Gli applausi di Thomas Bach ai campioni di judo nel Nippon Budokan
C’era anche Thomas Bach, il Presidente del Cio, ad assistere al blocco delle finali della terza giornata di gare olimpiche di judo nel Nippon Budokan. Ad accoglierlo ci sono stati il presidente dell'IJF, Marius Vizer, Yasuhiro Yamashita, presidente del Comitato Olimpico giapponese e della All Japan Judo Federation, una fila di campioni olimpici compresi i tre giapponesi vincitori nelle prime due giornate ed i componenti la squadra dei rifugiati.
Anche le prestigiose autorità, dunque, hanno applaudito le medaglie d’oro vinte nei 57 kg da Nora Gjakova (Kos) e nei 73 kg Shohei Ono (Jpn).
“Ono è il miglior judoka che io abbia mai visto” ha detto Kosei Inoue, un altro gigante di questo sport, in tribuna d’onore assieme a Bach, Vizer e Yamashita.
Queste le dichiarazioni ed i commenti della terza giornata.
Kosei Inoue: "Ono è il miglior judoka che abbia mai visto in vita mia. È la combinazione perfetta di potenza, precisione e tecnica".
Ono Shohei: "Quando ho vinto il mio primo titolo olimpico ero giovane. Oggi, e dopo anni passati a sconfiggere tutti, posso dirvi che non è stato facile. Sono anche molto felice perché in tutti questi anni sono riuscito a rimani nella mia categoria di peso, e anche questo è un risultato".
Lasha Shavdatuashvili: "Sono un po' deluso ovviamente, ma Ono è il miglior judoka. È così forte e non sbaglia mai. Alla fine questo è judo e siamo uguali, ognuno con due mani e due gambe e le stesse opportunità. I migliori vincono. La mia strada verso la finale è stata dura ma ho sempre fiducia in me stesso e non mi arrenderò mai".
Fabio Basile: “Ho dato il massimo per tutti questi anni e avrei dato anche la mia vita su quel tatami. E così ho fatto. Chi ha visto il mio incontro sa bene come è andata, lui è riuscito a prendere il sopravvento dopo 9 minuti di combattimento all'estremo delle nostre forze. Stimo sinceramente questi uomini che stanno lottando per il sogno di una vita, quello di vincere le Olimpiadi e diventare dei dell'Olimpo. Complimenti An, sei stato fantastico”.
Nora Gjakova: "Non è stata la gara più bella ma non importa, l'importante era vincere. Voglio ringraziare Majlinda. Ha iniziato il percorso, ci ha supportato tutti. Senza di lei l'oro di Distria e il mio oro non ci sarebbero mai stati».
Majlinda Kelmendi: "Oggi ho visto tutti i suoi incontri e fin dall’inizio ho pensato che oggi sarebbe stata la sua giornata", mentre Driton Kuka l'allenatore ha dichiarato: "Il Kosovo è un piccolo paese ma una grande nazione di judo".
Sarah Leonie Cysique: "Ho bisogno di vedere il video perché non ho fatto nulla di sbagliato. Ho persino pensato che lei avrebbe ricevuto lo shido, quindi sono rimasta scioccata quando l'arbitro ha indicato me. Rispetto la decisione, ma voglio vedere di nuovo l'azione."
Jessica Klimkait ha messo al collo la prima medaglia olimpica nel judo per il Canada: "Non dico che sono stanca da Budapest. Il Mondiale è stato soltanto sei settimane fa, ma nessuna scusa. Tutto è stato fatto per arrivare qui ed ero pronta a vincere. Non so cosa sia successo."
Julia Kowalczyk (Pol) è stata una fra le diverse veterane della categoria che oggi, molto probabilmente, hanno partecipato ai loro ultimi Giochi Olimpici. Dopo Tokyo 2020 infatti, sicuramente alcuni fra i top player di oggi si fermeranno, ad esempio Telma Monteiro (Por), Hedvig Karakas (Hun) e Miryam Roper (Pan) potrebbero aver calcato il tatami per l'ultima volta, ma la più iconica è la 41enne Sabrina Filzmoser (Aut).
L’ultima uscita dal tatami di Sabrina è stata molto commovente e le delegazioni ed i funzionari presenti le hanno dedicato una vera e propria ovazione che ha fatto vibrare il Nippon Budokan. È stata un'ovazione degna dell'incredibile carriera di questa fuoriclasse che ha partecipato per la prima volta ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino, è stata numero uno mondiale, ha vinto due titoli europei e due medaglie di bronzo mondiali. Oggi che lascia il tatami di alto livello Sabrina rimane nel judo come Ambasciatrice dell’IJF ed è stata recentemente eletta Presidente della Commissione Atleti IJF della quale fa parte anche Matteo Marconcini. Un addio molto speciale per una atleta molto speciale.
Martedì 27 luglio, quarta giornata di gare olimpiche e tutto il Team Italia sarà con Maria Centracchio che, nei 63 kg, affronterà Damiella Nomenjanahary (Mad) e Christian Parlati che, negli 81 kg attende il vincitore fra Mohamed Abdelaal (Egy) e Attila Ungvari (Hun).
Le gare, che possono essere seguite in diretta streaming con un abbonamento su Discoveryplus, iniziano alle 4.00 e possono essere riviste anche On Demand.
An Changrim spegne l’Olimpiade di Fabio Basile
Niente da fare per Fabio Basile che, nella terza giornata di gare dell’Olimpiade nel Budokan a Tokyo, non è riuscito nei 73 kg a superare il turno con il sudcoreano An Changrim. Al termine di un incontro estremamente incerto, nel quale l’azzurro non ha risparmiato idee ed energie, An Changrim campione del mondo a Baku 2018 ha trovato lo spunto risolutore con una sequenza o uchi-o soto gari quando il tempo del golden score aveva superato i 4 minuti e 30 secondi.
“Oggi Fabio stava molto bene -ha detto il tecnico azzurro Raffaele Toniolo- è stato un incontro tra due grandi campioni, molto teso sul filo del rasoio. Fabio ha dato tutto e ha perso con un avversario che arriverà in fondo. Purtroppo, il sorteggio non è stato dei migliori”.
Il forte coreano infatti, ha poi superato anche l’uzbeko Turaev e l’israeliano Butbul ed alle 10 (italiane) disputerà la semifinale olimpica con il georgiano Shavdatuashvili, mentre nell’altra semifinale Shohei Ono (Jpn) se la vedrà con il mongolo Tsend-Ochir.
“Fabio oggi ha fatto veramente un ottimo incontro, il koreano An era alla sua portata -ha detto Giovanni Esposito, che con Fabio Basile ha condiviso il percorso di qualificazione per Tokyo- per quanto riguarda le semifinali, quei quattro atleti corrispondono esattamente ai miei pronostici. Ormai credo di conoscere i miei avversari quasi meglio di me stesso”.
Odette Giuffrida “medaglia molto più difficile rispetto quella di Rio”
“Prendere questa medaglia è stato molto più difficile rispetto l'argento a Rio, -ha detto Odette Giuffrida- perché ho lottato molto negli ultimi 3 anni con gli infortuni e con altre cose. È stata la prima volta che ho affrontato Abe e ho preparato una strategia, ma non è bastato. È stato molto difficile anche prepararsi per la finale per la medaglia di bronzo dopo aver perso la semifinale. Ecco perché questa medaglia significa così tanto per me”.
“Odette ha confermato una maturità tecnico tattica impressionante, -ha detto il Presidente Domenico Falcone- che le consente di essere protagonista in tutte le competizioni. Oggi è stata bravissima nel mantenere alta la concentrazione nella finale per il terzo posto”.
“Manuel credo che abbia sofferto un po' la competizione -ha aggiunto Falcone- l’evento olimpico a volte crea ansie e disagi che possono complicare la prestazione, che è stata comunque gagliarda e generosa. Peccato perché il bronzo era molto vicino, e per tutto quello che ha fatto quest’anno, dall’oro agli Europei e l’argento ai Mondiale, l’avrebbe meritato”.
I commenti degli altri
Uta Abe ha detto: "Quando mi è stato chiesto se fosse più difficile combattere o guardare combattere mio fratello, devo dire che è stato molto più difficile combattere la finale. La chiave in finale è stata essere pazienti e non commettere errori ed è stato proprio così che ho vinto".
Amandine Buchard ha detto: "Mi sentivo benissimo oggi, ho fatto tutte le cose giuste al momento giusto. In finale ho sentito di essere un po' spaventata, l'ho sentito proprio così. Ho fatto un errore, solo uno ma è mi è costato l'oro. Sono orgogliosa di questo argento e garantisco che non sarà l'ultima finale tra noi due".
Chelsie Giles ha dichiarato: "Quest'anno ho imparato a non sottovalutarmi. Stamattina mi sentivo benissimo. Ho fatto un piccolo errore nei quarti di finale ma poi sono riuscita a prendere il bronzo. Il prossimo passo è divertirmi a guardare le gare degli altri, soprattutto quelle dei miei compagni".
Driton Kuka, l’allenatore di Majlinda Kelmendi ha detto: "Majlinda, grazie per la vita! Sarai per sempre campionessa olimpica, mondiale ed europea! Non essere triste oggi. Tutto il lavoro e il sacrificio, il sudore e il sangue che hai pagato per te, per me, le nostre famiglie, per tutta la nostra gente, ti hanno premiato durante la tua carriera. Non essere triste perché l'oro di Distria è quello di tutta la nostra squadra. Non essere triste oggi per favore. Tieni la testa alzati perché ci hai dato tanta gioia! Rimarrò orgoglioso di te fino al mio ultimo respiro".
Hifumi Abe ha detto: "Il Budokan è il posto migliore per il judo, quindi volevo lasciare il tatami orgoglioso. L'ho fatto, il mio sogno si è avverato ed è ancora meglio perché c'erano due sogni ed entrambi sono finiti bene. È il più grande momento dei miei 23 anni di vita".
Vasha Margvelashvili ha dichiarato: "Abe è un grande campione e merita il suo oro. Ho cercato di andare per gradi tutto il giorno. Sono riuscito con questo piano fino alla finale. Lì, è mancato qualcosa".
An Baul ha detto: "Che giornata! Sono stanco come lo ero a Rio ed è stato difficile come 5 anni fa".
L'allenatore di Daniel Cargnin ha detto: “Siamo migliorati negli ultimi 2 anni ma ci mancavano medaglie ai grandi eventi. Quello che dovevamo fare era migliorare sotto l'aspetto competitivo. Ecco perché oggi sono così felice".
Odette non scende dal podio olimpico, è bronzo! Lombardo quinto
È nuovamente magica la seconda giornata degli azzurri del judo alle Olimpiadi! Proprio come cinque anni fa a Rio, nelle categorie dei 52 e dei 66 kg, l’Italia si è emozionata per due atleti che hanno meritato una finale olimpica anche nel Budokan a Tokyo, Odette Giuffrida e Manuel Lombardo, bravissimi a ripagare il mondo dalle aspettative imposte da una ranking list che non sa né può mentire.
Odette Giuffrida e Manuel Lombardo sono stati straordinari, anche se la medaglia di bronzo nei 52 kg ed il quinto posto nei 66 kg da soli non li descrivono abbastanza.
“Che gara strepitosa! -ha detto Francesco Bruyere, tecnico azzurro che ha seguito la gara di Odette, durante la cerimonia di premiazione- Per me è stata un’emozione indescrivibile, un sogno coronato fatto di immensi sacrifici, un regalo immenso per cui non posso che ringraziare questa fantastica campionessa”.
Odette è stata implacabile con la romena Andreea Chitu, superata al golden score con ippon di morote seoi nage, con la belga Charline Van Snick, sulla quale ha avuto la meglio con un wazari di kata guruma e, dopo essersi opposta da pari a pari in semifinale ad Uta Abe, cui ha ceduto il passo solo dopo 3 minuti e 11” di golden score, si è aggiudicata il terzo posto a spese di Reka Pupp, insidiosissima ungherese che oggi ha messo subito fuori dai giochi la campionessa uscente, Majlinda Kelmendi. Ippon di reverse-seoi dopo 31” di golden score per l’immensa Odette.
“Oggi ho dimostrato a me stessa che il lavoro, la motivazione e la testa possono superare qualsiasi problema -ha detto Odette Giuffrida- sono davvero felice di essere salita di nuovo sul podio. Certo, volevo l’oro, ma sono contenta anche per essere riuscita a riprendermi dopo la sconfitta in semifinale e poter essere salita su questo podio con le atlete più forti È immenso anche Manuel Lombardo, arrivato a Tokyo da sorvegliato speciale in quanto numero 1 mondiale pre e post pandemia, incurante di infortuni (mandibola e ginocchio) recuperati prodigiosamente e sempre pronto a colpire nelle grandi occasioni (europei e mondiali). Questo quinto posto alle Olimpiadi che voleva vincere, e che tutti si aspettavano vincesse, è semplicemente la dimostrazione che Manuel Lombardo non è un “alieno”. E che, nella giornata in cui potrebbe sembrare “sotto tono”, si piazza al quinto posto in un’Olimpiade che più speciale di questa non si può.
Le due medaglie d’oro della seconda giornata sono state vinte dai fratelli Uta e Hifumi Abe, già campioni del mondo assieme nel 2018 a Baku. Si tratta della prima coppia di fratelli judoka che vince l’oro nella stessa Olimpiade.
52 kg
- 1) Uta Abe (Jpn)
- 2) Amandine Buchard (Fra)
- 3) Chelsie Giles (Gbr) e Odette Giuffrida (Ita)
66 kg
- 1) Hifumi Abe (Jpn)
- 2) Vazha Margvelashvili (Geo)
- 3) An Baul (Kor) e Daniel Cargnin (Bra)
- 5) Manuel Lombardo (Ita)
Odette Giuffrida in semifinale, Manuel Lombardo ai recuperi
Seconda giornata di Olimpiade per il judo nel Budokan a Tokyo e le aspettative della squadra azzurra hanno trovato le risposte di Odette Giuffrida, che ha conquistato un posto nella semifinale olimpica dei 52 kg, e di Manuel Lombardo che, sconfitto ai quarti dal brasiliano Cargnin, affronterà l’incontro di recupero per accedere eventualmente alla finale per il bronzo.
Odette è stata implacabile sia con la romena Andreea Chitu, superata al golden score con ippon di morote seoi nage, che con la belga Charline Van Snick, sulla quale ha avuto la meglio con un wazari di kata guruma approdando così in semifinale che la vedrà opposta alla nipponica Uta Abe.
“Ci siamo e siamo pronti… -ha detto il coach azzurro Francesco Bruyere- Ody sta bene e sa quello che deve fare. Ha lavorato tanto per essere qui in questo momento, ora deve viverlo come solo lei sa fare”.
Passato direttamente al secondo turno in quanto testa di serie, Manuel Lombardo ha sconfitto per wazari (kata guruma) il kazako Yerlan Serikkzhanov prima di essere costretto a cedere il passo al brasiliano Daniel Cargnin, che già aveva eliminato Denis Vieru, con un wazari negli ultimi secondi. Manuel Lombardo alle 10 italiane affronterà nel recupero il mongolo Baskhuu Yondonperenlei.
Francesca Giorda: “Krasniqi? Me l’aspettavo e Milani mi è piaciuta molto”
Alla venticinquenne kosovara Distria Krasniqi è stato assegnato il primo titolo nel Budokan a Tokyo per il judo in questa Olimpiade così tanto attesa e finalmente iniziata. Protagonista di una gara impeccabile nei 48 kg, Krasniqi ha dato il primo dispiacere al Giappone, superando in finale Funa Tonaki, argento, che è salita sul podio assieme a Daria Bilodid ed Urantsetseg Munkhbat, bronzo, di fatto le quattro teste di serie classificate nel rispetto dell’ordine di posizionamento nel tabellone.
“Il podio non ha lasciato spazio alle sorprese -ha detto Francesca Giorda dopo aver sostenuto Francesca Milani- le ragazze che hanno fatto medaglia erano le favorite. La cosa che più mi aspettavo è stata sicuramente la vittoria di Krasniqi. Franci Milani è stata davvero fortissima e mi è piaciuta molto in gara. L'incontro è stato molto combattuto fino alla fine. Sinceramente ero sicura andasse avanti, ma questo purtroppo è il judo”.
L’oro per il Giappone è arrivato però con Naohisa Takato, ventottenne che a Rio mise al collo il bronzo ed oggi, nella finale affidata alle valutazioni di Roberta Chyurlia, ha superato l’eccellente Yang Yung Wei, cinese di Taipei e, al terzo posto il francese Luka Mkheidze ed il kazako Yeldos Smetov, argento a Rio. Una curiosità è che Takato, Yang, Mkheidze e Smetov si trovano così ordinati anche nella classifica della somma dei tempi del solo golden score disputati oggi, primo Takato con 14’20” (3 incontri al golden score), secondo Yang con 10’30” (3), terzo Mkheidze con 9’56” (3), quarto Smetov con 7’49” (2).
“Mi sono ripromessa di vivere questa gara come fosse una gara del circuito -ha detto Roberta Chyurlia al termine della prima giornata- questo mi sta permettendo di rimanere lucida e fare quello per cui sono venuta qui: arbitrare. Per pensare a cosa abbiamo fatto ci sarà tempo... ora devo pensare a rimanere concentrata e dare il meglio per il bene degli atleti. Se dovessi fermarmi per un secondo e pensare cosa c’è in palio, credo non avrei nemmeno la forza di fare quei 5 gradini per salire sul tatami. E chi mi conosce lo sa, non ho ancora fatto niente”.
Domani, seconda giornata, con Odette Giuffrida nei 52 kg e con Manuel Lombardo nei 66 kg. E se dovesse funzionare come oggi nei 48 kg, con le teste di serie che fanno rispettare le gerarchie anche nella classifica finale… bè, non ci sarebbe niente da obiettare.
48
- 1) Distria Krasniqi (Kos)
- 2) Funa Tonaki (Jpn)
- 3) Daria Bilodid (Ukr) e Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
60
- 1) Naohisa Takato (Jpn)
- 2) Yang Yung Wei (Tpe)
- 3) Luka Mkheidze (Fra) e Yeldos Smetov (Kaz)
Lin ha fermato l’Olimpiade di Milani
Prima giornata di gare olimpiche per il judo nel Budokan a Tokyo con le categorie più leggere, i 48 kg femminili ed i 60 kg maschili. Francesca Milani è stata la prima azzurra che è salita sul tatami per affrontare Lin Chen-Hao, ventitreenne cinese di Taipei, quarantaduesima nel ranking mondiale e mai incontrata prima.
L’incontro si è acceso fin dall’inizio, stimolato anche dalla sanzione assegnata dopo 16 secondi ad entrambe. Al minuto 1’03” arriva la seconda sanzione a Lin che, venti secondi più tardi, marca wazari. Francesca spinge sull’acceleratore ed incalza mettendo sotto pressione Lin, ed a 3’05” mette a segno il wazari che ripristina la parità.
Mancano 20 secondi al termine quando Francesca controlla un attacco di Lin e va pancia a terra, l’azione prosegue e Lin ne approfitta ottenendo il secondo wazari convalidato dopo il controllo della moviola.
“Sono orgogliosa di me e per essere arrivata fin qui -ha detto Francesca Milani- però mi aspettavo di più, sapevo di potercela fare ma l’emozione ha fatto la sua parte. Purtroppo, l’amaro in bocca rimane. Ora maschererò questa delusione per dare supporto ai miei compagni di squadra, per me è finita è vero, ma per loro no! Quindi ora penso solo a loro!”
“Probabilmente ha pagato lo scotto dell’emozione –ha detto il presidente federale Domenico Falcone- certamente ha dato il massimo ed è proprio questo l’elemento che non deve mancare alla squadra”.
Le quattro teste di serie disputeranno le semifinali nei 48 kg:
Distria Krasniqi (Kos)-Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
Daria Bilodid (Ukr)-Funa Tonaki (Jpn)
Le semifinali nei 60 kg:
Yang Yung Wei (Tpe)-Luka Mkheidze (Fra)
Naohisa Takato (Jpn)-Yeldos Smetov (Kaz)
Sorteggio fatto! Pronti per iniziare i Giochi...
Ormai ci siamo! Anche il sorteggio olimpico è stato fatto ed è consultabile QUI, fra poche ore nell’ambito della cerimonia di apertura, i Giochi Olimpici Tokyo 2020 saranno dichiarati ufficialmente aperti.
Le gare di JUDO hanno inizio subito ed alle 11 (ora locale) quando in Italia saranno le 4 di mattina di sabato (24 luglio) sui due tatami nel Budokan saliranno le atlete dei 48 kg e gli atleti dei 60 kg.
Per ciascuna categoria di peso è indicato il numero dei partecipanti ed i nomi delle prime quattro teste di serie
Sabato 24 luglio 2021
F: -48 kg (28 atlete)
- Distria Krasniqi (Kos), 2. Daria Bilodid (Ukr), 3. Funa Tonaki (Jpn), 4. Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
M: -60 kg (23 atleti)
- Robert Mshvidobadze (Rus), 2. Naohisa Takato (Jpn), Yeldos Smetov (Kaz), 4. Francisco Garrigos (Esp)
Azzurri in gara: Francesca Milani
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Domenica 25 luglio 2021
F: -52 kg (29 atlete)
- Amandine Buchard (Fra), 2. Uta Abe (Jpn), 3. Odette Giuffrida (Ita), 4. Majlinda Kelmendi (Kos)
M: -66 kg (27 atleti)
- Manuel Lombardo (Ita), 2. An Baul (Kor), 3. Vazha Margvelashvili (Geo), 4. Hifumi Abe (Jpn)
Azzurri in gara: Odette Giuffrida, Manuel Lombardo
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Lunedì 26 luglio 2021
F: -57 kg (25 atlete)
- Jessica Klimkait (Can), 2. Tsukasa Yoshida (Jpn), 3. Nora Gjakova (Kos), 4. Sarah Leonie Cysique (Fra)
M: -73 kg (36 atleti)
- Rustam Orujov (Aze), 2. Lasha Shavdatuashvili (Geo), 3. An Changrim (Kor), 4. Tommy Macias (Swe)
Azzurri in gara: Fabio Basile
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Martedì 27 luglio 2021
F: -63 kg (31 atlete)
- Clarisse Agbegnenou (Fra), 2. Tina Trstenjak (Slo), 3. Miku Tashiro (Jpn), 4. Catherine Beauchemin-Pinard (Can)
M: -81 kg (35 atleti)
- Matthias Casse (Bel), 2. Sagi Muki (Isr), 3. Tato Grigalashvili (Geo), 4. Vedat Albayrak (Tur)
Azzurri in gara: Maria Centracchio, Christian Parlati
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Mercoledì 28 luglio 2021
F: -70 kg (28 atlete)
- Sanne Van Dijke (Ned), 2. Margaux Pinot (Fra), 3. Chizuru Arai (Jpn), 4. Barbara Matic (Cro)
M: -90 kg (33 atleti)
- Nikoloz Sherazadishvili (Esp), 2. Noel Van T End (Ned), 3. Krisztian Toth (Hun), 4. Lasha Bekauri (Geo)
Azzurri in gara: Alice Bellandi, Nicholas Mungai
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Giovedì 29 luglio 2021
F: -78 (24 atlete)
- Madeleine Malonga (Fra), 2. Shori Hamada (Jpn), 3. Anna-Maria Wagner (Ger), 4. Guusje Steenhuis (Ned)
M: -100 (25 atleti)
- Varlam Liparteliani (Geo), 2. Jorge Fonseca (Por), 3. Michael Korrel (Ned), 4. Peter Paltchik (Isr)
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Venerdì 30 luglio 2021
F: +78 kg (27 atlete)
- Idalys Ortiz (Cub), 2. Iryna Kindzerska (Aze), 3. Akira Sone (Jpn), 4. Maria Suelen Altheman (Bra)
M: +100 kg (22 atleti)
- Tamerlan Bashaev (Rus), 2. Hisayoshi Harasawa (Jpn), 3. Lukas Krpalek (Cze), 4. Guram Tushishvili (Geo)
11:00: Preliminari (04:00 in Italia)
17:00: Blocco Finale e premiazioni (10:00 in Italia)
Sabato 31 luglio 2021
Evento a squadre miste (12 squadre)
Italia in gara con Francesca Milani, Odette Giuffrida (57), Maria Centracchio (70), Alice Bellandi (+70), Manuel Lombardo, Fabio Basile (73), Christian Parlati (90), Nicholas Mungai (+90)
11:00: Preliminari
17:00: Blocco Finale e premiazioni
Curiosità e statistiche sui Giochi Olimpici Tokyo 2020
129 nazioni in gara (32 Africa, 42 Europa, 27 Asia, 6 Oceania, 22 Pan America, più la Squadra Olimpica dei Rifugiati, 6 atleti)
393 atleti (366 atleti qualificati in base a World Ranking List, di cui 266 qualificazione diretta e 100 quota continentale, più 20 atleti universal quota, più 6 rifugiati, più un posto contingentato extra per l'Arabia Saudita (+78kg)
Il judo è alla 15esima partecipazione olimpica (da Tokyo 1964 a Tokyo 2020) per gli uomini ed all’ottava per le donne (da Barcellona 1992), più Seoul 1988 come sport dimostrativo.
Per la prima volta si disputa l'evento a squadre miste, che assegnerà il primo titolo olimpico a squadre nella storia del judo. Dodici squadre, tra cui la nazione ospitante (ammessa di diritto) e la squadra degli Olympic Refugee.
A Tokyo sarà rispettata la parità di genere (è la prima volta nel judo) con lo stesso numero di uomini e donne qualificati per i Giochi. La piccola differenza numerica alla fine (200 uomini, 193 donne) è stata determinata dai 20 posti assegnati con il criterio dell’universalità.
Dal 1964 ad oggi sono 55 le nazioni dei cinque continenti che hanno vinto medaglie ai Giochi Olimpici e la classifica trova al primo posto il Giappone con 84 medaglie, seconda la Francia con 82, terza la Corea del Sud con 43.
La delegazione è composta dagli atleti Francesca Milani, Odette Giuffrida, Maria Centracchio, Alice Bellandi, Manuel Lombardo, Fabio Basile, Christian Parlati, Nicholas Mungai, il direttore tecnico Kiyoshi Murakami con i tecnici Dario Romano, Francesco Bruyere, Raffaele Toniolo, il Dottore Stefano Bonagura ed il fisio Marco Chittaro, ma è Olimpiade anche per Tonino Chyurlia (IJF referee commission secretariat), Elisabetta Fratini (IT Team-competition running), Roberta Chyurlia (Olympic referee), Antonio Ernesto (responsabile del protocollo IJF), Emanuele Di Feliciantonio (fotografo IJF).
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Dettagli copertura Tokyo 2020
Gli azzurri salutano i partner e lasciano Gotemba
Una breve comunicazione ed una foto che ritrae la squadra azzurra in gruppo, serena e sorridente. “Oggi ci spostiamo da Gotemba e si va al villaggio olimpico, i partner invece rientrano in Italia”.
È questa l’immagine (arrivata a notte fonda, quando a Tokyo erano le 9.30) che di fatto conclude la fase di ambientazione della squadra e si appresta ad entrare nel vivo di questa Olimpiade, e che trasmette emozioni belle e positive.
Per i partner, che hanno concluso la missione e si apprestano a lasciare il Giappone, c’è sicuramente il dispiacere per non poter sostenere gli azzurri fino al gran giorno, ma negli occhi di tutti c’è quella serenità che regala solo la fiducia per aver dato tutto il meglio affinché quei giorni possano essere indimenticabili… perché l’impossibile non esiste!
Ultime partenze per le Olimpiadi a Tokyo
Chi arrivava dall’Italia, chi dalla Francia, fatto sta che si sono incontrati questa mattina in aeroporto ad Amsterdam (vedi foto) per salire poi sullo stesso aereo che proprio in queste ore li sta portando a Tokyo. L’obiettivo è comune e non potrebbe essere diversamente, l’Olimpiade.
Si sta parlando di Tonino Chyurlia, Elisabetta Fratini, Roberta Chyurlia, Antonio Ernesto, Emanuele Di Feliciantonio, citati nel rispetto dell’ordine della disposizione in foto, cinque italiani che si sono meritati sul campo la qualifica ‘olimpica’ grazie alle rispettive capacità e competenze. Le mansioni per le quali sono stati convocati alle Olimpiadi a Tokyo nel dettaglio sono IJF referee commission secretariat per Tonino Chyurlia, IT Team-competition running per Elisabetta Fratini, Olympic referee per Roberta Chyurlia, responsabile del protocollo IJF per Antonio Ernesto, fotografo IJF per Emanuele Di Feliciantonio.
Buona Olimpiade e buon lavoro a tutti!