Argento per Iamundo nell’European Cup senior a Belgrado
È stata una sorpresa d’argento quella fatta da Maruska Iamundo a Belgrado, con il secondo posto nei 52 kg nell’European Cup Senior con 261 atleti di 34 nazioni. La 21enne di Ventimiglia ha superato per ippon Ionita (Rom) e Silva (Svi) per essere poi superata in finale dall’ungherese Knetig. “Non mi aspettavo questo risultato – ha detto Iamundo – anche se, una volta arrivata in finale, pensavo andasse anche meglio Questa medaglia la dedico ai miei maestri, alla mia famiglia e tutti quelli che credono in me. E adesso obiettivo sulla Coppa Italia a Novara, la prossima settimana”. L’Italia ha registrato anche tre quinti posti con Andrea Ferretti (60), Rachele Panzani e Valentina Tomaselli (52) ed il settimo di Marta Palombini (63). “È stata una gara di buon livello in tutte le categorie di oggi – ha detto Angelo Oliva, uno dei tecnici al seguito degli atleti - e tutti i nostri atleti si sono confermati all’altezza, anche nelle situazioni più complicate sono sempre arrivati in fondo”.
Agenda Judo: Belgrado, Riccione e Tarcento, Judo Festival in Croazia per l’U18
European Cup Senior a Belgrado con 295 atleti provenienti da 35 nazioni, Grand Prix Emilia Romagna a Riccione per la seconda prova del trofeo Italia Esordienti B con 541 atleti di 186 società, il kata a Tarcento con Torneo delle Regioni e Coppa Italia, una manifestazione per due classifiche separate. È questo il ‘menù’ per il fine settimana del judo, con sabato 9 e domenica 10 giugno a Belgrado, dov’è in programma una fra le European Cup Senior più partecipate ed impegnative e, come di consueto, è molto numerosa la partecipazione dell’Italia, iscritta con 25 atleti e, fra questi anche Andrea Carlino, Francesca Giorda, Anna Righetti che, sabato scorso, sono saliti sul podio nell’Open a Madrid. Affollata anche la gara riservata al circuito degli U15, che riaccende i motori a tre mesi dalla prova d’apertura a Martina Franca ed in questo caso sarà seguita da un Training Camp per il quale sono stati convocati Flavio Petruzzelli (46), Valerio Ferro, Gabriel Fiorentino (55), Leonardo Piccolo (60), Nosa Bright Maddaloni, Dario Praiotto (73), Carlotta Parrinello, Chiara Zuccaro (48), Emma Petrolo (70), seguiti da Corrado Bongiorno. L’appuntamento con il kata invece, si presenta a tre settimane dalle soddisfazioni raccolte a Capodistria, in occasione del campionato d’Europa. Ma l’obiettivo a questo punto, è già orientato sul campionato del mondo che si disputerà a Cancun, in Messico, il 15-16 ottobre. Ma sabato 9 giugno è anche il primo giorno del Judo Festival organizzato a Porec dall’European Judo Union e, fra le otto iniziative proposte in questa quinta edizione c’è l’U18 Training Camp, scelto dalla CNAG per la preparazione al campionato d’Europa. Questi gli atleti convocati, che saranno seguiti da Raffaele Toniolo, Sandro Piccirillo, Alessandro Comi, Giulia Giorgi (40), Silvia Giuseppa Drago (44), Carlotta Avanzato, Assunta Scutto (48), Federica Silveri, Veronica Toniolo (52), Ylenia Monacò (57), Martina Lanini, Caterina Mazzotti (63), Martina Esposito (70, ha rinunciato), Irene Caleo, Erica Simonetti (+70), Cristian Miceli (50), Giuseppe De Tullio, Vincenzo Skenderi (55), Filippo Cicciarella (60), Luigi Centracchio, Flavio Frasca (66), Giovanni Zaraca (73), Daniele Accogli, Alessio Graziani (81), Leonardo Carnevali (90), Lorenzo Turini (+90).
Superare i propri limiti con il Judo, si può. Presentazione-evento al Foro Italico
Judo: superare i propri limiti. Ovvero, quando la presentazione di un libro diventa un evento. Ed è ciò che è accaduto ieri, a Roma, nella sala della Giunta del Coni dove, soltanto nell’indicare i nomi delle figure di spicco presenti, è già sufficiente a rendere l’idea, da Giovanni Malagò a Domenico Falcone, Ylenia Scapin, Matteo Marconcini, Giovanni Maddaloni. Ma la chiave del successo di quello che è stato un evento speciale, è tutta nel denominatore comune, il judo, che attraverso la pratica mette in contatto le persone, le loro storie, ciascuno con le sue abilità, tutte diverse e tutte ‘straordinarie’. È judoka Fabio La Malfa, curatore dell’opera che ha raccolto in questo libro lampi di vita, esperienze vissute e raccontate dagli stessi protagonisti, tutti judoka. Emozionano sempre le storie dei campioni, maestri di campioni di ieri, oggi e domani, che hanno ‘catturato’ l’ascoltatore con elementi concreti e credibili, sostenuti dalla forza della fede nella ‘mission’ e del ‘già successo’, del ‘già vinto’. Ma emozionano, e hanno emozionato molto, le parole dei giovani ed anziani protagonisti, quelle voci che hanno trovato e trovano una forza enorme dal candore disarmante con la quale raccontano un’esperienza incredibile, di judo. Interpretato e vissuto con abilità ‘straordinarie’, con occhi liberi da vincoli e limiti, che sanno vedere – forse – più lontano e meglio. Simone, Nino, Valerio, Riccardo, Angelo, Rita, Licia, questi sono i nomi di alcune delle storie che l’idea di Fabio La Malfa ha portato alla luce. E c’è anche Beppe, che una storia di judo l’ha interpretata per la TV, ed al judo si è avvicinato proprio per interpretarla con piena consapevolezza. È un evento questo libro, ed è stato eccezionale l’editore Matteo Luteriani (Luni editrice) che ha saputo riassumere il perché con ‘tre coppie di parole’. Ma è stata un evento la presentazione, moderata magistralmente da Silvio Di Francia ed impreziosita dalle ‘letture’ di Sabrina Paravicini, autrice, regista e scrittrice. Delle gemme vere e proprie, rese più dolci (se possibile) dalle carezze a quel bimbo di 12 anni seduto al suo fianco, Nino Tancredi, suo figlio affetto dalla sindrome di Asperger che, oltre al judo ama scrivere e sogna di incontrare Tim Burton. Sì, la presentazione del libro di Fabio La Malfa, è stata un evento.
L’oro di Christian Parlati spinge l’Italia nell’elite a Lebnitz
Oro uno, oro due ed eccolo, l’oro numero tre per l’Italia juniores impegnata a Leibnitz nell’European Cup Junior. L’ha conquistato Christian Parlati negli 81 kg con un percorso perentorio, cinque vittorie, sull’estone Magomedkerimov e poi Khatelishvili (Can), Rechister (Isr), Caroly (Fra), per concludere con l’altro francese Livolsi, liquidato in due minuti. “La gara è andata bene – ha detto Christian Parlati - anche se non ero per niente in forma causa problemini fisici, però sono contento e volevo dedicare la vittoria a mia mamma e mio padre che sono venuti a vedermi”. La soddisfazione nello staff azzurro è comprensibile, con tre primi posti questa Italia è nel gruppo d’elite del medagliere assieme a Germania, Brasile, Giappone, che non è poco. “Christian nonostante non fosse al top delle condizioni fisiche – ha commentato il coach Luca Poeta - ha dimostrato di essere uno dei migliori uomini che abbiamo a disposizione. Certo, ci sono ancora delle cose su cui lavorare e da domani, allo stage, si riparte a testa bassa”. Positivo e soddisfatto è anche il commento complessivo del tecnico federale Salvatore Ferro: “Il livello della competizione è stato molto alto – ha detto - ed i nostri ragazzi più giovani hanno pagato la loro inesperienza, ma si sono battuti al meglio delle loro possibilità. Ora ci concentriamo subito sul training che, da domani, per loro sarà molto importante in vista dei prossimi appuntamenti”.
Madrid, Bellandi e Rosetta argento, Ferrari e Marchiò bronzo
Cinque più quattro fa nove! Nove sono le medaglie conquistate dall’Italia a Madrid in un’European Open che, alle cinque di sabato, ha sommato quelle dei secondi posti ottenuti da Alice Bellandi nei 70 kg e Melora Rosetta nei 78 kg, ed i terzi di Valeria Ferrari nei 78 kg ed Elisa Marchiò nei +78 kg. Nove atleti sul podio di un’Open non è cosa che accade spesso, tant’è che nemmeno Germania e Francia, prima e seconda nel medagliere, sono arrivate a tanto. Ha fatto meglio la Spagna (12), ma bisogna tener conto che ha giocato in ‘casa’ con 92 atleti. Con quattro ippon, su Lengweiler (Sui), Gregor (Ger), Bernabeu (Spa), Jager (Ola), Alice Bellandi ha guadagnato la finale nei 70 kg con Sara Rodriguez (Spa). “Sono molto contenta di questo risultato – ha detto la Bellandi - perché significa per me che sto facendo un buon lavoro, su tutti i fronti! Il livello della gara è stato molto alto, medagliati in Gran Slam, Grand Prix, Europei e Mondiali! Ci ho messo un po’ ad ingranare, ma alla fine è andata bene. Spiace per la finale, ma durante un’azione ho sublussato il gomito e non sono riuscita a combattere più. Stavo bene, ma sarà per la prossima volta! Un grazie alle Fiamme Gialle che mi hanno dato la possibilità di fare questa gara e, di cuore, Ylenia, Antonio ed i miei genitori!”. Nei 78 kg Melora Rosetta è arrivata in finale con le vittorie su Tytler (Gbr), Dollin (Fra) e, dopo il golden score, su Assunta Galeone, mentre in finale è stata superata dalla francese Posvite. La stessa Posvite ha fermato anche Valeria Ferrari, ma in semifinale e le vittorie dell’azzurra, tutte per ippon, con Talarn (Spa), Kulaga (Pol) e Dollin (Fra) l’hanno promossa al terzo posto. Medaglia di bronzo anche per Elisa Marchiò che, superata per juji gatame Ferrer Bartulos (Spa) si è arresa alla tedesca Buessow, poi oro, quindi si è imposta su Sara Alvarez (Spa).
Lombardo-Esposito, coppia d’oro a Leibnitz, Miceli secondo
Brilla l’oro messo al collo da Manuel Lombardo e Giovanni Esposito a Leibnitz nella prima giornata dell’European Cup junior che coinvolge 580 atleti di 39 nazioni, ma brilla anche l’argento di Mattia Miceli che ha conteso a Manuel Lombardo il primo posto dei 66 kg. “La gara è, come sempre a Leibnitz, di alto livello e ha messo subito le cose in chiaro. - ha detto il coach azzurro Luca Poeta - Abbiamo incontrato in tutti i casi avversari molto agguerriti e anche titolati. Per quanto riguarda Giovanni e Manuel sono riusciti comunque a far valere la loro esperienza e una certa padronanza in gare di questo calibro, gli altri, la maggior parte meno esperti, non ce l’hanno fatta, ma hanno maturato ugualmente un’esperienza utile e positiva. Ora, assieme al mio collega Salvatore Ferro, dobbiamo rimanere concentrati e prepararci per domani”. Sei vittorie per ippon quelle messe a segno da Manuel Lombardo nei 66 kg, su Gassner (Aut), Mezei (Ung), Van Opstal (Ola), Silveira (Bra), Hristov (Bul) ed in finale su Mattia Miceli, a sua volta promosso in finale con quattro vittorie per ippon ed una per waza ari. “Sono soddisfatto per le buone sensazioni che piano piano sto riacquistando – ha detto Manuel Lombardo - vorrei ringraziare la mia famiglia, i fratelli Toniolo e lo staff della nazionale che mi ha accompagnato oggi fino a vincere”. Sei vittorie (e quattro ippon) anche per Giovanni Esposito che, nei 73 kg, ha messo in riga Kanik (Aut), Pelivan (Mda), Gainullin (Kaz), Metifiot (Fra), Bagtbergenov (Kaz), Umayev (Bel). “Questa è la mia prima gara junior dell’anno dopo il percorso senior – ha detto Giovanni Esposito - Oggi mi sentivo tranquillo e, incontro per incontro, ho acquistato sicurezza. Mi ritengo soddisfatto, sì, abbastanza soddisfatto”. Domenica seconda giornata con le categorie pesanti maschili e leggere femminili.
Giorda e Lo Giudice d’oro a Madrid, terzi Carlino, Casaglia e Righetti
Cinque medaglie per l’Italia a Madrid, nell’European Open con 47 nazioni e, quelle di Francesca Giorda e Martina Lo Giudice, sono d’oro. Due primi posti, nei 48 kg Francesca Giorda e nei 57 kg Martina Lo Giudice e tre terzi posti, Andrea Carlino nei 60 kg, Leonardo Casaglia nei 73 kg e Anna Righetti nei 57 kg, è questo l’eccellente risultato ottenuto dall’Italia nella prima giornata dell’Open spagnolo. “Oggi Francesca ha dipinto un capolavoro – è il commento del suo coach, Alessandro Bruyere - E’ stata la sua prima gara nei 48 kg, un esordio per intraprendere un nuovo percorso che speriamo la porti a raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Controlli medici hanno scongiurato controindicazioni sul cambio di categoria, e un calo peso fatto in maniera controllata e sana le ha permesso di arrivare a giocarsi al meglio le sue carte in una dimensione pertinente alle sue caratteristiche tecniche e atletiche. Siamo molto contenti e sicuri che questo sia solo l’inizio!”. Giorda ha superato nell’ordine Abuzhakynova (Kaz), Figueroa (Spa), Ulrich (Ger), Pavlenko (Rus) e, in finale, Martinez Abelenda (Spa). Grande prova anche quella di Martina Lo Giudice, che ha liquidato Montero Gonzalez (Spa), Theodorakis (Aut), Mueller (Ger), Mandeng (Fra) e Karthaus (Ola). “Le gare possono andare bene o male – ha detto Martina Lo Giudice - per esempio nell'Open precedente sono uscita al primo turno, mentre oggi ho vinto. Ovviamente è più bello vincere e sono soddisfatta per com’è andata oggi, specialmente perché vengo da un mese in cui mi sono allenata pochissimo a causa di un infortunio ‘stupido’, ma non sono contenta. Sono altre le gare per cui vorrei festeggiare”. Medaglia al collo, in questo caso di bronzo, anche per Andrea Carlino, con cinque vittorie nei 60 kg, per Leonardo Casaglia, con quattro vittorie nei 73 kg e per Anna Righetti, con quattro vittorie nei 57 kg. “Sì, sono soddisfatto – ha detto Andrea Carlino - sono contento di questo risultato, fin dal primo incontro mi sono sentito bene fisicamente e, alla fine, sono riuscito ad arrivare fino in fondo. Un po’ di rammarico solo per la semifinale, ma dopo il 5° posto ad Oberwart è arrivata la medaglia, ed ora si guarda avanti...”. Domenica è il turno delle categorie pesanti.
A Leibnitz, European Cup junior per 45 italiani, 20 sono azzurri
Appuntamento nella Sportshall a Leibnitz per la squadra azzurra juniores che, guidata da Luca Poeta e Salvatore Ferro, si confronterà in contesto particolarmente rilevante rappresentato da 627 atleti di 39 nazioni. Ben 45 gli italiani in gara, dimostrazione di un’eccezionale ricerca del confronto e per venti di questi, la partecipazione al torneo austriaco è con la maglia azzurra della nazionale italiana. Si tratta di Sofia Petitto, Giulia Santini (48), Martina Castagnola, Alessia Tedeschi (52), Silvia Pellitteri (57), Alessandro Aramu, Patrick Cala Lesina, Biagio D’Angelo (60), Luigi Brudetti, Manuel Lombardo, Edoardo Mella (66), Giovanni Esposito, Alessandro Magnani, Matteo Mazzi, Mattia Prosdocimo, Andrea Spicuglia (73), Anna Fortuno, Betty Vuk (78), Christian Parlati (81), Andrea Fusco (90). “Leibnitz è una delle gare top del World Tour Junior – ha commentato Raffaele Toniolo, presidente della Commissione U21 - e anche quest'anno i numeri e la qualità degli atleti iscritti lo dimostra. Nel 2017 i nostri Junior ottennero risultati positivi e anche in questa edizione schieriamo una squadra di livello elevato”. Il programma di gara è stato modificato e le categorie femminili più pesanti sono state anticipate il sabato, mentre le più leggere sono scivolate alla domenica. Elenco completo atleti in gara.
Sabato 2 (inizio 9.30), F: 63, 70, 78, +78 kg – M: 55, 60, 66, 73 kg
Domenica 3 (inizio 9.30), F: 44, 48, 52, 57 kg – M: 81, 90, 100, +100 kg
In 41 a Madrid per un’European Open da record
È una partecipazione eccezionale e, forse, anche da record quella che si registra per la Continental Open a Madrid, in programma sabato 2 e domenica 3 giugno. Risultano iscritte infatti, ben 50 nazioni per un totale di 449 atleti, numeri che, se confermati, sarebbero inferiori nel 2018 soltanto a due Grand Slam, Parigi (71 nazioni) e Dusseldorf (65). Il grande interesse per l’appuntamento madrileno potrebbe essere determinato dal fatto che il punteggio rimane ‘attivo’ per l’intera qualificazione olimpica, ma è vero anche che il primo posto nell’Open vale un settimo della vittoria in un Grand Prix ed un decimo di quella nel Grand Slam. Ciò non impedisce a molti atleti top ranking di essere presenti a Madrid per con l’obiettivo di verificare la condizione o fare un test nella categoria superiore. Un test importante è anche quello riservato agli arbitri che sosterranno l’esame per la qualifica IJF A. Per l’Italia saranno presenti (a partecipazione libera) ben 41 atleti e fra questi ci sono anche tre che hanno partecipato ai campionati d’Europa, Manuel Lombardo, Giovanni Esposito e Christian Parlati e quattro, che sono stati inseriti del progetto Tokio 2020 e segnalati nella recente circolare 29/2018, Andrea Carlino, Gabriele Sulli, Leonardo Casaglia, Alice Bellandi.
- Gli iscritti
L’Italia è ingorda e si mangia Coimbra, 17 sul podio con 6 primi posti
Altre sei medaglie per l’Italia nella seconda giornata dell’European Cadet Cup a Coimbra ed il team azzurro ha concluso il torneo portoghese al primissimo posto nel medagliere con 6 primi, 4 secondi e 7 terzi posti. Con 17 medaglie di cui 6 d’oro, l’Italia ha doppiato l’Azerbaijan, secondo. “La trasferta è stata decisamente positiva – ha detto Alessandro Comi, segretario e factotum della CNAG - i ragazzi si sono messi alla prova prima dell’appuntamento continentale con grande determinazione e questo è un ottimo biglietto da visita per Sarajevo. Ora a chiusura del circuito continentale Cadetti è arrivato il momento di comporre la squadra che andrà a giocarsi il campionato d’Europa”. Sul podio sono saliti oggi, in ordine di categoria, Giovanni Zaraca, terzo nei 73 kg, Leonardo Carnevali, terzo nei 90 kg, Ylenia Monacò, seconda nei 57 kg, Caterina Mazzotti, terza nei 63 kg, per concludere con i +70 kg e due azzurre sul podio, Erica Simonetti al primo posto ed Irene Caleo al terzo. I commenti degli atleti sul podio. MONACÒ: "Finalmente dopo tanti sacrifici la medaglia è arrivata ma è solo un punto di partenza perche questo risultato mi ha reso piu forte di prima! FORZA ITALIA!". MAZZOTTI: "È stata una bella gara, ero in perfetta forma, mi sentivo bene e avevo voglia di arrivare sul podio. Ringrazio la mia società, il mio maestro e il tecnico, ringrazio tutti i maestri della nazionale e in particolare ringrazio la mia famiglia". CALEO: "Ringrazio la nazionale per la convocazione e ringrazio il mio maestro....speravo in un altro risultato e sono contenta di quanto fatto oggi". SIMONETTI: "Sono soddisfatta di oggi anche se in finale me la sono vista brutta: ho recuperato bene e sono riuscita a conquistare questo secondo oro...ringrazio la famiglia Toniolo che mi ha permesso di arrivare qui. Ora guardo dritta a Sarajevo!". ZARACA: "Oggi la gara è andata bene: sono contento di aver fatto tutti ippon e peccato per l’incontro col russo in cui ho sbagliato io..ringrazio chi mi sta accompagnando in questo percorso". CARNEVALI: "Sono contento per questa gara, é stata tosta ma é finalmente arrivata la medaglia dopo due 5° posti... avrei potuto dare di più e magari arrivare in finale, ma sono soddisfatto e ringrazio la commissione, atleti in rete e la mia società per il supporto".