Giappone, oro a squadre ed in tutto il resto. Pillole di Mondiale
La finale del campionato del mondo a squadre miste, a Tokio, è stata uno spettacolo nello spettacolo. Lo spettacolo dei combattimenti sul tatami infatti, è stato esaltato come non mai dalle highlights, che hanno ripreso e rilanciato tutte le azioni decisive da ogni angolo possibile con la novità che si è aggiunta del replay a 360°. Una cosa da lasciare davvero a bocca aperta. E così è stato anche per Shinziro Abe, il primo ministro giapponese intervenuto per la finale e seduto in tribuna d’onore fra Marius Vizer e Yasuhiro Yamashita, rispettivamente presidente IJF e del comitato olimpico nipponico, oltre che della federazione judo. Il Giappone ha vinto, 4 a 2 su una Francia eccellentissima, ma senza fare torto a nessuno non si può non distinguere Shohei Ono, lui è di un altro pianeta. Al terzo posto la Russia, 4 a 1 all’Azerbaigian ed il Brasile, 4 a 2 alla Mongolia. Sul podio, rispetto l’anno scorso a Baku, si sono ripetuti l’oro al Giappone, l’argento alla Francia, il bronzo alla Russia, mentre l’altro bronzo, quello che era andato alla Corea unita, se l’è preso il Brasile. Complice un incidente diplomatico che ha tenuto a casa la Corea del Nord.
L’organizzazione
La macchina organizzativa del Giappone è stata semplicemente mostruosa per efficienza, precisione e cura. Straordinaria la capacità di coniugare ossequiosa gentilezza con garbata fermezza. Geniale la novità del replay a 360° realizzato con una serie di macchine fotografiche sincronizzate e gestite da una regia, fissate ad un metro una dall’altra sul parapetto dell’anello di gradinate più alto. (vedi video)
Le dimostrazioni
Mezz’ora prima dell’inizio del final-block, ogni giorno è stata presentata una dimostrazione sempre diversa. E per venti minuti, mai uno di più, una disciplina giapponese per volta si è ‘raccontata’ e ‘promossa’ attraverso le caratteristiche delle sua azioni e della voce fuori campo, un contributo per farle comprendere. Judo, karate, aikido, kyudo, kendo, ju jitsu, sumo ed il Kodomo no kata, ufficialmente presentato al congresso IJF.
Le donne
Complimenti a Roberta Chyurlia che, al suo primo campionato del mondo, non ha tradito emozioni. Dei diciotto arbitri selezionati per la gara, cinque sono donne e la mongola Enkhtsetseg Turbat è prima nella ranking. Le altre sono Akiko Amano (Jpn), Melinda Buehman (Usa), Sook Hee Hyun (Kor) e la nostra Roberta, chiamata a dirigere molte finali, e lo ha fatto anche oggi in Mongolia-Brasile, bronzo a squadre.
Gli spettatori
Le presenze ufficiali, che sono quelle corrispondenti soltanto ai biglietti d’ingresso venduti, sono state rese pubbliche ogni giorno sulla lavagna della sala stampa. E sono state 3.675 spettatori domenica 25 agosto, 5.293 lunedì 26, 3.471 martedì 27, 2.168 mercoledì 28, 2.140 giovedì 29, 2.144 venerdì 30, 3.605 sabato 31, mentre per quelle di oggi, 1° settembre, bisogna ripassare domani…
Giappone promosso
Se questo campionato del mondo ha avuto anche la funzione di testare la macchina olimpica, ebbene il judo è in uno stato di forma eccellente. Sul piano organizzativo, è stato più che perfetto, sul piano tecnico, è stato perfetto con il più.
Mondiale tabù per l’Italia, intervista a Kyoshi Murakami
Tokio ha confermato, il campionato del mondo rimane una manifestazione sostanzialmente ostile per l’Italia. Basta fare due conti e, senza andare troppo indietro nel tempo, considerare che negli ultimi 15 anni sono stati disputati 11 campionati nei quali abbiamo raccolto 5 medaglie, due d’argento e tre di bronzo. Tutte bellissime e indimenticabili fin che si vuole, ma certamente poche. E se poi volessimo prendere in considerazione i quinti posti, aggiungendo Manuel Lombardo, sono dodici. Nello stesso periodo si sono svolte tre Olimpiadi, che ci hanno portato 4 medaglie, due d’oro, una d’argento, una di bronzo. Non c’è paragone. E, piaccia o meno, è un dato di fatto sul quale ragionare. Kyoshi Murakami, è il direttore tecnico nazionale ormai da cinque anni, spiega qual è il suo punto di vista ed i suoi obiettivi.
- Vincerla, non è una banalità. Ma perchè torniamo a casa senza medaglia?
“Certo, ci è mancata la medaglia, ma il livello c’è in ogni singolo componente della squadra, c’è soprattutto lo spirito ed è questa la cosa che più si è vista in questi giorni, perché tutti hanno lottato, tutti hanno dato il massimo e non hanno mollato mai. Siamo venuti al Mondiale consapevoli di poter fare molto bene, ed anche se ce ne andiamo via dispiaciuti per com’è finita, il valore di questa squadra non è sminuito e la mia fiducia in questa squadra è ancora più forte”.
- Cos’è mancato?
“Ci manca poco per essere al top, manca davvero un tanto così (mentre lo dice avvicina il pollice all’indice con gesto eloquente) dal vertice, e per mettercelo quel ‘tanto così’ lavoreremo di più. Con il lavoro si colmano i deficit, con il lavoro si rende lo spirito invincibile e lo spirito c’è, la squadra è coesa, tutta. Per tutta intendo anche lo staff al completo, tecnici, preparatori, fisioterapisti, ecc. personalmente credo molto nel fare squadra ed è per questo, per valorizzare questa sensibilità che, in quest’occasione, ho voluto che Felice Romano venisse con noi. Il livello c’è, l’abbiamo maturato, adesso dobbiamo aggiungere quel ‘tanto così’.
- Quali sono le cose più positive che ha visto?
“Da quando mi è stata affidata la direzione tecnica nazionale, nel 2015, lo spirito della squadra è molto cambiato. Questi ragazzi, oggi, hanno ‘coraggio’. E non sto dicendo che prima non ce l’avevano o non l’avrebbero costruito ugualmente, ma che è attorno a questo punto preciso che abbiamo lavorato ed è con questo lavoro che la squadra è cresciuta. Ritornare da Tokio senza medaglie è un dispiacere, perché tutti sono in grado di arrivare in fondo, ne avremmo potute prendere cinque, ma non esserci riusciti non ci avvilisce, rimaniamo solidi, fiduciosi e continuiamo a lavorare di più, sempre con umiltà per l’obiettivo più importante”.
- Qual è la sua opinione sulla gara di Lombardo?
“Lombardo per me è oro! Non voglio discutere della valutazione, non mi interessa farlo, perché voglio parlare solo di quello che Manuel ha fatto, anzitutto per come ha combattuto, nonostante quello che è successo tre settimane prima, quando in allenamento si è rotto la mandibola. È stato operato, ha voluto gareggiare nonostante si sia allenato soltanto parzialmente negli ultimi dieci giorni ma, e questo dev’essere sottolineato in rosso, voglio parlare di come si è comportato dopo, sul tatami al termine della finale e quando è sceso. No, non ho proprio dubbi, per me lui è oro!”.
- Qual è il punto di forza di questa squadra?
“La concorrenza interna che c’è in alcune categorie non è assolutamente un problema, viceversa è un privilegio che tutti comprendono essere opportunità. Perché lo spirito di squadra è forte, perché il rapporto fra i ragazzi è solido e sincero, perché la loro percezione è confortata dai risultati. Si allenano insieme, si danno una mano dentro e fuori dal tatami, si sostengono e crescono tutti. La strada è tracciata ed il mio obiettivo è che questo si realizzi in tutte le categorie”.
- Quali le prossime tappe?
“Adesso siamo orami arrivati sulla dirittura d’arrivo, anche se il traguardo è ancora abbastanza distante, si inizia a vederlo da lontano. L’obiettivo più prossimo è quello di entrare nei 36 per partecipare al Qingdao Masters in programma il 12 dicembre, ed al momento sono dieci gli azzurri che sarebbero ammessi, Lombardo, Medves, Basile, Esposito, Parlati, Mungai, Giuffrida, Gwend, Centracchio, Bellandi. In programma abbiamo i tre Grand Slam, a Brasilia il 6 ottobre, ad Abu Dhabi il 24 ottobre ed a Osaka il 22 novembre, se riusciremo a confermare questi dieci bene, e se riusciremo ad aggiungerne qualcun altro, meglio”.
- C’è altro che vuole aggiungere?
“C’è un’ultima cosa che voglio dire ed è che io mi sento al 100% italiano. Le mie motivazioni sono al 100%, nel mio lavoro mi impegno al 100%, il mio obiettivo è che l’Italia raggiunga il massimo risultato possibile l’anno prossimo alle Olimpiadi. Lo so che ci sono anche tante voci che criticano, ma è normale che ci siano idee, visioni e sensibilità diverse, le rispetto tutte, le ascolto e se mi aprono prospettive condivisibili cui non avevo pensato, le seguo anche. Ma in questo momento, in cui le cose complessivamente vanno bene ed il traguardo, come dicevo prima, inizia ad essere visibile in lontananza, dobbiamo impiegare tutte le energie e le risorse a renderci sempre più forti”.
Felicità mondiale per Fonseca (Por) e Malonga (Fra)
È stata una giornata spettacolare la sesta del campionato del mondo nel Nippon Budokan, ricca di sorprese e di incontri interminabili, però sempre ad altissima intensità. Spettacolo nello spettacolo è stato il portoghese Jorge Fonseca che, se quando ha sconfitto Liparteliani ai quarti, ha esultato con moderazione, quando ha ottenuto la vittoria su Gasimov, che l’ha promosso in finale, ha iniziato ad uscire un po’ dagli schemi convenzionali ringraziando l’arbitro e baciando la testa dell’azero in segno di rispettosa gratitudine. Ma lo show vero e proprio è andato in scena al termine della tiratissima finale con il russo Ilyasov, che nell’altro girone aveva fatto la sua parte eliminando il francese Maret e spedendo ai recuperi, Cho, campione uscente. Baci lanciati in tutte le direzioni, occhi sgranati, abbracci e poi, sulle note della musica, ha improvvisato a più riprese dei passi di danza come faceva Blanka Vlasic. Un’espressione di felicità pura che il pubblico giapponese ha riconosciuto ed apprezzato con applausi calorosi. Superlativa ed emozionante anche la vittoria nei 78 kg di Madeleine Malonga, che non ha trattenuto le lacrime di gioia dopo aver portato alla Francia il terzo oro consecutivo dopo Agbegnenou nei 63 kg e Gahie nei 70 kg. E se la Francia ha raggiunto il Giappone per numero di medaglie d’oro, i padroni di casa rimangono irraggiungibili per numero di medaglie conquistate, 12. Vale a dire, due al giorno. Prima che iniziasse il final-block è stata allestita la cerimonia per il premio fair-play, istituito per la prima volta dall’IJF, che è stato assegnato a Sabrina Filzmoser (39 anni) e Miklos Ungvari (38), indiscutibilmente due modelli da imitare non solo per la longevità agonistica. Sabato 31 agosto ultima giornata di gare individuali con le categorie +78 kg (40 iscritte) e +100 kg (41). Inizio delle gare alle 12, fuso di Tokio. Così sul podio.
78: 1) Madeleine Malonga (Fra), 2) Shori Hamada (Bra), 3) Mayra Aguiar (Bra) e Loriana Kuka (Kos)
100: 1) Jorge Fonseca (Por), 2) Niyaz Ilyasov (Rus), 3) Michael Korrel (Ned) e Aaron Wolf (Jpn)
Mondiale finito per l’Italia, Murakami: “Fiducia nella squadra non cambia”
La quinta giornata del Mondiale giapponese è stata anche l’ultima per l’Italia, che non partecipa alla gara a squadre in programma domenica, né è presente nelle quattro categorie più pesanti che assegneranno il titolo domani (78F e 100M) e sabato (+78F e +100M). Oggi dunque, si è consumata un’giornata severa per la squadra azzurra, costretta a fare i conti con l’uscita al primo turno dei 70 kg con Alice Bellandi ed al secondo turno per quanto riguarda Nicholas Mungai e Matteo Marconcini. “Certo, manca la medaglia – ha detto il Direttore Tecnico Kyoshi Murakami – ma il livello c’è in ogni singolo componente di questa squadra, c’è lo spirito ed è la cosa che più si è vista in questi giorni, tutti hanno lottato, hanno dato il massimo e non hanno mollato mai. Siamo venuti qua consapevoli di poter fare molto bene, andiamo via dispiaciuti per com’è finita, ma la mia fiducia in questa squadra non cambia”. (l’intervista completa a Kyoshi Murakami sarà pubblicata in occasione della chiusura del Mondiale, ndr). Alice Bellandi dunque, ha trovato subito l’altolà nei 70 kg da parte della coreana del sud Jeyoung You, avversaria scorbutica, ma che Bellandi ha regolarmente preceduta negli attacchi. L’azione d’attacco di You infatti, è stata circoscritta ai ‘gaeshi’. Per farli è fondamentale attendere un attacco. Molto comodo se te lo permettono e così è andata. “Non vedo ingiustizie per quanto riguarda la sconfitta di oggi, - ha detto invece Alice - perché in ogni caso, se avessi fatto ippon non ci sarebbe stato niente da discutere. Ciò che vedo è solo una persona che deve essere un po’ più libera sul tatami, forse mi son messa troppe catene da sola, che oggi non mi hanno permesso di volare! Vedremo, ora mi chiuderò nella mia bolla per migliorare ancora. Ancora una volta! Qualcosa cambierà, ho fiducia!”. È partito bene Mungai nei 90 kg, chiudendo dopo 12” di golden score la partita con il mongolo Gattulga, un o uchi gari d’incontro che lo ha preso completamente di sorpresa. Altra musica invece il match con l’estone Kuusik, con il quale Nicholas si trovato in difficoltà sommando tre sanzioni al passivo in 3’45”. “Ho perso con un avversario ampiamente alla portata, con il quale avevo anche già vinto. – ha detto Nicholas - Mi sono bloccato, ho combattuto male, anche nel primo incontro ho rischiato di perdere. Non ho idea su cosa possa avermi bloccato, ma sicuramente non l'infortunio. Prima di Minsk e Budapest ancora avevo un po' di dolore a fare certi movimenti, nell’ultimo mese invece sono riuscito a fare più o meno tutto, anche con i pesi. Certo, mi manca un po' di forza, ma tutto sommato fisicamente stavo bene”. È di juji gatame invece, l’ippon rifilato da Matteo Marconcini a Popole Misenga, solido atleta che gareggia sotto la sigla dell’IJF, mentre con l’israeliano Li Kochman un acceso scambio di cortesie è terminato con la sconfitta del nostro campione. “C’è da lavorare! Sono nuovo in questa categoria, - ha detto Matteo Marconcini - ma mi batto alla pari con tutti, forse proprio perché dare il massimo fino alla fine è sempre stata la mia forza. Questo mi da la carica per provarci ancora e cercare di chiudere la mia carriera in bellezza e divertendomi. È stata una trasferta dura e intensa, purtroppo non ha portato il risultato che speravamo, ma la consapevolezza sul lavoro da fare. Ora ritorno qualche giorno dalla mia famiglia e dalla mia fidanzata a ricaricare le batterie e ripartire poi carichi, come sempre”. Da domani il campionato del mondo proseguirà nel Nippon Budokan senza atleti italiani e senza l’Italia nella gara a squadre, venerdì gareggiano i 100 kg ed i 78 kg, sabato i +100 e +78 ed infine domenica gara a squadre.
Classifiche di giovedi 29 maggio. 70: 1. Marie-Eve Gahie (Fra), 2. Barbara Timo (Por), 3. Sally Conway (Gbr) e Margaux Pinot (Fra); 90: 1. Noel Van T End (Ned), 2. Shoichiro Mukai (Jpn), 3. Axel Clerget (Fra) e Nemanja Majdov (Srb)
Mondiali, 5^ giornata con Alice, Matteo e Nicholas! Seguili su Sky Sport e live-social
È giovedì 29 agosto, e nel Nippon Budokan a Tokio inizia la quinta giornata di gare del campionato del mondo. L’hajimè è in programma alle 12 giapponesi, che corrispondono alle 5 italiane, con le categorie dei 70 kg femminili (47 atlete) e 90 kg maschili (69), con tre azzurri impegnati, Alice Bellandi, Matteo Marconcini e Nicholas Mungai. È un’altra giornata impegnativa dunque, per i coach azzurri Francesco Bruyere e Roberto Meloni che, con le gare di oggi, completano la trasferta iridata dell’Italia non avendo atleti nelle categorie più pesanti e non essendo impegnati nemmeno nel torneo a squadre. Concentriamoci pertanto sulle gare di Alice, Matteo e Nicholas, facciamo sentire loro tutto il supporto di cui hanno bisogno e che meritano, seguiamoli quindi attraverso la diretta live-social sulle nostre pagine ufficiali (se clicchi ‘like’ un suono ti avviserà per ogni pubblicazione), con le Instagram Stories delle azioni dei nostri campioni catturate da bordo tatami e quindi, il blocco delle finali su Sky Sport (canale 204), che andrà in onda a partire dalle 12 italiane con il commento di Ivano Pasqualino e la voce tecnica di Ylenia Scapin. Sempre forza Azzurri!
Mondiali, quarta giornata. Gwend-Centracchio: insieme siamo più forti
Quarta giornata del campionato del mondo a Tokio e quattro gli azzurri in gara, ed anche se nessuno è approdato al blocco delle finali, ci sono state delle cose positive da rilevare. Infatti, un aspetto è il risultato, con il suo eventuale commento, altra cosa è la valutazione della prestazione che, nel caso di Edwige Gwend e Maria Centracchio, è stata più che positiva avendo entrambe superato due turni nei 63 kg e combattuto con autorità regale. Gwend ha vinto brillantemente su Emilia Kanerva (Fin) con ippon di osae komi scaturito da azione tecnica in piedi, quindi ha letteralmente schiantato Daria Davydova (Rus) con o uchi gari di reazione all’attacco di ko soto gake della russa. Centracchio, dal canto suo, ha sconfitto altrettanto brillantemente Inbal Shemesh (Isr) con wazari e ippon e Hannah Martin (Usa) per wazari. A quel punto è arrivata la sconfitta in simultanea, sul tatami 1 Martyna Trajdos (Ger) ha prevalso su Edwige Gwend e sul 2 Gankhaich Bold (Mgl) ha avuto la meglio su Maria Centracchio. In entrambi i casi al golden score. “Stavo davvero bene – ha commentato Edwige - stavo davvero sul pezzo, davvero convinta di arrivare in semifinale, ma niente, è andata così”. “Oggi ho creduto davvero che potessimo andare avanti entrambe e fare ancora più di quello che abbiamo fatto – ha detto invece Maria Centracchio - In ogni caso sono sicura che a breve sarà così”. Antonio Esposito, dal canto suo, è stato generoso e audace come sempre, non si è mai risparmiato e non ha certo iniziato a farlo a Tokio, in occasione del campionato del mondo. Una vittoria per lui, su Al Mawarde, per iniziare la gara, e poi subito sotto con un pezzo da 90, Matthias Casse, fresco di titolo europeo a Minsk. Ebbene, Antonio è stato un guerriero come sa essere lui quando si trova di fronte i più forti. Il match è andato al golden score e Matthias Casse ha pescato il jolly. Il belga del resto, ha vinto anche con l’iraniano Mollaei, campione del mondo uscente e non solo, dato che alla fine ha messo al collo l’argento iridato. Infine Christian Parlati, che un titolo mondiale l’ha già vinto, e quindi non è certo lui il tipo che si tira indietro. L’altro belga, Sami Chouchi, ha avuto una pensata che Christian non è riuscito a prevedere, né a parare. Ed è caduto. È così che va, o cadi, o fai cadere, altre possibilità non ce ne sono. Questo è quanto accaduto, poi si possono fare mille discorsi, ma il risultato non cambierà. “In tutte le categorie esiste una rivalità interna, è normale – ha detto Edwige Gwend, una che di campionati del mondo ne ha fatti tanti per davvero - ma la vera rivalità è quella con il resto del mondo e proprio con questo obiettivo ci si sprona e ci si sostiene reciprocamente. La condizione di oggi è stata davvero buona, l’importante adesso è mantenerla e caso mai migliorarla”. Più chiaro di così… Si guardi avanti dunque, che domani è un altro giorno ed altri tre azzurri saliranno sui due tatami magici del Nippon Budokan, Alice Bellandi nei 70 kg, Nicholas Mungai e Matteo Marconcini nei 90 kg. Classifiche 4^ giornata. 63: 1. Clarisse Agbegnenou (Fra), 2. Miku Tashiro (Jpn), 3. Martyna Trajdos (Ger) e Juul Franssen (Ned); 81: 1. Sagi Muki (Isr), 2 Matthias Casse (Bel), 3. Luka Maisuradze (Geo) e Antoine Valois-Fortier (Can)
Mondiali, 4^ giornata con 4 azzurri in gara! Seguili su Sky Sport e live-social
Questa mattina, le gare del campionato del mondo nel Nippon Budokan sono iniziate quando a Tokio erano alle 11 e, mentre l’Italia ancora attendeva l’alba, 82 atleti negli 81 kg e 46 atlete nei 63 kg hanno iniziato a combattere. Ma oggi è anche la giornata più impegnativa per l’Italia, perchè vede impegnati 4 atleti, il numero più alto per una singola giornata e si tratta di Maria Centracchio ed Edwige Gwend nei 63 kg, Antonio Esposito e Christian Parlati negli 81 kg. Sosteniamoli e facciamoci sentire vicini seguendoli con il cuore, ma anche attraverso la diretta live-social sulle nostre pagine ufficiali (se clicchi ‘like’ un suono ti avviserà per ogni pubblicazione), con le Instagram Stories delle azioni dei nostri campioni catturate da bordo tatami e quindi, il blocco delle finali su Sky Sport (canale 204), che andrà in onda a partire dalle 12 con il commento di Ivano Pasqualino e la voce tecnica di Ylenia Scapin. Forza Azzurri!
Mondiali a Tokio, terza giornata con Basile ed Esposito, Bruyere: “giornata storta”
“È stata una giornata storta – ha commentato il coach azzurro Francesco Bruyere riferendosi alla terza dei campionati del mondo a Tokio - a questo livello molti incontri vengono combattuti tatticamente e Fabio come sapevano non era al 100% a causa del problema al gomito. E questo purtroppo, lo ha penalizzato nell’affrontare proprio la tipologia di judo praticata dall’israeliano Butbul. E lo stesso si può dire per Giovanni che, dopo un grande avvio, ha trovato difficoltà per risolvere l’incontro con l’ostico turco, molto scaltro peraltro, nel mischiargli le carte. Ognuno di questi ragazzi è consapevole delle proprie capacità, e noi con loro. Raccogliamo questi dati ed elaboriamoli per aggiustare il tiro nei confronti degli avversari che abbiamo incontrato”. Una sintesi perfetta quella descritta da coach Bruyere, che ha raccontato come, anche Fabio Basile e Giovanni Esposito siano stati al livello giusto per questo tipo di impegno, ma le circostanze hanno fatto sì che nonostante le buone prove la distanza dal podio è rimasta tale. Basile ha vinto con Aden-Alexandre Houssein, di Gibuti e poi con Lukas Reiter (Austria). Giovanni Esposito, nel frattempo, si è trovato al primo turno il greco Georgios Azoidis, atleta solidissimo che vanta fra l’altro il bronzo ai recenti European Games a Minsk. Ma non se n’è fatto un cruccio e ha messo a segno due wazari chiudendo la partita e riportando in pari un conto aperto con il greco cinque mesi fa nel Grand Prix a Tbilisi.
Poi, come accenna Francesco Bruyere, la giornata si è storta e Giovanni Esposito con Bilal Ciloglu (Tur) ha disputato un incontro eccellente, nonostante sia terminato con tre sanzioni all’azzurro. Anche Tohar Butbul (Isr) e Fabio Basile sono arrivati in fondo al match ed al golden score con una sola sanzione a carico di Basile il tenore non è cambiatoche, dopo 45” ha ricevuto la seconda, ma l’incontro è tutt’altro che noioso. Dopo il secondo minuto gli attacchi si sono fatti più approssimativi da entrambe le parti ed è sempre molto sottile la soglia per valutare il falso attacco. A 3’45” un seoi nage di Butbul squilibria Basile, opportunità che viene colta per attribuirgli la terza sanzione. Per i colori azzurri la giornata si è conclusa così. Domani in gara 81 e 63, categorie che vedranno impegnati ben quattro azzurri, Antonio Esposito e Christian Parlati, Edwige Gwend e Maria Centracchio. Le finali su Sky Sport (canale 204) a partire dalle ore 12, con il commento di Ylenia Scapin ed Ivano Pasqualino. Anche domani la diretta live social sulle nostre pagine ufficiali e per essere aggiornati in tempo reale clicca "like". Rivedi le azioni più belle sulle nostre Instagram Stories!
73: 1. Shohei Ono (Jpn), 2. Rustam Orujov (Aze), 3. Denis Iartcev (Rus) e Hidayat Heydarov (Aze), 57: 1. Christa Deguchi (Can), 2. Tsukasa Yoshida (Jpn), 3. Julia Kowalczyk (Pol) e Rafaela Silva (Bra).
Mondiali: oggi in gara Fabio Basile e Giovanni Esposito. Segui la diretta social e le finali su Sky Sport
Roma, 27 agosto 2019 - A Tokyo oggi in gara il campione olimpico di Rio de Janeiro 2016 Fabio Basile e il giovane Giovanni Esposito al suo esordio nella competizione iridata seniores, entrambi pronti a giocarsi il tutto per tutto per salire sul podio dei 73 chlogrammi.
Segui la diretta live social sulle nostre pagine ufficiali e per essere aggiornato in tempo reali clicca "like". Rivedi le azioni più belle nelle nostre Instagram Stories!
Le finali su Sky Sport (canale 204) a partire dalle ore 12, con il prezioso commento della nostra Ylenia Scapin affiancata dal giornalista Ivano Pasqualino.
Mondiali a Tokyo: Manuel Lombardo sfiora il podio e conclude quinto. Segui la diretta social
Manuel Lombardo si è classificato al quinto posto nei 66 kg a Tokio, in occasione della seconda giornata del campionato del mondo senior. È stata una gara eccellente quella di Lombardo, caratterizzata da quattro vittorie, ma estremamente positive sono state anche le prove di Odette Giuffrida, che ha ottenuto due vittorie nei 52 kg e di Matteo Medves, che di vittorie ne ha ottenute tre nei 66 kg. Due vittorie le ha ottenute anche Elios Manzi nei 60 kg, che ha gareggiato nella prima giornata. Sono quindi undici in tutto le vittorie ottenute dai quattro azzurri che hanno gareggiato nei primi due giorni del campionato del mondo, ed è un’indicazione apprezzabile con riferimento alle precedenti edizioni. Al netto della delusione e del dispiacere vissuta con e per Manuel Lombardo, che si è visto assegnare e poi togliere un punto decisivo per una medaglia di bronzo mondiale, rimane il fatto che la sua è stata una gara eccellente, così come lo sono state fino ad ora anche quelle di Manzi, Giuffrida e Medves. Manuel Lombardo ha vinto con Kevin Loforte (Moz), Dzmitry Minkou (Blr), Baruch Shmailov (Isr), è stato sconfitto da Denis Vieru (Mda), ha vinto il recupero con Bogdan Iadov (Ukr) ed infine ha perso la finale per il bronzo con Hifumi Abe (Jpn). Indubbiamente meritevoli di attenzione gli incontri con Shmailov ed Abe. “Oggi, nonostante tutto, voglio cogliere solo il positivo da questa giornata ricca di emozioni – ha condiviso Lombardo su Istagram - ebbene sì, solo il positivo perché fino ad un paio di settimane fa non sapevo nemmeno se potevo partecipare oppure no a questo mondiale. Il 30 luglio primo giorno di collegiale, primo incontro dell’allenamento, mi sono fratturato la mandibola in due punti, cosa che abbiamo cercato di tenere nascosta per evitare poi in gara di prenderci botte volontarie. Il 31 sono stato operato dal super dottor Valerio Ramieri @chirurgia_maxillofacciale_roma a cui devo la partecipazione alla gara più importante dell’anno! Devo ringraziare molte persone a dire il vero, e sicuramente dimenticherò qualcuno, a partire da Laura di toma che oltre ad avermi accompagnato in clinica la sera stessa dell’incidente insieme a Luca poeta, è rimasta a dormire su di una poltrona tutta la notte dopo l’operazione. Ringrazio il dottor Fanton per aver organizzato tutto tempestivamente, i fisioterapisti e tutto lo staff medico della nazionale! Ringrazio @sorbello88 ed il centro sportivo olimpico dell’esercito che mi hanno dato la possibilità di tornare ad allenarmi dopo l’operazione in modo super efficiente e con grande organizzazione, grazie anche all’aiuto di @ferrogianluca72 ed i suoi ragazzi. Ringrazio la mia palestra! L’@akiyamasettimo di Pierangelo, Raffaele e Massimo Toniolo che oggi mi sono stati vicino anche da casa e @frabruyere per essermi stato accanto passo passo tutta la gara. GRAZIE alla mia famiglia e la mia ragazza per avermi fatto sentire tutto l’affetto di cui avevo bisogno. Oggi ce l’ho messa tutta ma non è bastato, vi prometto però che un giorno basterà ed avanzerà! A 26 giorni dall’operazione, con 16 viti e 4 graffette in bocca mi porto a casa 720 punti olimpici e tanta consapevolezza per il futuro. 5 class. #judoworlds2019”. Odette Giuffrida ha vinto con Soumiya Iraoui (Mar) e Sosorbaram Lkhagvasuren (Mgl), prima di essere eliminata da Natalia Kuziutina (Rus) con un’azione che è stata valutata con un parametro concettualmente diverso da quello applicato invece a Lombardo su Abe. Matteo Medves ha vinto con Joao Crisostomo (Por) e poi con Matej Poliak (Svk) e Petar Zadro (Bih), quindi è stato sconfitto da Hifumi Abe (Jpn). Domani, terza giornata di mondiale, con i 57 kg femminili in cui l’Italia non è presente ed i 73 kg maschili dove saranno in gara Fabio Basile e Giovanni Esposito. Segui la gara in diretta in tv su Sky Sport (canale 200) con il commento di Ylenia Scapin e Ivano Pasqualino oppure il live social sui canali federali!
Classifiche 2^ giornata
52: 1. Uta Abe (Jpn), 2. Natalia Kuziutina (Rus), 3. Majlinda Kelmendi (Kos) e Ai Shishime (Jpn)
66: 1. Joshiro Maruyama (Jpn), 2. Limhwan Kim (Kor), 3. Hifumi Abe (Jpn) e Denis Vieru (Mda)