Perth Oceania Open: Miceli quinto ed Aversa settimo
Quinto posto a Perth per Mattia Miceli, protagonista di una bella gara nei 66 kg in occasione dell’Oceania Open con la partecipazione di 299 atleti di 64 nazioni.
Superato per ippon nel primo turno Jason Patrick Zacko Ngawili della Repubblica Centro-Africa, Mattia Miceli si è poi imposto anche sull’azero Kamran Suleymanov (wazari) prima di cedere il passo, nei quarti di finale, al turco Muhammed Demirel.
Dopo la vittoria nel recupero sul canadese Julien Frascadore, Miceli è risultato sconfitto nella finale per il bronzo dall’assegnazione di tre frettolose sanzioni con il cipriota Georgios Balarjishvili che, al secondo turno di gara, aveva superato allo stesso modo anche l’altro italiano Luca Caggiano.
Settimo posto nei 60 kg invece per Simone Aversa che, dopo il bye dell’indiano Vijay Kumar Yadav, ha superato per ippon il marocchino Younes Saddiki; quindi, è stato sconfitto dal beniamino di casa Joshua Kats e, nel recupero, dal brasiliano Michel Augusto.
Questi i loro commenti“Sto bene e sento di essere sulla strada giusta -ha detto Mattia Miceli- la medaglia non è arrivata, ma sono consapevole che stare sul pezzo conta molto e la differenza la facciamo solo noi atleti. Il judo mi ha sempre insegnato che dietro ogni piccola soddisfazione c'è sempre tanto e duro lavoro, a maggior ragione ad alti livelli. Riparto da qui prendendo il bello e brutto di questa giornata e a testa alta affronterò i prossimi impegni”.
“Nel complesso sono soddisfatto del modo in cui ho combattuto -ha detto invece Simone Aversa- sicuramente poteva andare meglio anche perché sento che questo settimo posto mi sta stretto. Ora continuerò a lavorare per arrivare alla prossima gara e fare ancora meglio”.
Giornata poco fortunata invece per Angelo Pantano nei 60 kg, sconfitto da Chong-You Lin (Tpe), Flavia Favorini e Nadia Simeoli nei 63 kg, la prima sconfitta da Iva Oberan (Cro) dopo la vittoria su Tamires Crude (Bra) e la seconda sconfitta al primo turno dalla brasiliana Nauana Silva.
Domani in gara Leonardo Casaglia e Giacomo Gamba (81), Sylvain Lorenzo Agro nei +100 kg, Martina Esposito ed Irene Pedrotti nei 70 kg, Linda Politi e Giorgia Stangherlin nei 78 kg, Erica Simonetti nei +78 kg.
Riccione, Ostia, Gyor e Perth nell’agenda del Judo-Week-End
È un altro fine settimana ricco di attività quello imminente con due appuntamenti a Riccione, nel Palasport Play Hall dove sono in programma i campionati italiani Esordienti B A2, sabato gare maschili e domenica femminili con un totale di 526 atleti di 304 società sportive. Nel pomeriggio di domenica, nella stessa Play Hall a Riccione, si assegnerà il titolo italiano a squadre cadetti Mixed-Teams con 17 squadre in gara appartenenti a 8 regioni. Sabato e domenica nel PalaPellicone a Ostia si terrà lo stage nazionale di kata comprensivo di esami per arbitri e docenti.
“Fra arbitri, docenti ed atleti della nazionale invitati sono un’ottantina i partecipanti che hanno già confermato -ha detto Gianni Strazzeri, presidente della commissione kata- e ci avvarremo della direzione di Raul Camacho e la partecipazione di Franco Capelletti e Giacomo Spartaco Bertoletti”.
Sarà inoltre presente la commissione kata al completo con Giovanni Strazzeri, Monica Piredda, Cesare Amorosi, Giosuè Erissini che, proprio in quest’occasione, predisporranno il programma dell’attività 2024.
A livello internazionale invece, gli appuntamenti sono due, con i cadetti impegnati sabato e domenica a Gyor nell’European Cup ungherese, mentre i senior gareggiano venerdì e sabato a Perth nell’Oceanian Open.
In gara a Gyor 529 atleti di 27 nazioni e gli italiani sono: Andrea Ruggieri (50), Thomas Palillo (60), Marco Linari (90), Rachele Moruzzi (44), Giulia Sorelli, Erica D’Alessandro, Lucrezia Zedda, Carlotta Moscioni (57), Eliane Keita (70). Tecnici: Stefano Sorelli, Daniele Blancuzzi, Salvatore Palillo, Silvio Tavoletta, Riccardo Bernardini.
In gara a Perth 320 atleti di 67 nazioni e gli italiani sono: Simone Aversa, Angelo Pantano (60), Mattia Miceli, Luca Caggiano (66), Giacomo Gamba, Leonardo Casaglia (81), Sylvain Lorenzo Agro (+100), Flavia Favorini, Nadia Simeoli (63), Irene Pedrotti, Martina Esposito (70), Giorgia Stangherlin, Linda Politi (78), Erica Simonetti (+78). Tecnici: Matteo Marconcini.
L’analisi dei tecnici azzurri sugli Europei a Montpellier
Calato il sipario sui campionati europei senior a Montpellier, si fanno i conti con le informazioni raccolte dal direttore tecnico nazionale e dai due capoallenatori. Si tratta di un bilancio obiettivo e di un’analisi serena, così come è giusto sia di fronte a qualsiasi risultato, sia esso positivo o negativo.
Laura Di Toma - Direttore Tecnico Nazionale
“I problemi da risolvere ci sono, e non sono pochi, ma alla fine noi italiani riusciamo sempre a portare a casa qualcosa di buono. E non si tratta di accontentarsi o di dover trovare delle scuse, ma semplicemente si tratta di leggere bene le situazioni, correggere il tiro laddove necessario e, soprattutto, continuare sempre a lavorare seriamente e con fiducia”.
Raffaele Parlati - Capoallenatore uomini
“La mia analisi è che abbiamo perso incontri largamente alla nostra portata. È mancata la lucidità nella gestione degli incontri. Non ci resta che prendere atto che le cose non sono andate nel verso giusto bisogna analizzare cosa non è andato e ritornare subito a lavorare. Pur essendo in condizioni pessime avrebbe potuto comunque vincere l'incontro con il russo se la conduzione arbitrale fosse stata un po’ più attenta. Il bilancio non è sicuramente positivo, ma devo dire che l'arbitraggio sia ieri che oggi ci ha danneggiato non poco. Continuiamo a lavorare sicuro che arriveranno giornate migliori”.
Francesco Bruyere - Capoallenatore donne
“Sicuramente un Europeo sotto le aspettative per la forte squadra schierata, ma le motivazioni vanno ricercate nella programmazione. Con i Top Player abbiamo deciso di preparare il Grand Slam di Abu Dhabi al meglio per archiviare il prima possibile la qualificazione olimpica cercare un posto tra le teste di serie. Chiaramente la coperta è corta e sapevamo che così facendo avremmo compromesso il Campionato Europeo, al quale abbiamo deciso di partecipare comunque per onorare la gara. In questo momento erano molto più importanti quei punti che non questi, considerano che ci sarà un altro europeo tra 5 mesi. Per questo motivo non abbiamo messo pressione agli atleti sul risultato, l’importante era esprimersi al meglio, provare soluzioni tecniche differenti e soprattutto non farsi male. Chiaramente le categorie leggere e medie che devono calare il peso, hanno sofferto di più questo doppio appuntamento, tornati dalla gara di Abu Dhabi, infatti, abbiamo avuto solo il tempo di scaricare, fare un lavoro di manteniamo e ricalare il peso, ma la stanchezza ovviamente si è fatta sentire. Le ragazze delle categorie pesanti hanno patito meno tutto questo è sono riuscite ad esprimersi meglio. Siamo comunque a fine di una lunga stagione andata benissimo e con un calendario folle a cui dobbiamo stare dietro, questi ragazzi, questi campioni, ci mettono l’anima ogni giorno e lottano sempre per i loro sogni, qualche volta scivoliamo ma ci rialziamo sempre più forti. Ora un po’ di meritato risposo per tutti quanti, qualcuno gareggerà in Giappone e qualcuno inizierà a lavorare già per l’anno prossimo. Siamo una grande squadra, sedetevi comodi e divertitevi che lo spettacolo è assicurato”
Con Bellandi e Tavano l’Italia ritrova il sorriso europeo a Montpellier
Ed alla fine di questi campionati d’Europa a Montpellier, che sembravano stregati, è arrivata anche la gioia per le medaglie. Entrambe bellissime! L’argento dei 78 kg è andato al collo di Alice Bellandi ed il bronzo dei +78 kg ha premiato Asya Tavano.
Questo è stato un europeo particolarmente avaro di soddisfazioni per i colori azzurri, tanto da sembrare stregato, ma senza tirare in ballo elementi astratti come la sfortuna, si è tenuta la barra dritta fino in fondo. Con fiducia e lucidità.
Christian Parlati si è presentato ugualmente sul tatami, nonostante abbia passato la notte con la febbre. Non è certo lui il tipo che accampa scuse e n’è accorto anche il serbo Branjovic, che dopo aver preso una gran schienata con la controtecnica del napoletano, ha dato l’impressione di non essere d’accordo. Al secondo turno con il russo Lorsanov ci sono stati degli scambi di manate per fare le prese che, se non stai bene, non li assorbi tanto facilmente. Fatto sta che l’incontro è finito al golden score, tre sanzioni a due. Chiudendo così la gara di Christian.
“Pur essendo in condizioni pessime -ha detto il coach azzurro Raffaele Parlati- avrebbe potuto comunque vincere l'incontro con il russo se la conduzione arbitrale fosse stata un po’ più attenta. Il bilancio non è sicuramente positivo, ma devo dire che l’arbitraggio sia ieri che oggi ci ha danneggiato non poco. Continuiamo a lavorare sicuri che arriveranno giornate migliori”.
Alice Bellandi è superiore, ha detto qualcuno prima che la gara iniziasse. Se lei abbia sentito la profezia non è dato sapere, ma è stata sufficiente la conferma che ha dato sul tatami, due wazari (tai otoshi e seoi nage) all’olandese Derks, un wazari (seoi) alla portoghese Sampaio ed un altro wazari alla tedesca Wagner, giusto per regolare la questione di Baku. Poi è arrivata la finale… la tedesca Boehm, molto attenta a bloccare le maniche a Bellandi, Alice invece, generosa e fulminea negli attacchi… tai otoshi basso, seoi, o soto gari, a coprire tutte le direzioni. Il pregio della tedesca è riuscire a non cadere, ma attacca in ne waza ed è pericolosa. Va così, con due shido a Boehm, uno ad Alice quando il cronometro scandisce gli ultimi secondi… e manca un secondo solo quando con o uchi gari Boehm aggancia il piede di Bellandi che, resiste, ma traballa e squilibrata cade. Pur girandosi sul fianco… è wazari ed il tempo è scaduto. Il volto di Alice è una maschera di delusione, quello della tedesca d’incredula felicità.
Molto brillante oggi è stata anche Asya Tavano, lucida e attenta in tutti i dettagli di ogni incontro che, in tutti i casi, è stato con avversarie qualificate quali Larisa Ceric (Bih), Milica Zabic (Srb) o la turca Kayra Ozdemir, liquidate nell’ordine con wazari di gaeshi al golden score, ippon con shime waza, wazari di harai goshi. La finale per il bronzo con l’olandese Karen Stevenson è stata un piccolo capolavoro per metà incontro, con bel vantaggio frutto di un tai otoshi maki komi con prese alle maniche e poi la gestione del vantaggio (wazari) con qualche momento d’ansia tempestivamente ricomposto dal coach azzurro Francesco Bruyere. Ed alla fine è stata gioia pura! Seconda medaglia di bronzo consecutiva agli Europei per Asya Tavano. Dopo Sofia 2022, ecco Montpellier 2023.
Ma non è tutto! Perché ieri sera, nella serata di gala EJU, c’è stata un’altra bella notizia. Ed a riportarcela gentilmente è Alessandro Comi, presente quale Italia Team Manager: “L’europeo è stato anche l’occasione per premiare i migliori tra i migliori durante il gala annuale della nostra Unione continentale. L’EJU infatti, aveva ancora l’incombenza di assegnare i riconoscimenti per il 2022 tra atleti, tecnici e arbitri e l’Italia è stata celebrata con Roberta Chyurlia, miglior arbitro donna per la quarta volta: è un traguardo importante e, in quanto conferma, è anche una grande responsabilità. L’augurio a Roberta è quello che possa ispirare una generazione di giovani arbitri italiani e che possa contribuire a crescerli nel solco che ha tracciato fin qui. Sono persuaso d’altronde che il 2023 riserverà sorprese anche per le altre eccellenze abbiamo visto brillare nel corso di questo ricchissimo anno… stiamo a vedere!”
La Nuova Florida conquista il Grand Prix Lucania U21
È doppio successo per la Nuova Florida, che ha meritato il primo posto in entrambe le classifiche maschile e femminile del Grand Prix Lucania juniores.
Per un punto la Nuova Florida si è lasciata alle spalle Koizumi Scicli e Girolamo Giovinazzo nella classifica maschile del Grand Prix U21 che si è concluso oggi nel PalaErcole a Policoro, ma tutte e tre insieme sono salite sul podio per la premiazione delle società.
E sul gradino più alto del podio la Nuova Florida ci è rimasta anche per la premiazione delle società femminili precedendo, anche se con lo stesso punteggio, l’Akiyama Settimo ed al terzo posto il Judo Preneste.
>>> QUI I RISULTATI COMPLETI CON I TABELLONI DI GARA
Foto di P. Amendola
Paradise ed Accademia primi nel Grand Prix U18 a Policoro
Con il successo nella classifica di società femminile della Sporting Club Paradise ed in quella maschile dell’Accademia Torino, si è conclusa la giornata riservata alla classe cadetti del Gran Prix Lucania a Policoro. Sul podio femminile sono salite anche la New Crazy Fitness al secondo posto ed il Judo Preneste al terzo, mentre nella gara maschile il podio delle società è stato completato dal Kodokan Chieti al secondo posto ed il Nuova Florida al terzo. Domani la manifestazione vedrà impegnate sui tatami del PalaErcole le categorie femminili e maschili della classe juniores.
(Photo P.Amendola)
>>> I RISULTATI DELLA GARA CADETTI
Poco lucidi ma non si molla! I coach incitano gli azzurri a Montpellier
È un’altra giornata storta per gli azzurri nella Sud de France Arena a Montpellier. Anche il secondo appuntamento di questi campionati europei senior infatti, è passato senza gioie per lo staff azzurro che, in questo caso, ha seguito Savita Russo, Flavia Favorini nei 63 kg, Irene Pedrotti nei 70 kg, Manuel Lombardo, Giovanni Esposito nei 73 kg, Antonio Esposito negli 81 kg.
“I ragazzi meritano tutti un plauso per quello che stanno facendo -ha detto Raffaele Parlati, capoallenatore maschile- possono capitare giornate negative ed un momento di appannamento in una stagione agonistica lunga e intensa. Si spera di raccogliere qualcosa domani anche se la partecipazione di Christian è molto incerta in quanto al momento è febbricitante. Abbiamo perso incontri largamente alla nostra portata. È mancata la lucidità nella gestione degli incontri. Non ci resta che prendere atto che le cose non sono andate nel verso giusto, bisogna analizzare cosa non è andato e ritornare subito a lavorare".
“Di sicuro un brutto Europeo per noi fino a questo momento -è stato il commento di Francesco Bruyere, capoallenatore femminile- ma la gara va analizzata individualmente e non complessivamente. A differenza delle atlete in gara ieri, le ragazze di oggi avevano come unico obiettivo quello di raccogliere più punti possibili per la qualificazione e testare il loro livello tecnico. Prendo atto del fatto che a livello fisico stessero molto bene, ma abbiamo commesso alcuni errori tecnici in situazioni assolutamente alla nostra portata che hanno condizionato gli incontri. Mi spiace lasciare qui punti preziosi che avremmo potuto portare a casa, ma per quello che ho visto non sono preoccupato, sono sicuro del lavoro e della continua crescita di queste atlete. Tempo al tempo”.
Nel dettaglio, nei 73 kg Giovanni Esposito ha superato (3 shido) il lettone Nasirovs e, con due wazari (uchi mata) il lituano Vitkauskas. A fermare Giovanni Esposito con un’immobilizzazione è stato poi lo spagnolo Salvador Cases Roca, che ha proseguito poi fino alla finale per il titolo, che è andato all’azero Hidayat Heydarov. Sconfitti purtroppo anche Manuel Lombardo al termine di un incontro controverso con il bulgaro Mark Hristov ed Antonio Esposito che, negli 81 kg, dopo aver superato lo spagnolo Urquiza Solana con sumi gaeshi wazari, è stato bloccato dalle sanzioni (3) con l’austriaco Wachid Borchashvili, che ha poi concluso al quinto posto.
Un buon incontro quello nei 63 kg di Savita Russo con l’ucraina Hrebenozhko, che l’ha risolto a suo favore però con wazari di ura nage. Brava anche Flavia Favorini a piazzare ippon di hane goshi alla georgiana Askilashvili ed andare poi al golden score con Barbara Timo (Por), dove ha incassato wazari di seoi nage. Si è battuta anche Irene Pedrotti nei 70 kg, portando a casa l’incontro con la danese Olsen (3 shido) prima di cedere per wazari (maki komi) alla slovena Anka Pogacnik, quinta alla fine.
Domani terza ed ultima giornata con Alice Bellandi nei 78 kg, Asya Tavano nei +78 kg e nei 90 kg Christian Parlati, se supera i problemi evidenziati dal coach azzurro Raffaele Parlati.
Europei a Montpellier: Giuffrida quinta e Carlino settimo
Il cielo di Montpellier è grigio nella prima giornata dei campionati d’Europa per gli azzurri. Il quinto posto di Odette Giuffrida ed il settimo di Andrea Carlino non possono bilanciare il peso delle aspettative. Che erano e rimangono giustamente elevate.
La gara di Odette Giuffrida è iniziata con la rimonta sulla spagnola Ariane Toro Soler che, passata in vantaggio con wazari di seoi nage, non è poi riuscita ad opporsi a ritmo e prevalenza di Giuffrida fino alla terza e decisiva sanzione. Un’altra vittoria per Odette è stata quella ottenuta con tre sanzioni sull’ungherese Reka Pupp ed ancora tre sanzioni hanno determinato la vittoria nella semifinale, che in questo caso è andata però nel golden score alla kosovara Distria Krasniqi. È andata al golden score anche la finale per il bronzo con la tedesca Mascha Ballhaus ed a deciderla è stato un attacco di Odette: sode tsuri komi goshi con due prese alle maniche. Azione regolare. La sconfitta di Odette è stata decretata dall’hansokumake per waki gatame, avvenuto però quando entrambe le atlete erano a terra.
“Scuse ne avrei tante -ha commentato a caldo il capoallenatore femminile Francesco Bruyere- la doppia gara ravvicinata, l’arbitraggio, la organizzazione con tempi di gara assurdi e altro, ma preferisco lavorare sui pochi, pochissimi, errori tecnici che abbiamo commesso perché siamo e possiamo essere più forti di tutte le condizioni avverse ed esterne. Invece che gara da dimenticare, questa di oggi è una gara da ricordare per migliorare ancora. Andiamo sempre avanti. Resta da aggiungere che dopo la prestazione di Abu Dhabi abbiamo chiesto un grande sforzo a queste campionesse e loro ci hanno risposto con grande coraggio, forza e passione, salendo su quel tatami senza risparmiarsi e scendendo sempre a testa alta. Onore a loro e questa grande squadra”.
“Purtroppo un campionato d'Europa che non è iniziato come speravamo -ha detto Raffaele Parlati, capoallenatore maschile- forse la fatica delle tante gare inizia a farsi sentire, ma la squadra è forte e chi oggi non ha raccolto quello che voleva e meritava, avrà modo di rifarsi”.
Il commento di Bruyere si riferisce anche alla gara delle altre ragazze, così come il commento di Raffaele Parlati fa riferimento alla gara dei suoi ragazzi.
Big shock! Scutto out. Questo il TikTok che Judo.Tv ha fatto circolare poco dopo la sconfitta di Assunta Scutto nei 48 kg con l’azera Leyla Aliyeva, che è riuscita a sorprendere la numero uno del ranking mondiale con un wazari di kata guruma. Ma è finita presto anche la gara di Francesca Milani che, nel golden score, è stata colta in fallo dall’o soto gaeshi della russa Sabina Giliazova, ovviamente in gara con il backnumber AIN. Ma la giornata è stata amara anche per Matteo Piras che, nei 66 kg, è stato eliminato da un sumi gaeshi (wazari) nel golden score con l’azero Yashar Najafov. Un turno l’ha passato Angelo Pantano nei 60 kg, schiantando con un ippon terrificante lo sloveno David Starkel, salvo poi arrendersi all’immobilizzazione (tate shiho gatame) dello spagnolo Francisco Garrigos ed un turno l’ha passato anche Fabio Basile con wazari di kata guruma nel golden score sull’ungherese Bence Pongracz, ma è stato poi fermato dallo spagnolo David Garcia Torne, in gran giornata, che è riuscito a piazzare wazari di o uchi gari nel golden score. Con due lunghi golden score Veronica Toniolo ha portato a termine una vittoria sulla belga Mina Libeer ed una sconfitta con la tedesca Seija Ballhaus, in entrambi i casi per tre sanzioni.
Indubbiamente buona la gara di Andrea Carlino, che ha meritato il settimo posto nei 60 kg con le vittorie sul portoghese Rodrigo Costa Lopes, ippon con uchi mata e sull’azero Balabay Aghayev, hansokumake (3S), mentre nulla ha potuto di fronte al francese Luka Mkheidze, che ha piazzato due wazari (morote seoi e ko uchi) ed il belga Jorre Verstraeten, che lo ha blindato con kata gatame.
Domani, sabato 4, sono in gara Flavia Favorini e Savita Russo (63), Irene Pedrotti (70), Giovanni Esposito e Manuel Lombardo (73), Antonio Esposito (81)
Oro numero 6 ad Abu Dhabi con Raimondo Degortes
L’ultima giornata del mondiale master di Abu Dhabi si apre con la superlativa medaglia d’oro di Raimondo Degortes M2 -60 kg, che conquista il primo posto a suon di ippon, sbaragliando letteralmente gli avversari e quindi giustamente si guadagna il gradino più alto del podio.
Quinti classificati: Roberto Maserin M2 -60 kg e Vitalie Ursu M2 - 90 kg.
Pioggia di medaglia nel pomeriggio con le categorie femminili, ovvero: gradino più alto del podio e medaglia d’oro per Elen Merelli nella categoria F 3 - 52 kg. e Cristina Magini F4 + 78 kg.
Ottimo Argento per Aida Guemati F 6 -63 kg., che come lei stessa perfettamente sintetizza: “Mi sentivo in forma e sono contenta, in quanto ho vinto gli incontri con tecnica e testa, in piedi e a terra. Un argento meritato “.
Si collocano sul terzo gradino del podio: Alessandra Damario F3 -52 kg, Monica Stragliotto F5 -70 kg, Gianna Sestieri F6 - 63 kg, Alessandra Carta F4 -52 kg, Diana Arrigoni F 6 - 57 kg, Sandra Trogu F7 -52 kg.
Quinte classificate e purtroppo fuori dal podio, anche se per poco: Francesca Ripandelli F1 -57 kg. Giulia Meinardi F1-63 kg. e Ilenia Paoletti F4 - 63 kg. Settime classificate: Lara Battistella e Andretta Bertone.
Le interviste: Raimondo Degortes: “Dedico la vittoria alle mie figlie e a tutti coloro che mi sono stati vicini per permettermi di raggiungere risultato “.
Elen Merelli: “La mia terza medaglia mondiale, la seconda d'oro...la dedico a papà, mamma, Manu, mio marito e Nadia e a tutti i miei amici. Grazie di cuore è grazie a tutti loro se sono qui, vi voglio bene!”
Cristina Magini: “Sono contentissima di questo importante risultato...non ero nella giornata giusta, ma sentire mio figlio fare il tifo per me a squarciagola mi ha dato la carica giusta per affrontare la gara e per raggiungere il gradino più alto.”
Il commento di Roberto Borgis e Giuseppe Macrì: Un mondiale assolutamente stupefacente con ben 6 ori, 3 argenti e 11 bronzi e 48 atleti partecipanti, quindi la dimostrazione che il movimento master in Italia c’è ed è forte e vitale ed in continua ascesa. Poi che dire… l’unione, l’energia e la forza dei nostri Master è un qualcosa di impareggiabile per certi versi commovente, dove un momento si è atleti, poi coach, ma poi soprattutto amici. Emblematiche sono le parole di Gianna Sestieri: “sono contenta di essere riuscita a vincere a dieci secondi dalla fine il secondo incontro con l’avversaria tedesca, che dava per scontato di vincere con me, che però non davo per scontato di perdere”.
Come dire: cuore e passione fino all’ultimo respiro! I master sono semplicemente questo, ma nulla, nulla meno di questo.
>>> RISULTATI M2
>>> RISULTATI F1
>>> RISULTATI F2
>>> RISULTATI F3
>>> RISULTATI F4
>>> RISULTATI F5
>>> RISULTATI F6
>>> RISULTATI F7
>>> RISULTATI F8
Ad Abu Dhabi l’Italia tiene il passo: Brocchieri-Lepore-Murroni sul podio
Giornata numero tre ad Abu Dhabi ed il World Championships Veterans è arrivato all’attribuzione dei titoli ed alla consegna delle medaglie per le classi maschili M4 e M5.Il Team Italia guidato da Roberto Borgis e Giuseppe Macrì è andato ancora a segno conquistando una medaglia d’argento con Fabio Stefano Brocchieri nei 66 kg M4 e due di bronzo, la prima con Alessio Lepore nella stessa classe e categoria, l’altra con Fabrizio Murroni nei 60 kg M5.
Questo il report da Abu Dhabi
“La terza giornata del mondiale Veterani di Abu Dhabi si apre con la medaglia d’argento di Fabio Brocchieri nella categoria M4 -66 kg. Il risultato si è concretizzato dopo una gara perfetta e Fabio si è fermato in finale soltanto di fronte al forte kazako Aitymov. Il secondo podio della mattina è arrivato, sempre nella categoria M4 -66 kg, da parte di Alessio Lepore, il quale ha conquistato brillantemente la medaglia di bronzo. L’altro bronzo della giornata è arrivato nel pomeriggio, nella categoria M5 -60 kg, ad opera di Fabrizio Murroni, autore di una pregevolissima gara, che lo ha portato alla conquista della medaglia di bronzo, vincendo la finale con un ippon da antologia di o-uchi-gari sul francese Patrice De Lavau. Purtroppo, nonostante la bella prestazione ben tre sono state le cosiddette medaglie di legno: Edoardo De Santis M4 -60 kg., Roberto Mascherucci M5 -73 kg e Stefano Pressello M 5 -90 kg, i quali nonostante una competizione condotta sempre all’attacco e senza risparmiarsi, si sono dovuti accontentare del quinto posto”.
Domani, venerdì 3, quarta giornata con le classi M2 e tutte le femminili F1-9
>>> RISULTATI M4
>>> RISULTATI M5