Tutti i risultati da Berlino, Reims, Pescara e Ponzano Veneto
Alice Bersellini ha conquistato la medaglia d’oro a Berlino e con sei vittorie si è aggiudicata il primo posto nei 52 kg nella Cadet European Cup tedesca, che ha registrato una partecipazione di 690 atleti da 34 nazioni. Sono saliti sul podio tedesco anche Giuseppe Gesuele, terzo nei 60 kg e Rachele Ciavurro, terza nei 40 kg.
"Oggi nella Coppa Europa di Berlino le ragazze della nazionale hanno combattuto meglio di quanto parlino i risultati. -ha commentato Francesca Campanini per la squadra femminile -L’oro splendido di Alice Bersellini ci fa ben sperare per il proseguio e a lei vanno i miei complimenti. Ma anche le altre convocate hanno lottato bene, hanno vinto incontri e ne hanno persi per episodi che in ogni caso ci faranno esperienza. Andiamo avanti con grande motivazione e aspettative".
"Dopo tante sconfitte, tanti sacrifici e tanto allenamento sono riuscito ad arrivare al traguardo che mi ero posto dopo l’European cup di Porec. -ha detto Giuseppe Gesuele- Fin da stamattina sono sempre stato concentrato, deciso e determinato anche dopo aver perso la semifinale.Peró devo dire che non sono mai stato solo, ringrazio la mia famiglia, mio fratello che crede molto in me, i miei coach Enrico Parlati, Raffaele Parlati, Massimo Parlati e tutti i miei compagni di squadra in particolare Lorenzo e Manuel per il loro supporto e tutta la società della Nippon Club Napoli e della Pomilia. Non è finita qui…".
"Sono molto felice di questo risultato e dopo molto impegno e sacrificio sono riuscita a raggiungere un piccolo gradino dei tanti che mi sono prefissata -ha detto Rachele Ciavurro- ringrazio il maestro Andrea Frosoni per avermi seguito in gara e tutta la palestra A.S.D JUDO PRENESTE che mi segue passo per passo ed anche tutta la mia famiglia che mi permette di fare tutte queste esperienze".
>>> RISULTATI BERLINO 1^ GIORNATA
Un’altra medaglia d’oro è stata conquistata a Reims, nell’EJU Kata Tournament francese che ha visto trionfare la coppia azzurra Giovanni Tarabelli ed Angelica Tarabelli, prima nel Ju no Kata.
Un buon piazzamento anche per la coppia Carlotta Franzina e Camilla Franzina, quarta nel Ju no Kata e, nel Katame no Kata, un buon sesto posto ha premiato la prova di Lisa Cesario ed Alessio Quartieri.
A Pescara, nella tappa abruzzese del Trofeo Italia, il primo posto nella classifica per società se lo è aggiudicato il club Nicolaus, precedendo Judo Virtus e Girolamo Giovinazzo, che hanno riportato tutte con due medaglie d’oro. A fare la differenza sono state le due medaglie d’argento del Nicolaus, che si è aggiudicato anche la classifica maschile, e le due di bronzo del Judo Virtus. La S.S.D. Blu 3000 invece, si è aggiudicata il primato nella classifica femminile.
Con quattro primi posti ed un terzo è stato il Kumiai Druento ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica generale del Trofeo Italia disputato a Ponzano Veneto. Piazza d’onore per l’Harmony Club che ha conquistato ben sette medaglie (2-4-1) ed al terzo posto lo Skorpion Pordenone con due primi ed un terzo posto. Identico l’ordine nella classifica maschile con il Kumiai primo precedendo Harmony Club e Skorpion, mentre è stata l’Akiyama Settimo che si è imposta nella classifica femminile con il Dlf Udine al secondo posto e Judo Sanremo terzo.
Trofeo Italia a Ponzano e Pescara il kata a Reims ed i cadetti a Berlino
Fine settimana con il doppio appuntamento del Trofeo Italia che propone le prove per gli Under 15 a Ponzano Veneto e Pescara, ma poi c’è anche la tappa dell’EJU Kata Tournament a Reims e l’European Cadet Cup a Berlino.
Proprio la Cup tedesca registra numeri da capogiro con 800 atleti di 37 nazioni, ma imponente è anche il numero degli italiani iscritti alla gara, 55 nelle categorie maschili, 34 in quelle femminili e 28 tecnici.
Fra questi ci sono anche i 16 atleti convocati per la rappresentativa azzurra affidata alla guida di Francesca Campanini, Massimiliano Pasca e Luca Ravanetti.
Sono 126 gli atleti invece e 13 le nazioni in Francia per l’European Kata Tournament con l’Italia che sarà rappresentata da una coppia nel Katame no kata: Alessio Quartieri e Lisa Cesario, due coppie nel Ju no kata: Giovanni Tarabelli-Angelica Tarabelli e Camilla Franzina-Carlotta Franzina.
Il Trofeo Italia, infine, continua a radunare grandi numeri, 369 atleti di 118 società sportive in Abruzzo e 483 iscritti di 144 società sportive in Veneto, per un totale di 852 esordienti B contemporaneamente in gara.
È stato comunicato inoltre, che per gli iscritti a Ponzano Veneto si sta provvedendo all’invio dei nuovi pass in quanto il precedente non era corretto.
Questo il sorteggio del Trofeo Italia Abruzzo
Questo il sorteggio del Trofeo Italia Veneto
Abbracciare il Judo per i pazienti di Parkinson
Oggi, giovedì 11 aprile, è la giornata mondiale del Parkinson. Il momento opportuno quindi, per presentare un progetto innovativo che, proprio ieri, ha completato un congruo periodo di test (tre mesi) effettuati sul tatami del Centro Olimpico a Ostia. Il nome del progetto è JOY ed il Judo è la sua “medicina” sperimentale.
L’autore del testo che segue è di Spela Lampe, componente slovena del progetto.
Abbracciare il Judo per i pazienti di Parkinson: Presentazione Gensoku No Genkei
Al progetto JOY, ci impegniamo ad esplorare il profondo impatto del Judo oltre i metodi convenzionali. Oggi, infatti, facciamo luce su un approccio innovativo: il Judo per i malati di Parkinson.
La proposta è Gensoku No Genkei (原則の原型), un kata infuso con i movimenti umani più semplici ma biomeccanicamente valutati, insieme a tecniche di caduta sicura.
Ma non è solo una sequenza di movimenti, è una porta per la neuro-riabilitazione. Per chi combatte il Parkinson, questo kata funge da faro di speranza, rallentando il deterioramento motorio che spesso accompagna la condizione.
Come funziona? Gensoku No Genkei non è solo sforzo fisico, è sinfonia di movimenti ritmici effettuati con la collaborazione di un partner. E i benefici non finiscono qui, perché si aggiunge lo stimolo del correre scalzo, con l’attivazione i meccanismi propriocettivi dei piedi, potenziando l'equilibrio e la coordinazione.
Ma come fanno quelli che incrociano i piedi e perdono l'equilibrio?
Possono utilizzare Suri ashi walking, una tecnica speciale che prevede di fare scivolare piedi sul tatami, assicurando così l’appoggio e quindi equilibrio e stabilità in chi soffre di Parkinson. I pazienti con malattia di Parkinson possono avvalersi fra l’altro dell'assistenza dei judoka più giovani una volta appresa la sequenza di movimenti.
Gensoku No Genkei kata adattato per i malati di Parkinson è stato sviluppato dal nostro collega nel progetto Attilio Sacripanti, dottore fisico nucleare, autore di 164 articoli scientifici, 295 citazioni internazionali, 24 libri. Judo cintura nera 7 Dan, Istruttore e arbitro internazionale di judo, ex direttore di ricerca per le tecnologie innovative in ENEA, Coordinatore dei programmi industriali UE, titolare di 8 brevetti industriali, Professore di biomeccanica per lo sport e lo sport paralimpico presso l'Università di Roma Tor Vergata, da dieci anni. Per l’European Judo Union (EJU) è Commissario per la Ricerca, direttore di due Master internazionali post-laurea in Judo, tra EJU, Università di Tor Vergata e Federazione Italiana Judo FIJLKAM, premiato con il primo premio scientifico da EJU, Lisbona 2021, autore di 14 libri di testo sulla biomeccanica del judo e altri sport, Senior Biomechanics Consulente presso la International Judo Federation (IJF) Academy Foundation (Malta) ha concentrato la sua ultima ricerca sulla sicurezza dei praticanti di judo, con alcune applicazioni specifiche agli anziani.
Questo caso di studio verrà presentato a Nagoya il 24 aprile prossimo.
Beyond limits! Al Palazzetto Olimpico il convegno internazionale sul judo adattato
Roma, 10 aprile 2024 – Si è svolto al Palazzetto Olimpico Beyond limits: exploring adapted judo, il primo convegno tecnico-scientifico sul judo adattato, organizzato dalla FIJLKAM in collaborazione con l’European Judo Union e con l’Università degli Studi di Roma ‘Foro Italico’.
La disabilità intellettiva-relazionale è una condizione diffusa e la ricerca scientifica ha dimostrato che la partecipazione ad attività sportive e a programmi di judo comporta benefici sociali, salutogenici e di benessere. L’obiettivo del convegno era mettere a confronto i risultati scientifici delle attività di ricerca insieme alle esperienze pratiche dei tecnici di judo per delineare delle best practices che possano favorire l’accessibilità sportiva e l’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettivo-relazionale.
La manifestazione si è distesa su due giornate: lunedì 8 c’è stato il convegno tecnico-scientifico rivolto agli Insegnanti Tecnici FIJLKAM (e FIJLKAM/FISDIR), trasmesso anche in streaming sul sito federale e sulla piattaforma EJU. Dopo i saluti istituzionali, sono intervenuti molti esperti del tema, apportando i propri studi e le proprie esperienze. Tra gli altri, Emanuela Pierantozzi, argento olimpico ad Atlanta 1996 e bronzo a Sidney 2004, ha raccontato le esperienze di successo di judo adattato: “L’esercizio fisico è come una medicina. È importante per la popolazione in generale e quindi anche per le categorie con difficoltà intellettive. Sono molti gli studi che raccolgono dati positivi sulla pratica del judo nella popolazione. Ma è da sottolineare quanto la pratica delle arti marziali sia incredibilmente utile anche per le persone con queste disabilità, soprattutto in età evolutiva.”
Durante la giornata sono intervenuti: Calvani Menotti, Paola Sbriccoli, Lorenzo Cioni, Anna Magnanini, Emanuela Pierantozzi, Josè Morales, Nicole Maussier, Maria Rosa Muroni, Marina Draskovic e Kerry Transey.
Vai alla registrazione del convegno tecnico-scientifico.
Martedì 9 è stato invece il turno delle dimostrazioni e delle attività pratiche. Si è iniziato con il progetto Katautism, ideato e gestito da Nicole Maussier e vincitore del premio “Inclusione 3.0” istituito dalla cattedra di Pedagogia e Didattica Speciale dell’Università degli Studi di Macerata.
“L’obiettivo del progetto è l’inclusione dei bambini autistici nelle attività di judo e karate nelle scuole – ha detto Maussier – È iniziato coinvolgendo bambini tra i 6 e gli 11 anni nelle classi scolastiche con la presenza di bambini autistici. In questo progetto sono stati inclusi professori e psicologi. È stato tutto organizzato tramite la collaborazione tra insegnanti tecnici e psicologi, in maniera scientifica.”
Si è poi proseguito con il programma L’Avventura di Simone, che mira a diffondere la cultura dell’inclusione e racconta la storia di Simone, il primo insegnante di judo con sindrome di down riconosciuto dal CONI. Ecco le parole di Fabio La Malfa, responsabile del progetto: “Sono state due giornate meravigliose. Abbiamo sentito prima la parte scientifica e poi noi insegnanti abbiamo tentato di tradurre in didattica tutto quello che la scienza ci dà come dati. La parte più bella è stato il confronto a 360°, sia sulla parte relativa alle gare e al nuovo regolamento, sia, in generale, sull’idea del judo come mezzo per l’autonomia dei ragazzi con disabilità”
Infine, ha chiuso la giornata una dimostrazione di una competizione di judo adattato con il nuovo regolamento dell’European Judo Union.
Clicca qui per la gallery fotografica.
Ecco, infine, le parole del Presidente Domenico Falcone: “Giornata importante! È stata una festa con i bambini che hanno realizzato il programma L’Avventura di Simone e il progetto Katautism. Abbiamo presentato inoltre la nuova classificazione degli atleti con disabilità, non più attraverso le patologie ma attraverso le abilità tecniche. Un importante passaggio a livello culturale. E proprio per quanto riguarda gli aspetti culturali, il convegno è stato molto importante, con interventi di alto valore dei relatori. Ci darà modo di poter veicolare questi documenti affinché i nostri tecnici possano avere ulteriori strumenti.
Solo allargando la base degli insegnanti che hanno voglia di cimentarsi in questo delicato compito, possiamo offrire su tutto il territorio un aiuto e un sostegno ai ragazzi e alle famiglie.”.
Guarda l’intervista al Presidente Domenico Falcone.
Nippon&Carabinieri prime a Napoli mentre Betty Vuk è d’oro a Dubrovnik
Nippon profeta in patria. È stata proprio la Nippon Napoli ad aggiudicarsi la classifica per società maschile ai campionati italiani juniores A1 disputati oggi nel PalaVesuvio a Napoli. E se la Nippon, sia pure a pari punti (38) con l’Akiyama Settimo Torinese, si è imposta nella classifica maschile, i Carabinieri, o meglio le Carabiniere hanno vinto il titolo nei campionati femminili, precedendo la sempre brillante Judo Virtus.
Ma uno squillo d’oro è arrivato anche da Dubrovnik, dove Betty Vuk ha conquistato la medaglia d’oro dei 78 kg nella Senior European Cup.
“Sono davvero contenta di questo risultato -ha commentato Betty Vuk- torno dopo un periodo davvero complesso, sia mentalmente che fisicamente, per cui portare a casa la mia prima medaglia d’oro in un circuito europeo dalla Croazia per me, oggi, è doppiamente speciale!”
“La gara è stata organizzata in maniera ineccepibile -ha detto invece Maria Centracchio, coach in gara per le Fiamme Oro- in una location molto suggestiva. Un ottimo appuntamento per fare esperienza, data la grande partecipazione da tutta Europa. Sono stata molto contenta di accompagnare i ragazzi delle Fiamme Oro nei loro vari incontri ed in particolare di seguire Carlotta Avanzato fino alla finale per il bronzo, in una categoria di peso nuova per lei, ma tanto cara a me. È stato bello vedere un’Italia molto prestante, soprattutto nella prima giornata: questo fa per ben sperare per il futuro”.
>>> RISULTATI NAPOLI
>>> RISULTATI DUBROVNIK (seconda giornata)
In cinque sul podio della Senior Cup a Dubrovnik
Tre medaglie d’argento e due di bronzo per cinque atleti italiani che sono saliti sul podio a Dubrovnik nella prima giornata della Senior European Cup. Si tratta di Francesco Pio Stefanelli, secondo nei 60 kg, Luca Caggiano, secondo nei 66 kg, Giulia Giorgi, seconda nei 48 kg ed i terzi posti di Giulia Italia De Luca nei 52 kg e Carlotta Avanzato nei 63 kg.
Si è fermato al secondo turno dei 60 kg invece, Giuseppe Zirolia, unico italiano in gara a Teplice nella Cadet European Cup. Zirolia ha vinto su Matej Nemasik (Svk) con un ko soto gake fulminante ed è poi stato fermato dal serbo Veljko Varnicic e non è stato recuperato.
“Sono molto contenta del risultato ottenuto oggi -ha detto Giulia Italia De Luca, terza nei 52 kg, ma la prima a commentare la sua gara- perché nonostante sia partita con il piede sbagliato perdendo al primo incontro, sono riuscita a mantenere la mente lucida e andare avanti vincendo tutti i ripescaggi fino alla finale per il bronzo. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto il tifo per me da casa, la mia famiglia, i miei compagni di palestra sia di Trieste che di Settimo e gli allenatori. Un ringraziamento speciale va a Raffaele Toniolo che ha avuto molta pazienza a seguirmi tutti i lunghi incontri (portati tutti al Golden score) e mi ha sempre saputo dare i consigli giusti. Infine, vorrei fare un grosso in bocca al lupo a tutti i miei amici Junior, specialmente Alessio e Pietro, che domani combatteranno a Napoli per i campionati italiani”.
“Sono molto felice di questo risultato -ha detto Carlotta Avanzato- per essere la mia prima gara nella nuova categoria mi sono sentita molto bene, ma sono consapevole che poteva andare ancora meglio. Ora si torna a lavorare sodo per migliorare ancora di più in vista dei prossimi appuntamenti. Ringrazio il mio gruppo sportivo le Fiamme Oro e miei allenatori: Maria Centracchio, che è stata fondamentale oggi in gara e Elio Verde che c’è sempre”.
“Oggi mi sentivo bene ed ero tranquillo -è il commento di Luca Caggiano- mi sono divertito e sono riuscito ad esprimermi, peccato per la finale in cui un piccolo errore tattico mi è costato l’incontro però sono soddisfatto e continuo sulla mia strada, ringrazio il centro sportivo Carabinieri, i miei allenatori e i miei compagni di squadra”.
“È sempre bello arrivare a disputare una finale -ha detto Giulia Giorgi- rimane però sempre tanto amaro in bocca nel concludere la giornata con una medaglia d’argento. Si continua a lavorare per i prossimi obiettivi. Ringrazio i maestri Marco e Fabrizio Fantauzzo e un ringraziamento va anche ad Alessia per aver vissuto quest’esperienza insieme a me”.
“Oggi mi sentivo abbastanza in forma -è il commento di Francesco Pio Stefanelli- peccato per la finale perché avrei potuto dare di più per poter vincere però al di là del risultato ottenuto sono contento e l'oro per il momento è solo rimandato”.
Domenica a Napoli per i Tricolori U21 A1
Appuntamento domenica nel PalaVesuvio a Napoli per i campionati italiani juniores A1, che vedrà impegnati in gara 238 atleti (121 M-117 F) in rappresentanza di 120 società sportive.
La gara potrà essere seguita attraverso la diretta streaming sulla sezione dedicata del sito federale.
Sorteggi ed avanzamento dei tabelloni di gara live possono essere seguiti QUI
Il Comitato organizzatore si riserva di modificare il programma in base al numero degli iscritti e/o a particolari aspetti organizzativi. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate. La manifestazione si svolge in 1 giornata di gara con le modalità di seguito indicate
Fine settimana internazionale a Dubrovnik e Teplice
C’è anche Maria Centracchio fra i nove tecnici italiani accreditati per la Dubrovnik Senior European Cup che, sabato e domenica, seguiranno in Croazia i trenta atleti italiani iscritti, 18 nelle categorie maschili, 12 in quelle femminili.
Sono 375 gli atleti in gara a Dubrovnik in rappresentanza di 29 nazioni, ma nello stesso fine settimana internazionale gareggiano anche 628 atleti di 32 nazioni in Cechia nella Teplice Cadet European Cup, dove sarà presente soltanto Giuseppe Girolia nei 60 kg con il tecnico Marco Battino.
“Questa a Dubrovnik -ha detto Maria Centracchio- fa parte di una delle prime esperienze alla sedia, al fianco di alcuni ragazzi delle Fiamme Oro.
È un mondo totalmente nuovo per me, a cui mi sto affacciando passo a passo, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo e per cui spero di essere pronta a pieno presto. È davvero un onore e uno stimolo continuo poter far parte del percorso di crescita di ragazzi giovani e poterli accompagnare nelle loro varie sfide.
Questa tappa è di grande importanza per i judoka che vogliono confrontarsi con il livello europeo anche al di fuori del contesto di qualificazione olimpica, quindi sono sicura che ognuno di loro si farà valere al meglio delle proprie possibilità”.
Atleti italiani in gara a Dubrovnik: Francesco Pio Stefanelli (60), Diego Rea, Luca Caggiano (66), Mattia Tomaselli, Luigi Brudetti, Luigi Centracchio, Lorenzo Iovine (73), Salvatore D Arco, Matteo Murasecco (81), Matteo Rovegno, Mattia Atzori, Elia Salvetti, Gabriele Sammartino, Tommaso Fava (90), Riccardo Tartaglini, Andres Felipe Moreno (100), Daniele Gasparri, Lorenzo Turrini (+100), Giulia Giorgi, Aurora Mazzilli, Elisa Adrasti (48), Alessia Tortorici, Giulia Italia De Luca (52), Tea Patri (57), Elisa Toniolo, Cristina Piccin, Carlotta Avanzato (63), Ludovica Franzosi (70), Irene Caleo, Betty Vuk (78).
Tecnici italiani: Diego Cressi, Maria Centracchio, Paolo Natale, Paolo Gentile, Davide Ripandelli, Salvatore Finocchiaro, Raffaele Toniolo, Marco Mazzilli, Rosolino Adrasti.
Ad Antalya è quinta anche Stangherlin
Terza giornata del Grand Slam ad Antalya e per la squadra azzurra è stata anche la terza giornata di presenza nel final-block. E dopo Odette Giuffrida, Manuel Parlati ed Antonio Esposito, è stata la volta di Giorgia Stangherlin che, a sua volta, ha concluso la sua gara nei 78 kg al quinto posto.
Molto equilibrata la finale per il terzo posto con la forte tedesca Anna-Maria Wagner, numero 3 del ranking mondiale dietro ad Inbar Lanir ed alla nostra Alice Bellandi, con Giorgia Stangherlin che ha sofferto da subito l’approccio aggressivo della tedesca, contenendolo, ma senza trovare poi un attacco abbastanza efficace da smorzare la sua prevalenza. Le sanzioni, immancabili come ormai in quasi la totalità degli incontri, hanno fatto anche in questo caso il loro corso ed a tre secondi dallo scadere del tempo regolare è giunto il terzo shido per l’azzurra.
“Peccato perché oggi Giorgia stava bene e poteva prendersi questa medaglia. -è stato il commento del tecnico azzurro Francesco Bruyere- Resta, comunque, una buona prestazione finalizzata a preparare al meglio i Campionati d’Europa tra 3 settimane. L’ho vista in crescita e sono sicuro che in quel contesto potrà esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. Discorso differente per Asya che gareggiava per raccogliere dati su avversarie con cui ancora non ha combattuto per aggiustare il tiro olimpico. Così è stato, è dopo aver regolato i conti la tedesca vincitrice di Tblisi ha affrontato la forte atleta coreana. Con un pizzico di lucidità e cattiveria in più l’incontro sarebbe finito in maniera differente e questo mi basta per restare positivo sul futuro”.
Giorgia Stangherlin ha superato al primo turno la forte olandese Yael Van Heemst e la cinese di Taipei Shu Huei Hsu Wang, nei quarti invece ha subito una leva al braccio (juji gatame) rapidissima dalla tedesca Alina Boehm. Nel recupero ha messo a segno due wazari diversi (morote seoi nage e uchi mata) sulla slovena Metka Lobnik.
Asya Tavano ha rimesso a posto i conti con la tedesca Renee Lucht, dalla quale era stata sconfitta proprio la scorsa settimana a Tbilisi. Con un incontro controllato fin dall’inizio l’atleta friulana ha portato diversi attacchi efficaci, fra questi un tai otoshi è stato valutato wazari cui è seguita anche un’immobilizzazione non mantenuta. Nulla da fare purtroppo con la sud-coreana Hayun Kim, numero 4 del ranking mondiale, che non ha mai concesso la presa ad Asya e per questo sanzionata per tre volte.
Sfortunato Gennaro Pirelli nei 100 kg che, dopo aver passato senza dover combattere il turno con il turco Sismalar, è stato superato dal russo Arman Adamian (Ain) per tre sanzioni.
>>> Eventuali altri commenti di atleti e tecnici saranno pubblicati appena disponibili.
Esposito e Manuel Parlati fra i top ad Antalya
Dopo il quinto posto di Odette Giuffrida, nella prima giornata del Grand Slam ad Antalya, l’Italia si piazza nuovamente ai piedi del podio, ma in questo caso con due atleti: Antonio Esposito negli 81 kg e Manuel Parlati nei 73 kg.
“Oggi potremmo raccontare due quinti posti o soffermarci su due atleti -è stato il commento del tecnico azzurro Alessandro Comi- a me Manuel e Antonio sono davvero piaciuti, ho apprezzato la leggerezza del loro stare in gara, pur con storie e approcci diversi; da una parte la freschezza di un giovane che esordisce tra i grandi, dall’altra la lucidità di un atleta maturo che ha raggiunto la sua stabilità. Il sorteggio di Manuel era buono, ma ciò che ha fatto la differenza sono state la sicurezza che ha mostrato con atleti abituati a combattere a questo livello insieme all’estro del giovane talento: è stato forse il suo zelo dirompente a fregarlo sul più bello ma… non si può vedere che del buono in questa sua gara e a mio parere non è la medaglia a dirne il valore. La sua convocazione qui è stata una scommessa tecnica il cui esito è arrivato dal tatami: certi rischi vanno corsi d’altronde. Antonio d’altro canto è l’atleta che centimetro dopo centimetro ha guadagnato consapevolezza: sul tatami ci arriva con tranquillità e anche oggi ha portato in gara il bagaglio di una lunghissima esperienza che gli ha permesso di mettersi in gioco con serenità e di arrivare a giocarsi un’altra finale… l’abnegazione di quest’uomo deve fare scuola”.
Antonio Esposito ha superato nell’ordine Jose Maria Mendiola Izquieta (Esp), Abdelrahman Mohamed (Egy), Dimitri Gochilaidze (Geo) e Victor Sterpu (Mda). È stato sconfitto invece da Francois Gauthier Drapeau (Can) in semifinale e nella finale per il bronzo da Guilherme Schimidt (Bra).
Il diciannovenne Manuel Parlati invece ha superato Abdullah Hammad (Ksa), Antonio Tornal (Dom), Orlando Cazorla (Fra), nei quarti è stato sconfitto da Abubakr Sherov (Tjk) e dopo la vittoria su Bilal Ciloglu (Tur), nella finale per il bronzo, è stato superato dal turco Umalt Demirel.
“Oggi mi sono sentito abbastanza bene sin dal primo incontro -ha detto Manuel Parlati- purtroppo la medaglia non è arrivata, farla da junior sarebbe stato fantastico. Essere a questi livelli è sempre stato il mio sogno, continuerò a lavorare ancora più duramente per dimostrare a me stesso quanto valgo. Vorrei ringraziare le Fiamme Oro e i miei compagni di allenamento, mio zio Raffaele e Christian che mi hanno supportato in tutta la gara e Enrico e Massimo Parlati che sono sempre al mio fianco e credono in me”.
>>> Eventuali commenti di atleti e tecnici saranno pubblicati appena disponibili.
Domani sono in gara Giorgia Stangherlin nei 78 kg, Asya Tavano nei +78 kg e Gennaro Pirelli nei 100 kg.
Una cartolina da Piancavallo
di Francesca Campanini
La Nazionale Femminile Cadette ha partecipato dal 28 al 30 marzo al tradizionale Skorpion Stage. Le ragazze convocate nell’occasione erano: Aurora Ferro -40, Rachele Moruzzi -44, Sofia Niutta -48, Alice Bersellini -52, Giulia Sorelli -57, Laura Covre -63, Awa Sadio -70, Rachele Paris +70. Il camp sempre molto partecipato era di un livello per cui le ragazze hanno potuto sia confrontarsi nei randori di buon livello, che riuscire a lavorare senza pressione in prospettiva futura. La squadra sebbene giovane é sicuramente motivata, e penso che potrà darci soddisfazione nel proseguo della stagione. Ringrazio lo staff dello Skorpion per la splendida ospitalità.