Malore a Sofia! Addio Francesco Soldano... giovedì i funerali
Se n’è andato improvvisamente Francesco Soldano. Arbitro internazionale, romano classe 1965, si trovava a Sofia, in Bulgaria, proprio per arbitrare ai campionati europei cadetti. Si è sentito male durante la gara e, per prudenza, Francesco è rientrato immediatamente, recandosi direttamente all’Ospedale Pertini, dove ha cessato di vivere. Lascia la moglie ed un figlio.
Giovedì 4 si terrà la camera ardente all'Ospedale Pertini dalle ore 9 alle ore 11ed il funerale si svolgerà alle ore 11,30 nella Chiesa San Mattia in via Renato Fucini a Roma.
QUI LA NOTIZIA PUBBLICATA SU FIJLKAM LAZIO
Oro europeo mixed-team U18 alla Francia. Azzurrini lontani dal podio
La quarta e conclusiva giornata dei campionati d’Europa Cadetti a Sofia, non ha regalato il sorriso che l’Italia andava cercando e la gara a squadre degli azzurrini si è risolta con una vittoria e due sconfitte, rimanendo purtroppo distante dal podio. Superato il primo turno con un 4 a 1 a Cipro, segnato dai punti ottenuti da Iulia Airola Granaci, Giuseppe Gesuele, Andrea Mocerino e Rachele Paris, l’Italia ha affrontato nei quarti di finale l’Olanda. La partita si è dimostrata subito in salita e, andati sotto 0 a 3, Rachele Paris è riuscita ad ottenere al golden score il punto della bandiera.
Nel recupero con l’Azerbaijan, l’Italia è partita già con la vittoria di Rachele Paris, mancando l’atleta azera nei +63 kg, ma quel punto è rimasto il solo per gli azzurri.
“La gara a squadre di questo europeo ha portato solo conferme rispetto a ciò che si era visto nella gara individuale -è il commento dei coach azzurri Francesca Campanini e Massimiliano Pasca- e cioè che a parte qualche individualità questa è una squadra che ha bisogno di ancora un po’ di lavoro e di esperienze per poter trovare una competitività che a questo livello ancora non ha. Torniamo dalla trasferta con poca soddisfazione, qualche conferma e molti interrogativi, sicuramente consapevoli di dover lavorare di più”.
La medaglia d’oro Mixed-team è stata conquistata dalla Francia, che ha superato la Turchia allo spareggio, mentre il terzo posto ha premiato Germania e Polonia.
Azzurrini sottotono a Sofia ma pronti per il riscatto domani nella gara a squadre
Terza giornata dei campionati europei cadetti a Sofia senza acuti per gli azzurrini guidati da Francesca Campanini e Massimiliano Pasca. Tutti gli atleti si sono espressi al meglio, ma il risultato alla fine non è stato all’altezza delle precedenti giornate.
“Sapevamo che oggi sarebbe stata la giornata più complicata -ha commentato il coach azzurro Francesca Campanini- ma abbiamo sicuramente raccolto meno di ciò che avremmo meritato. Rachele Paris è un’atleta indubbiamente dotata e con un grande cuore, ma non è un peso massimo a tutti gli effetti, pagando così una notevole differenza di peso con le più forti della categoria. Un gap questo, difficile da colmare con il solo lavoro tecnico. Ma adesso dobbiamo pensare all’immediato e lei sarà impegnata assieme agli altri nella gara a squadre e per questo mi aspetto la dimostrazione da parte di tutti di essere squadra!”.
Nella squadra azzurra, che affronterà Cipro al primo turno, gareggeranno anche Iulia Airola Granaci (48), Giuseppe Gesuele (60), Andrea Mocerino (81).
Nei +70 kg Rachele Paris ha sconfitto la bosniaca Ana Lasic per ippon di koshi jime prima di cedere nei quarti di finale con la francese Leonie Minkada-Caquineau e, nel recupero, con la ceca Anna Krouzkova.
Leonardo Copat si è trovato subito di fronte al russo Abu-Bakr Kantaev, poi vincitore degli 81 kg, ciononostante il friulano ha saputo costruirsi diverse opportunità, cedendo poi soltanto nel golden score su controtecnica.
Sfortunatissimo invece Alex Carta che, nella stessa categoria ha affrontato il polacco Derek Marczak. Sul primo attacco l’azzurrino è stato bloccato a terra, prontamente liberatosi, il braccio è rimasto sotto il controllo del polacco che lo ha costretto alla resa.
Nei 90 kg Tiziano Russo non è riuscito a recuperare il wazari di ko uchi gari messo a segno nel primo minuto dal ceco Ondrej Foukal, mentre Yossef Boutrig è stato eliminato nei +90 kg dal ko soto gake dell’ucraino Nikita Yudanov.
L’Italia U18 chiude quindi le gare individuali di questi campionati europei a Sofia con una medaglia, quella di bronzo di Aurora Ferro nei 40 kg e sei piazzamenti con i quinti posti di Thomas Sassi ed Alice Bersellini ed i settimi di Thomas Ghidoni, Rachele Ciavurro, Giulia Sorelli e Maila Pagliaro.
L’Italia ha fatto 13! Anche Andrea Carlino ai Giochi Olimpici
In seguito alla comunicazione inviata oggi da IJF al presidente del Coni Giovanni Malagò ed alla successiva approvazione che il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha trasmesso alla FIJLKAM, l’atleta Andrea Carlino ha usufruito della ‘Reallocated Direct Quota’ che gli consentirà di gareggiare nei 60 kg alle Olimpiadi di Parigi.
Torinese, 27 anni, Andrea Carlino è al trentaduesimo posto dell’Olympic Ranking, ma si è trovato nella condizione di usufruire dell’esclusione degli atleti russi in seguito agli approfondimenti che il Comitato Esecutivo del CIO ha svolto in relazione all’effettiva neutralità di ogni singolo atleta rispetto l’aggressione dell’Ucraina. Sostanzialmente gli stessi approfondimenti che hanno consentito anche il ripescaggio di Frank Chamizo.
Nel judo erano 17 i russi qualificati, 12 escludendo i doppi nella stessa categoria, ma di questi soltanto 4 hanno avuto il nulla osta alla partecipazione, proposta che la Russia ha respinto, aprendo la strada alle riallocazioni, formula diversa dalla quota continentale.
Judo (13 pass individuali: Assunta Scutto - 48 kg, Odette Giuffrida - 52 kg, Veronica Toniolo - 57 kg, Alice Bellandi -78 kg, Manuel Lombardo - 73 kg, Christian Parlati - 90 kg, Asya Tavano - +78 kg, Antonio Esposito - 81 kg, Gennaro Pirelli - 100 kg, Matteo Piras - 66 kg, Kim Polling - 70 kg, Savita Russo - 63 kg, Andrea Carlino - 60 kg)
Piazzamenti europei a Sofia per Bersellini Sorelli e Pagliaro
Il quinto posto di Alice Bersellini ed i settimi di Giulia Sorelli e Maila Pagliaro costituiscono il risultato degli azzurrini nell’Asics Arena a Sofia in occasione della seconda giornata dei campionati europei cadetti.
Con cinque ragazze in gara e tre piazzamenti, il risultato pur senza medaglie non sarebbe negativo, ma è altrettanto evidente il rammarico per i numerosi aspetti che hanno orientato una giornata che poteva essere ben più generosa.
Con un wazari di o uchi gari Alice Bersellini ha superato il primo turno dei 52 kg con l’ucraina Yelyzaveta Yemelianova, replicando poi la vittoria con ippon di koshi jime sulla cipriota Adamantia Christodoulidou. Un’altra vittoria, la terza, è stata ottenuta sull’olandese Elise Rustige in seguito ad un waki gatame sanzionato con la squalifica. Nella semifnale con la spagnola Monica Martinez De Rituerto Morillas e nella finale per il terzo posto con la francese Clarisse Carillon però, Alice Bersellini ha cambiato atteggiamento facendosi rimontare un wazari dalla spagnola ed inchinandosi per tre sanzioni per uscita con la francese.
“La giornata non é iniziata nei migliori dei modi -ha detto Alice Bersellini- non mi sentivo bene fisicamente e purtroppo ai quarti mi sono fatta male su un infortunio già presente in precedenza e successivamente non mi sono espressa al massimo delle mie capacità. Non do la colpa alle circostanze ma userò quest’esperienza per prendere spunto dai miei errori e cercare di raggiungere la miglior versione di me stessa spero che il meglio debba ancora arrivare”.
Tre vittorie le hanno ottenute anche Giulia Sorelli nei 57 kg sulla turca Zeynep Ozturk, la slovena Haya Veinhandl Obaid e, nel recupero, sull’ucraina Diana Balbek, e Maila Pagliaro nei 63 kg su Ingrid Komodowski (Den), Nana Gulbani (Geo) e Sinem Oruc (Tur), ma entrambe hanno trovato lo stop nei quarti di finale e nel secondo recupero.
Nei 57 kg Martina Capezzuto ha combattuto con caparbietà, ma non è bastato con la tedesca Katharina Kaiser e nemmeno con Ciska Adema (Ned), mentre nei 63 kg la friulana Laura Covre si è vista trasformare, sorpresa ed allibita, un wazari di uchi mata, in hansokumake per diving.
Francesca Campanini: “Chiudiamo questa seconda giornata degli Europei Cadetti con un quinto posto di Alice Bersellini, che ha dimostrato grande competitività ma ha pagato lo strascico di un infortunio, e i settimi posti di Sorelli e Pagliaro che hanno dimostrato anche loro di poter competere a questo livello alla pari con le migliori.
Non posso dirmi completamente soddisfatta del risultato perché una giornata senza medaglie non può essere del tutto positiva, ma le ragazze stavano bene, hanno combattuto con passione, hanno anche commesso qualche ingenuità ma sono state sempre generose, anche quelle che sono finite lontane dal podio. Domani abbiamo l’obiettivo di rifarci, sempre forza Italia!”.
Domani, sabato, nella terza giornata saranno cinque gli azzurrini in gara: Rachele Paris (+70), Leonardo Copat, Alex Carta (81), Tiziano Russo (90), Yossef Boutrig (+90).
Aurora Ferro è bronzo nei 40 kg agli Europei U18 a Sofia
L’Italia under 18 si è messa subito in mostra a Sofia, in occasione della prima giornata dei campionati europei cadetti ottenendo un terzo posto con Aurora Ferro nei 40 kg, un quinto posto con Thomas Sassi nei 55 kg e due settimi posti con Thomas Ghidoni nei 50 kg e Rachele Ciavurro nei 40 kg.
Iniziata con la vittoria per immobilizzazione sull’ungherese Nora Takacs, la gara di Aurora Ferro ha trovato poi il disco rosso con la spagnola Aiora Martin Carriches che, a sua volta, si è imposta con un’immobilizzazione nel golden score e, nei recuperi, ha avuto la meglio nel derby azzurro con Rachele Ciavurro grazie ad un wazari di ko soto gake e poi per l’assegnazione di tre sanzioni. Per concludere, la finale per il terzo posto si sarebbe dovuta disputare con la russa Zarina Taskulova che, essendo svenuta nella semifinale con la francese Mathilde Aurel, per regolamento non ha più potuto combattere.
“Considero questa medaglia sicuramente un traguardo -ha detto Aurora- ma anche l’inizio di un futuro percorso essendo cadetta 1º anno e con soli 3 anni di judo sulle spalle. Ringrazio per questa medaglia tutte le persone che mi supportano e sopportano ogni giorno: i miei compagni di squadra, il mio preparatore Stefano, Martina e Luca, la mia palestra Mandraccio Roma, mia mamma e mio papà fondamentali e mio fratello Valerio che è sempre un esempio per me”.
Un bel quinto posto quello ottenuto da Thomas Sassi nei 55 kg che, nonostante la sconfitta in avvio di gara con Magomed Abdulaev (AIN), poi vincitore della categoria, è risalito nel tabellone dei recuperi con le vittorie su Aleksa Milosevic (Srb), Ethan Solana (Fra) e Hayk Darbinyan (Arm), prima di cedere per wazari nella finale per il terzo posto con lo sloveno Gal Blazic.
“Oggi mi sentivo bene ma perdendo il primo incontro con il vincitore della categoria la gara non era iniziata nei migliori dei modi -ha commentato Thomas Sassi- ma sono riuscito a mantenere la concentrazione per i ripescaggi battendo anche persone con cui avevo perso nelle precedenti gare. Sono molto deluso e frustrato perché ero vicino alla medaglia che sognavo da tanto ma quando tornerò in palestra mi rimboccherò le maniche e correggerò gli errori per le prossime gare”.
Gara notevole anche quella di Thomas Ghidoni che, nei 50 kg, ha ottenuto tre vittorie su John Vincent Kuipers (Ned), Artur Davidyan (Arm) e Nelu Malic (Mda), ma la sconfitta nei quarti con l’azero Mahammadali Husiyev e, nel recupero, con l’israeliano Michael Eldan, alla fine entrambi terzi, lo hanno lasciato in settima posizione. Settimo posto anche per Rachele Ciavurro che, nei 40 kg, è stata sconfitta in avvio di gara dalla turca, poi bronzo, Busra Ceylin Coskun, superando poi nel recupero la bulgara Ema Vasileva prima di cedere, come già accennato, nel derby azzurro con Aurora Ferro.
Nei 48 kg Roberta Zedda ha iniziato bene superando l’austriaca Lena Mayrhofer, ma nel turno successivo con la polacca Barbara Twarowska ha accusato un infortunio che le ha impedito di presentarsi poi nell’incontro di recupero. Rachele Moruzzi, nella stessa categoria, si è imposta per immobilizzazione su Mia Simic (Bih) prima di cedere all’ungherese Viktoria Kiss per un wazari di yoko gake.
Nei 50 kg Andrea Ruggieri si è imposto nel primo turno sull’estone Kristo Kolossov e poi, in vantaggio di wazari (o uchi gari) su Shavarsh Nahapetyan (Arm) è stato rimontato e superato dai tomoe nage dell’armeno. Sfortunato infine Matteo Gualandi che, nei 55 kg, ha ceduto al kata gatame nel golden score dell’ucraino Khazar Heydarov e, nel recupero, ha incassato un’altra immobilizzazione da Shota Bachoshvili (Geo).
Domani, per l’Italia, sono attese sul tatami soltanto le azzurrine Alice Bersellini (52), Giulia Sorelli, Martina Capezzuto (57), Laura Covre e Maila Pagliaro (63).
Italia ambiziosa al via degli Europei cadetti
Parte questa mattina il primo gruppo della delegazione italiana che, a partire da giovedì, sarà impegnata a Sofia per i campionati europei cadetti, cui partecipano 44 nazioni con 512 atleti.
La squadra azzurra è formata da venti atleti (10F, 10M) con il rinforzo di altri tre atleti che si aggregheranno per la gara a squadre che domenica concluderà i campionati.
La delegazione
M: Thomas Ghidoni, Andrea Ruggieri (50), Thomas Sassi, Matteo Gualandi (55), Thomas Palillo, Raffaele Sodano (60), Leonardo Copat, Alex Carta (81), Tiziano Russo (90), Yossef Boutrig (+90)
F: Aurora Ferro, Rachele Ciavurro (40), Roberta Zedda, Rachele Moruzzi (48), Alice Bersellini (52), Giulia Sorelli, Martina Capezzuto (57), Laura Covre, Maila Pagliaro (63), Rachele Paris (+70)
Mixed team: Iulia Airola Granaci (48), Giuseppe Gesuele (60), Andrea Mocerino (81)
Tecnici: Luca Ravanetti, Francesca Campanini, Massimiliano Pasca, Fabio Barni, Stefano Sorelli
Arbitro: Francesco Soldano
Il pensiero dei tecnici
“Questi campionati europei saranno affrontati da una compagine femminile azzurra equilibrata -ha detto Francesca Campanini, responsabile del settore cadetti femminile- dove in ogni categoria di peso abbiamo un certo grado di competitività. Tutte le ragazze hanno portato medaglie in coppa Europa dimostrando di saper reggere le competizioni a questo livello. Per me l’obiettivo è sempre lo stesso degli anni passati, andare a giocarci più medaglie possibili e portarne almeno una al giorno, compresa domenica nella gara a squadre”.
“Affrontiamo questi Europei con le giuste aspettative -ha commentato Luca Ravanetti- i ragazzi sono carichi e pronti. Anche se non tutti partiranno come teste di serie, il percorso che hanno fatto durante tutto l'anno ha dimostrato le qualità sia fisiche che tecniche. Come si è riusciti a fare negli anni scorsi, anche quest'anno la Federazione si è impegnata per la partecipazione nella gara Mixed Team dove l'obiettivo è emulare (se non superare) il risultato della Nazionale maggiore. Un grosso in bocca al lupo a questi ragazzi ed un plauso alle società e le famiglie che li hanno accompagnati durante tutto il circuito EJU”.
“Squadra maschile che parte a pieni ranghi e che sarà protagonista della prima e dell'ultima giornata della gara individuale. -è quanto ha detto Massimiliano Pasca- Ci sono state, durante l'anno, alcune conferme dell'anno precedente, mentre altri ragazzi sono riusciti a guadagnarsi il posto per questi Europei in categorie difficili e competitive anche in campo nazionale. Niente pronostici, ma i ragazzi hanno già la testa sul tatami e sono sicuro saliranno determinati e combattivi!”
Il programma
Giovedì 27: inizio 09:30 - F -40, -44, -48 kg; M -50, -55, -60 kg; - Final-block 16:30
Venerdì 28: inizio 10:30 - F -52, -57, -63 kg; M -66, -73 kg; - Final-block 16:30
Sabato 29: inizio 10:30 - F -70, +70 kg; M -81, -90, +90 kg; - Final-block 16:30
Domenica 30: inizio 10:30 - Mixed teams - Final-block 16:30
La quota continentale promuove Savita Russo! Suo il 12° pass individuale
È arrivata anche la conferma definitiva, anche se numeri e classifiche lo avevano già dato come possibilità concreta. La lettera che annuncia al Coni l’avvenuta qualificazione di Savita Russo per le Olimpiadi a Parigi nei 63 kg è stata recapitata, pertanto in virtù della quota continentale il Judo azzurro ha acquisito il dodicesimo pass individuale.
Spieghiamo meglio. Sono diversi i fattori che, allineandosi, creano l’opportunità della qualificazione olimpica in quota continentale. Ed è proprio quello che è accaduto a Savita Russo.
La quota continentale per l’Europa è riservata a dodici atlete ed altrettanti atleti in tutto, con il limite che ogni singola nazione può beneficiare di una quota soltanto.
Dopo il mondiale Savita era quattordicesima, ma Nyman, lo svedese dei 90 kg vincendo le ultime due Open, a Marrakech ed in Costa D’Avorio, ha superato il punteggio della connazionale Eriksson, che ha perso così la sua quota facendo slittare la nostra atleta al tredicesimo posto, il primo delle escluse. Poi è sopraggiunta anche una squalifica per doping, che ha liberato automaticamente una quota continentale, che è passata proprio a Savita Russo.
“Sapevamo e speravamo che Savita potesse rientrare con la quota continentale -ha spiegato il capoallenatore femminile dell’Italia Francesco Bruyere- Non era semplice, ma come si dice, la fortuna aiuta gli audaci e questa audacia è fatta di tanto lavoro e sacrificio da parte di questa ragazza, che merita assolutamente questa qualificazione per il percorso di crescita esponenziale che ha avuto in questi ultimi mesi. I complimenti vanno a lei, al suo club e al suo Maestro Maurizio Pelligra che insieme a tutta lo staff della Nazionale non hanno mai smesso di crederci. Sette su sette atlete qualificate è un risultato storico che ci riempie di orgoglio e che aumenta le nostre potenzialità di successo a Parigi.”
Un piccolo record anche per coach Francesco Bruyere, dato che solo Giappone, Francia, Israele ed Italia hanno tutte le donne qualificate!
"Abbiamo raggiunto il primo obiettivo prefissato e dire che sono orgoglioso e fiero del risultato ottenuto non rende abbastanza l’idea, quando si scrive la storia è sempre emozionante, la speranza è che questo record possa trovare continuità negli anni a venire. -ha aggiunto Francesco Bruyere- Tre anni fa il Presidente Falcone mi chiese quante categorie pensavo di qualificare e gli risposi ovviamente 7, sapevo che non sarebbe stato facile, ma ero sicuro che ci saremmo potuti riuscire visto il grande potenziale del judo italiano. In questi anni abbiamo investito e ottimizzato le risorse messe a disposizione per raggiungere questo risultato e tutto ciò ha richiesto tanto lavoro, professionalità e un grande sacrifico da parte di tutti, ora possiamo guardarci indietro contenti del percorso fatto. Questa è davvero una squadra incredibile e le 7 atlete olimpioniche sono la punta di diamante di un movimento eccezionale e in costante crescita. Ovviamente il merito è in primis degli atleti, dei loro club e e dei loro allenatori con i quali in questi anni siamo riusciti a trovare un’ottima sinergia e una via comune per raggiungere questo grande risultato. Vorrei quindi ringraziare personalmente tutti loro, tutto lo staff della nazionale, tutto il reparto sanitario, tutte le figure professionali che ruotano intorno alle nostre atlete e tutto il personale degli uffici federali che ci supporta quotidianamente nel nostro viaggio. Un ringraziamento speciale va a tutti gli atleti, che seguendo il principio di amicizia e mutua prosperità, ogni giorno contribuiscono al successo di questi grandi campioni. Ci presenteremo a Parigi con una delle squadre più forti di sempre, pronti per dimostrare il nostro valore e concretizzare quello per cui stiamo lavorando da anni.
I dodici pass individuali".
Assunta Scutto - 48 kg, Odette Giuffrida - 52 kg, Veronica Toniolo - 57 kg, Alice Bellandi -78 kg, Manuel Lombardo - 73 kg, Christian Parlati - 90 kg, Asya Tavano - +78 kg, Antonio Esposito - 81 kg, Gennaro Pirelli - 100 kg, Matteo Piras - 66 kg, Kim Polling - 70kg, Savita Russo – 63 kg
La senior cup a Podcetrtek è d’argento per la junior Sciacovelli
La ventenne Micaela Sciacovelli ha conquistato la medaglia d’argento nei 52 kg in Slovenia, nella seconda giornata della Podcetrtek Senior European Cup. Dopo aver iniziato con la vittoria al golden score per tre sanzioni sulla polacca Klaudia Cieslik, Micaela Sciacovelli ha costretto alla squalifica anche l’ungherese Rebeka Keller e ha quindi guadagnato la finale con la nettissima vittoria sulla svizzera Michelle Fernandez. Nella finale per l’oro invece, l’ungherese Luca Mamira si è dimostrata superiore e la medaglia d’argento è stato comunque il premio per la gara di Micaela Sciacovelli.
“Oggi la gara è iniziata in salita fin dal sorteggio -ha commentato il tecnico Giuliano Loporchio- Micaela si è trovata subito ad affrontare la polacca Cieslik, già medagliata in questo tipo di competizioni, e partita da testa di serie n. 2. Ma Micaela non si è fatta intimidire e attacco dopo attacco ha smorzato le velleità della rivale. Molto ostica anche l’ungherese Keller al secondo turno, identico il finale. Molto carica, in semifinale dopo aver fatto sanzionare due volte la svizzera Fernandez ha messo a segno un doppio wazari. In finale purtroppo si è dovuta arrendere all’ungherese Mamira che, solo due mesi fa, Micaela aveva sconfitto in finale all’European Cup junior a Lignano. Diversamente da allora però, sul primo attacco di Micaela di kata guruma, l’avversaria ha parato ed agganciato in ouchi gari: wazari! Ogni sforzo per rimontare lo svantaggio è poi stato vano ed a pochi secondi dal termine, sull’ennesimo tentativo di attacco Micaela è stata bloccata a terra con shime waza. Ad una settimana dal terzo posto agli Assoluti a Jesolo, dispiace, ma va bene così e continuiamo a lavorare per essere in forma per europei e mondiali junior”.
Una buona prova è stata anche quella di Silvia Pellitteri, che si è classificata al settimo posto nei 57 kg sconfitta soltanto da Kitti Kovacs (Hun) e Flaka Loxha (Kos), oro e bronzo alla fine, ma con le vittorie ottenute sulla tedesca Lisa Hiller e, nel recupero, sull’ucraina Yuliia Kuzmenko.
Marini terza nella senior cup a Podcetrtek
Medaglia di bronzo per Tiziana Marini nella prima giornata della Podcetrtek Senior European Cup, appuntamento in Slovenia che registra la partecipazione di 324 atleti di 29 nazioni.
“Oggi in gara i due atleti dei 66 kg, Giacomo Lodi del Dojo SDK e Alberto Magnano dell’Accademia Torino. -ha gentilmente raccontato il tecnico Matteo Martinelli- Il sorteggio è stato arduo per entrambi che hanno ceduto il passo agli azeri Talibov e Yelkyev, rispettivamente primo e terzo a fine gara. Lodi è stato recuperato e pur con un buon incontro non ha superato l’avversario. Buona la prova per la neo campionessa italiana assoluta Claudia Sperotti dell’Accademia Torino. Ha superato il primo turno con la forte Slovena Partlic, fermandosi poi al termine di un incontro tiratissimo con la tedesca Grauer, che ha vinto la gara. Nel primo recupero Claudia ha superato di carattere la francese Desangle, ma è rimasta fuori dal podio nell’incontro con la polacca Palka, valido per l’accesso alla finale per il bronzo. Tiziana Marini dell’Akyiama Settimo continua la sua cavalcata nella +78 kg portando a casa l’ennesima medaglia in una competizione di altissimo livello, esprimendosi tecnicamente e, soprattutto, tatticamente in maniera impeccabile. Peccato per la semifinale persa per somma di sanzioni, con una decisione discutibile. Ritrovata la concentrazione per la finale-bronzo, Tiziana ha vinto con un netto ippon sulla polacca Lis, un incontro studiato e portato a casa con immensa soddisfazione per tutti i presenti”.