I risultati del Milano Sumo Open
Roma, 7 giugno 2022 – Sabato 4 giugno si è svolta l’undicesima edizione del Milano Sumo Open, la competizione annuale organizzata dal Maestro Fausto Gobbi e da Kairi Kuur, ex campionessa mondiale. Il torneo ha avuto luogo nella struttura della Pro Patria Busto Arsizio del Maestro Zanesco, che già aveva ospitato i Campionati Italiani del 2021, ed hanno partecipato atleti di dieci nazioni differenti, dando vita ad una competizione di alto livello tecnico ed appassionante per il pubblico presente.
L’egiziano Ramy Belal, già vincitore dei pesi massimi e degli open dell’ultima edizione, si è riconfermato primo nei +115 ma, infortunato, non ha partecipato all’open, vinto invece dal gigante polacco (180 kg) Persiak Jacek. Categoria Open che ha visto anche una finale per il bronzo tutta italiana, tra i fratelli Foti, stavolta vinta da Matteo, che ha dato una presenza leggera su un podio di giganti.
Finale tra i fratelli Foti avvenuta anche nei pesi leggeri, con un altro successo di Matteo. Ottimi risultati, in generale, degli italiani che partecipavano con i colori delle loro società. Registriamo, tra gli Junior, il successo di Giorgio Gregori (J.C. Milano) negli U18 leggeri, l’argento di Pierpaolo Marcozzi (J.C. Porto S. Giorgio) negli U18 pesanti, il successo della matricola Jennifer Bustamante negli U18 leggeri femminile grazie alla vittoria sull’esperta campionessa estone. Tra i Senior, invece, oltre ai podi Open e leggeri con i fratelli Foti, abbiamo il bronzo di Galimberti (85 kg), l’argento di Giovanni Sanzone (campione italiano in carica) tra i pesi leggeri e il bronzo della nostra veterana Maria Bertola (J.C Porto S. Giorgio) nei massimi.
Tra le squadre, invece, da sottolineare le medaglie di bronzo della squadra femminile del J.C Milano (con il prestito del Porto San Giorgio di Maria Bertola) e di quella maschile con la Polisportiva Affori (Foti, Rescatado, Foti).
È stato un torneo di alto livello, a dimostrazione che la nostra nazionale non faticherà a trovare avversari molto competitivi per gli Europei in Polonia di settembre e per quelli giovanili che si svolgeranno a ottobre a Rakvere, in Estonia.
Sumo: bronzo di Tommaso Foti alla Roland Cup di Brandeburgo
Roma, 26 aprile 2022 – Nel fine settimana appena concluso, gli atleti della nazionale italiana di Sumo hanno partecipato alla Roland Cup di Brandeburgo, competizione internazionale arrivata alla sua sesta edizione.
La squadra, guidata dal maestro Fausto Gobbi, ha portato a casa un ottimo bronzo con Tommaso Foti, che ha confermato la sua ottima forma nella categoria dei 77 kg. Quinto posto, invece, per il fratello Matteo, che nella categoria degli 85 kg ha incontrato diversi atleti ucraini, tra cui due campioni del mondo.
Il Direttore Tecnico Fausto Gobbi, che ha rimediato due settimi posti nelle categorie dei pesi massimi e negli Open, si è detto “molto soddisfatto per l’impegno e la volontà di questi atleti che hanno espresso tecnica e spirito combattivo”.
Sumo: ecco i campioni del 2021
Roma, 19 settembre 2021 – Si sono conclusi i Campionati Italiani di Sumo 2021, in scena a Milano presso la palestra Pini, oggi domenica 19 settembre. Trentasei atleti provenienti quattro società differenti si sono sfidati per conquistare il titolo italiano.
Ecco i nuovi campioni:
Under 17 Uomini
Pesi leggeri: Giorgio Gregori (Judo Club Milano)
Pesi massimi: Pierpaolo Marcozzi (Judo Club Porto san Giorgio)
Under 18 Donne
Pesi Massimi: Giorgia Pezzi (Polisportiva Genovese Shodokan)
Assoluti Donne
Pesi Leggeri: Arianna Vettori (Judo Club Milano)
Pesi Medi: Jennifer Proctor (Polisportiva Genovese Shodokan)
Assoluti Uomini
Pesi Leggeri: Giovanni Sanzone (Judo Club Milano)
Pesi Medi: Tommaso Foti (Polisportiva Affori Milano)
Pesi Supermedi: Mattia Quaranta (Judo Club Milano)
Pesi Mediomassimi: Federico Cavanna (Polisportiva Genovese Shodokan)
Pesi Massimi: Christian Formentin (Judo Club Milano)
Gara a squadre Femminile: Judo Club milano (Meinardi, Vettori, Carnelos)
Gara a squadre Maschile: Polisportiva Genovese Shodokan (Chukwu, Pallavicini, Cavanna)
Master Femminile
Pesi Massimi: Maria Bertola (Judo Club Porto san Giorgio)
Classifica Generale Società: 1 Judo Club Milano; 2 Polisportiva Genovese Shodokan; 3 Polisportiva Affori Milano; 4 Judo Club Porto san Giorgio
Il Maestro Giuliani (Presidente della Commissione Nazionale Sumo) ha presenziato alla manifestazione e si è detto più che soddisfatto, come il Maestro Riccardo Zambotto, Presidente del Comitato Regionale Lombardo, che ha sostenuto la manifestazione in modo determinante.
Si ringrazia il Maestro Zanesco della scuola di judo Pro Patria Busto che ha messo a disposizione la palestra per sostituire la sede originale di Milano, a causa dell’inondazione di giovedì scorso.
Ultima menzione per il DT Nazionale Fausto Gobbi che, oltre a dover selezionare gli atleti per le prossime gare di Coppa Europea, ha dovuto altresì fungere da Gyoji (arbitro centrale) per l’assenza di Sergio Palumbo, arbitro mondiale impegnato all’estero come commissario europeo.
“Le molte partecipazioni femminili – ha commentato Gobbi – fanno ben sperare in una ricostruzione veloce della squadra nazionale dopo la pausa obbligata a causa della pandemia. I nuovi nomi provenienti da Liguria e Friuli, uniti a quelli già noti della Lombardia e Marche permettono di guardare positivamente all’imminente futuro”.
Tutto pronto per i Campionati Italiani di Sumo 2021
Roma, 16 settembre 2021 – Si svolgeranno a Milano, presso la Palestra Pini, i Campionati Italiani di Sumo Sportivo 2021. Under 17 maschile, Under 18 femminile, Assoluti (individuale e a squadre) e Master, con un totale di circa 40 iscritti, si sfideranno domenica 19 settembre per determinare i nuovi campioni italiani della disciplina.
Sabato 18 settembre, oltre alle prime operazioni di peso, si terrà il Corso Nazionale di Aggiornamento e Formazione per Insegnanti Tecnici e Arbitri, mentre la gara vera propria inizierà alle 10:00 di domenica 19 settembre.
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Europei a Tallinn, azzurri vicino al podio. Gobbi: "Ottima prova, ma c'è da lavorare"
Roma, 3 maggio 2019 - Nel fine settimana di Pasqua si sono svolti a Tallin, in Estonia, i Campionati Europei di Sumo. Gli azzurri, accompagnati dal Direttore Tecnico Fausto Gobbi e dall’arbitro mondiale Sergio Palumbo, si sono fatti valere in una competizine di altissimo livello tecnico ed agonistico. I primi due giorni, venerdì 19 e sabato 20 aprile, rispettivamente nelle classi giovanili Under 21 e Under 23, Fabio Strippoli, Gabriele Strippoli, Enrico Zanetti, Andrea Marasca e Mattia Quaranta si sono fermati al settimo posto: “Ha giocato un po’ l’inesperienza – sottolinea Gobbi -, ma dato il livello il risultato è comunque buono. Peccato per Zanetti e Quaranta che non sono riusciti a bissare l’argento e il bronzo della scorsa edizione”. Nei Seniores, la domenica di Pasqua, la competizione si è fatta ancora più dura: “Molti i campioni che sono stati eliminati nei turni preliminari, questo fa capire la difficoltà della competizione. Il veterano Vito Sganga ha trovato sul suo percorso un avversario più giovane e poco onesto dal punto di vista agonistico, mentre Stefano Valerio, Zanetti e Quaranta sono incappati in gironi con lottatori davvero proibiti”. Occasione ghiotta per la squadra senior che, dopo aver eliminato Finlandia, viene però eliminata dall’Ucraina: “Ci sarebbe bastato battere l’Ungheria per tentare la corsa al bronzo, ma nonostante l’ottima prova di Quaranta, vittorioso sul peso massimo Nemes, a fermarci è stato il giudizio arbitrale e così settimo posto. In ogni caso siamo felici si avere una squadra così giovane e tecnicamente valida. Forse un po’ più di “fame” non guasterebbe, ma i componenti sono gli stessi medagliati dell’anno scorso quindi sappiamo di poter far bene, ora si torna a lavorare”.
Menzione d’onore all’arbitro mondiale Sergio Palumbo che è stato confermato responsabile europeo e ha ricevuto il diploma di 5 dan, il massimo ottenibile a livello continentale, e quello di arbitro di categoria A.
Il Sumo a Milano per gli Assoluti 2018
La classifica generale è stata dominata dal Judo Club Milano che si aggiudica 3 titoli su 5 assegnati ( Franco Grimaldi nei 70 kg, Mattia Quaranta nei 115 kg. e Ilaria Marcuzzo negli 80 kg femminili).
Il Sumo sinonimo di unione e amicizia, ma per arrivare in alto si deve essere veri atleti!
Roma, 24 luglio 2018 - Un anno da incorniciare quello del sumo italiano che, dopo le due medaglie ottenute ad aprile in Bulgaria (argento di Zanetti e bronzo di Quaranta), ben figura anche ai Mondiali di Taiwan: niente medaglie, ma punti importantissimi che valgono oro nel ranking europeo. Una crescita in termini di risultati che significa molto per il lavoro di diffusione della disciplina che il direttore tecnico Fausto Gobbi e tutto il movimento stanno operando nel nostro Paese: “C’è ancora molto da fare, serve unione e tanta informazione da parte di tutti, ma siamo fiduciosi”. Si, perché il sumo non è solo tracciare un cerchio a terra e strattonarsi seminudi, è molto di più e in primis è uno sport a 360° dove gli agonisti si allenano duramente ogni giorno per inseguire una passione grande che ha origini così lontane da far invidia ad ogni altra disciplina: “Il sumo ha cinque mila anni di storia, è il nonno degli sport corpo a corpo. Se gli occidentali facevano lotta, gli orientali facevano sumo, tutto deriva da qui”.
Fausto, com’è la situazione del sumo oggi in Italia?
“Per ora siamo circa un centinaio di praticanti. Se prima c’erano 7/8 scuole di riferimento ora sono diminuite, ma il numero degli atleti è rimasto lo stesso, questo perché chi prova una volta il sumo poi non lo lascia più. Tra i miei tesserati ci sono ancora ex atleti azzurri, ex campioni…”
Quale politica riorganizzativa state portando avanti?
“Tanti anni fa poteva capitare che chi militava in nazionale potesse non essere addirittura tesserato alla Federazione, oggi non è più così: negli ultimi dieci anni si è sempre di più data un’impronta di serietà, ora chi fa sumo è visibile a tutti perché tesserato ufficialmente, come è giusto che sia. Inoltre prima non tutte le regioni avevano un responsabile regionale, ora si va sempre più verso un miglioramento, ma il lavoro da fare è ancora tanto”.
Anche a livello agonistico c’è stato un cambiamento.
“Assolutamente. Una volta riuscire a fare medaglia agli Europei era un sogno, oggi si può e i risultati arrivano, questo è sinonimo della giusta programmazione che stiamo facendo. Io, in qualità di d.t., il Presidente della Commissione Sumo Franco Giuliani e Il Capo Commissario degli Arbitri dell’Unione Europa Sumo Sergio Palumbo, stiamo portando avanti il progetto di attuare dei collegiali: in termini agonistici si deve essere selettivi e seri, non basterà vincere gli Italiani, si dovrà dimostrare in raduni di essere all’altezza delle rassegne continentali e/o iridate. Solo chi sarà presente potrà eccellere e meritarsi un inserimento in nazionale e avere una preparazione sempre più di livello”.
Per quanto riguarda l’aspetto promozionale, chi può praticare il sumo?
“Tutti, donne e uomini, dai bambini agli anziani. E' divertente e facile: i più piccoli lo praticano già senza nemmeno saperlo quando solo giocano a spingersi, se introducessimo il sumo nelle scuole in poco tempo imparerebbero subito le basi. Poi questa disciplina ti dona spazialità, regole, autocontrollo e rispetto massimi".
Allora, secondo lei perché ancora si fa fatica ad accettare il sumo?
“Perché esistono dei pregiudizi inutili. Detto in maniera cruda, chi non ha mai praticato vede il sumo solo come un gruppo di persone grasse, in mutande che si strattonano. Ma per fare sumo non basta disegnare un cerchio a terra, il sedere “fuori” non è offensivo, nell’antichità lottavano nudi! Oppure non serve credere di dover essere sovrappeso. I nostri atleti sono proprio come gli altri, i ragazzi della nazionale si allenano tutti i giorni, c’è chi addirittura va a correre tre ore al giorno. Abbiamo categorie di peso, stiamo attenti all’alimentazione: ai Mondiali in Taiwan ho visto moltissimi tirare il peso, scaldarsi con le giacche a vento per sudare. I sumotori sono atleti a tutto tondo.”.
Qual è la soluzione?
“Abbattere i pregiudizi con l’informazione e l’unione. Occorre diffondere una vera e propria cultura del sumo e dovrebbe partire innanzitutto dai dirigenti e dai maestri, anche di lotta e/o judo. E ancor prima da chi già fa parte del nostro mondo: serve entusiasmo diffuso, unità e sostegno da parte di tutti: chi ama il sumo deve andare oltre a qualsiasi dissidio perché il sumo stesso ha bisogno di supporto e lavoro comune. Basti pensare che la nostra disciplina ha una considerazione dell’amicizia più forte che in qualsiasi altro sport, per questo festeggiamo da sempre con il “sumo party” tutti insieme“.
Di che si tratta?
“È una sorta di terzo tempo dove, finite le gare, ci troviamo tutti a fare festa. In molti hanno pure conosciuto quella/o che è poi diventata/o la/il loro compagna/o ad un “sumo party”! Per noi l’unione è la cosa più comune e normale che ci sia”.
Azzurri ai piedi del podio ai Mondiali di Taipei
Roma, 22 luglio 2018 - Si sono fermati ai piedi del podio gli azzurri impegnati nei campionati del mondo Juniores e seniores a Taoyuan (Taipei), Taiwan. Nonostante siano sfuggite di poco le medaglie la nazionale ha dimostrato sul campo un buon livello tecnico e ha guadagnato punti importanti nella ranking mondiale. Quinto posto per il siciliano Vito Sganga nei pesi leggeri (fino a 85 kg) e settimo per Fausto Gobbi, veterano della disciplina nei pesi massimi (oltre 115 kg) ed assente ai mondiali dal 2010. Entrambi gli azzurri hanno mostrato guizzi di maestria tecnica come nel caso di Gobbi e del suo spettacolare Uwate-nage sul vicecampione asiatico della categoria: “doversi arrendere al giapponese di 170 kg non fa mai piacere -è il commento di Gobbi da Taipei - ma io sono sempre pronto a dare il massimo!”. Settimo posto anche per Maria Bertola nei pesi medi femmilini e buona prestazione anche della nazionale maschile (Gabriele Strippoli, Mattia Quaranta, Faustio Gobbi) nella competizione a squadre che si è conclusa con il settimo posto. Molto apprezzata anche la prestazione dell'arbitro mondiale Sergio Palumbo, capo delegazione azzurra.
“Abbiamo una squadra forte - ha commentato a fine gara Fausto Gobbi, smessi i panni dell'atleta ed inddossati quelli di DT - cresciamo insieme sia in risultati che in passione e questo non puo che portare alla sempre maggiore diffusione del Sumo”.
Agli Europei di Sumo due azzurri medagliati: Zanetti vince l'argento, Quaranta conquista il bronzo
Roma, 3 maggio 2018 - La Nazionale Italiana di Sumo torna dalla Bulgaria con due medaglie ottenute agli Europei. A Plovdiv il Team azzurro chiude al quinto posto, grazie anche alle brillanti prestazioni del friulano Enrico Zanetti che conquista l’argento nella categoria dei 115 kg Under 23, e al milanese Mattia Quaranta che chiude al terzo posto nel raggruppamento dei 92 kg, sempre nell’Under 23. Un riconoscimento prestigioso arriva anche per l'arbitro mondiale Palumbo, nominato Capo Commissario degli arbitri dall'Unione Europea di Sumo. Soddisfatto al termine della manifestazione ilo Direttore tecnico Gobbi: "Siamo entusiasti di aver dimostrato a questi Europei dell'ottimo sumo”.
A Bari lo scettro del Sumo: ASD Franco Quarto sul podio Assoluto
Roma, 23 ottobre 2017 - Grazie alla maggior presenza di atlete nelle categorie femminili la ASDFranco Quarto di Bari ha conquistato il primo posto nella classifica generale dei Campionati Italiani Assoluti di Sumo, superando di misura la squadra di casa, Judo club Milano ed il Judo Sumo Gawa, giunti rispettivamente al secondo e terzo posto. Nella gara individuale è stato determinante il successo di Sara Pellegrini sia negli under 18 che nella categoria Assoluti e quello di Gabriele Strippoli negli under 18 pesi massimi (terzo anche negli assoluti a 115 kg).
Nella gara a squadre sfida all'ultimo respiro tra il Judo Club Milano ed il Judo Sumo Gawa, risolta dall'atleta di casa Mattia Quaranta che ha consegnato il primo posto ai milanesi. Terzo il Judo Club Casale. Ottima prestazione anche dello Skorpion Pordenone (con 2 titoli femminili) e dell'unico siciliano Vito Sganga che si è aggiudicato il titolo per la settima volta consecutiva nei pesi leggeri (85 kg.). Il premio per la miglior tecnica è andato invece a Giacomo De Bernardi del Judo Club Casale.
La categoria Master ha visto affrontarsi i Maestri con la vittria di Bollero (Judo Club Casale) su Finati (Sumo Gawa) nei pesi leggeri e la sfida in famiglia tra l'ex campione europeo Scarci e il possente Previtali (entrambi per il Judo Club Milano) vinta dal primo.