Il Grand Prix di kata parte da Giaveno e ricorda Sugiyama
Ostia, 17 gennaio 2018. Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania, Svizzera, Portogallo, Ungheria, Lussemburgo, sono otto le nazioni che, assieme all’Italia, renderanno omaggio al Maestro Shoji Sugiyama in occasione del Grand Prix di Kata “Città di Giaveno”. La manifestazione in programma domenica, organizzata dal Dojo Akiyama Torino, ha scelto infatti di dedicare il prestigioso appuntamento al grande maestro 9° dan, scomparso lo scorso febbraio, tenendo così vivo un ricordo costruito con grande passione, dedizione e competenza. La competizione sarà preceduta da ‘Kata per tutti’, manifestazione in programma sabato che, per promuovere la cultura del kata è rivolta ed aperta sia a bambini che adulti. Programma ‘Città di Giaveno’. Ore 9: eliminatorie Nage no kata, Ju no kata, Katama no kata; ore 12.30: finali; ore 15.30: Itsusu no kata, Koshiki no kata, Judo Show.
Bardonecchia, Pomigliano, Roma, Lignano: festività sul tatami con i campioni
Ostia, 24 dicembre 2017. Judoka no-stop! Anche durante le festività infatti, sono tantissimi i judoka che salgono sul tatami per allenarsi con la stessa passione di sempre e, a maggior ragione, per farsi trovare pronti ai primi importanti appuntamenti del nuovo anno. Le opportunità per allenarsi, fra l’altro, non mancano ed anche se la maggior parte dei club abbassa la saracinesca ci sono stage che hanno conquistato credibilità e spessore. Ce ne sono in tutta l’Italia, ma quattro in particolare hanno suscitato l’interesse della federazione, Natale Judo Camp a Bardonecchia (26-29 dicembre), Randori Day a Pomigliano d’Arco (28-30 dicembre), Stage dei Laghi a Roma (3-5 gennaio), Judo Winter Camp a Lignano (4-7 gennaio), che sono stati coinvolti in un programma di attività federale, che prevede l’ospitalità di dieci atleti in ciascuno dei quattro stage. L’impegno accordato dalle società organizzatrici ha consentito dunque di far partire una convocazione federale a 39 atleti, che da Bardonecchia a Lignano, passando da Pomigliano d’Arco e Roma, vedrà impegnati più di tremila judoka con numerosissimi campioni provenienti da molte nazioni diverse. E se nei due stage del centro-sud a Roma e Pomigliano confluiranno molti fra i ‘big’ italiani, a Bardonecchia ci sarà Fabio Basile con Tina Trstenjak, Dae-Nam Song e Pawel Nastula ed atleti provenienti da Croazia, Francia, Germania, Israele, Olanda, Repubblica Ceca, Slovenia, Svizzera, Polonia, mentre a Lignano ci saranno Rishod Sobirov, Arsen Galstyan, Mansur Isaev, Kamal Khan Magomedov, Sirazhudin Magomedov, Alberto Borin, Riccardo Caldarelli e Fabrizio Chimento, con la Russia di Ezio Gamba e poi Slovenia, Croazia, Austria, Svizzera, Uzbekistan, Serbia, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Kossovo. Ovviamente, tantissimi gli atleti italiani che hanno scelto di proseguire con gli allenamenti nei quattro stage, ma questi sono i nomi dei 39 convocati. Dal 26 al 29 dicembre, Natale Judo Camp a Bardonecchia: Michela Fiorini, Francesca Giorda, Giulia Pierucci, Samanta Fiandino, Andrea Ferretti, Chiara Carminucci, Irene Crema, Anna Fortunio, Valerio Menale. Dal 28 al 30 dicembre, Randori Day a Pomigliano d’Arco: Anna De Luca, Francesca Milani, Diego Rea, Chiara Cacchione, Marta Palombini, Luigi Brudetti, Biagio Stefanelli, Carola Paissoni, Daniele Mililli, Federico Rollo. Dal 3 al 5 gennaio, Stage dei Laghi a Roma: Ilenia Salfi, Sara Russo, Simone Casareto, Federica Silveri, Michele Schiraldi, Luigi Centracchio, Filippo Cicciarella, Flavio Frasca, Daniele Accogli, Lorenzo Turini. Dal 4 al 7 gennaio, Judo Winter Camp a Lignano: Martina Castagnola, Federica Luciano, Anna Righetti, Matteo Medves, Annalisa Calagreti, Federica Pinnelli, Alberto Ciardo, Nicola Mortal, Christian Parlati, Davide Pozzi.
RAI Sport, oggi i Campionati Italiani a Squadre
Roma, 21 dicembre 2017 - Oggi su RaiSport appuntamento con il Judo!
Alle alle 15:00 sarà trasmessa la sintesi dei Campionati Italiani a Squadre di Ostia con il commento di Fabrizio Tumbarello.
Soddisfazione a Ostia per il corso dell’IJF Academy
Ostia, 16 dicembre 2017. Si è concluso nel Centro Olimpico Federale a Ostia il corso per istruttore di 1° livello organizzato dalla IJF Academy, la struttura della federazione internazionale dedicata alla formazione in continua espansione che, al momento, ha raccolto la partecipazione di 87 nazioni. Docenti internazionali, che in quest’occasione sono stati Daniel Lascau, Mark Huizinga, Pierluigi Comino, promuovono e diffondono per conto dell’IJF un sistema comune con seminari didattici, tecnici e metodologici. Per l’Italia non è stata la prima volta, un primo gruppo di insegnanti ha già ottenuto la qualifica internazionale di primo livello due anni fa, accendendo l’interesse da parte di atleti maturi e giovani allenatori di livello che, dopo aver svolto la formazione teorica online, hanno sostenuto a Ostia la parte pratica, Efisio Andreuccetti, Denis Armellini, Mauro Bisi, Donata Burgatta, Antonio Ciano, Alessandro Comi, Pierluigi De Luisi, Giovanni Alessandro Esposito, Fabio Fabbroni, Francesco Faraldo, Salvatore Ferro, Rosalba Forciniti, Riccardo Gozzer, Alberto Grandi, Paolo Levi, Giuseppe Macrì, Gianni Maman, Valentina Moscatt, Paolo Natale, Paolo Oleari, Alessandro Pangrazzi, Raffaele Parlati, Massimo Parlati, Luca Poeta, Lamberto Raffi, Olindo Rea, Maurizio Scacco, Ylenia Scapin, Andrea Sozzi, Mario Strazzeri, Silvio Tavoletta, Vito Zocco. Fra i forfait dell’ultima ora, quello di Giulia Quintavalle, mentre Rosalba Forciniti, già impegnata in un altro corso di formazione dell’Arma dei Carabinieri, ha partecipato soltanto all’esame finale.
Valentina Moscatt: “Io ho partecipato solo alla parte teorica del corso il prossimo anno farò la parte pratica, ma posso dire che è stato molto interessante, nonostante alcune materie come fisiologia, nutrizione e psicologia siano un po' difficili se non le hai mai studiate prima! I docenti? molto professionali e disponibili. Ora, appena mi rimetto informa dovrò iniziare a preparare la parte pratica... considerando anche che non ho mai fatto un kata!!! Ma ci riuscirò.”
Alessandro Comi: “È stato un corso molto buono è stato un po’ come tornare alle elementari per reimparare a scrivere: siamo ripartiti dai dettati e dall’analisi grammaticale. Forse i maestri più esperti potrebbero averlo vissuto come un “attentato” alla loro competenza e specializzazione, ma è sempre utile ribadire, riscoprire, precisare e a volte per imparare qualcosa che forse non era così scontato; detto ciò il corso è stato utile per condividere un linguaggio comune, una base uguale per tutti in Italia e fuori. Potrebbe essere scontato ma non è così, soprattutto dove non c’è una “scuola” vera e propria. Il corso in sé è stato molto faticoso, tornare “atleti” e stare sul tatami per sei ore al giorno ci ha messi alla prova dal punto di vista fisico e psicologico, la cura del dettaglio costringeva stare sempre all’erta: Lascau, Huizinga e Comino sono un mix micidiale di competenza e cultura trasmesse con passione e rigore che lasciano poco spazio all’improvvisazione. Va anche detto che il loro atteggiamento è stato sempre costruttivo: per quanto gli esami siano stati molto seri non c’era interesse a bocciare qualcuno, piuttosto avrebbero prolungato la loro permanenza pur di far uscire tutti con le competenze attese... ma non ce n’è stato bisogno! Il clima nel gruppo è sempre stato positivo e sul tatami s’è creata una bella rete di supporto tra tutti: dai campioni di kata che davano ripetizioni ai meno esperti, ai giovanissimi che si prestavano come uke per supplire alle difficoltà fisiche di qualche collega più anziano, campionissimi la cui presenza è stata di per sé un valore aggiunto e una motivazione anche per gli altri... a proposito di questi ragazzi, un corso del genere è l’occasione giusta -finalmente- per accompagnarli nel percorso che da atleti li trasformi in insegnanti competenti: è stato piacevole ed in un certo senso anche emozionante vederli con interesse ed umiltà alla prese con uno sconosciuto nage-no-kata o con lo studio più elementare di qualcosa di cui sono stati degli eccellenti interpreti in gara. Per concludere: esperienza positiva, è una tappa a cui va dato un seguito nel percorso strutturato dall’IJF Academy ma anche uno spunto per rivisitare il nostro sistema di formazione degli insegnanti tecnici che ormai è un po’ obsoleto”.
Silvio Tavoletta: “Format interessante grande professionalità ed ottima organizzazione. Tutti uguali sul tatami, dalle medaglie olimpiche ai ragazzi, con grande lavoro, tante proiezioni, 6/7 ore di tatami al giorno. Alla fine giusta flessibilità, ma grande rigore. L’obiettivo è di fare chiarezza sulla forma delle tecniche e sulle nozioni fondamentali (tai sabaki, ukemi, kuzushi,...) ed il risultato è l’aver cancellato ogni dubbio sul come effettuare la tecnica, sulla sicurezza necessaria nell'insegnamento ai bambini. Abbiamo studiato i Kata sia dal punto di vista pratico che storico, tecniche e principi, ma attenzione è stata data anche alle progressioni didattiche. Gli esami sono stati molto impegnativi e rigorosi, sono favvero contento di aver fatto questa esperienza. Credo di essere stato promosso con un buon voto, nonostante i miei acciacchi che sono tanti”.
Salvatore Ferro: “E’ stato molto interessante sia nella parte dei moduli da studiare a casa, ma anche nel kata dove sono un profano. Il corso l’ho trovato forse troppo duro per le proiezioni, esame molto impegnativo e reale, ma nel complesso è stato un vero corso e ne sono entusiasta”.
Gianni Maman: “Corso molto duro, ma alla fine soddisfacente al 100%, il corso oltre la parte teorica, molto importante (primo giorno test di selezione minimo 60% su tutti gli argomenti) ha sviluppato il tema del judo di base (come dovrebbe essere insegnato ai giovani), fatte e dimostrate tutte le tecniche a destra e sinistra in tutte le direzioni, a terra ed in piedi. A questo va aggiunto il ‘nage no kata’ con esame. La settimana è stata molto intensa e molti i campioni che hanno faticato tanto quanto noi per i carichi di lavoro. Il corso ha messo tutti sullo stesso piano”.
Antonio Ciano: “Quando si tratta di judo, per me è tutto interessante, soprattutto adesso che intendo intraprendere il ruolo di allenatore. C’è una grande differenza tra atleta e allenatore, il primo pensa solo a se stesso con una visione stretta e interna, sia della parte teorica che quella pratica, come cucirsi addosso un vestito su misura. L’allenatore invece, ha una visione ampia ed esterna, e quel vestito lo deve adattare sugli altri. È stato divertente, ma allo stesso tempo impegnativo, come imparare i termini delle tecniche e dei movimenti, eseguire tecniche e gesti come indicato dalla tradizione giapponese, perché è risultato essere diverso da come che ho sempre fatto in gara. Sono rimasto soddisfatto al 100%, so che sono stato promosso con il 95%, ma è stato detto anche che questo è stato il corso migliore fino adesso”.
Rosalba Forciniti: “Credo e spero in questo progetto che, per alcuni di noi, è finanziato dalla Federazione ad indicare che finalmente si vuole investire su noi giovani in prospettiva futura. Quella di avere una formazione completa credo sia la giusta strada per iniziare a fare il coach! Io non credo e non crederò mai che un atleta, appena si allontana dal mondo agonistico, possa essere idoneo per fare il coach, poiché si tratta di mondi opposti, entrambi complessi. È stato proprio con questo corso che ho scoperto cose nuove, che mi aiuteranno quando sarò seduta sulla sedia ad urlare, piuttosto che a combattere”.
Maurizio Scacco: “Sono stati sei giorni di intensa attività, con tre ore di judo la mattina e tre il pomeriggio gestiti dai docenti IJF Daniel Lascau, Mark Huizinga, Piero Comino per la parte tecnica e Tibor Kozsla e Envic Galea nei test. Un avviso via mail aveva lasciato intendere a cosa stavamo andando incontro “arrivate preparati, perché dovrete subite 800 nage komi (proiezioni)”. Non era un’esagerazione, anzi sono state più abbondanti che scarse. E’ stato un corso intenso, non facile, ma assolutamente coinvolgente. Nell’insieme non ho trovato particolari difficoltà, eccellente il rapporto con i compagni di corso e con i docenti, gli argomenti mi erano tutti già noti, ma ritengo sia sempre necessario mettersi in discussione e studiare nuove metodologie d’insegnamento. Al corso hanno partecipato dei ragazzi del Trentino, cui ho fatto l’esame per il passaggio al 2° dan, ma in quest’occasione eravamo tutti studenti, così come la plurimedagliata Ylenia Scapin. Sempre interessante il Maestro Pierluigi Comino, le sue lezioni di kata sono un ritorno al passato, che sa mettere a disposizione con una conoscenza esagerata della cultura judoistica. Molto professionale l’olandese Mark Huizinga, nel ne waza si muove come un’anguilla, molto più latino invece nei modi e nelle spiegazioni Daniel Lascau, ha i tempi giusti nell’uso di carota e bastone. Molto interessante anche il sistema per la gestione degli esami, una cosa davvero da segnare e tenere a mente. Se l’obiettivo dell’IJF è uniformare in alto il livello mondiale del judo, questa è la strada giusta per raggiungerlo. Negli esami di tachi waza e ne waza tutti hanno dimostrato in modo univoco senza interpretazioni di alcun tipo, ognuno con le proprie capacità fisiche, ma senza uscire dal tema. L’esito globale è senz’altro positivo ed è stato un vero piacere esserci”.
Questa sera alle 22.00 su RaiSport1 la Coppa Italia di Judo con il commento di Fabrizio Tumbarello
Roma, 12 dicembre 2017 - Questa sera, su Rai Sport (ch 57 del digitale terrestre) andrà inonda un'ampia sintesi della Coppa Italia disputata al Centro Olimpico Matteo Pellicone di Ostia. Il commento tecnico è affidato a Fabrizio Tumbarello.
Un modo per dire ‘Grazie’
Ostia, 11 dicembre 2017. Quattro arbitri al centro e, tutt’intorno, gli atleti del campionato italiano a squadre ed il pubblico sugli spalti in piedi ad applaudire. Sembra un’immagine che contrasta con il luogo comune proprio a tutto il mondo dello sport, ed invece è proprio questa l’immagine che ritrae Mario Daminelli, Riccardo Pastorelli, Vinicio Tagliavia, Mario Vecchi nel momento in cui vengono stretti dall’abbraccio ideale e riconoscente di tutto il judo italiano nel PalaPellicone a Ostia. Le gare per assegnare il Tricolore a squadre di sabato e domenica scorsi sono state infatti, le ultime in cui Daminelli, Pastorelli, Tagliavia, Vecchi hanno diretto gli incontri perché, da regolamento, il capitolo ‘arbitro’ lo si chiude a 60 anni. E per quattro persone straordinarie, quattro judoka appassionati e competenti, è stato un modo per salutare tutti, per l’ultima volta, da arbitri. Ed è stato anche un modo, da parte di tutti, per dire ‘Grazie’.
Tricolori a squadre cadetti, Nuova Florida regina, Akiyama re
Ostia, 10 dicembre 2017. Fitness Club Nuova Florida ed Akiyama Settimo sono state le protagoniste principali a Ostia, nella seconda giornata del campionato italiano a squadre, quella dedicata alla classe cadetti. Ben 34 le formazioni maschili, 9 quelle femminili nella gara di A2, mentre il titolo di A1 è stato conteso da 10 squadre maschili e 6 femminili, con il solo Fitness Club femminile capace di vincere entrambe le gare nella stessa giornata. Due volte sul podio anche Accademia Torino (1° con gli uomini in A2 e 3° in A1), Banzai Cortina (2° con le donne in A2 e 3° in A1), mentre l’Akiyama Settimo ha sfiorato uno storico en plein in A1 aggiungendo il primo posto dei cadetti maschi alla doppietta junior-senior, mentre le cadette hanno meritato il secondo posto.
Classifiche A1
Femminile: 1) Fitness Club Nuova Florida; 2) Akiyama Settimo; 3) Banzai Cortina Roma e Ginnastica Triestina; Maschile: 1) Akiyama Settimo Torinese; 2) Nippon Napoli; 3) Accademia Torino e Judo Kumiai
Classifiche A2
Femminile: 1) Fitness Club Nuova Florida; 2) Banzai Cortina Roma; 3) Sharin Judo Quiliano e Dojo Equipe Bologna; Maschile: 1) Accademia Torino; 2) Fitness Club Nuova Florida; 3) Skorpion Pordenone e Soc. Ginn. Angiulli Bari
Akiyama Settimo, per le squadre senior il tricolore è doppio
Ostia, 9 dicembre 2017. L’Akiyama Settimo ha vinto entrambi i titoli di campione d’Italia a squadre 2017 nella classe junior-senior. Il team guidato da Pierangelo Toniolo infatti, si è aggiudicato il primo posto sia con la squadra maschile che con quella femminile superando in finale, rispettivamente, le Fiamme Gialle Roma ed il Dlf Yama Arashi Udine. Un doppio successo che conferma la forza delle formazioni torinesi che, in questo caso, hanno schierato Simone Castagnola, Renè Villanello, Angelo Mirabella, Ermes Tosolini, Alessandro Binucci, Kristzian Toth, Davide Pozzi e Martina Castagnola, Valentina Tomaselli, Federica Luciano, Giulia Caggiano, Anna Righetti, Chiara Carminucci, Larisa Ceric. “È una doppietta questa – ha detto Pierangelo Toniolo - che rende sempre più difficile il futuro, perché più sali in alto e più è difficile rimanerci. Oggi è stato premiato il coraggio di puntare sui nostri ragazzi, perché sono stati loro a fare la differenza, il valore aggiunto. Rimaniamo consapevoli che la strada per crescere e migliorare è ancora lunga e siamo anche consapevoli che fra poco saremo nuovamente costretti a cambiare ancora, perchè i ragazzi crescono ed entrano nei gruppi sportivi. Tutto questo ed il doppio successo di oggi, è comunque gratificante”. “Ho un grande rispetto per Antonio Ciano, - ha detto Kristzian Toth - è un grande campione ed è stato per me un onore combattere con lui. Per questo al termine dell’incontro ho voluto riconoscerglielo alzando il suo braccio e chiedendo l’applauso per lui. E sono stato onorato anche dalla presenza sullo stesso tatami di un altro grande campione, Pino Maddaloni, che ci ha arbitrati e ho voluto ringraziare con grande rispetto”. Sul podio, per le medaglie di bronzo, sono salite Isao Okano Club 97 e Pro Recco Judo in campo maschile, Dojo Equipe Bologna e Accademia Torino in campo femminile. Domenica in programma le gare per la classe cadetti.
Classifiche A1
Femminile: 1) Akiyama Settimo; 2) Dlf Yama Arashi Udine; 3) Dojo Equipe Bologna e Accademia Torino; 5) Pro Recco Judo. Maschile: 1) Akiyama Settimo; 2) Fiamme Gialle Roma; 3) Isao Okano Club 97 e Pro Recco Judo; 5) Banzai Cortina Roma e Judokan Roma; 7) Dojo Equipe Bologna e Scuola Judo Ceracchini; 9) Judo Grosseto e Kodokan S. Angelo.
Classifiche A2
Femminile: 1) Accademia Torino; 2) Pro Recco Judo; 3) Fitness Club Nuova Florida e Judo Club Camerano; Maschile: 1) Banzai Cortina Roma; 2) Judo Grosseto; 3) Forza e Costanza Brescia e Titania Club Judo
Edwige Gwend ospite di Dribbling
Roma, 9 dicembre 2017 - La Campionessa Edwige Gwend sarà oggi in TV ospite del programma Dribbling su Rai2 alle 13:25.
Per concultare il palinsesto RAI clicca qui.
A Ostia per il Tricolore a squadre
Ostia, 8 dicembre 2017. Si tratta dell’ultimo appuntamento nel calendario Judo per il 2017 ed è il Campionato Italiano a squadre, manifestazione in programma sabato e domenica ne l PalaPellicone a Ostia che, da sempre, è seguito con passione e coinvolgimento. Almeno un centinaio le formazioni che si daranno battaglia ancora con la formula tradizionale, sabato con le squadre maschili e femminili junior-senior e, domenica, con quelle cadetti, sempre maschili e femminili. Il programma delle gare prevede per entrambe le giornate l’inizio dei combattimenti alle 9 con la serie A2 che, al termine proseguirà con l’assegnazione delle gare per il titolo tricolore di A1. Trentadue le formazioni maschili e 15 quelle femminili in gara sabato nel torneo junior-senior, con Fiamme Oro e Fiamme Gialle campioni uscenti rispettivamente maschile e femminile; quarantasette formazioni maschili e 14 femminili invece domenica, per le gare cadetti, con Akiyama Settimo campione uscente maschile e femminile.
Di seguito le classifiche di A1 del 2016.
Junior-Senior
A1 F
1) Fiamme Gialle Roma
2) Akiyama Settimo
3) Kyu Shin Do Kai Parma e Dojo Equipe Bologna
A1 M
1) Fiamme Oro Roma
2) Akiyama Settimo
3) Isao Okano Club 97 e Fiamme Gialle Roma
Cadetti
A1 F
1) Akiyama Settimo
2) Ginnastica Triestina
3) Kumiai Torino e Kyu Shin Do Kai Parma
A1 M
1) Akiyama Settimo
2) Kyu Shin Do Kai Parma
3) Ginnastica Triestina e Kumiai Torino