Mondiali, domani a Budapest il Mixed Teams Event
Settima giornata a Budapest ed il campionato del mondo ha premiato le ultime categorie individuali e, nella Laszlo Papp Sports Arena, +78 e +100 kg sono state consegnate le rispettive medaglie d’oro. Da disputare domani l’ottava e conclusiva giornata in programma, quella riservata al Mixed Teams Event, formula approvata dal Cio che a Tokyo assegnerà per la prima volta la quindicesima medaglia d’oro. La partecipazione al Mixed Teams Event è riservata alle nazioni che sono riuscite a qualificare individualmente atlete ed atleti sufficienti a coprire le categorie: -57, -70, +70 F e -73, -90, +90 M.
È doveroso puntualizzare che IJF darà la comunicazione ufficiale dei qualificati per l’Olimpiade nei prossimi giorni (entro la prossima settimana), prendendosi il tempo per effettuare tutte le opportune verifiche e registrare le eventuali rinunce.
Le valutazioni che Francesco Bruyere propone nel commento che segue sono ovviamente supportate dai calcoli e dalle valutazioni che tutte le federazioni stanno facendo, ma attendono a loro volta una conferma ufficiale.
“Si è concluso il mondiale e con esso anche questa lunghissima e travagliata qualificazione olimpica -ha commentato il tecnico azzurro Francesco Bruyere- e ritorniamo a casa con la medaglia d’argento di Manuel, 8 qualificati per le Olimpiadi di Tokyo 2020 e con la squadra qualificata anche per il Mixed Team Event che verrà disputato per la prima volta”.
“Penso che questo sia un ottimo risultato, non tanto per il numero di qualificati, ma per il livello raggiunto da questi atleti e per le reali possibilità di medaglia che ognuno di loro ha. È stato un lungo percorso iniziato ormai 5 anni fa sotto la guida del DT Kyoshi Murakami, che ha visto crescere e maturare questi ragazzi fino a diventare campioni affermati nelle rispettive categorie”.
“Oggi, a guardare indietro, sembrano volati, ed è difficile ricordarsi tutta la strada fatta insieme. Non è stato sicuramente un percorso facile, questi atleti hanno riso, sofferto, combattuto, litigato, pianto e gioito insieme, hanno fatto esperienze che resteranno loro per sempre e sono diventati una squadra forte e unita”.
“E sono sicuro che arriveranno a Tokyo assetati di vittoria e determinati a conquistare il loro posto nella storia del judo”.
“Colgo l’occasione per ringraziare, assieme a tutti i miei colleghi, tutte le persone che fanno e hanno fatto parte di questo viaggio: Kiyoshi Murakami, Dario Romano, Luigi Guido, Laura di Toma, Roberto Meloni, Luca Poeta, Alessandro Comi, Felice Romano, India Previato, tutto lo staff medico sanitario, Fabio Fanton, Stefano Bonagura, Giovanni Di Francesco, Barbara Deconno, Angelo Angi e tutti i fisioterapisti che ci hanno seguito in questo periodo”.
“Grazie ai gruppi sportivi, alle società e ai rispettivi tecnici che hanno contribuito a questo grande risultato”.
“Grazie al Presidente Falcone, al segretario generale Benucci ed a tutti i dipendenti della Federazione che ogni giorno contribuiscono a rendere possibile tutto questo”.
“Siamo all’atto conclusivo, quello per cui abbiamo lavorato, il bello viene ora e noi come sempre saremo pronti a dare spettacolo”.
I risultati della 7^ giornata
+78: 1. Sarah Asahina (Jpn)
2. Wakaba Tomita (Jpn)
3. Maria Suelen Altheman (Bra)
3. Beatriz Souza (Bra)
+100: 1. Kokoro Kageura (Jpn)
2. Tamerlan Bashaev (RJF)
3. Roy Meyer (Ned)
3. Yakiv Khammo (Ukr)
Medagliere
- Giappone: 5 oro, 4 argento, 2 bronzo
- Georgia (1-1-2)
- Spagna (1-1-2)
- Russia (1-1-1)
- Francia (1-1-0)
- Germania (1-0-1)
- Portogallo (1-0-0)
- Canada (1-0-0)
- Belgio (1-0-0)
- Croazia (1-0-0)
- Serbia (0-1-1)
- Svezia (0-1-1)
- Uzbekistan (0-1-0)
- Kazakistan (0-1-0)
- Italia (0-1-0)
- Slovenia (0-1-0)
Mondiali, Stangherlin mille punti non bastano
Il mondiale di Giorgia Stangherlin si è fermato con Mami Umeki. Nella quinta giornata dei campionati del mondo a Budapest, infatti, la giapponese nei 78 kg, già oro mondiale 2015, argento 2017 e n. 5 del ranking olimpico, è risultata un ostacolo insuperabile per la 25enne di Vittorio Veneto che, purtroppo, se l’è trovata di fronte subito al primo turno di gara, nei sedicesimi di finale.
Umeki è poi andata fino in fondo alla gara per mettere al collo quella medaglia di bronzo che ancora mancava alla sua collezione personale, mentre Giorgia Stangherlin ha fatto le sue considerazioni, “sicuramente beccare al mondiale al primo la giapponese non è il massimo – ha detto l’azzurra- anche se non mi faccio influenzare dal nome, entro e combatto. Sono rientrata all'ultimo in corsa per la qualificazione e sapevo che sarebbero stati mesi difficili.
Mi dispiace di non esser riuscita a raggiungere l'obiettivo. -ha concluso Giorgia- Ora mi riposo e sistemo i dolori fisici che ho e che in questi mesi non mi hanno dato pace”.
“Dispiace perché ci sono atlete come Giorgia, che hanno mille punti e quindi hanno fatto un percorso investendo tanto e non si qualificano -è stata la riflessione di Francesco Bruyere- mentre c’è anche chi non gareggia da due anni, ha sei punti e si qualifica.
Si comprende il motivo e ben venga l’equità ed il massimo coinvolgimento per tutti i paesi, ma quelli sono aspetti che si potrebbero gestire con le wild cards e lasciare che sia il merito a qualificare con le quote, ad esempio i primi trenta della classifica e poi le wild cards.
Questo è un ragionamento che circola in linea di massima dietro le quinte, ovvero fra i coach nella zona warm-up e, da quanto ho modo di sentire, è abbastanza condiviso”.
Domani, sabato, ultima giornata di gare individuali ed anche senza atleti in gara, l’attenzione dell’intero staff azzurro sarà al massimo, perché dopo l’inserimento degli ultimi risultati individuali si potranno sciogliere gli ultimi enigmi sulla qualificazione degli atleti. L’attesa ha le ore contate…
I risultati della 5^ giornata
78: 1. Anna Maria Wagner (Ger)
2. Madeleine Malonga (Fra)
3. Guusje Steenhuis (Ned)
3. Mami Umeki (Jpn)
100: 1. Jorge Fonseca (Por)
2. Aleksandar Kukolj (Srb)
3. Varlam Liparteliani (Geo)
3. Ilia Sulamanidze (Geo)
Mondiali, Mungai ‘in quota’, Bellandi in attesa, Marconcini in commissione
Nicholas Mungai ha acquisito il pass per le Olimpiadi nei 90 kg (sabato, a fine gara, la notizia sarà ufficialmente confermata). Si tratta del settimo azzurro del judo ad aver ottenuto il lasciapassare olimpico per Tokyo e questa è la buona notizia della quinta giornata del campionato del mondo a Budapest. Per conoscere la sorte di Alice Bellandi invece, che ha gareggiato nei 70 kg, bisognerà attendere fino sabato, quando la conclusione delle gara individuali, ed in particolare con i risultati delle categorie 78 e +78 kg, si stabiliranno quelle che vengono definite le ‘riallocazioni’ o semplicemente ripescaggi.
Nicholas Mungai ha superato brillantemente i primi due turni, entrambi per ippon, con il greco Theodoros Tselidis e con il kazako Yersultan Muzapparov, si è poi dovuto arrendere al giapponese Kenta Nagasawa. Buona partenza anche quella di Alice Bellandi che ha superato per ippon la croata Lara Cvjetko, ma poi si è arresa di fronte a Maria Portela, brasiliana numero 9 del ranking.
“Oggi prima della gara mi sentivo davvero bene -ha detto Nicholas Mungai- sia fisicamente che mentalmente. Comunque, va detto anche che questa era l'ottava gara da gennaio e non era scontato arrivarci in condizione. Sono dispiaciuto per l'incontro con il giapponese, purtroppo ho avuto un problemino fisico durante l'incontro e non sono riuscito a combattere nel migliore dei modi. Comunque nei primi due incontri mi sono sentito bene, adesso incrociamo le dita per la quota continentale”.
E la quota continentale, per Nicholas Mungai, è arrivata.
Matteo Marconcini è entrato a far parte della commissione atleti IJF. È stato eletto nell’ambito dell’assemblea che si è tenuta oggi a Budapest a margine della quinta giornata di gare del campionato del mondo.
“Assieme ai colleghi della commissione intendiamo costruire qualcosa insieme e di solido. – ha detto Matteo Marconcini- Come primo atto abbiamo eletto al nostro interno il presidente, che è Sabrina Filzmoser, austriaca, che ha già maturato un’esperienza di quattro anni all’interno della commissione”.
Sabato e domenica a Velletri per la finale nazionale Juniores
Sabato e domenica il Palasport Bandinelli a Velletri accoglierà i 297 atleti appartenenti a 117 società sportive per disputare la Finale Nazionale per la classe Juniores.
L’appuntamento segue nel calendario nazionale la finale cadetti, che ha fissato un punto di ripartenza delle attività, ma precede anche la finale nazionale riservata alla classe seniores, che è stata programmata a Lignano Sabbiadoro il 19-20 giugno.
Al fine di evitare ogni possibile ulteriore interruzione è di fondamentale importanza da parte di tutti gli atleti, i tecnici e gli ufficiali di gara ammessi alla sede di gara, il rigoroso rispetto delle normative anti-Covid attualmente in vigore unitamente all’applicazione delle linee guida federali.
Le fasi finali delle due giornate potranno essere seguite in differita sulla pagina YouTube FIJLKAM.
Mondiali, Centracchio e Parlati portano a 6 i pass per Tokyo
Quarta giornata dei campionati del mondo di judo a Budapest ed all’Italia sono stati consegnati altri due pass per Tokyo.
Dopo quelli ottenuti da Francesca Milani (48), Odette Giuffrida (52), Manuel Lombardo (66), Fabio Basile (73) nelle prime tre giornate, sono stati aggiunti oggi i pass di “promozione diretta” a Maria Centracchio (63) e Christian Parlati (81).
Quella particolare alchimia che regolamenta le classifiche per la qualificazione olimpica ha tenuto in sospeso Maria Centracchio fino alla definizione delle semifinali. Dopo la sconfitta patita dalla forte serba Anja Obradovic, l’azzurra è rimasta in attesa del risultato di chi la seguiva in classifica ed avrebbe potuto scavalcarla, spingendola così fuori dalla zona qualificazione.
Una dopo l’altra, come i petali di una margherita, queste ‘avversarie indirette’ sono cadute lasciando così a Maria Centracchio la gioia e la soddisfazione dell’accesso alle Olimpiadi.
“Mi è dispiaciuto molto per la gara -ha detto Maria Centracchio- anche perché a mio avviso l’arbitraggio non è stato limpidissimo. Oggi però, anche se è iniziata male, sono riuscita a sigillare la mia posizione per Tokyo e sono felicissima. Ho lavorato tanto per arrivare a questo punto, ho superato tanti ostacoli e davvero non vedo l’ora di combattere alle Olimpiadi”.
Si è fermata presto anche la gara di Antonio Esposito che, negli 81 kg, cercava soprattutto una prova d’orgoglio, utile a migliorare quel suo notevolissimo trentesimo posto, ma utile anche al gioco di squadra per Christian Parlati.
“È stato un lungo percorso finito così così -ha commentato Antonio Esposito al termine dell’incontro perso con l’ucraino Manukian- ora mi opero la spalla e mi ricarico mentalmente, poi torno”.
Al blocco delle finali degli 81 kg sono arrivati sostanzialmente i più forti e per Christian Parlati, attualmente undicesimo, il poco che potrebbe cambiare in classifica non è in grado di togliergli il pass per Tokyo.
Giovedì è la quinta giornata e l’Italia gioca due carte importanti. Non solo per la qualificazione individuale, che per Alice Bellandi (70) e Nicholas Mungai (90) è legata ad un risultato positivo, ma anche per la possibilità di qualificare l’Italia al torneo a squadre ‘mixed-teams’.
Classifiche 4^ giornata
-63 kg
1. Clarisse Agbegnenou (Fra)
2. Andreja Leski (Slo)
3. Anja Obradovic (Srb)
3. Sanne Vermeer (Ned)
-81 kg
1. Matthias Casse (Bel)
2. Tato Grigalashvili (Geo)
3. Frank De Wit (Ned)
3. Anri Egutidze (Por)
Budapest day 3, Giovanni Esposito che peccato! A Fabio Basile il quarto pass per Tokyo
Se l’è giocata alla grande come sempre, Giovanni Esposito. E nella terza giornata del mondiale a Budapest, in gara le categorie dei 57 e 73 kg, il 23enne napoletano ha dimostrato un valore assoluto mettendo sotto avversari che gli stanno davanti in classifica. Esposito ha sconfitto il romeno Alexandru Raicu (n. 30) ed il kossovaro Akil Gjakova (n. 7), entrambi al golden score. Entrambi portati alla terza sanzione.
E li ha fatti impazzire e schiumare di rabbia perché Giovanni ha sempre fatto prima di loro quello che loro avrebbero voluto fare a lui. “Giovanni aveva un sorteggio molto complicato, ma ero davvero convinto che arrivasse in fondo. -ha detto Coach Francesco Bruyere- In questo quadriennio è maturato ed è cresciuto molto, ha acquisito consapevolezza nelle sue capacità ed ogni volta che sale sul tatami è più forte della volta precedente".
"Oggi lo ha dimostrato mettendo in riga due tra i top player e cedendo il passo solo per una distrazione con il forte azero Heydarov. Peccato davvero, perché una medaglia era alla sua portata. Con questo risultato -ha concluso Bruyere- Giovanni non è riuscito a centrare la qualificazione e ne siamo dispiaciuti, ma la sua posizione in ranking non riflette il valore reale. Lui è un campione ed il futuro gli sorriderà”.
L’azero Hidayat Heydarov è riuscito a non cadere nella trappola di Esposito grazie ad un wazari di morote seoi nage ad 1’30” dal termine e contenendo a due soltanto le sanzioni, fermando così l’azzurro agli ottavi, purtroppo fuori dai recuperi. “Oggi poteva arrivare una medaglia, pertanto questo mondiale mi lascia l’amaro in bocca -ha detto Giovanni Esposito- continuerò a lavorare e migliorarmi giorno dopo giorno per essere più forte e più maturo per la prossima olimpiade”. Con Macias (Swe), Shavdatuashvili (Geo), Turaev (Uzb), Ciloglu (Tur), Heydarov (Aze) e Hashimoto (Jpn) approdati oggi al blocco delle finali, la posizione in classifica di Fabio Basile non può arretrare e così, dopo Francesca Milani, Odette Giuffrida, Manuel Lombardo, anche lui è ufficialmente qualificato alle Olimpiadi a Tokyo.
Domani, giornata numero 4 di questo mondiale, sono attesi alla prova Maria Centracchio (63) ed Antonio Esposito (81).
Budapest, argento mondiale per Lombardo “ma il sogno era vincerlo!”
Uno straordinario Manuel Lombardo con una gara perfetta ha conquistato l’argento mondiale nei 66 kg a Budapest, un risultato che non solo lo proietta direttamente a Tokyo, ma lo colloca anche al posto di testa di serie numero 1 alle Olimpiadi. Ed assieme a Manuel festeggia anche Odette Giuffrida che, pur seguendo la gara dalla tribuna della Laszlo Papp Sports Arena, ha riscontrato la qualificazione ufficiale per le Olimpiadi nei 52 kg dove sarà anche la testa di serie numero 3.
La gara di Manuel Lombardo è iniziata superando prima il tedesco Sebastian Seidl, quindi il cubano Orlando Polanco, entrambi per wazari. È stata quindi la volta del russo Yakub Shamilov, ippon di morote seoi nage e del kazako Yeldos Zhumakanov, vinto con una controtecnica allo scadere del secondo minuto di golden score. La finale con Joshiro Maruyama è stata la sfida fra due grandi campioni, risolta grazie ad un’invenzione che ha colto Manuel di sorpresa con uno yoko tomoe nage rapidissimo. Ed è stato il wazari che ha fatto la differenza.
“Il mio sogno era vincerlo questo mondiale, non fare secondo. Sono ‘non-contento’, ma sereno perché dopo l’Europeo mi sono infortunato e poi è successo nuovamente proprio adesso, poco prima del mondiale e fino all’ultimo è stata in dubbio la partecipazione. Non sono riuscito a raggiungere lo scopo della gara però mi è sicuramente da stimolo per Tokyo”.
“È una medaglia importantissima -ha detto Raffaele Toniolo, tecnico che ha seguito oggi la gara di Manuel- ma che non soddisfa appieno Manuel che ha affrontato questo mondiale non al massimo della forma per un infortunio alla mano patito nel primo giorno di collegiale. In ogni caso ha voluto lo stesso combattere per vincere. Ci è andato vicino, non ci è riuscito per poco. Il nostro pensiero però è a Tokyo, in quell'evento vedremo il vero Manuel”.
“In realtà Manuel non ha bisogno di tanti commenti -ha detto Odette Giuffrida festeggiando assieme a Manuel il pass olimpico- Si presenta e dimostra tutto da solo. Dietro ogni sua medaglia c'è sempre una storia da raccontare. È difficile fermarlo, che sia un avversario, un infortunio o qualsiasi avversità. Manuel è nato per fare la storia. Ed ora è solo all'inizio”.
Martedì il mondiale affronta la terza giornata di gare con le categorie 57 kg femminili e 73 kg maschili e per l’Italia sarà in gara Giovanni Esposito.
Shihan Sermoneta regina a Ostia nella finale nazionale cadette
Finale nazionale cadetti, seconda giornata di gare e sui tatami nel PalaPellicone a Ostia si sono confrontate le categorie femminili. Al termine delle gare la premiazione delle società ha registrato il successo del Judo Shihan Sermoneta, accompagnato sul podio dall’Hydra Villabate al secondo posto e dal Banzai Cortina Roma al terzo.
“È stata una grande soddisfazione ritornare a gareggiare dopo più di un anno e ritrovarsi al primo posto nella classifica delle società –ha detto Bruno Pecoraro, tecnico dello Shihan Sermoneta- e con due ragazze al primo posto. Ed anche se ieri non è andata allo stesso modo siamo pienamente soddisfatti della ripresa e speriamo che si possa proseguire così. Ritornare a sedersi a bordo tatami è stata un’emozione da far venire la pelle d’oca ed è stato ovviamente ancora più bello dato che Sofia e Gaia hanno conquistato due medaglie d’oro”.
“È stata un’emozione grande vivere questa gara perché si sentiva, si avvertiva nell’aria la volontà di riprendere, di ritornare a stare insieme con gli altri -ha detto Andrea Regis, nella sua nuova veste di consigliere federale- cose che ci sono mancate tanto in questo lungo periodo. Voglia di combattere, di vincere, di primeggiare, ma con grande rispetto ed è questa la vittoria più importante di questi due giorni. È stata la prima volta che mi sono ritrovato a premiare i ragazzi ed è stato un motivo di orgoglio, ma l’emozione che ho provato è stata per loro -ha aggiunto Regis- perché mi è venuto spontaneo immedesimarmi con la loro emozione. Ma ho premiato anche due grandi società, ieri Akiyama Settimo e oggi Shihan Sermoneta, ed anche questa è stata una prima volta che ha un significato particolare per questo periodo, che speriamo di poter lasciare alle spalle in fretta”.
Classifiche Femminili
40: 1. Sofia Santillo (Shihan Sermoneta)
2. Alessia Mazzoleni (Judo Club Clusone)
44: 1. Rebecca Valeriani (Cus Parma)
2. Ginevra Revelli (Budo Semmon Gakko)
3. Aurora Platania (Dynamic Center Gravina)
3. Alessandra Dispenza (Hydra Soc.Coop.)
48: 1. Sofia Mazzola (Hydra Soc.Coop)
2. Asia Sassi (Judo Shiai)
3. Anna Iovino (New Crazy Fitness)
3. Ilaria Finestrone ((Judo Team Iacovazzi)
52: 1. Micaela Sciacovelli (A.S.D.Kanku Dai)
2. Gaia Massimetti (Fitness Club Nuova Florida)
3. Emma Stoppari (Ginnastica Triestina)
3. Michela Terranova (Ischia Judo)
57: 1. Gaia Stella (Judo Shihan Sermoneta)
2. Angelica Demattè (A.S.D. Judo San)
3. Savita Russo (Koizumi Scicli)
3. Marina Foltran (Judo Tamai)
63: 1. Sara Corbo (Banzai Cortina Roma)
2. Chiara Castiello (Accademia Arti marziali Lamezia)
3. Giulia Rossolato (Pol. Montereale)
3. Simona Cirulli (Team Guerrazzi)
70: 1. Eleonora Giusti (Judo Hidenobu Yano)
2. Aurora Mengia (Centro Scuole Judo)
3. Sara Millauro (Titania Judo Club)
3. Serena Ondei (Judo Bergamo)
+70: 1. Morgana De Paoli (Pol. Riccione)
2. Lucia Magli (San Mamolo Judo)
3. Angelica Zanesco (Pro Patria Judo)
3. Giulia Telesca (Europaradise)
Società: 1. Judo Shihan Sermoneta, 20; 2. Hydra Soc. Coop. Villabate, 20; 3. Banzai Cortina Roma, 18
Budapest day 1 e Francesca Milani conquista il pass per Tokyo
Francesca Milani è qualificata per le Olimpiadi a Tokyo. È questo il primo riscontro importante riportato dalla squadra azzurra ai campionati mondiali iniziati oggi a Budapest. Nella prima delle otto giornate di gare sono salite sui tatami della Laszlo Papp Sports Arena gli atleti delle categorie più leggere, 60 maschili e 48 femminili, e per l’Italia hanno gareggiato nei 48 kg Francesca Milani, che ha ottenuto due vittorie su Senturk (Tur), Bedioui (Tun) ed è stata sconfitta da Wakana Koga (Jpn), poi argento, ecFrancesca Giorda, che è stata sconfitta dalla cilena Vargas Ley.
“Sono molto soddisfatta di tutto il percorso fatto negli ultimi mesi, dei risultati ottenuti e quindi di aver ottenuto il pass per Tokyo. -ha detto Francesca Milani- Se ripenso ai mesi scorsi non mi sarei mai aspettata tutto questo, non perché non credessi in me ma perché le possibilità erano ridotte e non c’era modo di sbagliare e tutto quello che avrei dovuto fare doveva essere fatto o bene o bene! Detto questo devo anche ringraziare chi ha creduto in me, permettendomi di partecipare ai Grand Slam fatti, senza questa possibilità adesso staremo parlando di altro. Oggi ho sentito un po’ di stanchezza fisica dovuta a tutto il percorso fatto fino ad ora e quindi sono consapevole degli errori commessi per distrazione e forse poca concentrazione! Adesso, come prima, l’unico obiettivo è l’Olimpiade, e darò tutta me stessa per concludere in bellezza questo quadriennio. Grazie a tutti quelli che ogni giorno mi sostengono e credono in me dandomi una forza pazzesca e niente.... ci vediamo a TOKYO!”.
“È stata una gara molto complicata a livello mentale per Francy Giorda -è stato invece il commento di Francesco Bruyere, che oggi ha seguito la gara di Francesca Giorda- il peso di dover arrivare in finale per sorpassare la sua compagna di squadra e ottenere il pass olimpico non l’ha sicuramente aiutata. Per quanto riguarda l’incontro era ovviamente alla sua portata, ma la cilena è stata brava a metterla sulla confusione e Francy non è riuscita ha trovare la chiave per chiudere a suo favore. Detto questo, Francesca ha avuto in questi anni grandissimi problemi alla schiena che è riuscita a tamponare grazie ad una grande costanza e professionalità nel lavoro, ha fatto un enorme salto di qualità ed essere qui oggi tra le qualificate olimpiche a giocarsi un pass è davvero qualcosa di eccezionale. Brava davvero e grazie”.
A seguire la gara di Francesca Milani invece, è stato coach Dario Romano, che l’ha commentata così: “Francesca è arrivata provata dalle numerose competizioni che ha dovuto affrontare in breve tempo ed era già da un po’ di giorni che lamentava affaticamento. Abbiamo anche adeguato il lavoro in corso per metterla in una condizione ottimale, ma nonostante oggi abbia dato tutta sé stessa, non è bastato. Sicuramente in questi ultimi mesi ha preso coscienza che a Tokyo potrà giocarcela con tutte indistintamente e sono certo che ci farà divertire. Grande rispetto merita il percorso di Francesca Giorda per la tenacia il coraggio e la lealtà con la quale si è battuta in questi mesi!”.
Si è conclusa dunque con un applauso unanime per le due Francesca dei 48 kg la prima giornata di questi campionati del mondo, ma anche con l’abbraccio fra le due atlete che è stato “catturato” dall’attenzione e dalla sensibilità di Odette Giuffrida, che a Budapest è presente per osservare i 52 kg, ma anche per supportare la squadra. “Sono speciali queste due ragazze -ha detto Odette spiegando perché ha scattato due foto- e per me questo gesto vale più di qualsiasi cosa. Finita la gara -ha spiegato Odette- stavo andando a pranzare assieme a Francesca Giorda e, ad un tratto, non la trovo più. Mi sono girata e stava abbracciando Francesca Milani. Non ho resistito e ho scattato una foto. Quando l'ho vista, con le lacrime agli occhi, mi ha detto: Ovviamente sto male perché non parto, ma comunque sono felice che dall'altra parte ci sia una persona come lei. Per me questo dice tutto e vale molto di più di ogni medaglia”. Lunedì a Budapest sarà il day 2 per questi campionati mondiali che attendono gli atleti dei 66 kg con Manuel Lombardo che parte da testa di serie numero 1 e le atlete dei 52 kg, con Odette Giuffrida che, viceversa, la gara se la guarda e se la studia dalla sua posizione privilegiata di numero 4 al mondo.
Classifiche prima giornata
48: 1. Natsumi Tsunoda (Jpn), 2. Wakana Koga (Jpn), 3. Julia Figueroa (Esp) e Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
60: 1. Yago Abuladze (RJF), 2. Gusman Kyrgyzbayev (Kaz), 3. Francisco Garrigos (Esp) e Karamat Huseynov (Aze)
Akiyama e Nippon Club sul podio dei cadetti
Il judo è ripartito ed il primo passo lo hanno fatto gli atleti della classe cadetti che, nella tarda serata di ieri, hanno terminato la finale nazionale maschile. È stata una gara lunga ovviamente, perché le procedure richieste dalle nuove norme anti-Covid pretendono il loro tempo, così come lo svolgimento della gara, che è stato suddiviso in tre blocchi. Si tratta di sacrifici necessari pur di ripartire. Ed atleti e tecnici delle società si sono presentati puntuali e motivati, pronti a partire.
Al termine della prima giornata riservata alle categorie maschili, sul gradino più alto del podio delle società, c’è ancora l’Akiyama Settimo al primo posto, seguito dal Nippon Club e dall'Accademia Torino. Oggi invece, è ancora il turno della classe cadetti con le categorie femminili.
“Fa piacere che, dopo più di un anno e mezzo di stop, siamo ritornati su quello stesso primo gradino del podio che avevamo lasciato. -è stato il commento di Pierangelo Toniolo, tecnico dell’Akiyama Settimo, società prima classificata- È stato un periodo difficile per tutti e bisogna ricominciare, anche se non si può finire alle 11 di sera. L’augurio che faccio, è di essersi lasciati questo periodaccio alle spalle e che il judo ritorni a navigare con la barra dritta. Oggi bisogna dire ‘bravo’ a tutti i ragazzi che sono venuti qua, perché non hanno mollato, hanno continuato con il judo ed anche se oggi non sono venuti i risultati, bisogna rassicurarli che verranno in futuro. Compresi quelli che oggi non ci sono per tante strane alchimie. Lavoriamo perché se vogliamo tirar fuori dei campioni abbiamo bisogno di numeri ancora maggiori, il Covid ci ha portato via un po’ di numeri e dobbiamo recuperare. Oggi sono stati tutti bravi, tutti di tutte le società”.
46: 1. Francesco Crociani (Judo Grosseto)
2. Gabriele Audisio (C.R.S. Akiyama)
3. Gabriele Carnemolla Carnemolla (Koizumi Scicli)
3. Mattia Pellizzaro (Robur et Fides)
50: 1. Nicolò Busia (C.R.S. Akiyama)
2. Giulio Muzzi (C.U.S. Siena)
3. Emiliano Lattanzi (Harmony Club)
3. Tobia Grazzini (C.U.S. Siena)
55: 1. Vincenzo Manferlotti (Nippon Club)
2. Pietro Andreini (Judo Piombino)
3. Enzo Quattrociocchi (A.S.D.G.Giovinazzo)
3. Simone Gonini (Fitness Club Nuova Florida)
60: 1. Manuel Parlati (Nippon Club)
2. Francesco Sampino (Hydra Soc.Coop.)
3. Riccardo Ceschiutti (Sport Team Udine)
3. Alessandro Ceschiutti (Sport Team Udine)
66: 1. Valerio Accogli (Banzai Cortina)
2. Stefano Garnero (C.R.S. Akiyama)
3. Manuel Misoaga (A.S.D.G.Giovinazzo)
3. Federico Ninfo (Judo Club Rozzano)
73: 1. Fabrizio Esposito (Star Judo Club)
2. Francesco Sansonetti (Fitness Club Nuova Florida)
3. Alessandro Sorelli (A.S.D.Judokan)
3. Tommaso Perfetti (Fitness Club Nuova Florida)
81: 1. Alessandro Bruno Durbano (Kodokan Chieti)
2. Iacopo Bardus (Judo Kuroki)
3. Nicholas Capponi (A.S.D. Judokan)
3. Nicola Chiari (Kyu Shin Do Kai Parma)
90: 1. Francesco Basso (Accademia Torino)
2. Simone Galasso (Accademia Torino)
3. Owusu Henry Owusu Asare (Kyu Shin Do kai Parma)
3. Francesco Bruno (Sporting Club Albinia)
+90: 1. Eros Papi (Sekai Budo Pordenone)
2. Emanuel Kulbitskiy (Eisho Club Milano)
3. Lorenzo Paradiso (Judo Club Ronin)
3. Emiliano Rossi (Pol. Casteverde)