Il judo come regolatore di emozioni
IJF.org ed EJU.net la hanno pubblicato ieri, martedì 19 dicembre, la notizia che riferisce sulla ricerca sul judo di Slavisa Bradic riconosciuta dall’Unesco e, quasi in contemporanea, un dettagliato approfondimento è stato pubblicato anche da FIJLKAM FVG grazie al contatto diretto della regione e del suo media team in particolare intrattengono con il tecnico croato, esperto dell’IJF Academy e componente dell’EJU Kata Commission.
Leggi qui la notizia pubblicata su FIJLKAM FVG
Leggi quì la notizia pubblicata su EJU
Leggi quì la notizia pubblicata su IJF
A Civitanova un progetto per crescere con judo e karate
È una bella notizia davvero quella pubblicata ieri su fijlkam.it/marche. Ed è bella nonostante l’argomento non sia quello di risultati ottenuti o di prestazioni e promozioni. E già, perché si cresce anche, e forse soprattutto, quando si costruisce, quando c’è un progetto per realizzare un obiettivo chiaro, definito e condiviso.
Ed in questo caso, il progetto approvato da un consiglio comunale, quello di Civitanova, ha voluto realizzare un impianto sportivo che sarà riservato proprio al judo ed al karate.
Leggi qui la notizia pubblicata domenica 10 dicembre su FIJLKAM Marche
Da tutta Italia ad Ancona nel ricordo di Angelo Montanari
Una bella manifestazione si è svolta ad Ancona nel fine settimana appena superato, proprio mentre a Tokyo si stava disputando il Grand Slam e nel PalaPellicone veniva celebrata la 42ª assemblea nazionale straordinaria.
Ma a rendere attraente la manifestazione marchigiana è stato qualcosa di particolare. Ci sono stati infatti, un legame ed un affetto sospesi che hanno spinto a partecipare diverse centinaia di atleti e di società sportive provenienti da ogni parte d’Italia.
Il Judo Club Camerano, che i judoka più anziani ben ricorderanno con la squadra costruita attorno ai fratelli Angelo e Marco Montanari ed a lungo fra le protagoniste ai campionati italiani a squadre, ha organizzato infatti una manifestazione su due giornate: il Trofeo Città di Camerano il sabato ed il Memorial Angelo Montanari la domenica.
La manifestazione è andata molto bene, lasciando tutti soddisfatti, gli atleti piccoli e grandi, i tecnici e gli accompagnatori, ma dalle cronache puntuali riportate su fijlkam.it/marche si capisce bene che ad essere soddisfatti sono stati proprio tutti.
Addio Giorgio Ciampi, pioniere del judo lombardo
Il mondo dello sport è in lutto per la morte, all’età di 85 anni, del maestro di judo Giorgio Ciampi. Classe 1938, è stato tra i pionieri del judo lombardo, campione italiano di judo e direttore delle Fiamme Oro Milano dal 1985 al 1992. «Settimo dan –ricordano dal Comitato Regionale Lombardia del Judo- esperto di difesa personale, fu tra gli ideatori e promotori del metodo Mga. Noto e benvoluto da tutti per la sua ironia e il suo pensiero fuori dagli schemi, il maestro Ciampi lascia un grande vuoto nel mondo del judo».
A Cinisello Balsamo ha insegnato judo a generazioni e generazioni di allievi, nella sua palestra Ken Otani in via Montello per oltre 20 anni. Un successo non solo a livello umano e sociale, ma anche numerico: sono stati infatti 14 i titoli di campione italiano vinti sotto la sua guida. Nel 1991, inoltre, sventò una rapina nella sua gioielleria a Milano, immobilizzando due criminali entrati armati nel negozio. Un episodio questo, che trovò ampio spazio nelle cronache, e non solo quelle locali.
Così scrive Giovanna Maria Fagnani sul Corriere della Sera Milano di ieri, 26 novembre: «Avevo davanti quei due con le pistole spianate. Mi sentivo offeso, umiliato. Non è possibile. Pensavo, che uno come me, maestro benemerito di judo e cintura nera, rimanesse lì fermo. Dovevo reagire, per il mio glorioso passato di judoka, ma anche di ex poliziotto». Nel palmares di Giorgio Ciampi, pluricampione di judo scomparso a 85 anni dopo un breve ricovero, c’è anche un atto eroico. Ex poliziotto, poi orefice, il 30 gennaio del 1991 sventò una rapina a mani nude alla sua gioielleria di piazza Missori.
I due rapinatori, entrambi con precedenti, il giorno prima si fingono interessati ad acquistare un orologio e il giorno dopo tornano.
Ciampi li fa entrare e non si insospettisce. Poi l’aggressione. Lo scaraventano contro il muro, gli dicono di sedersi con le mani alzate. Ma non sanno con chi hanno a che fare. «La filosofia del judo insegna la flessibilità, ovvero saper aspettare l'attimo propizio per sfruttare l’errore dell’avversario» racconterà poi Ciampi ai giornalisti. Quando uno dei due rapinatori mette la mano in tasca per prendere del nastro adesivo per chiudergli la bocca, lui gli afferra la mano. «Gli ho stretto con violenza la sciarpa attorno al collo, l'altro mi puntava contro la pistola ma non poteva sparare perché io facevo in modo che davanti alla canna ci fosse sempre la schiena del suo amico. A un certo punto ho sentito un clic. Per mia fortuna la rivoltella si è inceppata». Quasi soffocato, il bandito che sta lottando con l’orefice sviene e a quel punto Giorgio Ciampi ingaggia un violentissimo corpo a corpo con il complice, riuscendo a immobilizzare a terra anche lui. I due rapinatori finiranno poi in galera.
Esperto di Ne Waza, Ciampi ideò anche un suo metodo personale e chi ha lavorato insieme a lui parla di «un judo di straordinaria efficacia e bellezza». Il Comitato Regionale Judo Lombardia lo ricorda così: «Noto e benvoluto da tutti per la sua ironia e il suo pensiero fuori dagli schemi, il maestro Ciampi lascia un grande vuoto nel mondo del judo».
Soltanto due mesi fa era scomparso a 82 anni il giornalista della Gazzetta dello Sport, Carlo Gobbi, che di Giorgio Ciampi è stato orgogliosamente allievo. Gobbi non perdeva occasione per parlarne con grande stima e, nonostante avesse intrapreso la pratica del judo in età matura, raccontava con la gratitudine che “è grazie a Giorgio che ho superato anche l’esame per il quarto dan”.
Notizie dalle Regioni
Si riportano alcune fra le notizie di maggiore interesse che sono state pubblicate in questi giorni sui siti dei comitati regionali e, fra queste, si trova anche una notizia di cronaca, pubblicata però, da un quotidiano online dell’Abruzzo.
Il comitato Lazio ha pubblicato oggi la notizia attraverso la quale viene indetto un corso di formazione per ufficiali di gara. Diventa ufficiale di gara, il titolo ed è un invito all’adesione per tutti i praticanti che hanno la passione per la disciplina e sentono il desiderio di contribuire a farla crescere.
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È di giovedì scorso invece, una notizia pubblicata dal comitato Campania, che annuncia un appuntamento d’indubbio interesse che circolava da tempo e, fortunatamente, è giunto a compimento, si tratta dello Stage con Masashi Ebinuma
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È di venerdì scorso invece, la notizia pubblicata dal comitato del Friuli Venezia Giulia che spiega di un progetto virtuoso ideato ed attivato dal Coni regionale che, assieme alla Regione FVG, per supportare tutte le società sportive regionali nell’impegnativo adeguamento alla Riforma dello Sport 2023.
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Risale invece a domenica 12 novembre un fatto di cronaca che la testata online Abruzzo24ore.tv ha riportato giovedì 16 ed essendo una storia finita bene, merita di essere letta. Abruzzo: Rientrando da una gara 4 arbitri di karate…
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Argento per Angela Casarola al Torneo di Berlino
La scorsa settimana sono stati numerosi gli appuntamenti di judo dei quali si è dato riscontro, dai campionato del mondo Veterani ad Abu Dhabi ai campionati europei senior a Montpellier, senza dimenticare il Grand Prix cadetti-junior a Policoro e, per il karate, i campionati italiani juniores nel PalaPellicone a Ostia. Tuttavia qualcosa da raccontare ce l'ha anche il settore Lotta ed ancora una volta, a farlo è stato l'attento e puntuale FIJLKAM Lombardia, che in quest'altra puntata "Dalle Regioni" rilanciamo.
Non è la prima volta che Angela Casarola, giovane campionessa della lotta in forza al sodalizio sportivo del Club Atletica Pesante Como, si rende protagonista di un recupero della forma agonistica in tempi strettissimi. Accadde già nel 2022, quando dopo poco più di due mesi dalla rimozione chirurgica di due viti dal gomito sinistro applicate in una precedente operazione per il riposizionamento nel braccio dell'osso epicondilo, conquistò la medaglia d'argento ai Campionati Europei Under 15 a Zagabria. Il miracolo s'è ripetuto anche sabato, allorché Casarola ha conquistato il secondo posto del podio nella categoria al limite dei 49 chilogrammi Under 17 nell'importantissimo 16th International Female Tournament di Berlino. A causa di un serio malanno che le ha provocato una forte anemia ed il conseguente girovagare nei mesi di settembre e ottobre per ospedali e medici specialisti alla ricerca dell'origine del disturbo della salute, la preparazione al torneo è stata ridotta ai soli ultimi quindici giorni. Coraggiosa e caparbia come sempre, la beniamina del Cap Como ha inanellato una serie di tre vittorie ai punti contro la forte campionessa tedesca Eleni Zagliveri, poi la quotata polacca Anita Przybyl, quindi è stata la volta dell'emergente teutonica Vilianna Baulin. L'unica a sbarrargli la strada per l'oro è stata l'ennesima polacca Anna Yatskevych, che l'ha battuta con il minimo scarto di 4 punti a 2. Poco male. Quel che conta di più, è l'aver ritrovato la lariana sul pezzo, lanciata alla ricerca di nuovi allori.
Fonte: fijlkam.it/lombardia
Una biblioteca a Rosignano per ricordare il grande Michele Monti
In questa News dalle Regioni riprendiamo da FIJLKAM Toscana la notizia di un'iniziativa a ricordo di Michele Monti, grande e sfortunato campione. “Michele era un lettore accanito, amava tutti i generi letterari. Ho pensato che proprio i libri fossero il modo più significativo per ricordarlo”.Monica è la sorella di Michele Monti, olimpionico di judo scomparso nel dicembre del 2018 a causa di una terribile malattia. Aveva 48 anni ed era un atleta molto conosciuto –era capitano della Nazionale e aveva partecipato alle Olimpiadi di Sidney 2000 e Atene 2004– ma soprattutto una persona di grande valore.Originario di Rosignano Marittimo, tornava nei suoi luoghi appena gli impegni sportivi glielo permettevano. E si dedicava alla lettura.
“Nella sua casa–dice ancora la sorella–ci sono ancora tantissimi libri. Leggere per lui era davvero importante”. Monica si commuove quando parla del fratello, dell’affetto intenso che li legava. Per dare corpo a questo amore ha pensato di ideare la “Casa dei libri”, che lunedì 23 ottobre sarà posizionata sulla terrazza Belvedere di Rosignano Marittimo. “Tempo fa–spiega Monica–un amico di Michele mi ha detto che sarebbe stato bello avere un luogo dove andare in qualche modo a salutarlo. Le sue ceneri sono state sparse in mare, quindi non c’è una tomba dove portare fiori. Così ho pensato a unapiccola biblioteca all’aperto, dove chiunque voglia salutare Michele potrà portare un libro invece di un fiore“.
La “Casa dei libri”, grazie alla collaborazione con il gruppo “Sei di Marittimo se…” che cura la terrazza panoramica del capoluogo, sarà sistemata vicino a vasi di fiori e panchine.“Mi sembra il posto ideale–ripete Monica–,le persone possono sedersi al sole per leggere o dialogare. E poi da lì si vede il mare. Sono certa che Michele in qualche modo sarà contento di questa scelta”.
A prendersi cura della “Casa dei libri”, una casetta in legno fatta a mano e decorata da Monica e da suo marito che può contenere circa 40 volumi, saranno la sorella del judoka e i cittadini del gruppo “Sei dei Marittimo se”.“Io vado spesso–termina Monica–quindi mi occuperò di cambiare i volumi, che non saranno soltanto quelli di Michele. Ci sonopersone che hanno donato libri perché questo progetto potesse prendere corpo, e le ringrazio davvero con il cuore.Ringrazio anche l’amministrazione comunale, che ha garantito la messa in posa della Casa dei libri”.
Anche i cittadini sono emozionati, perché ricordano il grande judoka mentre leggeva seduto in qualche angolo del paese.“Tutti noi–spiega Elena Nocchi, referente di “Sei di Marittimo se”–siamo onorati di ospitare sulla nostra terrazza questo progetto. Non solo perchéMichele era di Rosignano Marittimo ed era un grande atleta, ma anche perché era davvero uno di noi. Amava il suo paese e lo viveva”.
Autore: Anna Cecchini - Fonte: Tuttigiorni.info
Italia seconda ad Alghero! Trofeo Riviera del Corallo alla Moldavia
La Moldavia si è aggiudicata la 27ª edizione del Trofeo Riviera del Corallo disputata ad Alghero ed organizzata dalla società sportiva Arti Marziali Sardegna. L’importante evento ha regalato al pubblico belle emozioni ed uno spettacolo di livello con la
squadra moldava che è riuscita, ancora una volta, ad aggiudicarsi il trofeo superando in finale un’ottima Italia al termine di un incontro ricco di colpi di scena. La squadra italiana, affidata all’esperto coach Salvatore Ferro, ha combattuto con grande determinazione fino all'ultimo incontro, che è stato perso di misura da un bravo Andrea Gismondo, che si è particolarmente distinto durante l'intero torneo.
“L'Italia è partita male con la Polonia -ha commentato il coach azzurro Salvatore Ferro-ma ha saputo recuperare e, sul 2-2, è stata sorteggiata la categoria dei 90 kg con il nostro Owusu che ha messo a segno il punto decisivo. Poi abbiamo superato il Portogallo, 5-0, la Romania ancora 5-0 ed in semifinale abbiamo superato la Sicilia 4-1. A quel punto, contro la Moldavia, siamo stati superati di misura: 3-2. Complimenti a loro e complimenti ai nostri atleti ed ai loro club”.
Il Trofeo Riviera del Corallo, un’opera realizzata dalla Bottega Orafa di Agostino Marogna di Alghero, è andato così nuovamente nelle mani della Moldavia, una squadra che ha dimostrato di essere solida e completa, presentando una formazione competitiva e talentuosa con judoka di livello come Maxim Baltat (66 kg), Adrian Veste e Serghei Rosca (73), Nicon Zaborosciuc e Catalin Marian (81), Dorin Gotonoaga (90) e Iurie Mocanu (+90). L'Italia, dall'altra parte, ha schierato un’ottima squadra composta, oltre il già citato Andrea Gismondo (81) da Luca Caggiano e Federico Ninfo (66), Andrea Spicuglia e Gabriele Sulli (73), Matteo Rovegno e Henry Owusu (90) e Sansei Kwadjo Anani (+90). È stato molto apprezzato il fatto che anche le altre squadre partecipanti hanno espresso il massimo impegno, in particolare per la delegazione siciliana che ha meritato un ottimo terzo posto, seguita dalla Polonia al quarto, il Portogallo al quinto e la Romania al sesto.
Fonte: FIJLKAM Sardegna
L'Italia ad Alghero per il 27° Riviera del Corallo
Sabato 14 e domenica 15 ottobre si svolgerà ad Alghero il “Trofeo Internazionale Riviera del Corallo”, competizione internazionale maschile a squadre di judo, organizzato dalla società sportiva Arti marziali Sardegna, presieduta dal maestro Gavino Piredda, e con il contributo della Regione Sardegna assessorati del Turismo e dello Sport. Questo evento, tra i più importanti in Italia per quanto riguarda il Judo, vanta una kermesse di campioni di grande caratura internazionale e vanta anche l'eccezionale Trofeo Riviera del Corallo, realizzato dalla Bottega Orafa di Agostino Marogna di Alghero, che aggiunge ulteriore prestigio a questa competizione di alto livello.
Alla gara parteciperanno cinque tra le più forti nazioni europee: Italia, Moldavia, Polonia, Romania, Portogallo. Avrebbe dovuto partecipare anche la squadra della Germania, ma ha dato forfait all’ultimo momento per cause di infortunio di alcuni atleti. A queste squadre si aggiungerà anche la rappresentativa della Sicilia. L'Italia si impegnerà a strappare il trofeo dalle mani della Moldavia, che detiene il titolo di campione dell'edizione precedente. Per questa sfida, gli Azzurri si presenteranno con una squadra più esperta rispetto a quella dello scorso anno (nella foto il podio 2022), composta da atleti talentuosi come Andrea Gismondo, plurimedagliato ai Campionati Italiani, medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali Militari, medaglia di bronzo ai Campionati Europei e plurimedagliato alle European Cup. L'intero gruppo sarà guidato dal coach azzurro Salvatore Ferro, il quale porterà la sua vasta esperienza e conoscenza per cercare il massimo risultato.
Questa la formazione azzurra: Luca Caggiano, Federico Ninfo (66), Andrea Spicuglia, Gabriele Sulli (73), Andrea Gismondo (81), Matteo Rovegno, Henry Owusu (90), Sansei Kwadjo Anani (+90).
Come di consueto, la delegazione moldava si presenterà in Sardegna con un gruppo altamente competitivo, composto da alcuni grandi campioni di fama internazionale. Tra questi, spicca la presenza di Dorin Gotonoaga, un atleta plurimedagliato ai Campionati Europei ed European Cup. La sua esperienza e abilità sul tatami saranno un punto di riferimento per la squadra moldava. Ma non è tutto, perché la delegazione polacca non sarà da meno, portando con sé una nutrita schiera di atleti talentuosi. Uno di questi è Grzegorz Teresiński, che si è aggiudicato la medaglia di bronzo agli ultimi Campionati Europei Juniores del 2023, svoltisi all'Aia (Olanda) lo scorso settembre. Questi due team contribuiranno sicuramente a rendere ancora più spettacolare e competitiva la competizione a Alghero.
La due giorni si svolgerà alla Palestra Judo Club di Alghero, in Via F.lli Kennedy 150. Sabato 14 dalle 15:00 si disputeranno gli incontri di qualificazione, mentre domenica 15 dalle 10:00 ci saranno le finali. Si profila quindi un magnifico spettacolo, un torneo con una presenza significativa di campioni, che concluderà in modo appropriato una stagione di grande importanza per la comunità internazionale del Judo. Sarà possibile assistere a tutti gli incontri gratuitamente: dalle 15:00 di sabato 14 ottobre con ingresso libero in palestra per tutti gli appassionati.
>>> CLICCA QUI per seguire la gara in diretta
Fonte: FIJLKAM Sardegna
Dalla Colombia a Udine via Messico per studiare il kata
I colombiani Glatenfer Escobar e Miguel Bermúdez il 22 settembre scorso, a Guadalajara, hanno vinto il titolo panamericano di kata 2023 nel Nage no kata. I due, del resto, sono anche i campioni del mondo in carica nel Nage no kata e sono talmente bravi che a Cracovia, dov’è stata disputata l’ultima rassegna iridata di kata, si sono lasciati alle spalle la coppia giapponese Yosuke Akasaka e Daisuke Wakana, distanziandola di ben quattro punti.
Ma perché vi stiamo parlando di una coppia di kata della Colombia?
Bè, anzitutto va detto che oltre ad essere due bravi ragazzi, si fa per dire ovviamente, dato che Glatenfer Escobar è un classe 1975 e Miguel Bermúdez, più giovane, è classe 1997, questi due campioni del mondo vivono a Pereira, un comune della Colombia, capoluogo del dipartimento di Risaralda, 250 km ad ovest di Bogotà. Un’ora di volo per intenderci.
Ma dopo la vittoria ottenuta ai Panamericani del 22 settembre scorso, che sono stati disputati a Guadalajara, in Messico, Glatenfer e Miguel hanno preso un altro volo, più precisamente un intercontinentale che li ha portati a Venezia.
E da lì a Udine.
Per arrivare a Udine da Guadalajara bisogna percorrere più o meno di diecimila chilometri, praticamente un volo infinito, che è stato pianificato e fortemente voluto dai due assieme al loro insegnante, Jhon Harold Londoño, per migliorare ancora, studiando ed approfondendo il Nage no kata con il Maestro Pierluigi Comino.
Dal 25 settembre, tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, sul tatami del Palasport Manlio Benedetti a Udine, il Maestro Pierluigi Comino cura, corregge, suggerisce, ripete e fa ripetere le esecuzioni dei due campioni.
E così avanti, ogni giorno, fino al 22 ottobre, data fissata per fare ritorno a casa, ma mettendosi anche a disposizione del movimento del Kata regionale per allargare il campo delle conoscenze e condividere idee, impressioni e sensazioni.
Va detto anche, ed è proprio questa la notizia vera, che il Maestro udinese Pierluigi Comino gode di un riconoscimento internazionale che non ha mosso soltanto i due campioni iridati colombiani, ma alla sua competenza ed alle sue conoscenze storiche della disciplina fanno riferimento un po’ da tutto il mondo.
Sabato scorso fra l’altro, il 30 settembre, il Maestro Comino ha festeggiato il suo 77esimo compleanno e, nonostante il programma non prevedesse l’uso del tatami il sabato, il “Maestro Piero” ha portato ugualmente Glatenfer e Miguel al Palasport Manlio Benedetti per dirigere scrupolosamente le sue due ore allenamento.
Naturalmente abbiamo parlato a lungo con Glatenfer e Miguel, ma il racconto della passione per il judo shiai e kata, dello spirito agonistico che muove entrambi, anche se in modo diverso, delle regole e dell’arbitraggio, sarà l’argomento di un’altra puntata, prima di partire per Abu Dhabi dove, il 28 e 29 ottobre, si disputeranno i Campionati del Mondo di kata.
Fonte: FIJLKAM FVG