A Olbia il Kumiai è primo ai Tricolori A2 con gli U15 maschili
È la società piemontese del Kumiai che si è aggiudicata il titolo tricolore al termine della prima giornata dei campionati italiani esordienti B A2 in corso di svolgimento ad Olbia. Si è trattato di un arrivo in volata con cinque società sportive raccolte nello spazio di due punti soltanto, 18 quelli maturati dal Kumiai e con 16 punti il Judo Club Pirri, Centro Sportivo Guido Sieni, Judo Tamai e Kyu Shin Do Kai Parma, classificati con quest’ordine.
Domani si ritorna sul tatami del GeoPalace con le gare delle categorie femminili.
Ad Abu Dhabi l’Italia è bronzo mondiale a squadre miste
Medaglia di bronzo! L’Italia è sul podio nella gara mixed-teams mondiale e per questa rassegna iridata ad Abu Dhabi non ci sarebbe potuto essere un epilogo migliore di questo.
Dopo il quinto posto nel medagliere generale individuale ed il primo posto nel medagliere individuale femminile, ecco la medaglia che completa il capolavoro azzurro: terzo posto nella gara a squadre miste ed un biglietto da visita per un’altra, eventuale medaglia a Parigi.
Il mixed-team azzurro ha iniziato il suo viaggio mondiale proprio con l’Olanda, il paese che Kim Polling ha lasciato acquisendo recentemente il passaporto italiano. Da anni residente a Torino, recentemente sposata con Andrea Regis che, fra l’altro, l’ha resa madre.
Ma la sorte, com’è ben noto, è cieca e non solo nel tabellone ha messo di fronte Italia ed Olanda al primo turno, ma ha voluto anche rigirare il coltello nella ferita e dopo il 3 a 3, con i punti azzurri di Polling, Capanni e Giovanni Esposito, ha sorteggiato la categoria 70 kg per lo spareggio.
Kim Polling ha vinto un’altra volta con Hilde Jager, wazari di sumi gaeshi e poi è scoppiata in lacrime. Un modo per sfogare la tempesta emotiva che ha vissuto e, forse, sta ancora vivendo.
Troppo forte per noi la Francia, ma l’orgoglio azzurro impone il punto della bandiera con una brillante Thaunany Capanni che costringe Priscilla Gneto allo shido-3.
Si va ai recuperi e l’Ungheria viene travolta dall’onda azzurra con Simonetti che piazza wazari di de ashi barai a Czerlau, Pirelli si aggiudica la partita degli shido con Krisztian Toth (3 a 2) e lo stessa fa Capanni con Reka Pupp (3 a 2), quindi Manuel Parlati si impone su Bence Pongracz con due wazari, un gaeshi ed un seoi nage.
La finale per la medaglia, con l’Uzbekistan, è tutt’altro che semplice, ma Capanni parte benissimo e piazza due wazari a Keldiyorova, seguita da Giovanni Esposito che trova l’o uchi gari vincente (wazari) fra le scintille della sfida con Ahadov. Tocca a Pedrotti con Matnyazova. L’uzbeca fa uchi mata: ippon! Ma il care-system ravvisa il diving: hansokumake. E andiamo sul 3 a 0. Lorenzo Rigano affronta Sharofiddin Boltaboev e questa volta è l’azzurro ad essere squalificato: 3 a 1. Non è finita. Asya Tavano e Rinata Ilmatova salgono sul tatami e la friulana mette la marcia in più che serve per l’occasione e passa in vantaggio con un o soto gari-wazari, ma non si accontenta e continua a macinare. Si arriva ad un’azione a terra e dal groviglio di corpi esce una mano che batte, è la Ilmatova che si arrende al waki gatame di Asya Tavano e l’Italia può festeggiare. La squadra mixed-team è medaglia di bronzo ai campionati del mondo 2024 ad Abu Dhabi. Ed anche questa è storia.
“Bravissimi! -è un’esplosione la voce di Laura Di Toma, direttore tecnico della nazionale italiana che fa sintesi a fine gara- sono stati tutti bravissimi. Le ragazze in particolare hanno concretizzato il grande lavoro fatto, ma è eccezionale questo terzo posto a squadre, con i giovani che si sono fatti trovare pronti e lo saranno ancora di più nel prossimo quadriennio. Un applauso speciale lo rivolgo a Kim. È stato molto difficile per lei, l’abbiamo capito tutti, ma sul tatami è stata una grande, grandissima atleta. E molto bravo è stato anche Mungai, il capitano, che ha saputo parlare sempre al momento e nel modo giusto, tenendo la squadra al top. Bravi tutti!”.
“Che Italia… mamma mia. -ha detto Francesco Bruyere, capoallenatore femminile- Vincere una medaglia a squadre e qualcosa di incredibile, condividere la vittoria è molto più bello che festeggiarla da soli. Oggi questi ragazzi ci hanno regalato un’emozione immensa e per questo non possiamo che ringraziarli. Sapevamo di poter vincere con chiunque, ma affrontare una gara a squadre dopo un mondiale individuale è complicato, c’è chi ha vinto e si rilassa, che chi ha perso ed è demoralizzato e c’è chi è acciaccato. Questi ragazzi però hanno reagito in maniera straordinaria e si sono messi tutti a disposizione per combattere al meglio delle loro possibilità. In tutto questo sono stati fondamentali i rinforzi freschi arrivati dall’Italia, Erica, Tata, Lorenzo, Nick e tutta la squadra sugli spalti che ha urlato e combattuto con noi. Una menzione particolare per Kim che ha accettato di combattere la sua nazionale di origine per essere l’ago della bilancia nella vittoria. Questa è la medaglia che arriva alla conclusione di un mondiale storico ed è la medaglia di tutta l’Italia, una medaglia che nasce dalla base, nelle società, per arrivare in cima al mondo”.
Quinto posto iridato per Asya Tavano e domani gara a squadre
Quinto posto per Asya Tavano. Il sapore di una medaglia ai campionati del mondo di judo ad Abu Dhabi lo stava già pregustando tutto lo staff azzurro, ma la gara nei +78 kg della ventunenne udinese dopo essere iniziato alla grandissima, è incappato in un errore pagato caro in semifinale.
“Un errore ingenuo in semifinale, su una posizione di base che Asya conosce bene, le ha compromesso la possibilità di giocarsi un titolo mondiale assolutamente alla sua portata. -è il commento di Francesco Bruyere- Purtroppo, per tipologia di judo, la finale per il bronzo con la koreana era più complicata di quella per l’oro e per di più abbiamo commesso errori che si potevano sicuramente evitare. Un quinto posto che ci lascia tantissimo amaro in bocca, ma che significa che dobbiamo lavorare ancora per migliorare ulteriormente. Sono sicuro che Asya possa battere chiunque e che presto sarà lei la più forte del mondo”.
E nella finale per il terzo posto è venuta meno la brillantezza iniziale con la quale Asya Tavano aveva piazzato due wazari alla lituana Sandra Jablonskyte, con maki komi il primo ed immobilizzazione il secondo. Poi ha messo fuori la tunisina Sarra Mzougui facendole prendere tre sanzioni, e quindi ha piazzato wazari di ashi guruma ed ippon con immobilizzazione sull’olandese Karen Stevenson. La semifinale con la turca Kayra Ozdemir è stata affrontata molto bene e l’impressione è stata che tutto fosse sotto il controllo dell’atleta friulana, quando ad un minuto dal termine un attacco della Ozdemir con soto maki komi ha trovato un varco nella difesa di Asya. Tanto è bastato ed è arrivato il wazari, poi corretto in ippon. La finale per il terzo posto con la sudcoreana Hayun Kim è stata decisa dal wazari di maki komi ed Asya ha riconosciuto: “Ho commesso degli errori e adesso ne pago le conseguenze. C’è ancora tempo per lavorare e correggere prima delle Olimpiadi. Rimango concentrata e non mollo”.
È stato sfortunato il mondiale di Gennaro Pirelli, chiamato a disputare il primo incontro della quinta giornata nei 100 kg con l’austriaco Aaron Fara, sulla prima azione ha ricevuto una sanzione per uscita poi si è prontamente ripreso il controllo dell’incontro mettendo a segno wazari con ippon seoi nage. Poco più tardi però, il tentativo di ko uchi gari di Pirelli si è inserito nella stessa direzione dell’attacco di yoko gake di Fara: ippon.
“Un oro, due argenti, un quinto e due settimi posti sono un bottino importante ad un mondiale con 9 atlete in gara. -è il bilancio che può fare Francesco Bruyere- È giusto festeggiare il risultato, ma sono convinto che avremmo potuto ottenere di più.
Non è presunzione se dico che avremmo potuto prendere una medaglia in tutte le categorie, è solo consapevolezza della forza e delle potenzialità incredibili delle nostre atlete. Domani affronteremo con determinazione la gara a squadre e poi sarà tempo di riposare, di riconciliarsi con gli affetti e di recuperare le energie per preparare al meglio l’evento per cui lavoriamo da 3 anni, dobbiamo essere orgogliosi e fieri di questa grande squadra”.
Domani, giornata conclusiva dei campionati del mondo, con la gara a squadre miste, dove l’Italia si presenta motivata ed ambiziosa.
Questa la formazione scelta al termine delle gare individuali-57: Capanni; 70: Polling, Pedrotti; +70: Tavano, Simonetti; 73: Esposito G, Parlati M; 90: Parlati C, Rigano; +90: Pirelli, Mungai
Non solo Mondiali… in gara anche a Olbia, Coimbra e Sarajevo
Ad Abu Dhabi proseguono le gare dei campionati del mondo, ma non si fermano le altre attività che nel fine settimana propongono ad Olbia le finali dei campionati italiani A2 Esordienti B, a Coimbra una Cadet European Cup con un centinaio di italiani in gara su un totale di 551 atleti da 23 nazioni ed a Sarajevo la East Sarajevo Pale Senior European Cup con 228 atleti da 20 nazioni e dieci italiani: Michele Schiraldi, Matthew Paul Marastoni, Samuel Salvo, Davide Pozzi, Elisa Adrasti, Giulia Ghiglione, Cristina Piccin, Ludovica Franzosi, Irene Caleo, Tiziana Marini. Questo invece è l’elenco degli accreditati a Coimbra.
Olbia si prepara per il Campionato Italiano A2 Esordienti B di Judo
Dopo 22 anni, finalmente ritorna in Sardegna, a Olbia, il Judo che conta con il Campionato Italiano A2 Esordienti B di Judo, grazie al Centro Sportivo di Olbia, che ancora una volta ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento alle sue capacità organizzative e al suo valore sportivo dalla FIJLKAM, la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali. Questo merito è frutto dei numerosi, importanti, risultati raggiunti a livello nazionale e internazionale negli ultimi anni.
L'evento si terrà a Olbia il 25 e 26 maggio 2024 presso il GeoPalace ed è dedicato esclusivamente alla categoria Esordienti B. Questa prestigiosa manifestazione è organizzata con il sostegno dell'Assessorato Regionale al Turismo, Commercio e Artigianato, dell'Assessorato Regionale allo Sport, Cultura e Pubblica Istruzione e del Comune di Olbia.
A livello nazionale, l'evento riveste grande importanza per i giovani atleti, poiché contribuisce a determinare il ranking nazionale degli esordienti più talentuosi d'Italia e offre l'opportunità di qualificarsi per i campionati nazionali A1 di categoria.
L'entusiasmo è alle stelle, con circa 500 atleti che si sfideranno sui tatami per conquistare i titoli nelle diverse categorie presso il GeoPalace. Inoltre, saranno presenti ben 255 società provenienti da diverse regioni italiane, dimostrando l'eccezionale coinvolgimento nella competizione.
“In un anno record per il judo italiano, che ha visto trionfare diversi judoka a livello europeo e mondiale, con l'ultima grande prestazione di Odette Giuffrida, che ha vinto in questi giorni l'oro ai mondiali di judo di Abu Dhabi, e soprattutto per il Centro Sportivo Olbia che ha raggiunto risultati storici sia per il Judo sardo che nazionale con i suoi atleti Raimondo Degortes (66 kg M2) e Federico Deiana (60 Kg M1) vincitori nelle loro rispettive categorie, del titolo mondiale veterans, nei mesi scorsi ad Abu Dhabi . Molto importante la medaglia d'argento di Francesco Lai al campionato italiano cadetti A1 (46 Kg) e la medaglia di argento di Federico Lai al Trofeo Internazionale Città di Colombo (Grand Prix cadetti) (46 Kg)
“Sono particolarmente felice di questa straordinaria partecipazione,” dichiara il Maestro Efisio Mele, 5° Dan, fondatore e guida del Centro Sportivo Olbia. “Si tratta di un record assoluto per la nostra terra, soprattutto considerando il momento storico che stiamo vivendo, dato che durante il periodo della pandemia il numero degli atleti in Italia si è praticamente dimezzato.”
Le competizioni avranno inizio sabato 25 alle ore 9:30 con le gare maschili, seguite domenica 26 alle ore 9:00 dalle gare femminili. Il Campionato Italiano Esordienti di Judo è aperto al pubblico, con ingresso gratuito, e invita tutti gli appassionati a vivere da vicino questa straordinaria dimostrazione di talento e dedizione nel mondo del judo.
Bellandi argento iridato ad Abu Dhabi, Parlati quinto
Alice Bellandi è vicecampionessa del mondo nei 78 kg, Christian Parlati quinto nei 90 kg, Irene Pedrotti e Kim Polling settime nei 70 kg. Per i colori azzurri è stata una grande giornata la quarta dei campionati del mondo di judo ad Abu Dhabi con tutti e quattro gli atleti in gara oggi, bravi ad arrivare in fondo.
Alice Bellandi ha travolto le avversarie, come fa sempre quando sta bene, ippon di o soto gari all’ecuadoregna Vanessa Chala, wazari alla sempre pericolosissima Patricia Sampaio (Por), quindi wazari e shido 3 con Audrey Tcheumeo ed un super-ippon di o soto gari sull’altra francese Madeleine Malonga. La finale è stata una corsa in salita, con la tedesca Anna Maria Wagner molto sicura di sé e della sua posizione. Ed Alice a cercare di ubriacarla con i suoi movimenti rapidi ed esplosivi. Non è andata purtroppo, e nel golden score la Wagner ha stretto il collo di Bellandi in un’azione a terra: ippon.
"Sto come una che arriva in cima e sul più bello cade. -ha detto Alice Bellandi pochi minuti dopo la finale- Non pecco di presunzione se dico che arrivo a questi eventi per vincere, ne viene da sé che non ero qui per questo finale ma…devo onorare questa medaglia e devo migliorare me stessa per prendere ciò che ho lasciato qui oggi. Mi aspettano due mesi di lavoro per tornare sul tatami di Parigi per ciò che voglio ottenere".
Nei 90 kg Christian Parlati si è piazzato al quinto posto con le vittorie ottenute su Vuagr Talibov (Aze) per ippon di immobilizzazione, Juyeop Han (Kor) per wazari di immobilizzazione nel golden score e, dopo la sconfitta nei quarti con Caranmob Sagaipov (Lbn), che ha rimontato il wazari messo a segno dall’azzurro, Parlati ha superato per ippon il recupero con il cubano Ivan Felipe Silva Morales. Per il bronzo, infine, il kirghizo Erlan Sherov è riuscito a prevalere in un’azione corpo a corpo iniziata proprio dall’azzurro, molto forte in queste situazioni.
Gran bel settimo posto quello ottenuto da Irene Pedrotti, così come nel caso di Kim Polling, entrambe nei 70 kg. Pedrotti ha superato Aleksandra Samardzic (Bih) per wazari, la portoricana Maria Perez, squalificata per tre sanzioni, così come Kelly Petersen Pollard (Gbr), prima di essere fermata dalla greca Elisavet Teltsidou nei quarti e dalla giapponese Shiho Tanaka nel recupero.
Un bel percorso anche quello di Kim Polling che ha sconfitto per wazari l’uzbeca Shokhista Nazarova, per tre sanzioni la croata Lara Cvjetko, vicecampionessa del mondo uscente e quindi, per ippon, la svedese Ida Eriksson. La francese Marie Eve Gahie ha poi fermato Kim Polling nei quarti e la russa Madina Taimazova, terza alla fine, l’ha fermata nuovamente nel recupero.
"Un argento e un quinto ma non guardiamo a ciò che abbiamo lasciato se gli occhi sono puntati a Parigi. -ha commentato il team manager Alessandro Comi- Il mondiale va onorato e combattuto ed è quello che oggi hanno fatto i nostri quattro in gara: settime Kim e Irene, che significa bene per due atlete con percorsi molto diversi alle spalle, ma con la stessa voglia di affermarsi la prima e ri-affermarsi la seconda. Il quinto posto di Cristian farebbe rosicare - è evidente che questo ragazzo possa vincere con chiunque - se non fosse che i suoi ultimi due mesi sono stati un calvario: vederlo sul tatami come ci è stato, è stato di per sé una vittoria.. il resto è solo un appuntamento rimandato. Alice ha già detto tutto di sé e della sua giornata di gara: dopo un argento difficile da metabolizzare non è scontato mettersi in discussione con acume e lucidità senza lasciare troppo spazio alla delusione…è un’atleta che sul piano mentale ha fatto dei grandi passi e questa risorsa non può che portarla lì dove punta".
L’Italia con un primo e due secondi posti è terza nel medagliere dietro Giappone e Gerogia. Domani, ultima giornata di gare individuali e gli occhi saranno puntati su Gennaro Pirelli nei 100 kg ed Asya Tavano nei +78 kg.
Terza giornata ai Mondiali, Bruyere: “Grazie ragazze!”
Terza giornata ad Abu Dhabi ed i riflettori dei campionati del mondo nella Mubadala Arena sono puntati sulle categorie dei 63 kg ed 81 kg kg e le gare, al di là dei risultati, sono state anche oggi avvincenti.
Negli 81 kg è stata ottima la partenza di Antonio Esposito che ha superato due avversari particolarmente solidi quali l’azero Zelim Tckaev, con un wazari di seoi nage nel golden score e poi il portoricano Adrian Gandia.
Ad imporgli lo stop, purtroppo agli ottavi di finale e quindi prima della zona-recuperi, è stato il georgiano Dimitri Gochiladze che ha rimontato il wazari messo a segno dall’azzurro con un gaeshi su seoi nage.
Nei 63 kg Savita Russo ha superato la belga Alessia Corrao con un wazari di o ucgi gari nel golden score ed è stata poi sconfitta dalla giapponese Megumi Horikawa, mentre Flavia Favorini si è arresa per tre sanzioni nel golden score alla messicana Prisca Awiti Alcaraz.
“Purtroppo, si è conclusa senza risultato la gara di Flavia e di Savita -ha commentato il capoallenatore delle azzurre Francesco Bruyere- e con questo anche il loro percorso di qualificazione. Savita, dopo la medaglia europea, si è presentata al mondiale con l’ultima quota continentale per cercare di difenderla e di risalire ulteriormente in ranking. Dopo aver vinto il primo incontro, ha disputato un ottimo match con l’ex campionessa del mondo giapponese, dimostrando di essere in grado di poterla battere e di essere in costante crescita. Purtroppo, la buona prestazione non ha migliorato la situazione della qualificazione, che ora è nelle mani di incastri vari in altre categorie e per questo non ci resta che sperare ed attendere la chiusura definitiva che avverrà a metà giugno. Vorrei però complimentarmi con queste due atlete perché gli ultimi mesi sono stati molto intensi e stressanti e loro hanno dato l’anima per riuscire ad agguantare un posto alle Olimpiadi senza mai risparmiarsi e credendoci sempre. Sicuramente abbiamo lasciato tanti punti per strada a causa di errori tecnici e di questo ce ne assumiamo le responsabilità, ma i miei complimenti vanno al loro atteggiamento positivo verso il lavoro e verso il sacrificio, condito da tanto rispetto e aiuto reciproco. Brave!”
Domani, quarta giornata, con le categorie in gara dei 70 e 78 kg femminili e 90 kg maschili gli azzurri impegnati saranno Irene Pedrotti, Kim Polling (70), Alice Bellandi (78), Christian Parlati (90).
Quinto posto ai Mondiali ad Abu Dhabi per Matteo Piras
Quinto posto nei 66 kg per Matteo Piras al termine della seconda giornata dei campionati del mondo ad Abu Dhabi.
La squadra azzurra ha vissuto anche oggi emozioni forti ed oltre la coppia nei 66 kg costituita da Elios Manzi e Matteo Piras, a suscitarle sono state le gare di Giovanni Esposito e Manuel Parlati nei 73 kg e di Veronica Toniolo nei 57 kg.
“Oggi Matteo ha dimostrato i suoi continui miglioramenti ed è arrivato molto vicino ad andare in finale. -ha detto il coach Raffaele Toniolo- Gara lunga ed estenuante che gli ha fatto spendere tante energie fisiche e mentali che alla fine hanno inciso anche sull'esito della finale per il bronzo. Spiace perché questo avversario era alla sua portata ma andiamo avanti così migliorando sempre”.
Piras al primo turno ha affrontato Iago Abuladze (Ain) e, dopo aver messo a segno un wazari per parte, il russo è stato squalificato. Successivamente Piras ha superato l’uzbeco Mukhriddin Tilovov ed il tajiko Obid Dzhebov, entrambi per wazari, prima di passare sul finlandese Luukas Saha, a sua volta squalificato.
In semifinale Matteo Piras ha affrontato il nipponico Ryoma Tanaka, che ha poi vinto il titolo iridato. L’azzurro ha disputato un ottimo incontro, cedendo soltanto nel golden score per un wazari di ko uchi gari. Infine è stato il georgiano Vazha Margvelashvili che ha superato Matteo Piras nella finale per la medaglia di bronzo con ippon di sasae tsuri komi ashi.
"Beh che dire...esattamente due anni fa firmavo il mio congedo dal Gruppo Sportivo Carabinieri perché considerato "troppo vecchio, non competitivo e non più capace di gareggiare a 66 kg per problemi di peso" -ha detto Matteo Piras- ed ora a 31 anni mi ritrovo ad aver fatto quinto al campionato del mondo, dopo una semifinale tirata fino al golden score con il Giapponese poi medaglia d'oro quindi risultato stretto per me oggi, e qualificato ai Giochi Olimpici di Parigi, dove sarò anche testa di serie numero 8. Vorrei ringraziare Pierangelo Toniolo e Raffaele Toniolo che sono stati i primi a chiamarmi e dirmi che mi avrebbero portato loro alle Olimpiadi, Raffaele Parlati che mi ha dato la possibilità di dimostrare il mio valore e a tutta la DTN, al medico e al Mental Coach Marco Pacifico che in questi due anni mi hanno accompagnato in questa qualifica. Grazie".
Sfortunato Elios Manzi che, nei 66 kg, dopo aver sconfitto lo slovacco Matej Poliak per wazari, è stato eliminato dal forte mongolo Baskhuu Yondonperenlei con un’immobilizzazione nel golden score.
Una bella e netta vittoria l’ha ottenuta il giovane Manuel Parlati nei 73 kg sul turco Umalt Demirel, inchiodato a terra sul primo attacco, mentre non è riuscito a spuntarla con il brasiliano Daniel Cargnin nonostante l’incontro eccellente.
Anche Giovanni Esposito nei 73 kg si è battuto senza risparmiarsi e dopo aver superato il nordcoreano Chol Gwang Kim, ha ceduto nel golden score dopo essere passato in vantaggio con il campione uscente Nils Stump.
Nei 57 kg, infine, Veronica Toniolo ha affrontato alla pari la giapponese Momo Tamaoki, cedendole il passo per un wazari di seoi nage. Tamaoki poi si è classificata al terzo posto.
Domani, martedì, nella terza giornata sono in gara soltanto due categorie, 63 kg, con le azzurre Savita Russo e Flavia Favorini, 81 kg con Antonio Esposito.
Akiyama vince a Genova e Roma ai CNU a Campobasso
Akiyama Settimo e Kumiai Druento. A Genova, nella seconda giornata del 34° Trofeo Genova Città di Colombo, quella riservata al Grand Prix juniores, la classifica per società ha ripetuto i nomi delle prime classificate fra i cadetti, invertendone però la posizione. Entrambe a quota 46, ma con l’Akiyama al primo posto, così come per il terzo posto Judokan e Judo Preneste hanno ottenuto entrambe 26 punti, ma sul terzo gradino del podio è salito il Judokan.
A Campobasso invece, si sono disputati i Campionati Nazionali Universitari che hanno assegnato i titoli tricolori maschili e femminili assegnando a Roma il primato nella classifica dei CUS, con Torino e Bologna rispettivamente seconda e terza. Il CUS Bologna si è aggiudicato invece il titolo italiano universitario a squadre, seconda Parma e terze pari merito Milano e Napoli.
Giuffrida oro e Scutto argento ai Mondiali ad Abu Dhabi
Odette Giuffrida è campionessa del mondo! Con un wazari di okuri ashi barai piazzato esattamente alla metà del tempo della finale per il primo posto dei 52 kg sull’uzbeca Diyora Keldiyorova, l’immensa Odette ha fatto suo il titolo mondiale 2024. A 29 anni e sette mesi, con un palmares che era già pazzesco prima, ora aggiunge un titolo mondiale che l’Italia conquistò (doppio) per l’ultima volta nel 1991 a Barcellona con Alessandra Giungi ed Emanuela Pierantozzi.
Medaglia d'argento per Assunta Scutto, sconfitta nella finale mondiale dei 48 kg dalla mongola Baasankhuu Bavuudorj. Fra Scutto e Bavuudorj è stata una finale stellare, uno scambio di attacchi e contrattacchi incessante e proprio su uno di questi, il seoi nage di Assunta è stato schivato e contrattaccato dal sumi gaeshi della mongola. Wazari annunciato quando sul cronometro mancano solo sei secondi. Che Bavuudorj ha dedicato ad un tentativo di juji gatame prima di poter esultare per il suo primo titolo mondiale, conquistato a 24 anni. Assunta Scutto di anni ne ha 22 e questa medaglia d’argento, oltre ad essere bellissima, è la terza consecutiva ai campionati del mondo.
L'Italia, al termine di questa prima straordinaria giornata, è al primo posto nel medagliere per nazioni.
>>> RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA
Assunta Scutto nei 48 kg e Odette Giuffrida nei 52 kg disputeranno la finale per la medaglia d’oro. Niente male come inizio per questi campionati del mondo ad Abu Dhabi. L’appuntamento con il blocco delle finali è per le ore 16 con Assunta Scutto che affronterà la mongola Baasankhuu Bavuudorj e Odette Giuffrida invece si contenderà il titolo iridato con l’uzbeca Diyora Keldiyorova.
Questa la cronistoria della prima giornata
Andrea Carlino è il primo degli atleti italiani a salire sul tatami della Mubadala Arena e, nei 60 kg, deve cedere il passo all’olandese Emiel Jaring che prevale per tre sanzioni a due.
È poi il turno di Assunta Scutto che, nei 48 kg, impiega 13 secondi per sconfiggere la maltese Katryna Esposito con il primo attacco di seoi nage.
Apre anche la categoria dei 52 kg e Odette Giuffrida supera Estrella Lopez Sheriff con la sua combinazione di seoi nage/tani otoshi valutata wazari e poi, per la spagnola arriva anche la terza sanzione.
Secondo incontro per Assunta Scutto opposta alla russa Sabina Giliazova (Ain), va subito in vantaggio con seoi nage-wazari cui segue, poco dopo, sode tsuri komi goshi-ippon.
C’è quindi una doppia sfida fra Italia e Giappone con Angelo Pantano chiamato ad affrontare nei 60 kg Yaiki Nakamura e, nei 52 kg, Odette Giuffrida ha di fronte Kisumi Omori.
Nakamura non lascia spazio all’azzurro e chiude in un minuto con ko uchi gari-wazari cui segue poi un rovesciamento che porta all’immobilizzazione-ippon.
Giuffrida invece elimina Omori con un de ashi barai-wazari che la giapponese, nonostante si lanci all’assalto, non riesce proprio a rimontare.
Assunta Scutto è nei quarti di finale ed affronta la turca Tugce Beder
Beder guadagna un vantaggio (wazari) con un attacco di sode tsuri komi goshi, ma poi il rovesciamento-speciale di Assunta rimette le cose a posto e con ippon di resa chiude la partita.
Siamo ai quarti di finale anche per Odette Giuffrida, che si trova di fronte a Larissa Pimenta (Bra) in un incontro che, per individuare la vincitrice, richiede un golden score di altri quattro minuti. Passa Odette ed è semifinale con Amandine Buchard (Fra).
Ma prima c’è la semifinale dei 48 kg ed Assunta Scutto affronta la forte diciottenne svedese Tara Babulfath. Passa un minuto ed Assunta mette a segno wazari con sode tsuri komi goshi sul bordo. Babulfath parte all’attacco, sfiora la rimonta con un’immobilizzazione, ma Scutto si libera in tempo. Ad un certo punto l’azzurra accusa un cedimento al ginocchio, ma stringe i denti fino al termine ed è in finale per l’oro. Dopo i terzi posti a Tashkent 2022 e Doha 2023, per il terzo anno consecutivo Assunta Scutto sale sul podio ai mondiali.
I primi quattro minuti di semifinale fra Giuffrida e Buchard trascorrono senza punti, ma tanti tentativi da entrambe le parti. Una sola sanzione ciascuna. Odette raddoppia per un falso attacco, emulata da Buchard quando il crono segna 2’30”. Passa un altro minuto con Buchard che anticipa sempre l’azione e Giuffrida che allarga le braccia a dimostrarne l’insussistenza. Arriva così la terza sanzione. Per Odette… anzi no… per la francese. Ed anche Odette è in finale.
Kumiai primo a Genova nel Grand Prix cadetti
I piemontesi del Kumiai Druento si sono aggiudicati il primo posto nella classifica per società del 34° Trofeo Genova Città di Colombo, tappa del Grand Prix cadetti cui hanno partecipato 737 atleti appartenenti a 241 società sportive.
Con un primo, quattro terzi e tre settimi posti il Kumiai ha totalizzato ben 40 punti, precedendo sul podio delle società l’Akiyama Settimo Torinese, secondo con 32 e lo Skorpion Pordenone, terzo con 28.
Domenica, seconda giornata di gare nello Stadium della Fiumara, con la tappa di Grand Prix riservata alla classe juniores con 293 atleti di 145 società sportive.