Ilaria Fortini promossa a Graz! È arbitro continentale IJF
Ilaria Fortini ha superato l’esame per arbitro continentale di judo. Lo scorso fine settimana, infatti, nell'ambito della Junior European Cup al Raiffeisen Sports Park di Graz oltre i 396 atleti provenienti da 30 nazioni, sono saliti sui tatami anche 30 arbitri provenienti da 20 nazioni.
I due capo-direttori degli arbitri Florin Daniel Lascau per la IJF ed Alexandr Jatskevitch per l’EJU, assieme ai commissari EJU Cathy Mouette e Franc Ocko hanno valutato le prove sostenute dai candidati nelle tre giornate.
L’esame si è svolto con una parte teorica orale e scritta, cui è seguita la prova pratica nell'ambito della due giorni di Junior European Cup.
Ventiquattro gli arbitri europei sui 26 arbitri che hanno superato l'esame continentale IJF, mentre quattro non hanno superato la prova.
“Siamo lieti del grande interesse e li ringraziamo per il loro impegno. - ha detto Alexandr Jatskevitch - La maggior parte dei candidati promossi deve ancora migliorare prima di poter arbitrare alle European Open. Il livello del judo a Graz è stato eccellente e l’organizzazione ha funzionato senza intoppi e possiamo dire di essere molto soddisfatti di questo fine settimana”.
L'IJF ha già annunciato inoltre, che nei prossimi tre anni l'IJF Continental Test si terrà a Graz.
Questi i nuovi arbitri continentali IJF: Angelina Adina Adinaiev (Isr), Lisa Ann Capriotti, Tracy Michelle Crawford (Usa), Ilaria Fortini (Ita), Dominika Kincelova (Svk), Natasha Maria Maslen (Gbr), Tanja Mijajlovic (Mne ), Danijela Mucibabic (Bih), Ana Isabel Silva Garcia (Esp), Maria Trepinski (Fra); Stephan Benedek (Aut), Philipp Geisler (Ger), Parviz Huseynov, Mehman Imamguliyev (Aze), Natan Litmanovic (Isr), Stefan Majdov, Nemanja Malbaski (Srb), David Puhringer (Aut), Pawel Radgowski (Pol), Didac Rodriguez Sevillano (Esp), Daniel Sack (Ger), Andrii Sereda (Ukr), Niklas Göran Strandberg (Swe), Robert William Trojnar (Cze), Thibault Michel Pierre Vasseur (Fra), Mattheus Frederica J. Vermeulen (Ned).
L’Italia a Velika Gorica per l’Adapted Judo Project
Centocinquanta atleti di 12 nazioni hanno gareggiato nel fine settimana a Velika Gorica, in Croazia, in quello che è stato il primo appuntamento ufficiale del circuito dedicato al judo adattato. Il Get Together Tournament è un’altra proposta importante dell’European Judo Union, che ha affidato a Marina Draskovic la guida dell’Adapted Judo Project.
"Quello di oggi è stato il primo evento ufficiale per il judo adattato organizzato dall’EJU nell’ambito del Progetto “Get Together”. -ha detto Alessandro Comi, nella veste di EJU Sport Commissioner- È un percorso al tempo stesso ambizioso e lungimirante che da una parte mira a creare un linguaggio comune tra i molti interlocutori che a livello continentale si occupano di judo e disabilità, dall’altra sposta i riflettori su un altro judo rispetto a quello dei grandi eventi a cui siamo abituati. L’approccio adottato dagli esperti EJU che hanno lavorato al progetto è quello di portare sul tatami le abilità e non le patologie, valorizzando attraverso il judo e i suoi principi base, ciò che ogni atleta può fare. È qui che il famoso slogan EJU “Judo more than sport” diventa realtà e ci chiama in causa tutti…la disabilità è d’altronde esperienza quotidiana nella maggior parte dei nostri club e l’EJU ci dà l’opportunità di portare sul tatami risorse altrimenti impensabili".
“Siamo molto contenti di aver organizzato questo Torneo Get Together a Velika Gorica -ha detto Marina Draskovic- in quanto è il primo appuntamento del circuito ufficiale dopo il test che abbiamo fatto lo scorso novembre a Venray. Qui tutto è andato per il meglio, e con i diversi livelli di disabilità e l’eterogeneità delle capacità individuali non è una cosa banale, in quanto le fasi preliminari sono state molto accurate con la suddivisione dei livelli, da 1 a 5 e due le fasce d’età, under ed over 16. L’impegno più importante è quello di identificare il livello appropriato di ciascun judoka per competere equamente in una situazione di shiai, consentendo a tutti di esprimere la loro abilità nel judo e dimostrare ciò che possono fare. Una volta definiti tutti i livelli e disposti sul tatami, possiamo identificare chiaramente le differenze e questo ci consente di formare i gruppi ed avere una competizione che sia costruttiva per tutti”.
La presenza dell’Italia è stata assicurata da Chiara Meucci, tecnico della Fight Academy di Francavilla a Mare, che ha accompagnato e seguito i suoi ragazzi in questa nuova esperienza.
“È importante comprendere che anche in questo ambito c’è la progressione nelle abilità e nell’apprendimento -ha detto Chiara Meucci- per gli atleti e per i tecnici che vi si dedicano, esattamente come accade per i normodotati e quindi, è stata creata anche la progressione di livello, da nazionale ad internazionale. L’impegno è l’aspetto determinante, chiunque scelga di impegnarsi ce la può fare, che sia un atleta o, soprattutto, un tecnico. Ed è a questa categoria che mi vorrei rivolgere invitando tutti i tecnici a riflettere su quanto possa essere bella ed appagante la dedizione per questi ragazzi”.
E bene hanno fatto i ragazzi della Fight Academy di Francavilla a Mare, che in quest’occasione hanno ottenuto i primi posti con Cristiano Concas, Matteo Anzellini, Onyeaju Rejioce Chidera, Gianmarco Crisante, il secondo posto di Michele La Torre ed il terzo di Guerino De Luca.
Valerio Accogli incassa l’argento alla Graz Junior European Cup
È stata una prova maiuscola per Valerio Accogli a Graz, che si è conclusa con la medaglia d’argento dei 66 kg, messa al collo al termine di cinque combattimenti. La gara di Accogli è iniziata con l’ippon inflitto all’austriaco Firas Ben Saad ed è proseguita d’autorità con le vittorie su Ori
Lavi (Isr), Marc Ivtchenko (Ger) e Robert Sorkin (Isr). A fermarlo in finale è stato il giapponese Kairi Kentoku, protagonista a sua volta di una gara straordinaria.
“Sono venuto qui per continuare ad avere riscontri in ottica di Europei e Mondiali. -ha detto Valerio Accogli- Oggi stavo bene, mi dispiace di non essermi goduto di più la finale, l’unico piccolo errore mi è costato caro. Ma ho avuto buone sensazioni, che mi fanno capire che il lavoro è quello giusto. Ci tenevo a ringraziare il mio comandante Gigi Guido che mi ha accompagnato e fatto sentire al meglio in questa gara. Andiamo avanti sempre più carichi!”.
“Valerio sta attraversando un momento di forma molto positivo e questa gara è una conferma di questo periodo di ottimo livello -ha sottolineato il tecnico Luigi Guido- ha fatto una gara impeccabile, veramente molto bene. È riuscito a mettere dentro un po’ di incontri, ha perso con il giapponese che è stato molto bravo in tutta la giornata ed anche in finale con Valerio. Incassiamo la medaglia d’argento, andiamo avanti e vediamo di arrivare a Praga nel migliore dei modi”.
Solo Valerio Accogli a Graz per la Junior European Cup
A Graz per una Junior European Cup che, sabato e domenica, porta sui tatami austriaci 435 atleti di 30 nazioni. “Un appuntamento fra i più impegnativi e difficili di tutto il circuito juniores -secondo il parere del tecnico Luigi Guido, che a Graz assisterà la gara di Valerio Accogli- ma se l’abbiamo scelto per Valerio è per un altro motivo, ovvero farlo gareggiare affinché non rimanga troppo tempo fermo prima della prossima gara che è a Praga il 6-7 luglio”.
Valerio Accogli gareggia nei 66 kg ed è il solo atleta italiano in gara, un dato questo che si distingue rispetto i 95 cadetti italiani che hanno gareggiato a Coimbra la settimana scorsa.
Sabato 1 giugno
F: -63, -70, -78, +78 kg
M: -60, -66, -73 kg
Domenica 2 giugno
F: -48, -52, -57 kg
M: -81, -90, -100, +100 kg
P come Parigi come Piras e Pirelli… in attesa di Polling
Ci siamo quasi. Ci sono ancora cinque Continental Open da disputare e poi, il prossimo 25 giugno, la International Judo Federation pubblicherà l’elenco delle atlete ed atleti qualificati per i Giochi Olimpici a Parigi.
A quel punto i comitati olimpici nazionali avranno 5 giorni lavorativi (entro il 2 luglio) per confermare i posti. Ed è a tal proposito che la Direzione Tecnica Nazionale ha dichiarato positivamente conclusi i percorsi di qualificazione degli atleti Matteo Piras nei 66 kg e Gennaro Pirelli nei 100 kg.
Tuttavia, fra gli atleti qualificati c’è anche Kim Polling nei 70 kg, ma siccome l’iter di naturalizzazione, dal punto di vista sportivo, richiede ancora un passaggio formale da parte del CIO, non è ancora possibile dichiararla ufficialmente qualificata per l’Italia. Il Comitato Esecutivo del Cio si riunirà il 12-13 giugno e nell’agenda dei lavori c’è anche la pratica Polling.
Queste le Continental Open da disputare, 1-2 giugno: Marrakech Open e Tahiti Oceania Open; 8-9 giugno: Abidjan African Open e Madrid European Open; 21-22 giugno: Lima Panamerican Open
Questi gli atleti qualificati per Parigi con l’attuale posizione in classifica:
66 kg: Matteo Piras (10), Elios Manzi (22)
73 kg: Manuel Lombardo (4)
81 kg: Antonio Esposito (13)
90 kg: Christian Parlati (9)
100 kg: Gennaro Pirelli (17)
48 kg: Assunta Scutto (1)
52 kg: Odette Giuffrida (3)
57 kg: Veronica Toniolo (12)
70 kg: Kim Polling (15)
78 kg: Alice Bellandi (1), Giorgia Stangherlin (22)
+78 kg: Asya Tavano (9)
Magna International è il nuovo partner della Nazionale Italiana di Judo
Roma 27 maggio 2024
La Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali è orgogliosa di annunciare la nuova partnership con Magna International Inc., uno dei principali player mondiali di componentistica automotive, che affiancherà a partire dal 2024 le attività sportive della Nazionale Italiana di Judo, dal percorso di avvicinamento all’appuntamento più importante dell’anno – i Giochi Olimpici di Parigi - all’avvio del nuovo corso di talenti che muoveranno i primi passi in vista del prossimo ciclo olimpico.
La partnership tra FIJLKAM e Magna andrà infatti a supportare il progetto sportivo “Los Angeles 2028”, progetto di valorizzazione per i giovani Judoka della Nazionale Italiana in vista delle olimpiadi americane, che già dalla seconda parte del 2024 saranno impegnati in attività di allenamento a livello nazionale ed internazionale e in un percorso di sviluppo tecnico.
“Siamo contenti di legare la Nazionale Italiana di Judo ad un brand di profilo internazionale che ha sposato i nostri valori e la nostra visione sul futuro - sono le parole del Segretario Generale FIJLKAM Massimiliano Benucci - con l'obiettivo di comunicare attraverso i nostri giovani atleti il frutto del loro lavoro quotidiano e la loro crescita umana e sportiva”
“Forward. For All.” è il claim di Magna International, che appare quantomai adatto alla futuribilità di questa partnership, un’opportunità di crescita per tutto il movimento judoistico italiano per affrontare al meglio le sfide sportive di oggi e di domani.
Tre bronzi italiani a Sarajevo ed altri due a Coimbra
Ludovica Franzosi nei 70 kg, Irene Caleo nei 78 kg e Tiziana Marini nei +78 kg hanno messo al collo la medaglia di bronzo nell’East Sarajevo Pale Senior European Cup. Nei 70 kg Ludovica Franzosi ha vinto per ippon di shime waza (strangolamento) sulla slovena Noeli Knafelc, in semifinale è stata sconfitta dal seoi nage di Ines Filipovic (Cro) e nella finale per il terzo posto si è imposta per ippon di immobilizzazione sulla belga Femke De Bruyn. Nei 78 kg Irene Caleo ha sconfitto Paulina Muszynska (Pol) per ippon di gaeshi su seoi nage; quindi, è stata superata dalla tedesca Lea Schmid, che approfittato di un ura nage inefficace e quindi, vittoria con wazari di kata guruma nella finale per il terzo posto sulla croata Nika Jakus. Tiziana Marini nei +78 kg è stata sconfitta dalla serba Anastasija Bogdanovic per ippon di juji gatame e nella finale per il bronzo ha avuto la meglio sulla croata Ivana Maranic con un seoi nage wazari messo a segno all’inizio dell’incontro.
>>> RISULTATI SARAJEVO DOMENICA
Altre due medaglie di bronzo sono state conquistate nella Coimbra Cadet European Cup da Alex Carta ed Andrea Nocerino, saliti sul podio degli 81 kg.
Con la vittoria ottenuta per due wazari a uno su Gustavo Vieira (Bra) e quella per ippon sull’irlandese Gheorghe Tataru, Alex Carta è approdato alla semifinale dov’è stato però superato dall’uzbeco Muhammadali Sadullaev, per andare a prendersi poi la medaglia di bronzo vincendo nettamente la finale con Imran Gusic (Bih).
"Sono molto contento del risultato anche se il colore non è quello sperato -ha detto Alex Carta- ci tengo a ringraziare tutta l'Accademia Prato, la mia famiglia, la mia mental coach e tutte le persone che mi sostengono ogni giorno".
Anche Andrea Mocerino è stato sconfitto da Muhammadali Sadullaev (Uzb), ma ai quarti di finale dov’è approdato con le vittorie su Arthur Tchendje Kenmeue (Fra) e Nicolas Freire Gonzalez (Esp). Nei recuperi Mocerino ha sconfitto Salem Achour Artiles (Esp), il brasiliano Gustavo Vieira e, nella finale per il bronzo, il connazionale Claudio Lonigro.
"È stata una gara emozionante, soprattutto per essere la mia prima esperienza all'estero. -ha commentato Andrea Mocerino- Dopo un po’ di tensione iniziale ho cominciato a sbloccarmi per ingranare sempre di più, incontro dopo incontro. Questa è sicuramente una medaglia che dedico ai miei maestri che mi stanno accanto durante questo percorso, la mia famiglia e i miei compagni che mi hanno sempre sostenuto. In particolare del tecnico Lorenzo Parlati che mi ha seguito in gara".
Primo posto ai Tricolori A2 alle U15 dell’Arti Marziali Roma
La società laziale Arti Marziali è salita sul gradino più alto del podio in occasione della seconda giornata dei campionati italiani Esordienti B A2, categorie femminili, che si sono conclusi nel Palasport Geovillage ad Olbia. Alle spalle dell’Arti Marziali Roma, prima con 18 punti, si sono piazzate le Fiamme Oro con 16 ed il Cus Siena con 12.
Anche l’edizione 2024 del Campionato Italiano Esordienti B A2 2024 è stato un successo di numeri, con oltre 500 atleti iscritti. La manifestazione, organizzata dal Centro Sportivo Olbia Judo, con il patrocinio dell’Assessorato Regionale al Turismo Commercio e Artigianato e del Comune di Olbia ha premiato anche il Judo sardo con tantissime medaglie ed applausi per l’organizzazione che registrato oltre 900 presenze fra atleti, tecnici, accompagnatori e pubblico accomodato in tribuna. Circa 500 gli atleti che si sono dati battaglia per i titoli nelle diverse categorie, 256 le società coinvolte provenienti da tutte le parti della Penisola accompagnate da 250 tecnici. Una grande risposta del movimento del judo italiano che dimostra l’importanza che la Sardegna, ormai ricopre a livello nazionale e internazionale. “Sono molto contento di questa grande partecipazione -ha detto Efisio Mele, presidente del Centro Sportivo Olbia- al Campionato Italiano Esordienti B A2 2024 che abbiamo avuto la soddisfazione di poter organizzare. Questo è un segnale forte che fa ben sperare per il futuro. Questo per noi è gratificante e ci spinge a lavorare sempre meglio. Questo evento ha registrato un ottimo record di presenze. Ringrazio tutti i nostri collaboratori, l’Amministrazione comunale di Olbia che ha sempre creduto in questo sport e la Regione Autonoma della Sardegna che da diversi anni ci supporta nella nostra organizzazione di eventi di judo a livello nazionale e internazionale.”
Ghiglione seconda a Sarajevo ed a Coimbra tre sul podio
Secondo posto nei 48 kg per Giulia Ghiglione nell’East Sarajevo Pale Senior European Cup (212 atleti, 20 nazioni) e tre terzi posti a Coimbra nella Cadet European Cup (539 atleti, 23 nazioni) con Raffaele Sodano nei 60 kg, Rachele Moruzzi nei 48 kg e Iulia Airola Granaci nei 48 kg.
Netta e rapida la vittoria di Giulia Ghiglione su Milica Djuric (Bih) nei quarti di finale e con un wazari di uchi mata sull’austriaca Jacqueline Springer in semifinale, mentre un’immobilizzazione nel golden score ha assegnato la vittoria alla tedesca Sarah Ischt. Al quinto posto invece, si sono piazzati Michele Schiraldi nei 60 kg ed Elisa Adrasti nei 48 kg.
Raffaele Sodano è stato sconfitto in semifinale nei 60 kg dall’uzbeco Muhammadjon Masharipov dopo aver superato nell’ordine Mathieu Demar (Fra), Afonso Pereira (Por), Andrew Mendoza Marrero (Esp) ed Ozgan Guliyev (Aze). Nella finale per il terzo posto ha sconfitto per ippon il belga Lars Kint.
“È stata una gara intensa -ha detto Raffaele Sodano- contro gente proveniente da altre nazioni,però non mi posso lamentare del risultato ottenuto anche se aspiro a medaglie più importanti.Per ultima cosa ci tengo a ringraziare la Nippon club,la mia famiglia e il coach Lorenzo parlati che fanno tanto per me.
Rachele Moruzzi invece, ha trovato il disco rosso nei quarti di finale deiu 48 kg con la brasiliana Nycolly Carneiro dopo aver superato Makhfira Ruziboeva (Uzb) e Zayi Dare (Fra) ed altre tre francesi, Lison Bernon, Celine Iddir e Agathe Milhavet, le ha messe in riga nei recuperi.
Ha iniziato con una sconfitta invece Iulia Airola Granaci nei 48 kg, ad infliggergliela Zuhra Alimova (Uzb), ma poi Iulia ha infilato tutte vittorie su Celia Van Beneden (Bel), Helea Bailleul (Fra), Maria Soares (Por) e, nella finale per il terzo posto, Mariana Pereira (Por).
“Questa è la mia prima medaglia ad un’European Cup -ha detto Iulia Airola Granaci- e ho fatto una bella gara. Ringrazio i miei genitori, tutta la mia società, i maestri e i miei compagni per avermi permesso questo”.
"Sono molto contenta di questo risultato -ha detto Rachele Moruzzi- ci tenevo davvero tanto soprattutto perché finalmente sono riuscita a conquistare la mia prima medaglia nella nuova categoria di peso".
Quinto posto, infine, per Leonardo Maria Betti nei 55 kg, Rachele Ciavurro nei 40 kg ed Alice Bersellini nei 52 kg.
Domani seconda parte di gara sia a Sarajevo che a Coimbra con le categorie più pesanti.
Bye bye Abu Dhabi con il sorriso
È calato il sipario sui campionati del mondo ad Abu Dhabi. Ed è stato gran mondiale per i colori azzurri che hanno conquistato un’incredibile leadership femminile, un eccellente quinto posto nel medagliere generale e hanno ritrovato il podio a squadre. Per la prima volta con la formula mista ed a ventidue anni dal doppio bronzo 2002, quando l’Italia salì sia sul podio maschile che femminile ancora con sette categorie di peso.
Vale la pena ricordare i nomi dei protagonisti di quell’impresa per onorarli in quest’occasione speciale e per comprendere anche la reale entità del tempo trascorso dalla medaglia ad Abu Dhabi: Giovanni Carella (60), Giovanni Casale (66), Giuseppe Maddaloni, Francesco Bruyere (73), Andrea Truzzi, Roberto Meloni (81), Francesco Lepre (90), Michele Monti (100), Denis Braidotti, Paolo Bianchessi (+100); Giuseppina Macrì (48), Antonia Cuomo, Laura Maddaloni (52), Cinzia Cavazzuti (57), Maddalena Sorrentino (63), Ylenia Scapin (70), Lucia Morico (78), Barbara Andolina (+78).
Di seguito un bilancio sui mondiali appena conclusi realizzato dal Team Manager Alessandro Comi: “Le somme si tireranno dopo Parigi ma non si sbaglia a dire che un mondiale così non di vedeva da parecchi anni. Da una parte ci sono state le medaglie con Odette a conquistare il mondo, la squadra femminile a dominare il medagliere per nazioni e il bronzo nel mixed-team a fare la storia, dall’altra la solidità del team assaporata nella quotidianità di ciò che accade dietro ai riflettori. È un gruppo cresciuto in una dimensione nuova nella storia della nostra Federazione, ovvero quella del decentramento che, a differenza di quel che si poteva temere, non solo non ha svilito il senso d’appartenenza ma soprattutto ha consentito di garantire attenzioni tagliate su misura, quelle che poi hanno fatto la differenza, millimetrica ma determinante, nei momenti più importanti. Conosco gli atleti di Abu Dhabi da che erano cadetti e al netto delle storie di ciascuno è bello ritrovarli qui con consapevolezza adulta, capacità di spendersi anche allo stremo e lucidità, quando servisse, per mettersi in discussione con sano senso critico, senza troppe scuse: l’amaro di un titolo mondiale sfiorato, di una medaglia soltanto accarezzata o di una qualificazione olimpica sfumata ha fatto parte della quotidianità anche tragica di questa spedizione, tanto quanto, in queste giornate lo hanno fatto i grandi risultati… la capacità di autodeterminarsi, insieme al supporto mai banale tra compagni di squadra sono stati il minimo comune denominatore di un team vincente, comunque siano state le performance dei singoli. Ci ricorderemo a lungo di questo mondiale perché è un piccolo pezzo della storia del nostro judo nazionale ma anche, tra chi lo ha vissuto da dentro, per il concentrato di emozioni dirompenti, talvolta contrastanti che ci hanno visti asciugare qualche lacrima ma anche far festa per e con un gruppo di ragazze e ragazzi sensazionali. Sono loro il biglietto azzurro per Parigi”.