Odette Giuffrida in Champions League, sabato in gara ad Odivelas
Sabato ad Odivelas, in Portogallo, c’è l’appuntamento con la Champions League e, per Odette Giuffrida, si tratta di un impegno irrinunciabile. Otto le formazioni femminili che si contenderanno il prestigioso titolo di campione d’Europa per club, la spagnola Valencia Club de Judo, tre francesi, Flam 91 Longjumeau, Judo Club Pontault Combault, Red Star Club de Champigny, poi U-CSM Dinamo Cluj Napoca (Rou), Yawara-Neva Saint Petersburg (Rus), Galatasaray S.K. Istanbul (Tur) ed il team portoghese SL Benfica Lisbona, dal quale Odette Giuffrida ha accettato l’invito. “Sì, combatterò per il Benfica – ha detto Odette - ho deciso di accettare perché spesso vado ad allenarmi con loro ed ormai li sento come una famiglia. A chiedermelo è stato l’allenatore Jorge Gonçalves, una persona speciale con la quale ho un ottimo rapporto”. Con Odette, che gareggia nei 52 kg, il Benfica schiererà Telma Monteiro (57), Juul Franssen (63), Barbara Timo (70) e Rochele Nunes (+70), una squadra di stelle che, in ogni caso, si troverà ad affrontare avversarie altrettanto competitive. “Il livello sarà altissimo – ha aggiunto la nostra campionessa – e per quanto riguarda la mia categoria sembra quasi un Master, perchè ci saranno tutte le più forti da Kelmendi a Kuziutina, da Bouchard a Chitu, poi Kazarina, Bonna, Krasniqi, le spagnole... insomma, ci sarà da divertirsi”. Con la corsa, ormai lanciatissima, per la qualificazione a Tokyo 2020 e con le due recenti e pesanti medaglie messe al collo a Brasilia (oro) ed Abu Dhabi (argento), che cosa può avere spinto Odette ad accettare l’invito ad una gara come questa? “So quanto sia importante per loro – ha risposto la Giuffrida - e darò tutta me stessa per aiutare la mia squadra ad entrare nella storia e vincere nel loro Paese. Se lo meritano”. Sabato ad Odivelas sarà Champions League anche per otto squadre maschili (Etoile Sportive De Blanc Mesnil-Fra, Flam 91 Longjumeau-Fra, Golden Gori-Geo, Sporting Clube de Portugal-Por, Clubul Sportiv Municipal Bucharest-Rou, Ratiborets Ekaterinburg-Rus, Yawara-Newa Saint Petersburg-Rus, Red Star Belgrade-Srb), mentre domenica sarà la volta dell’Europa League con 6 formazioni femminili e 11 maschili.
Oceanian Open, Andrea Regis quinto a Perth
Andrea Regis ha conquistato un pregevolissimo quinto posto negli 81 kg a Perth, nell’Oceanian Open australiana cui hanno preso parte 309 atleti di 66 nazioni. È stata una gara eccellente quella del 28enne torinese, seguito dalla sorella Alessia, che l’ha visto imporsi su Achraf Moutii (Mor), Damian Szwarnowiecki (Pol), Vedat Albayrak (Tur) ed è stato poi sconfitto in semifinale da Alexios Ntanatsidis (Gre), che si è poi classificato al primo posto e, nella finale per il bronzo dall’azero Murad Fatiyev. In entrambi i casi sono state le sanzioni che hanno determinato la sconfitta di Regis. “Purtroppo non ho messo la ciliegina sulla torta a queste due settimane quasi perfette. – ha detto Andrea Regis - Il 20 ottobre ho conquistato il titolo di Vice Campione del Mondo Militare in Cina, a Wuhan. Sono rientrato in Italia il 26, e già il 30 sono ripartito per l’Australia. Sapevo sarebbe stata tosta, ma non avevo altre gare da poter fare: i Grand Slam sono a discrezione della Nazionale, il Master è al momento non accessibile dato che la mia posizione in ranking non è fra i top 36. Già a giugno avevo pianificato queste due gare e mentalmente ero pronto. Purtroppo a fine gara, la stanchezza si è fatta sentire e di conseguenza la testa (uno dei miei punti di forza, ma anche di grande debolezza), non mi ha più sostenuto. La gara a Perth è stata perfetta fino alla semi, ho vinto con il polacco, mia “bestia nera” (3 su 3 per lui fino ad oggi) e poi il turco numero 4 in ranking mondiale. Diversa è la storia di semi e finalina, nella prima ho perso perchè ho sofferto l’aggressività del greco, nella seconda, non ho ragionato più e da situazione di vantaggio (due shido a uno) ne ho presi 2 in poco tempo. Fine della favola. Non so cosa mi aspetta nel futuro e se sarò autorizzato ad andare a Tel Aviv a gennaio. Per ora penso a rilassarmi e godermi una piccola vacanza qui a Perth”. Nei 70 kg Carola Paissoni è stata sconfitta ai sedicesimi dalla brasiliana Ellen Santana e la sua gara purtroppo, si è fermata a quel punto.
81: 1. Alexios Ntanatsidis (Gre), 2. Aslan Lappinagov (Rus), 3. Murad Fatiyev (Aze) e Eduardo Yudy Santos (Bra)
90: 1. Mikhail Igolnikov (Rus), 2. Rafael Macedo (Bra), 3. Piotr Kuczera (Pol) e Mikail Ozerler (Tur)
100: 1. Alexandre Iddir (Fra), 2. Niyaz Ilyasov (Rus), 3. Mathias Madsen (Den) e Cyrille Maret (Fra)
+100: 1. Sven Heinle (Ger), 2. Johannes Frey (Ger), 3. Daniel Allerstorfer (Aut) e Cemal Erdogan (Tur)
70: 1. Miriam Butkereit (Ger), 2. Megan Fletcher (Irl), 3. Michaela Polleres (Aut) e Roxane Taeymans (Bel)
78: 1. Patricia Sampaio (Por), 2. Luise Malzahn (Ger), 3. Beata Pacut (Pol) e Karla Prodan (Cro)
+78: 1. Kayra Sayit (Tur), 2. Rochele Nunes (Por), 3. Kseniia Chibisova (Rus) e Beatriz Souza (Bra)
Europei U23, il rammarico di Arianna Conti: “Sentivo il dovere di vincere"; Giorda quinta a Perth
Arianna Conti si è classificata al quinto posto dei 78 kg ad Izhevsk, in Russia, nel Campionato d’Europa U23. Arrivare ad un passo soltanto dalla medaglia alimenta senza ombra di dubbio un sentimento di delusione, o rammarico, come ha detto la stessa Arianna, ma sull’esito positivo della gara non c’è discussione. Una vittoria per ippon sulla russa Marina Bukreeva, quindi la sconfitta (3 shido) con l’olandese Ilona Lucassen, nuovamente vittoria nel recupero con la croata Petrunjela Pavic, per concludere con Inbar Lanir, l’israeliana che si è aggiudicata il bronzo. “L'unica cosa che provo ora è rammarico per la finale persa – ha detto Arianna - sapevo di essere più forte e mi sentivo in dovere di vincere. Nonostante ciò c'è di positivo che da questa esperienza nel suo insieme, ma soprattutto dagli incontri di oggi io abbia ricavato importanti sensazioni, sulle quali lavorerò insieme ai miei allenatori che, ne sono sicura, mi porteranno a risultati di maggiore importanza. Ringrazio ad ogni modo la mia famiglia, Alessandro Bruyere che mi sostiene sempre, tutta l'Accademia Torino e il mio ragazzo”. È soddisfatto anche Alessandro Bruyere, che ha detto: “Sono molto contento per il risultato di Arianna. Era una gara difficile, non troppe persone, ma tutte di alto livello e con palmares invidiabili. Arianna ha sconfitto nei recuperi l’atleta croata con cui ha perso ai recenti campionati europei juniores per un episodio e, in finale, stava conducendo un incontro impeccabile a livello tattico e mentale. Senza dubbio il bicchiere è mezzo pieno, e il risultato di oggi ha confermato ad Arianna, ancora giovanissima, di essere competitiva ai più alti livelli. Il futuro non potrà che sorriderle, siamo molto orgogliosi di lei”. Non è stata altrettanto positiva purtroppo la gara degli altri tre azzurri impegnati in questa terza e conclusiva giornata, Gianluca Iudicelli (90), Lorenzo Turini (+100) ed Annalisa Calagreti (+78) infatti, sono usciti di scena al primo turno. L’Italia U23 chiude questo campionato d’Europa con il terzo posto di Mattia Miceli, tre quinti con Angelo Pantano, Sofia Petitto, Arianna Conti ed il settimo di Michela Fiorini, nel medagliere vinto dalla Russia (4-3-3) siamo quindicesimi, piazzamento che premia un gruppo di ragazze e ragazzi che hanno colto l’opportunità e hanno dimostrato che si può fare in ogni caso.
Risultati Day 3
78: 1. Jovana Pekovic (Mne), 2. Teresa Zenker (Ger), 3. Sophie Berger (Bel) e Inbar Lanir (Isr), 5. Arianna Conti (Ita)
+78: 1. Samira Bouizgarne (Fra), 2. Renee Lucht (Ger), 3. Zrinka Miocic (Cro) e Mercedesz Szigetvari (Hun)
90: 1. Roland Goz (Hun), 2. Falk Petersilka (Ger), 3. Iurii Bozha (Rus) e Roman Dontsov (Rus)
100: 1. Daniel Mukete (Blr), 2. Onise Saneblidze (Geo), 3. Jelle Snippe (Ned) e Kacper Szczurowski (Pol)
+100: 1. Richard Sipocz (Hun), 2. Jur Spijkers (Ned), 3. Yahor Kukharenka (Blr) e Marti Puumalainen (Fin)
Quinto posto a Perth e Francesca Giorda intravede il Masters, Milani settima
A Perth, in Australia, Francesca Giorda ha ottenuto il quinto posto nei 48 kg nella Continental Open che vale quanto un Grand Prix e, con i 252 punti incamerati, si è avvicinata molto ai top 36 che accederanno al World Masters. “Il primo incontro con Gabriela Chibana (Bra) l’ho vinto per wazari di ouchi, mentre il secondo con Martinez (Esp) ho preso wazari all'inizio di seoi e alla fine mi ha immobilizzata. – ha detto Francesca Giorda - Nel recupero (con Aisha Gurbanli, Aze) stavo perdendo di wazari, ma poi ho fatto wazari di ouchi e strangolamento, mentre la finale con Katharina Menz (Ger) ho perso tre shido a due, una vera rosicata. Non sono soddisfatta – ha concluso - perché una medaglia era perfettamente nelle mie corde. Ho perso una grande occasione. Però considerando il mio rientro da un brutto infortunio alla schiena e una trasferta così lunga e fatta da sola penso di aver gestito bene la gara”. Bene ha fatto anche Francesca Milani che, nei 48 kg ha superato Laura Ferreira (Bra) e Shira Rishony (Isr), prima di cedere a Katharina Menz (Ger) e Julia Figueroa (Esp). “Peccato – ha detto la Milani riferendosi all’incontro con Menz - perché è stato un incontro molto tirato e poteva finire anche diversamente, ma mi sono presa il terzo shido dopo 5 minuti circa di golden score, perché ho fatto un falso attacco. Per il resto si guarda avanti!”. Domani gareggiano Carola Paissoni nei 70 kg ed Andrea Regis negli 81 kg.
Risultati Day 1
60: 1. Francisco Garrigos (Esp), 2. Ashley Mckenzie (Gbr), 3. Artem Lesiuk (Ukr) e David Pulkrabek (Cze)
66: 1. Alberto Gaitero Martin (Esp), 2. Nijat Shikhalizada (Aze), 3. Adrian Gomboc (Slo) e Sebastian Seidl (Ger)
73: 1. Bilal Ciloglu (Tur), 2. Igor Wandtke (Ger), 3. Guillaume Chaine (Fra) e Martin Hojak (Slo)
48: 1. Irina Dolgova (Rus), 2. Maria Siderot (Por), 3. Julia Figueroa (Esp) e Katharina Menz (Ger), 5. Francesca Giorda (Ita), 7. Francesca Milani (Ita)
52: 1. Natalia Kuziutina (Rus), 2. Ana Perez Box (Esp), 3. Angelica Delgado (Usa) e Evelyne Tschopp (Sui)
57: 1. Kaja Kajzer (Slo), 2. Julia Kowalczyk (Pol), 3. Ines Beischmidt (Ger) e Chen-Lin Lien (Tpe)
63: 1. Kathrin Unterwurzacher (Aut), 2. Magdalena Krssakova (Aut), 3. Andreja Leski (Slo) e Alice Schlesinger (Gbr)
Europei U23, giornata severa per gli azzurri
È stata una giornata molto severa, quella di oggi, per gli azzurri che hanno gareggiato ad Izhevsk, in Russia, nel Campionato d’Europa U23. Cinque gli atleti saliti sul tatami, Leonardo Casaglia e Gabriele Sulli nei 73 kg, Chiara Cacchione e Marta Palombini nei 63 kg ed Ilaria Qualizza nei 70 kg, ma nessuno purtroppo è riuscito ad accedere al turno successivo. Leonardo Casaglia è stato fermato dal turco Halil Cimen, mentre Gabriele Sulli ha pagato il wazari incassato dal moldavo Petru Pelivan. “Gabriele non ha ancora il ritmo di gara giusto – ha detto il padre-coach Massimo Sulli - dopo quasi otto mesi e dopo aver messo da parte l'infortunio alla spalla e poi al gomito, questa è stata la sua seconda gara. Il wazari subito all’ultimo secondo contro il moldavo, poi quinto, con uno shido di vantaggio la dice tutta… peccato!!”. Chiara Cacchione è stata fermata dal canto suo dalla russa Anastasia Kolyadenkova, poi terza, mentre Marta Palombini è arrivata al golden score con la slovena Zarja Tavcar ed è stata eliminata dal terzo shido. Per Ilaria Qualizza infine, l’eliminazione è avvenuta per mano della bosniaca Aleksandra Samardzic. Domani, ultima giornata con le categorie pesanti e le ambizioni del team Italia sono riposte su un quartetto composto da Gianluca Iudicelli (90), Lorenzo Turini (+100), Arianna Conti (78), Annalisa Calagreti (+78).
Risultati Day 2
63: 1. Szofi Ozbas (Hun), 2. Anja Obradovic (Srb), 3. Minel Akdeniz (Tur) e Anastasia Kolyadenkova (Rus)
70: 1. Mariam Tchanturia (Geo), 2. Hilde Jager (Ned), 3. Alina Boehm (Ger) e Margit De Voogd (Ned)
73: 1. Rashid Mammadaliyev (Aze), 2. Ayub Khazhaliev (Rus), 3. Wachid Borchashvili (Aut) e Schamil Dzavbatyrov (Ger)
81: 1. Turpal Tepkaev (Rus), 2. Pawel Drzymal (Pol), 3. Muhammed Koc (Tur) e Bendek Toth (Hun)
Bronzo ad Izhevsk per l’U23 Mattia Miceli, Petitto e Pantano quinti, Fiorini settima
Mattia Miceli si è classificato al terzo posto nei 66 kg nel Campionato d’Europa U23 che è iniziato oggi a Izhevsk, in Russia, con la partecipazione di 235 atleti di 33 nazioni. Ma la medaglia di bronzo del 21enne romano, che aggiunge al terzo posto ottenuto in febbraio nella Continental Open a Ostia, è stato accompagnato anche dalle ottime prove di Sofia Petitto e Angelo Pantano, quinti e di Michela Fiorini, settima. Mattia Miceli ha scalato il tabellone dei 66 kg fino alla semifinale imponendosi su Luukas Saha (Fin) e su David Garcia Torne (Esp), poi è stato fermato al golden score dall’azero Nurlan Osmanov e, per il terzo posto, ha incontrato un altro finlandese Henri Maatta che, dopo un primo vantaggio, ha colto sul tempo con sasae tsuri komi ashi da manuale a 40 secondi dal termine. “Sono molto contento per la medaglia conquistata – ha detto Mattia Miceli - ci tenevo a far bene e ci sono riuscito. Peccato solo per la semifinale, mi sentivo bene, ma non sono riuscito a trovare il guizzo vincente per conquistarmi l’accesso alla finale. È stata nel complesso un’esperienza molto positiva, che mi ha permesso di concludere questo 2019 nel migliore dei modi. Ringrazio la mia famiglia per il continuo supporto e questo risultato lo devo in parte merito anche loro. Un ringraziamento particolare anche alla mia grande società, il Banzai Cortina, che mi ha accompagnato e seguito qui in gara. Continuerò a lavorare duro per cercare di raggiungere traguardi sempre più alti, con la speranza che anche questi vengano considerati e valorizzati”. “È stata una bellissima giornata che si è conclusa nel migliore dei modi – ha detto invece Danilo Silveri, coach di Miceli - con la conquista di una bellissima medaglia. Mattia sin dal primo incontro è stato concentrato e determinato ad arrivare sul podio. Peccato per la semifinale, ma la sua è stata una gara impeccabile. Poter seguire il proprio atleta ad un campionato europeo trasmette emozioni uniche, bellissime da vivere”. Nei 48 kg Sofia Petitto ha vinto su Kristina Bulgakova (Rus), Andrea Stojadinov (Srb) ed è stata poi sconfitta da Daria Pichkaleva (Rus), in semifinale e da Tugce Beder (Tur), nella finale per il bronzo. Angelo Pantano invece, è arrivato alla finale per il bronzo nei 60 kg con la vittoria su Felipe Cruz (Por) e, dopo la sconfitta da Temur Nozadze (Geo), la vittoria nel recupero ottenuta sull’israeliano Noam Leiba. È stato l’altro georgiano Jaba Papinashvili che, al termine di una finale equilibrata, si è aggiudicato il terzo posto. Settimo posto nei 48 kg per Michela Fiorini che ha superato l’austriaca Lisa Dengg ed è stata poi fermata da Tamar Malca (Isr) e Tugce Beder (Tur). Così gli altri azzurri in gara. Nei 60 kg Alessandro Aramu è stato eliminato dal portoghese Francisco Mendes, nei 52 kg Martina Castagnola è stata eliminata dalla britannica Yasmin Javadian con il terzo shido assegnato nel golden score, Chiara Palanca è stata eliminata invece da Julie Kemmink (Ned). “I ragazzi che ho seguito oggi sono stati Pantano, Fiorini, Petitto e Castagnola, tutti sono stati all’altezza della situazione e sarebbero potuti salire sul podio, peccato! – ha detto il coach azzurro Laura Di Toma - In generale è necessario lavorare su situazioni in ne waza e, talvolta, saper essere più determinanti, ma le capacità per migliorarsi ce l’hanno tutti. La finale di Miceli, conclusa con un bellissimo ippon, è stata seguita dal Maestro Danilo Silveri, per la prima volta alla sedia di un proprio atleta in un Europeo, complimenti ad entrambi”. Sabato, seconda giornata di gare con Leonardo Casaglia e Gabriele Sulli impegnati nei 73 kg, Chiara Cacchione e Marta Palombini nei 63 kg ed Ilaria Qualizza nei 70 kg.
Risultati Day 1
48: 1. Daria Pichkaleva (Rus), 2. Mireia Lapuerta Comas (Esp), 3. Tugce Beder (Tur) e Andrea Stojadinov (Srb), 5. Sofia Petitto (Ita)
52: 1. Amber Ryheul (Bel), 2. Nina Estefania Esteo Linne (Esp), 3. Yasmin Javadian (Gbr) e Annika Wurfel (Ger)
57: 1. Eteri Liparteliani (Geo), 2. Danna Nagucheva (Rus), 3. Wilsa Gomes (Por) e Tihea Topolovec (Cro)
60: 1. Ramazan Abdulaev (Rus), 2. Ayub Bliev (Rus), 3. Temur Nozadze (Geo) e Jaba Papinashvili (Geo), 5. Angelo Pantano (Ita)
66: 1. Murad Chopanov (Rus), 2. Nurlan Osmanov (Aze), 3. David Garcia Torne (Esp) e Mattia Miceli (Ita)
Europei U23 per 16 azzurri ad Izhevsk; in 4 a Perth per l’Open che vale quanto un Grand Prix
Venerdì a Izhevsk, in Russia, prende il via il campionato d’Europa U23, che registra la partecipazione di 244 atleti (142 M, 102 F) appartenenti a 32 rappresentative nazionali del continente. L’Italia, che nella scorsa edizione a Gyor conquistò l’oro con Eleonora Geri e tre terzi posti con Giulia Pierucci, Gabriele Sulli e Giorgia Stangherlin, si presenta con una squadra di sedici elementi, Alessandro Aramu, Angelo Pantano (60), Mattia Miceli (66), Gabriele Sulli, Leonardo Casaglia (73), Gianluca Iudicelli (90), Lorenzo Turini (+100), Sofia Petitto, Michela Fiorini (48), Martina Castagnola, Chiara Palanca (52), Chiara Cacchione, Marta Palombini (63), Ilaria Qualizza (70), Arianna Conti (78), Annalisa Calagreti (+78). La delegazione è composta anche dai Coach Laura Di Toma, Alessandro Bruyere, Massimiliano Pasca, Danilo Silveri, Massimo Sulli e dall’arbitro Francesco Soldano. Programma. Venerdì 1: F 48/52/57; M 60/66; Sabato 2: F 63/70; M 73/81; Domenica 3: F 78/+78; M 90/100/+100.
In 4 a Perth per l’Open che vale quanto un Grand Prix
Ben settantasette le nazioni (394 atleti) che partecipano invece al Perth Oceanian Open, in programma domenica e lunedì in Australia, una cifra davvero impressionante per una Continental Open, ed è determinata dal fatto che il punteggio assegnato, in questo particolarissimo caso, è lo stesso che si assegna in un Grand Prix. Un’opportunità sulla quale hanno scelto di puntare anche gli azzurri Francesca Milani, Francesca Giorda (48), Carola Paissoni (70) e Andrea Regis (81), che saranno seguiti dal Coach Alessia Regis.
Cadet European Judo Cup di Koper, Italia prima nel medagliere
Roma, 27 ottobre 2019 - 14 medaglie e primo posto nel medagliere in questa due giorni di judo in Slovenia, davanti a Svizzera e Serbia. Come confermato dal tecnico della Commissione Nazionale Attività Giovanile, Alessandro Comi, "è stato un fine settimana di soddisfazioni per molti dei nostri cadetti. L’European Cup di Koper è sempre un’ottima occasione per quei ragazzi che vogliono mettersi alla prova in vista della stagione ventura ma anche per chi cerca l’ultima soddisfazione internazionale in questa classe d’età; alla fine di questa due giorni il bilancio è davvero positivo: molti stanno crescendo grazie al buon lavoro che i club italiani portano avanti con i loro settori giovanili; è un segnale positivo per tutto il judo azzurro".
Andiamo per ordine. In questa seconda giornata sono arrivati due ori, un argento e un bronzo. Protagoniste le ragazze Asya Tavano nei +70kg e Thauany Capanni Dias nei 63kg che conquistano due vittorie importanti, la prima vincendo in finale contro la Pretorius per ippon, la seconda battendo la Tretnjak per wazari. Secondo posto invece per Agnese Zucco, nei 57kg, sconfitta solamente all'ultimo incontro dalla Sokirjanska. Infine medaglia di bronzo per Francesco Basso nei 90kg, che vince la finale per il terzo posto contro il connazionale Sagunti. Ecco le dichiarazioni dei giovani judoka azzurri.
Asya Tavano: La gara è andata bene, come mi aspettavo. Anche la finale che temevo fosse un po’ più dura è andata al meglio. Ho concluso con questo bel risultato il mio triennio nella classe cadetti: penso che sia il ringraziamento migliore per la mia famiglia, per il mio maestro e per la mia società che mi hanno permesso di crescere arrivando qui.
Thauany Capanni Dias: Questa gara la volevo vincere a tutti i costi dopo aver affrontato tanti cambiamenti. Dedico la medaglia a papà che oggi è venuto qui a sostenermi e a due amici che da quando sono arrivata in Italia mi hanno aiutata come se fossero la mia famiglia: Giampaolo e Francesca: insieme a loro il mio grazie speciale oggi va alla mia maestra Alessandra che crede in me e che mi ha sostenuto al meglio. La più grande soddisfazione è stata vedere la bandiera italiana sventolare per me.
Agnese Zucco: Devo ancora riprendermi dalla finale che non è andata affatto come avrebbe dovuto. Oggi in verità stavo bene e ho combattuto come so fare, quindi nel complesso sono abbastanza soddisfatta. Ringrazio i miei genitori e la nuova società che mi ha accolta e mi sta aiutando a migliorare ogni giorno di più.
Francesco Basso: Sono felice per questo risultato, avrei potuto fare qualcosa di più ma stamattina non mi sentivo al meglio: ce l’ho messa tutta però sono arrivato in fondo alla gara, conquistando la mia prima medaglia in questo circuito internazionale.
Cadet European Judo Cup Koper 2019, oro per Asia Avanzato
Roma, 26 ottobre 2019 - Si conclude la prima giornata per i cadetti azzurri in Slovenia e arrivano ben 10 podi, 5 quinti posti e altrettanti settimi posti. La medaglia più bella, l'oro, arriva ad opera di Asia Avanzato che batte per wazari la svizzera Binta Ndiaye nei 44kg. "Dopo la delusione del mondiale oggi sono salita sul tatami estremamente determinata a fare bene, ho combattuto come volevo e sono arrivata a fine giornata soddisfatta di quello che ho fatto", queste le parole di Asia Avanzato rilasciate a fine gara al tecnico della Commissione Nazionale Attività Giovanile, Alessandro Comi.
Per la delegazione azzurra poi sono arrivate 3 medaglie d'argento. Due nel maschile grazie a Pietro Andreini e Simone Aversa, rispettivamente nei 50kg e nei 60kg: il primo ha perso in finale per ippon, al golden score, contro lo svizzero Maitin, il secondo si è dovuto arrendere contro l'ucraino Kleitos. "In questo momento sono un po’ dispiaciuto per la finale: avevo recuperato bene il wazari preso all’inizio, ma alla fine non è andata come avrei voluto; il fatto che io sia al primo anno mi permette di guardare alla prossima stagione con fiducia; ringrazio papà che mi allena e mi è vicino in queste giornate" sottilinea Pietro Andreini, mentre queste sono le parole a caldo di Simone Aversa: "sono soddisfatto della prestazione di oggi, anche se mi rimane un po' di amaro in bocca per la finale, dove avrei potuto gestire meglio. Nel complesso è stata una bella gara e anche un'ottimo test in vista della prossima stagione". L'altro argento arriva nel femminile grazie a Micaela Sciacovelli nei 52kg sconfitta solamente in finale dalla slovena Skrabl: "sono contenta per questo risultato, lavoriamo tanto e quando arriva una medaglia il lavoro è ripagato. Di certo ci sono tante cose da sistemare, ma da questo piccolo traguardo, si può cominciare a pensare a qualcosa di più importante. Quindi si deve continuare a lavorare sempre meglio", così conclude la sua gara Micaela Sciacovelli.
Infine, sono state sei le medaglie di bronzo a chiusura di una giornata emozionante per i nostri cadetti, che lasciano ben sperare per il futuro della nazionale. Alessio De Luca e Vincenzo Manferlotti nei 50kg, Valerio Ferro e Aris Manzi nei 60kg, Asia Sassi e Emma Stoppari nei 48kg. Queste le loro dichiarazioni a fine gara. Alessio De Luca, "sono contento di aver fatto una bella gara anche se ai quarti potevo dare di più, questa medaglia è una carica per il futuro", poi Vincenzo Manferlotti, "è stato emozionante conquistare per la prima volta questa medaglia, l’unico rammarico è di aver disputato la finale col mio compagno di palestra Manuel Parlati", e ancora Valerio Ferro, "è una medaglia che aspettavo da tanto, dopo l’infortunio di un anno fa le cose sono state difficili ma finalmente mi sono sentito bene. Non è certo un punto di arrivo, ma una tappa di passaggio", segue Aris Manzi, "Koper è la mia gara, avevo già conquistato la medaglia di bronzo qui nel 2017 e quest’anno mi sono riconfermato. Voglio dedicare questa medaglia alla mia famiglia, al maestro, alla mia squadra, ma in particolare a mio fratello Elios", e ancora Asia Sassi, "sono abbastanza contenta di questo risultato, è la mia prima medaglia internazionale ma non nascondo che arrivare fin qui era il mio obiettivo; cercherò di migliorarmi per dare sempre di più" ed infine Emma Stoppari,"sono felice della medaglia anche se forse potevo dare qualcosa in più: è un passo avanti per guardare alla prossima European Cup con più determinazione".
Judo, GS Abu Dhabi: Corea del Sud al comando del medagliere, Italia quinta
Roma, 26 ottobre 2019 - Titoli di coda sul Grand Slam di Abu Dhabi. Nemmeno il tempo di ricaricare le batterie che il prossimo weekend si volerà in Australia, a Perth, per l’Oceania Open, che in questa edizione assegna punteggio per la ranking olimpica e tra poco meno di un mese ci sarà ad Osaka l’ultimo Grand Slam dell’anno e l’ultimo in questa città visto che nel 2020, il Grand Slam farà ritorno nella capitale Giapponese. Tornando alla gara di oggi, riservata alle categorie pesanti, la Corea del Sud con gli ori nei 100 e negli oltre 78 kg si è piazzata al primo posto nel medagliere davanti a Olanda, Slovenia, Ucraina e Italia.
Per chi volesse rivedere il blocco finali, la differita è sul canale 204 Sky port Arena a partire dalle 23:00.
Senza medaglie il secondo giorno del GS di Abu Dhabi
Roma, 25 ottobre 2019 - Secondo giorno di gara alla Mubadala Arena, di Abu Dhabi e purtroppo nessuna medaglia per i nostri atleti.
Edwige Gwend nei 63 kg è stata fermata al primo incontro di ripescaggio dalla Quadros (Bra). L’atleta delle Fiamme Gialle aveva iniziato vincendo contro la Billiet (Cpv), e la Haecker (Aus), per poi perdere ai quarti contro la venezuelana Barrios.
Maria Centracchio allo stesso modo ha vinto il primo incontro regolando la tedesca Bazynski, poi l’algerina Belkadi ma ai quarti si è dovuta arrendere nel golden score alla Del Toro Carvajal (Cub). Entrambe le azzurre si sono classificate al settimo posto ed hanno comunque raccolto punti in ottica qualificazione Olimpica.
Nei 70 kg, Alice Bellandi ha superato la Scoccimarro per waza-ari, ma poi è stata fermata per ippon dall’olandese Van Dijke.
"Gara sottotono per i nostri atleti anche se sicuramente penalizzati da qualche decisone arbitrale. - Ha commentato il coach azzurro Francesco Bruyere - Penso comunque che la soluzione migliore sia sempre quella di valutare e correggere i propri errori per non permettere a niente e nessuno di condizionare gli incontri. È stato un periodo intenso e abbiamo dato ai ragazzi una settimana di recupero per poi poter preparare al meglio le ultime due gare dell’anno".
Passando ai ragazzi, invece, Fabio Basile nei 73 kg, è stato eliminato, al primo incontro, dal Kazako SMAGULOV per un waza-ari.
Nella stessa categoria, stessa sorte per Giovanni Esposito, che pesca al primo turno l’esperto Miklos Ungvari (Hun), che lo immobilizza e lo costringe alla resa.Negli 81 kg Christian Parlati, ha superato il tailandese Terada al primo incontro, Attila Ungvari (Hun) al secondo con un bellissimo ippon, ma la sua corsa è stata fermata dal georgiano Maisuradze che poi arriverà in finale.Sempre negli 81 kg, Antonio Esposito, ha avuto la meglio sull’austriaco Borchashvili e Niksanovic (Srb) per poi impattare contro il tedesco Ressel (alla fine bronzo) cui ha dovuto cedere il passo.
Il medagliere per nazioni, in attesa della gara di domani, vede l’Italia al primo posto in coabitazione con L’Olanda e la Slovenia.
Si chiude qui l’avventura italiana sotto il sole di Abu Dhabi, prossima fermata Osaka.