante l'anno, in primis dalle società che hanno seguito e supportato gli atleti. Ben 8 dei 20 ragazzi che hanno partecipato ai Mondiali sono primo o secondo anno cadetti; quindi, avranno modo di calcare i tatami cadetti internazionali anche il prossimo anno. Chiudiamo facendo i complimenti ai ragazzi per come si sono comportati dentro e fuori dal tatami e per aver combattuto mettendo tutto il cuore che avevano in ogni combattimento, alle società e ai genitori che supportano e seguono ogni giorno gli atleti e sperando che il prossimo anno, per quanto buoni siano stati i risultati, si possa sempre fare meglio!”.
A Zagabria Lucio Tavoletta campione del mondo e D’Urbano vice
Dopo l’oro europeo, Lucio Tavoletta è anche campione del mondo, categoria al limite dei 73 kg, mentre Alessandro Bruno D’Urbano ha messo al collo la medaglia d’argento degli 81 kg. Ma in questa terza giornata dei campionati del mondo cadetti a Zagabria, l’Italia ha incassato anche il settimo posto nei 57 kg di Martina Capezzuto. Grande giornata per la squadra azzurra, addirittura grandissima per Silvio Tavoletta, in quanto non era ancora successo per il judo italiano che due atleti della stessa società sportiva arrivassero così in alto, fino a disputare la finale ai campionati del mondo, insieme, nella stessa giornata di gara. È successo infatti, che Lucio Tavoletta ed Alessandro Bruno D’Urbano si siano resi protagonisti a Zagabria di due prove strepitose, brillanti, assolutamente straordinarie, che li hanno promossi rispettivamente nella finale dei 73 ed 81 kg. Prima che le due finali si svolgessero abbiamo chiesto a Silvio Tavoletta, padre di Lucio e tecnico di entrambi nel club Kodokan Chieti, di raccontarci questa emozione, prima cioè che venga stravolta, in un modo o in un altro, dal risultato finale.
“Sono senza parole, perché uno dopo l’altro vederli trionfare e soprattutto vederli riscattare i tanti sacrifici compiuti in questi ultimi due anni, durante e dopo la pandemia, è stata una gioia immensa… hanno dato tutto, hanno dimostrato a tutti i ragazzi della loro età che fare i sacrifici, studiare, impegnarsi, sacrificarsi con serietà, con onestà, con amicizia porta a dei risultati. Chieti è una piccola cittadina e loro hanno dimostrato che si può fare, si può arrivare con serietà e con il sorriso, con l’umiltà, rimanendo con i piedi per terra e la mia emozione è veramente incredibile, perché li ho visti crescere… in realtà li ho visti nascere tutti e due. Sono senza parole. A loro ho detto: siete arrivati fino qua… fatelo per voi, divertitevi, ma non accontentatevi”.
“Oggi è stata una giornata bellissima -ha detto Lucio Tavoletta- che si è conclusa nel migliore dei modi. Per arrivare a questo punto è stato necessario allenarsi molto e alla fine il duro lavoro è stato ripagato. Volevo ringraziare la famiglia, i miei amici e tutte le persone che mi sono state vicino: grazie a voi che siete stati fondamentali per raggiungere questo risultato!”.
“Sono molto soddisfatto di questa medaglia, -ha commentato invece Alessandro D’Urbano- del modo in cui mi sono espresso sul tatami e della concentrazione che ho avuto. Non mi aspettavo questo risultato però lo volevo con tutto me stesso per il duro lavoro che ho fatto durante questa estate. Ringrazio i miei compagni di nazionale e di palestra, i miei allenatori che mi hanno sostenuto seguito e i miei genitori”.
"Oggi è stata una grande giornata per i colori azzurri, probabilmente per i cadetti una delle più belle di sempre. -hanno commentato i coach azzurri, Francesca Campanini e Massimiliano Pasca- Lucio Tavoletta conferma il suo talento e il suo stato di grazia bissando il successo degli europei e laureandosi Campione del Mondo Cadetti fino a 73 kg. Altro grande successo è l’argento conquistato da Alessandro D’Urbano, che al termine di una stagione che lo ha visto crescere moltissimo, arriva anche lui ai vertici mondiali. Ottima anche la prestazione di Martina Capezzuto che lotta come una leonessa e chiude il suo mondiale con un ottimo settimo posto. Ora aspettiamo con ottimismo l’ultima giornata che speriamo porti ancora successi per i colori azzurri".
In questa specialissima giornata c’è anche il settimo posto nei 57 kg di Martina Capezzuto, che ha superato i primi due turni con la slovena Jevgenija Gajic e la finlandese Riina Myllyla ed è stata poi sconfitta ai quarti per immobilizzazione da Yu-Han Lin di Taipei e nel recupero dal wazari di uchi mata messo a segno dall’uzbeca Aselkhan Aralbaeva nel golden score.
“È stato il mio primo mondiale e, nonostante il settimo posto, -ha detto Martina Capezzuto- mi è rimasto un po' di amaro in bocca perché ho preso consapevolezza del fatto di poter fare di meglio, sebbene questa sia stata una bella esperienza. ringrazio i miei compagni di squadra per il supporto”.
Si è concluso al primo turno invece il mondiale degli altri azzurrini in gara in questa terza giornata con la sconfitta che, per Maila Pagliaro nei 63 kg, è stata inflitta dalla kazaka Dilnaz Dosbergen, mentre per Sara Cardella nei 57 kg è stata causata dal juji gatame della statunitense Nicole Cancela.
"Mi dispiace di non aver raggiunto l'obiettivo -è stato il commento di Maila Pagliaro- userò quest'esperienza per fare meglio in futuro. Faccio i complimenti ai miei compagni che hanno portato la bandiera sul podio".
“È stata sicuramente una bella esperienza -ha detto Sara Cardella- ma resta un po’ di amarezza perché credo che la medaglia fosse alla mia portata. Spero di rifarmi in futuro”.
Domani, sabato 26, sono in programma le categorie F: -70 kg, +70 kg e M: -90 kg, +90 kg con cinque azzurrini impegnati: Aurora Mengia (70), Lucia Magli (+70), Cristiano Mincinesi, Luigi Barbero (90), Emiliano Rossi (+90)