Allo Skorpion Pordenone il Grand Prix cadetti a Genova
Si è conclusa, a Genova, la prima giornata del 33° Trofeo Genova Città di Colombo, quella riservata al Grand Prix per la classe cadetti ed il primo posto nella classifica per società è stato conquistato dallo Skorpion Pordenone che, con quattro atleti in gara, ha
ottenuto un primo, un secondo e due terzi posti. Qui la classifica per società completa. Domenica, seconda giornata, e sono in programma le gare riservate al Grand Prix della classe juniores.
Savita Russo è d’oro a Praga e Pietro Andreini è secondo
Oro ed argento per l’Italia juniores nella prima giornata della Prague Junior Europen Cup, torneo che registra la presenza di 365 atleti di 27 nazioni.
Al primo posto nei 63 kg si è classificata Savita Russo, mentre Pietro Andreini ha messo al collo la medaglia d’argento nei 60 kg, ma piazzamenti sono stati ottenuti anche da Vincenzo Pelligra, quinto nei 73 kg, Alessio DeLuca, settimo nei 66 kg ed Eleonora Giusti, settima nei 78 kg.
Quattro le vittorie ottenute da Savita Russo, nell’ordine su Adel Kelemen (Hun), Nina Simic (Cro), Airi Yazawa (Jon) ed Anna Skalska (Cze) e quattro anche quelle di Pietro Andreini, che si è imposto su Benjamin Howard (Ger), Toma Gelashvili (Geo), Stanislaw Piechota (Pol) e Bence Farkas (Hun). A superarlo in finale è stato Retsu Matsunaga (Jpn).
“Pochi gli azzurri impegnati nella trasferta di Praga -ha detto il coach Salvatore Ferro- ma sempre ottimi i risultati raggiunti. In una gara di alto livello, in particolar modo nella classe maschile, ci sono stati tre atleti nel final-block. Savita Russo ha dominato la categoria kg 63 facendo risuonare l'inno di Mameli, e molto positive le prove di Andreini nei Kg 60 fermato solo in finale dal giapponese e di Pelligra nei Kg 73 che si è fermato ai piedi del podio”.
“sono molto contenta di questa medaglia -ha detto Savita Russo- sono fiera del lavoro che sto facendo, ringrazio il maestro, la mia palestra e la mia famiglia”.
“È stata una giornata piena di emozioni -ha commentato Pietro Andreini- peccato per la finale, sarebbe stato bello vincere, ma credo che ci sarà un’altra occasione. Ringrazio la mia famiglia per il supporto continuo e la famiglia dell’Akiyama Settimo che mi permette di migliorare giorno dopo giorno. Infine un grazie speciale lo voglio rivolgere anche ai dragoni”.
Domenica, nella seconda giornata, sono in gara Anna Iovino, Asia Avanzato, Rebecca Valeriani (48), Gaia Stella, Ilaria Finestrone, Micaela Sciacovelli, Alessandra Rocco (52), Aurelia Venditto, Stefania Solina (57), Francesco Sansonetti, Tommaso Perfetti, Elia Salvetti (81), Tommaso Fava, Andrea Raffaeli (90).
Giacomo Gamba quinto nel Grand Prix a Dushanbe
Seconda giornata di gare nel Grand Prix a Dushanbe e l’Italia è approdata anche oggi al final block, ma in questo caso si è dovuta accontentare del quinto posto con Giacomo Gamba negli 81 kg.
Il carabiniere seguito da Matteo Marconcini ha fatto un’ottima gara, superando il russo David Karapetian, in gara con la sigla AIN (atleti indipendenti neutrali), quindi il britannico Lachlan Moorhead per wazari e, nei quarti di finale, ancora per wazari il francese Ibrahim Keita. La semifinale, disputata con l’atleta di casa Somon Makhmadbekov, è stata compromessa da un’immobilizzazione dal controllo precario, mentre la finale per il bronzo con il portoghese Anri Egutidze si è conclusa con il terzo shido per l’azzurro nel golden score.
"Giacomo è arrivato in buona condizione e voleva fare bene oggi. -è stato il commento di coach Marconcini- Lo ha dimostrato battendo gente forte nella sua poule a partire dal russo al primo incontro… purtroppo non ha colto l’occasione per andare a medaglia ma posso dire fieramente che sta facendo passi da gigante in una categoria veramente complicata. Sono convinto che continuando a lavorare come stiamo facendo al Centro sportivo si toglierà delle belle soddisfazioni... la beffa è vedere Keita (battuto ai quarti) sul podio, ma questo è il nostro “maledetto” sport!".
Niente da fare purtroppo per Alessandro Magnani che, nei 73 kg, è stato fermato al secondo turno dal tedesco Alexander Bernd Gabler, che ha beneficiato di un wazari ad una manciata di secondi dal termine.
È andata meglio ad Andrea Gismondo che, negli 81 kg, si è visto attribuire ippon su un uchi mata all’indiano Harshdeep Singh Brar, in cui l’appoggio sulla testa è apparso evidente. Meno evidente invece è stato l’ura nage di Anri Egutidze valutato wazari che, nel golden score, ha messo fuori dai giochi Andrea Gismondo.
Domenica, ultima giornata di Grand Prix, con la sola Giorgia Stangherlin in gara nei 78 kg.
A Dushanbe Grand Prix sul podio per Capanni e Toniolo
Argento, bronzo e quinto posto per l’Italia nella giornata di apertura del Grand prix a Dushanbe, in Tajikistan. Thauany David Capanni Dias ha conquistato la medaglia d’argento nei 57 kg e, nella stessa categoria, Veronica Toniolo ha messo al collo la
medaglia di bronzo, mentre Andrea Carlino ha conquistato a sua volta un posto.
Capanni ha meritato la finale dei 57 kg superando nell’ordine Ulyana Minenkova (Atleti Indipendenti Neutrali), Julia Kowalczyk (Polonia), Altantsetseg Batsukh (Emirati Arabi uniti) e Lele Nairne (Gran Bretagna), mentre in finale, opposta all’uzbeca Shukurjon Aminova è stata costretta a cedere al golden score con tre sanzioni a carico."Prima di tutto voglio ringraziare il centro sportivo Carabiniere e il mio tecnico Matteo Marconcini per l'appoggio in gara -ha detto Thauany Capanni- ma anche in ogni giorno d'allenamento. Credo che con questa medaglia d'argento nel mio secondo Grand Prix sia ancora una conferma che la strada è giusta, non ero al 100% delle mie capacità, nonostante questo sento che ho dato tutta me stessa e siamo riusciti a fare una bella gara, tutto questo è molto di più di quello che mi immaginavo solo 6 mesi fa e ora riesco a vedere un po' di luce. Non è ancora abbastanza, ma le cose migliori non arrivano facilmente quindi continuerò a provarci finché non avrò quello che voglio cioè essere sul gradino più alto. Grazie di cuore a tutti quelli che mi sostengono a casa, famiglia e amici".
"Thauany è forte e oggi lo ha dimostrato -ha detto il coach Matteo Marconcini- cresce a vista d’occhio. se è tranquilla e pensa solo a fare il suo judo può battere chiunque. Piano piano prenderà confidenza e si sentirà a suo agio anche con le finali, ne sono sicuro. Ma la cosa importante è continuare a lavorare come sta facendo supportata dal Centro Sportivo Carabinieri. Adesso, purtroppo, rimaniamo a guardare le altre gare e speriamo di chiudere bene in ranking per poter combattere al top 36".
Una gara eccellente è stata anche quella di Veronica Toniolo che, dopo aver superato con tre sanzioni assegnate a Kseniia Galitskaia (AIN), è stata immobilizzata dall’uzbeca Shukurjon Aminova, abile a sfruttare un attacco in sumi gaeshi dell’azzurra, per riscattarsi nei recuperi sulle inglese Acelya Toprak e, nella finale per il bronzo, Lele Nairne.
“Giornata particolare… -ha detto Veronica Toniolo- voglio solo ringraziarmi per non aver mollato dopo un errore e soprattutto dopo l’infortunio alla costola subito durante i ripescaggi. Torno a casa con una medaglia, che è sempre importante, ma principalmente con la consapevolezza di quanto potrò fare in futuro!”.
"Prima di tutti desidero ringraziare il Centro Sportivo Esercito per aver dato la possibilità a Veronica ed Andrea di partecipare a questo Grand Prix. -ha detto Raffaele Toniolo- Per Veronica questa è stata una giornata strana. Opposta al primo incontro alla Galitskaia (un anno più vecchia di lei e oro Mondiale Junior a Olbia 2021) ha battuto i suoi fantasmi perché questa atleta era stata la prima a battere Veronica nel 2018 a Fuengirola. Prima di allora non aveva mai perso con nessuna. Ecco perché in questo incontro c'erano tanti fantasmi che si sono dissipati con una condotta autoritaria. Purtroppo nei quarti c'è stato un calo di tensione con Aminova, Veronica ha sempre attaccato, ma su uno di questi attacchi è rimasta immobilizzata e si è fatta male ad una costola. Grazie al medico di gara, il georgiano Zurab, Veronica è riuscita a combattere e portarsi a casa un bel bronzo oltre a fare un altro passo avanti nel Ranking Olimpico. Bella gara anche di Andrea, autore di un capolavoro nei ripescaggi con Biliev. Purtroppo salire in materassina a Dushambe contro l'atleta tagico non è stato facile ed Andrea si è fermato ai piedi del podio, ma è ritornato ad alti livelli".
Domani, seconda giornata, saranno in gara Alessandro Magnani nei 73 kg, Giacomo Gamba e Andrea Gismondo negli 81 kg.
Notiziario n. 80 dalla Liguria per il 33° Trofeo Genova Città di Colombo
Sono ottocento gli atleti iscritti alla trentatreesima edizione del Trofeo Internazionale Genova Città di Colombo in programma a Genova nel prossimo fine settimana, sabato 3 e domenica 4 giugno. Nella giornata di ieri, mercoledì, l’organizzatore Rosario Valastro ha svolto la conferenza stampa di presentazione dell’evento puntualmente riportata da fijlkam.it/liguria.
Il 3 e 4 giugno torna il Trofeo Internazionale di Judo ‘Genova Città di Colombo’.
Questa mattina, presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria, si è svolta la presentazione ufficiale dell’evento giunto alla sua 33esima edizione.
A organizzare la prestigiosa competizione, all’Rds Stadium di lungomare Canepa, il Centro Sportivo Marassi Judo con il patrocinio di: Regione Liguria, Comune di Genova, Coni e Fijlkam.
Il torneo fa parte del Grand Prix di judo della classe Cadetti e Junior maschile e femminile e vedrà, complessivamente, la partecipazione di oltre mille atleti da tutta Italia e da otto paesi esteri: Belgio, Francia, Spagna, Ungheria, Romania, Turchia, Azerbaigian e Principato di Monaco.
Sono certa che avremo due grandi giornate di sport che mostreranno da un lato l’altissimo livello tecnico dei partecipanti e dall’altro la capacità attrattiva e turistica di questo tipo di eventi -dichiara l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro– Il torneo porterà infatti un migliaio di persone a pernottare per diversi giorni nella nostra città e sarà un bel banco di prova per ospitare eventi sempre più importanti per il judo, ma anche per altre discipline”.
“Siamo orgogliosi di essere giunti alla 33esima edizione del trofeo –commenta Rosario Valastro, presidente del Centro Sportivo Marassi Judo– Parliamo di un evento ormai diventato un’istituzione per Genova, la Liguria ma anche e soprattutto a livello internazionale. Supportati da Regione, Comune, Coni e federazione abbiamo fatto uno sforzo organizzativo importante che siamo pronti a replicare per nuove manifestazioni che ci auspichiamo la nostra città e la nostra regione possano ospitare nei prossimi anni”.
“Il trofeo internazionale Genova Città di Colombo rappresenta un motivo d’orgoglio per la nostra città –evidenzia Alessandra Bianchi, assessore allo Sport del Comune di Genova– Un appuntamento che ogni anno richiama oltre un migliaio di judoka in arrivo non solo dall’Italia, ma anche da nazioni di tutto il mondo. L’impegno del Marassi Judo, del presidente Rosario Valastro e del suo staff, è davvero notevole come dimostra anche la storicità di un evento giunto alla 33esima edizione. Per gli atleti si tratta di una vetrina importante, un’opportunità per mettersi in mostra in vista di eventuali convocazioni in Nazionale. I numeri elevati costituiscono una grande opportunità di promozione turistica della città e delle sue eccellenze. Genova è, ancora una volta, in pole position quando si parla di grandi eventi sportivi e nel 2024, quando sarà capitale europea dello sport, il trofeo Genova Città di Colombo sarà senz’altro tra gli eventi più partecipati”.
L’evento sportivo si disputerà su 6 diverse aree e verrà diretto da 50 ufficiali di gara nazionali e internazionali e sarà un trampolino di lancio in vista di Europei e Mondiali.
“Questo importante trofeo di judo è un appuntamento tradizionale che, anno dopo anno, è cresciuto sotto tanti aspetti, affermandosi nel calendario nazionale e internazionale per numero dei partecipanti e per l’alto livello tecnico sia degli atleti che degli organizzatori –dice Antonio Micillo, presidente del Coni ligure– Un plauso doveroso a Rosario Valastro, al Marassi Judo e a tutto lo staff che permette la realizzazione di un evento sportivo patrimonio della città di Genova e della Liguria”.
“Il “Città di Colombo” di Judo rappresenta un appuntamento ormai ben radicato nella nostra regione legato alla presenza di atleti che hanno fatto la storia del nostro sport –sottolinea Filippo Faranda presidente della Fijlkam ligure– Olimpionici e medagliati ai vari campionati internazionali di judo hanno calcato i tatami di questo trofeo e scoprendo, al contempo, Genova. Il raggiungimento della 33esima edizione è significativo di una macchina organizzativa ben oliata magistralmente orchestrata da Rosario Valastro con il supporto Fijlkam del comitato regionale ligure. Proprio a nome della Fijlkam rivolgo un augurio a tutti i partecipanti e invio un sentito ringraziamento agli organizzatori e collaboratori”.
Fonte originale: liguriasport.com
Italia a Dushanbe per un altro Grand Prix ed a Praga una Cup Junior
Da Linz a Dushanbe. Ovvero dal Grand Prix in Austria, concluso sabato scorso, al Grand Prix in Tajikistan (308 atleti, 41 nazioni), che inizia venerdì prossimo. In questo caso sono sette gli atleti italiani in gara che, disponendo dei requisiti previsti, fruiscono dell’opportunità della libera partecipazione e sono Andrea Carlino nei 60 kg, Alessandro Magnani nei 73 kg, Giacomo Gamba e Andrea Gismondo negli 81 kg, Thauany David Capanni Dias e Veronica Toniolo nei 57 kg, Giorgia Stangherlin nei 78 kg, che saranno seguiti dai tecnici Matteo Marconcini e Raffale Toniolo.
“Sicuramente è un Grand Prix di buon livello -ha commentato Raffaele Toniolo- anche per la partecipazione di molti degli atleti russi reduci da Doha. È la penultima gara dell'IJF World Tour i cui punteggi sono contati al 50% per la classifica olimpica. I nostri azzurri sono pronti a giocarsi al massimo tutte le loro possibilità per arrivare più lontano possibile ed aumentare il tesoretto dei punti olimpici al 50%”.
"Trasferta importante per i CC -ha detto invece Matteo Marconcini- sia per i punti in palio e sia per la spesa economica, infatti ci tengo a ringraziare il Centro Sportivo ed il comandante. Andiamo con Capanni e Gamba, giovani emergenti e vogliosi di fare esperienze in giro per il mondo per incrementare il loro percorso che è soltanto all’inizio, e con Stangherlin che dopo il mondiale andato non come speravamo, vuole sfruttare la forma e buttare dentro incontri ad un livello ormai suo in vista del Master Top36. In bocca al lupo a noi e a tutta la squadra italiana!".
Programma di gara
Venerdì 2 giugno: F -48 kg, -52 kg, -57 kg; M -60 kg, -66 kg
Sabato 3 giugno: F -63 kg, -70 kg; M -73 kg, -81 kg
Domenica 4 giugno: F -78 kg, +78 kg; M -90 kg, -100 kg; +100 kg
Prague junior European Cup
Il circuito europeo della classe juniores fa tappa invece a Praga, dove sabato 3 e domenica 4 giugno si disputa la Prague junior European Cup con la partecipazione di 384 atleti di 28 nazioni. Venti gli atleti italiani iscritti e dodici i tecnici al seguito: Pietro Andreini (60), Federico Bosis, Alessio De Luca (66), Vincenzo Pelligra (73), Francesco Sansonetti, Tommaso Perfetti, Elia Salvetti (81), Tommaso Fava, Andrea Raffaeli (90), Anna Iovino, Asia Avanzato, Rebecca Valeriani (48), Gaia Stella, Ilaria Finestrone, Micaela Sciacovelli, Alessandra Rocco (52), Aurelia Venditto, Stefania Solina (57), Savita Russo (63), Eleonora Giusti (78). Team-official: Mario Iovino. Coach: Maurizio Pelligra, Mario Andreini, Vittorio Raia, Alessandra Giungi, Francesca Campanini, Michele Iacovazzi, Filippo Poni, Diego Cressi, Giuliano Loporchio, Salvatore Ferro, Paolo Solina.
Tavoletta-D’Urbano-Mengia tris d’oro e l’Italia a Coimbra è top
L’Italia, nella seconda giornata dell’European Cadet Cup a Coimbra, ha superato anche la Spagna e si è piazzata in cima al medagliere per nazioni con un totale di 14 medaglie, cinque d’oro, una d’argento ed otto di bronzo. Nella seconda giornata quindi, al collo degli azzurri sono andate tre medaglie d’oro, Lucio Tavoletta nei 73 kg, Alessandro Bruno D’Urbano negli 81 kg e Aurora Mengia nei 70 kg, una d’argento con Sara Cardella nei 57 kg, quattro di bronzo con Luigi Barbero nei 90 kg, Emiliano Rossi e Davide Graziosi nei +90 kg, Lucia Magli nei +70 kg.
“Grandissimi tutti i ragazzi, grandissima la Nazionale Italiana. -ha detto Silvio Tavoletta, coach e papà di Lucio e solo coach di D’Urbano- Clima bellissimo, sereno, tutti si sono espressi al meglio. Poter seguire Lucio e Alessandro è stato un privilegio, un sogno. Due ori per il nostro club e un bronzo sfiorato con Napoleone. Sono felicissimo”.
“Chiudiamo la European Cadet Cup di Coimbra -ha commentato invece il coach Luca Ravanetti- ultima di questa prima tranche di competizioni internazionali, al primo posto come Nazione, davanti a Spagna e Francia. Ci sono state alcune conferme mentre altri purtroppo non sono riusciti a esprimersi al meglio, tenendo in considerazione che le medaglie d'oro mostrano come l'esperienza sia un fattore predominante in queste competizioni (su 5 medaglie 4 sono di ragazzi ultimo anno cadetti che hanno già preso parte negli anni precedenti a European Cup) e si può considerare questa una Nazionale “giovane” e in crescita. Ora è il momento di concentrarsi sulle imminenti competizioni continentali per permettere ai ragazzi e alle loro società di potersi preparare al meglio, dato che anche quest'anno ci saranno 3 appuntamenti ad aspettarli, tra Campionati Europei, EYOF e Campionati del Mondo”.
“Nella seconda giornata l’Italia conquista tre medaglie d’oro, una d’argento e tre terzi posti -ha detto invece Massimiliano Pasca- chiudendo al primo posto nel medagliere olimpico della competizione. Un’ottima prestazione da parte degli azzurrini in prospettiva per le prossime competizioni ufficiali”.
Queste invece le emozioni degli atleti.
Lucia Magli: “Sono molto felice del risultato, non è stata una gara semplicissima ma ho fatto del mio meglio. Vorrei ringraziare i miei maestri e i miei compagni di palestra con cui mi alleno tutti i giorni ma, soprattutto, la mia famiglia che mi sostiene ogni giorno”.
Davide Graziosi: “Sono molto contento di questa medaglia perché ripaga tutti i miei sacrifici, ringrazio i miei maestri i miei genitori e tutti i miei compagni di palestra che mi sono stati vicini sempre. Ora lavorerò per raggiungere obbiettivi più grandi……. Grazie a tutti”.
Sara Cardella: “Nonostante fisicamente non ero al massimo della condizione, sono riuscita ad arrivare al podio, mi voglio preparare al massimo per le successive competizioni, e per oggi mi accontento della medaglia d'argento”.
Alessandro Bruno D’Urbano: “È stata una giornata dura ma si è conclusa nel migliore dei modi. Ringrazio prima di tutto la mia squadra e i miei allenatori Silvio Tavoletta e Alessandro Losito, ma soprattutto ringrazio la mia famiglia che fa molti sacrifici per me e sento di averli ripagati. Inoltre sono doppiamente felice perché sono riuscito a farmi un bellissimo regalo di compleanno”.
Aurora Mengia: “Sono molto contenta della gara di oggi, non poteva andare meglio, era un risultato che cercavo da tanto tempo e finalmente è arrivato, sono veramente felice”.
Lucio Tavoletta: “Oggi è stata una giornata molto bella carica di emozioni molto belle e diverse tra loro. Sono partito con un po’ di tensione che col passare degli incontri si è sciolta facendomi concludere la giornata nel migliore modo possibile”.
Emiliano Rossi: "La gara è andata bene anche se poteva andare meglio, ringrazio tutta la squadra della nazionale per questa opportunità".
Sei medaglie azzurre a Coimbra con l’oro di Bersellini e Canova
Alice Bersellini e Samuele Canova hanno conquistato due medaglie d’oro a Coimbra, nella prima giornata della Cadet European Cup. L’Italia a questo punto, grazie anche ad altre quattro medaglie di bronzo andate al collo di Antonio Esposito, Riccardo Sacchi, Rachele Moruzzi e Giulia Bonzano, insegue la Spagna in fuga nel medagliere per nazioni.
Ma hanno disputato una finale anche altri sei atleti italiani, che si sono piazzati però al quinto posto e si tratta di Michele Porrelli, Thomas Palillo, Alessandro Bicorgni, Miriam Tempesta, Siria Angel Nicotra, Ottavia Napoleone.
Alice Bersellini: “Sono felice del risultato ottenuto nonostante non mi sentissi al massimo della forma fisica. Mentalmente stavo bene e questo ha fatto la differenza. Credo che questo rispecchi ciò che provo a portare ogni giorno in allenamento: spingersi sempre un po’ più in là dei propri limiti. Ringrazio tutte le persone che mi sono state accanto in questo periodo e hanno reso possibile questo risultato, in particolare i miei genitori (e coach) che hanno fatto tanti sacrifici per prepararmi al meglio”.
Samuele Canova: “Sono molto felice di questo risultato soprattutto perché non è stata una gara semplice: c’erano tra i più forti in italia e in Europa. Durante la gara ero molto determinato e volevo a tutti i costi questa medaglia. Adesso però bisogna continuare ad allenarsi per raggiungere risultati ancora più importanti. Infine, voglio ringraziare i miei allenatori Vittorio Serenelli e Alfredo Mezzadra”.
Giulia Bonzano: “Per essere solo la mia seconda tappa in European Cup sono molto soddisfatta del risultato ottenuto. È stata una gara molto impegnativa dove bisogna essere sempre concentrate e non farsi prendere da tutte le emozioni che si provano in questi momenti. Il fatto di avere delle avversarie così competitive è stato uno stimolo maggiore per dare il massimo di me. Vorrei ringraziare tutti i miei allenatori ed i miei compagni di palestra che mi danno l’opportunità di migliorare giorno per giorno. Infine, vorrei anche ringraziare la mia famiglia per tutte le opportunità che mi stanno offrendo”.
Rachele Moruzzi: “Sono molto contenta di questo risultato. Mi sono impegnata tanto per raggiungerlo e spero che sia l’inizio di una lunga serie, pur sapendo che la strada è lunga e c'è ancora molto da lavorare”.
Antonio Esposito: “Sono contentissimo di questa medaglia, anche se speravo in un colore diverso. Ma è solo l'inizio e lavorerò ancora di più per raggiungere obiettivi ancora più grandi”.
"Anche in questo 2023 la trasferta dei cadetti italiani a Coimbra sta portando risultati. -è stato il commento relativo alla prima giornata dei responsabili azzurri, Francesca Campanini e Massimiliano Pasca- Un oro, un bronzo e tre quinti posti sono un bottino che già dalla prima giornata rivela una crescita di questo gruppo di ragazzi che ci fa sperare per i prossimi importanti impegni internazionali. Aspettiamo domani e poi si tratterà di valutare le scelte cercando di dare opportunità a tutti quelli che le hanno meritate".
Asya Tavano chiude con l’argento l’Upper Austria Grand Prix
Asya Tavano ha conquistato la medaglia d’argento nei +78 kg a Linz, nell’Upper Austria Grand Prix. A due settimane dal settimo posto ai campionati del mondo a Doha, ottenuto con la clamorosa vittoria sulla francese Romane Dicko, campionessa del mondo uscente, la ventenne udinese ha centrato quel podio che stava ostinatamente e convintamente inseguendo. Tre vittorie per ippon, sull’ucraina Khrystyna Homan, sull’austriaca Maria Hoellwart e sull’olandese Karen Stevenson, hanno promosso la Tavano nella finale per l’oro del Grand Prix austriaco, dov’è stata fermata però dalla giapponese Ruri Takahashi.
“Sono contenta, anzi sono felicissima per come ho combattuto -ha commentato Asya Tavano- e perché questa è la mia prima medaglia in un Grand Prix. Ringrazio veramente tutti, la mia famiglia che oggi è venuta a vedermi, tutti i miei allenatori e tutte le persone che mi sostengono sempre. In finale con la Takahashi avrei dovuto pormi con maggiore aggressività sulle prese, purtroppo è andata così e non c’è stato il margine per recuperare. In ogni caso c’è sempre da lavorare e guardo avanti con fiducia”.
“Dopo il mondiale Asya è arrivata a questo Gran Prix con molta determinazione e consapevolezza -ha detto invece Rudy Tavano, il padre che l’ha seguita in gara- Ha gestito molto bene tutti gli incontri, spiace per la finale, ma intanto è arrivata la medaglia che aspettavamo assieme ad un bel po’ di punti”. Si tratta di punti (490) tuttavia, che consolidano il 21° posto di Asya nel ranking mondiale della categoria.
La giornata per gli altri azzurri non ha regalato altri sorrisi purtroppo. Daniele Accogli è stato subito fermato nei 100 kg dall’inglese Rhys Thompson, Kwadjo Anani nei +100 kg è stato sconfitto dal rumeno Mircea Croitoru, mentre Linda Politi nei 78 kg ha trovato il disco rosso con l’ucraina Yuliia Kurchenko. Nicholas Mungai ha superato il primo turno nei 90 kg con un wazari sullo statunitense John Jayne, per fermarsi poi di fronte all’o soto otoshi del brasiliano Marcelo Gomes, poi arrivato sul podio al terzo posto.
Oggi a Linz il Grand Prix degli azzurri si è fermato agli ottavi
È stata priva di particolari emozioni per i colori azzurri la seconda giornata dell’Upper Austria Grand Prix ed a Linz i sette portacolori azzurri non sono riusciti ad accedere in nessun caso al final-block. Si sono fermati agli ottavi infatti, Irene Pedrotti, Luigi Centracchio, Kenny Komi Bedel, Tiziano Falcone, rimanendo così esclusi dai recuperi, Sara Lisciani, Flavia Favorini e Gabriele Sulli invece si sono fermati prima.
Un bell’inizio è stato quello di Kenny Bedel che, negli 81 kg, ha superato il turco Muhammed Koc e poi, con ippon di uchi mata, l’inglese Lachlan Moorhead, rimanendo poi eliminato dal wazari di tani otoshi del georgiano Dimitri Gochiladze. Nella stessa categoria, Tiziano Falcone, dopo aver immobilizzato l’austriaco Bernd Fasching è stato costretto a cedere nel golden score al finlandese Eetu Ihanamaki per tre sanzioni. Nei 73 kg Luigi Centracchio ha superato il peruviano Alonso Wong, wazari di sumi gaeshi, ippon di juji gatame ed è poi rimasto impigliato dall’immobilizzazione nel golden score con lo statunitense Jack Yonezuka. Con due wazari di yoko tomoe nage Gabriele Sulli ha liquidato l’incontro con Kavan Majidi, della rappresentativa dei rifugiati (Irt), ma poi purtroppo non c’è stato nulla fare invece con il moldavo Petru Pelivan. Disco rosso al primo incontro purtroppo, per le tre ragazze in gara oggi, con Sara Lisciani fermata nei 63 kg da Momo Tatsukawa (Jpn) per tre sanzioni al golden score, mentre Flavia Favorini è incappata nello yoko tomoe nage ed immobilizzazione della forte messicana Prisca Awiti Alcaraz. Tre sanzioni fatali anche per Irene Pedrotti nei 70 kg, che è stata superata dall’inglese Kelly Petersen Pollard.
Sabato, terza ed ultima giornata di gare con altri cinque azzurri sul tatami: Linda Politi (78), Asya Tavano (+78), Nicholas Mungai (90), Daniele Accogli (100), Kwadjo Anani (+100).