Cancellata la Premier League di Rabat
Roma, 8 marzo 2020 – Si comunica che la WKF Premier League 1 di Rabat, in programma dal 13 al 15 marzo, è stata sospesa a causa delle recenti problematiche legate al coronavirus, su decisione delle autorità marocchine. La WKF sta già lavorando a soluzioni adeguate per eventuali adattamenti al Sistema di Qualificazione Olimpica.
Mattia Busato: il kata azzurro al completo per Tokyo
Roma, 5 marzo 2020 – Mattia Busato è il più giovane dei tre karateka azzurri qualificati per direttissima ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Classe ’93, ha già vinto un oro europeo nel 2014 e due bronzi mondiali.
La sua disciplina, il kata, ha già fatto l’en plein di pass olimpici azzurri grazie ai piazzamenti nel ranking di Mattia e di Viviana Bottaro: “Abbiamo fatto qualcosa di grande. Abbiamo due categorie complicate e siamo riusciti a staccare il pass con due gare d’anticipo. Adesso non ci rimane che continuare a martellare per migliorare ancora ed arrivare a Tokyo il più preparati possibile.”.
La curiosità del momento in cui l’atleta scopre di aver raggiunto un risultato tanto ambito è sempre forte e anche per Mattia è successo durante la Premier League di Salisburgo. “Io avevo parecchio margine rispetto all’americano. Non dico che mi aspettavo di staccare il pass in questa gara ma era parecchio verosimile come idea. All’uscita delle pool l’ho trovato nel mio gruppo e quindi l’ho vissuta in diretta: ho fatto la prova io e subito dopo l’ha fatta lui. Quando ho visto che aveva un punteggio per il quale non sarebbe potuto rientrare nei primi quattro e passare al turno successivo, ho capito ed è stato molto bello.”.
Ora c’è da programmare i prossimi mesi per arrivare più in forma che mai. “Sicuramente ora ci andiamo a cuor leggero. Il nostro mondo sarebbe finito con l’Europeo. Abbiamo chiuso con due gare d’anticipo quindi adesso, con calma, cominceremo a programmare tutto quanto, tutta l’estate, fino a Tokyo.”.
Ad accompagnare Mattia in questa avventura c’è stato e ci sarà il coach Vincenzo Figuccio, al quale abbiamo chiesto un commento su questa qualificazione: “Ogni percorso di qualifica è abbastanza individuale e ci sono realtà molto diverse. Nel caso specifico, per quanto ci riguarda, credo che sia una qualificazione importante per la Federazione. È un lavoro che stiamo portando avanti non solo io e Mattia: abbiamo il Direttore Tecnico, il professor Aschieri, che ci aiuta tantissimo; abbiamo la società di provenienza di Mattia che coopera con noi nel momento in cui lui non è qui; abbiamo i Gruppi Sportivi, fondamentali nella cooperazione. Ecco, per me, come coach, è stata una grande crescita perché è una qualificazione individuale raggiunta con un grande team. E questo mostra la forza che c’è in una Federazione che riesce a portare avanti un progetto di questo tipo. E poi, assolutamente, c’è la bravura dell’atleta e la centralità di una persona che negli ultimi due anni ha saputo soffrire. Non abbiamo avuto un percorso semplice, non abbiamo entusiasmato per i risultati ma per la perseveranza, per la resilienza nel lavoro, per la consapevolezza che, anche senza medaglia al collo, il lunedì si tornava in palestra ad allenarsi. Questo è il coronamento e il messaggio che ai giovani deve arrivare. Non è la medaglia che deve far sperare nell’obiettivo ma il lavoro di tutti i giorni e la costanza del credere in un progetto.”.
Infine, aggiunge Mattia: “C’è un grande team. Io sono portatore del lavoro di un grande gruppo coeso e coordinato. Questa è una grande sicurezza. Così che anche se i risultati non arrivano si ha la percezione che possano arrivare, che siano lì lì per arrivare, e alla fine, infatti, sono arrivati.”.
I Campionati Italiani di Kata spostati a Colleferro il 6 e 7 giugno 2020
Roma 4 marzo 2020 - In riferimento alla precedente comunicazione del 26 febbraio ed in funzione del perdurare delle problematiche sanitarie legate al Coronavirus, per venire incontro alle esigenze soprattutto di quelle zone del Paese che subiscono contrazioni nell’attività preparatoria alle Finali Nazionali e per limitare prudenzialmente gli spostamenti a rischio sul territorio nazionale, ci vediamo costretti ad adottare la seguente ulteriore modifica al Calendario Agonistico Federale 2020:
Le Finali Nazionali dei Campionati Italiani di Kata (M/F) Juniores/Esordienti ed Assoluti/Cadetti, avranno luogo congiuntamente a Colleferro il 6 e 7 giugno 2020 secondo il Programma dettagliato contenuto dell’informativa che verrà, opportunamente, pubblicata sul Sito Federale. Per le relative Fasi Regionali di Qualificazione, i Comitati Regionali interessati alla sospensione delle attività sportive dovute all’emergenza sanitaria nazionale, sono autorizzati a svolgerle la prima data utile, fermi restando i termini di chiusura delle iscrizioni già programmati.
Naturalmente, tali decisioni vengono prese sulla base delle informazioni pervenute ad oggi e sulla base delle comunicazioni ufficiali pervenute da parte delle Autorità preposte.
Luigi Busà vola a Tokyo 2020
Roma, 3 marzo 2020 – Luigi Busà è il secondo karateka azzurro a conquistare il pass olimpico. Il pluricampione iridato del kumite -75kg, capitano azzurro, terzo nel ranking olimpico arriva alla certezza matematica della qualificazione, alla quale accedono di diritto i primi quattro della categoria. Un sogno, un’attesa durata non poco: “Trentatré anni. Mi dicevano sempre ‘Peccato che il vostro sport non è olimpico’ e invece dopo una lunga attesa è arrivata questa grande occasione da cogliere. È stato difficilissimo, abbiamo girato tutto il mondo finché a Salisburgo è arrivato questo pass tanto ambito. Sono molto contento.”.
Era molto probabile una qualificazione di Luigi proprio durante la Premier League di Salisburgo, ma non certa. “Diciamo che ero abbastanza fiducioso. Tante situazioni erano a mio favore: potevo arrivare io in zona medaglia o potevano non arrivarci i miei diretti avversari. A un certo punto ho temuto un pochino. L’americano ha perso il turno eliminatorio mentre io andavo avanti e non seguivo più. Durante la gara poi ho cominciato a sentire un casino in tribuna. Mi sono domandato cosa stesse succedendo, finché ho capito che era arrivata la qualificazione! L’ho scoperto live. Volevamo essere pacati, ma sono scesi tutti a festeggiare, mentre io dovevo ancora finire la gara. È stato strano per questo ma anche molto bello.”.
Una carriera fenomenale, coronata da questa qualificazione, piena di belle vittorie e con qualche sconfitta magari da cancellare. Le vittorie più significative: “Sicuramente i tre Mondiali. Anche gli Europei sono stati importanti, in realtà ogni gara ha la sua storia e la sua importanza, ognuna a sé. Se devo scegliere, però, scelgo i Mondiali. E adesso possiamo superarli.”. La sconfitta da cancellare: “A Dubai due settimane fa. Con questo pass, però, l’ho cancellata subito e ora sono di nuovo felice.”.
La felicità, allora, è probabilmente il miglior sentimento con cui un atleta può iniziare a concentrarsi verso i Giochi Olimpici. La preparazione nei prossimi due mesi sarà fondamentale: “Ora ho deciso di staccare un po’. Avevo in mente una settimana, ma probabilmente sarà di meno perché voglio vincere gli Europei fra un mese. Quindi non ci sarà tanto tempo per festeggiare. Dopo gli Europei mi prenderò due settimane per ricaricarmi e rigenerarmi bene e poi dobbiamo ancora decidere, non c’è stato tempo di parlare con lo staff, sia del Circolo Sportivo Carabinieri sia della Nazionale. Decideremo bene la preparazione, le gare da fare e i test per arrivare ad agosto ben attrezzati.”.
Un obiettivo tanto atteso corrisponde anche a una grandissima pressione che va gestita nel modo giusto. Come? “Si gestisce pensando che questo è quel che ci è sempre piaciuto fare. Appena si va fuori equilibrio basta pensare che questo è il gioco più bello del mondo e che noi, l’Italia, siamo molto bravi a giocarlo. Come un bimbo va a giocare a calcio per strada, noi andiamo a fare le gare. Ci sono stati momenti in cui le pressioni si sentivano però l’atleta è soggetto a questo. Se si è bravi, bisogna esserlo anche nel gestire bene la pressione e la tensione. Anche perché per noi non è come per gli altri sport, per noi è la prima edizione. Mi dicevano sempre ‘Tu devi andare per forza’, ma ‘per forza’ non esiste perché la qualificazione nostra è difficilissima. Arrivare tra i primi quattro del ranking o fra i primi quattro nella gara secca di qualificazione è un qualcosa di mai visto in tutti gli sport. La nostra è la prima edizione ed in più è difficilissima, soprattutto per chi ha un’età avanzata come me. A trentatré anni abbiamo girato il mondo, abbiamo fatto una gara al mese, a volte anche due, e non ci si deve fermare mai ed essere sempre pronti.”.
Questi traguardi non si raggiungono da soli, ma con il supporto dello staff, dei coach e degli affetti, come Laura Pasqua, azzurra del kumite -61kg, anche lei a caccia di una partecipazione olimpica. “Laura era più tesa di me. Abbiamo dei video, è stata una gara assurda. Le emozioni erano fortissime ma dovevo riconcentrarmi sulla gara in corso, non dovevo farmi male, nel frattempo c’era gente che veniva ad abbracciarmi. Lei è stata felice, è stata la prima fan, la prima a supportarmi e crederci. Lei non può più qualificarsi attraverso il ranking però nel torneo secco ha tante speranze. Ora che la mia pratica è stata sistemata le darò tanto per riuscire ad andare insieme.”.
Luigi è il primo azzurro del kumite. Nel frattempo il kata ha staccato tutti i pass disponibili, viste le qualificazioni di Viviana Bottaro e di Mattia Busato che ha avuto la conferma il giorno dopo l’avolano. “Io glielo avevo detto: ‘Dopo il torneo in Austria il titolo sarà Busà-to-kyo’. Così è stato, d’altronde nel kata sono bravissimi e hanno meritato il pass.”.
Sei medaglie a Salisburgo: molto bene l’Italia del karate
Roma, 1 marzo 2020 – Si conclude il secondo appuntamento del 2020 con la Premier League. Il risultato del karate azzurro a Salisburgo è ottimo: un oro, quattro argenti, un bronzo e due quinti posti; oltre alla conferma delle due qualificazioni a Tokyo 2020 di Luigi Busà e Mattia Busato.
Due le finali di kata: la squadra maschile azzurra è d’argento, dietro soltanto alla Turchia, e la squadra femminile si aggiudica la medaglia di bronzo battendo la squadra slovacca con 24.88 punti.
Nel kumite ben sei finali. È medaglia d’oro per Sara Cardin nei -55kg, grazie alla vittoria (3-2) sulla tedesca Jana Messerschmidt. Nella stessa categoria, sfuma il bronzo per Veronica Brunori che si piazza in una buona quinta posizione dopo aver perso la finale (4-2) con Valeria Kumizaki.
Clio Ferracuti (+68kg) conquista la medaglia d’argento, dopo il grande percorso di ieri e la finale di oggi con l’iraniana Hamideh Abbasali alla quale deve arrendersi per 2 a 1. Angelo Crescenzo e Luca Maresca si aggiudicano, anche loro, la medaglia d’argento, rispettivamente sconfitti nella finalissima dal macedone Emil Pavlov e dall’azero Rafiz Asanov.
Un problema alla mano ferma invece Luigi Busà che non gareggia nella sua finale per il bronzo contro l’ungherese Gabor Harspataki. Non è nulla di grave ma il capitano, già qualificato a Tokyo, preferisce preservarsi in vista degli Campionati Europei di Baku a fine marzo.
Dallo Sporthalle Alpenstraße è tutto, ma potete vedere i risultati completi cliccando qui.
Ricordiamo che i Campionati Assoluti di Kumite previsti al PalaPellicone nel prossimo finesettimana sono rimandati a giugno. Il prossimo appuntamento internazionale è invece con la Premier League di Rabat dal 13 al 15 marzo, dove altri atleti italiani cercheranno di accrescere la propria posizione nel ranking olimpico.
PL Salisburgo: Ferracuti per l’oro e la squadra femminile di kata per il bronzo. Domani le finali in diretta su PMG
Roma, 29 febbraio 2020 – Si chiude anche la seconda giornata della Premier League di Salisburgo, l’ultima di eliminatorie e ripescaggi. Oggi sono scesi sui tatami dello Sporthalle Alpenstraße gli atleti del Kata individuale maschile e del Kata a squadre femminile, accanto ai pesi di Kumite femminile (-61, -68 e +68) e maschile (-84 e +84).
Dopo le sei finali conquistate ieri e la certezza della qualificazione olimpica guadagnata anche da Mattia Busato e il capitano Luigi Busà, gli azzurri conquistano oggi una finale per l’oro con Clio Ferracuti nei +68kg e una per il bronzo con la squadra femminile di kata.
Clio Ferracuti dopo aver battuto tutte le avversarie del girone, sconfigge anche la tedesca Charlotte Grimm in semifinale e approda alla finalissima contro l’iraniana Hamideh Abassali. Laura Pasqua (-61) e Silvia Semeraro (-67) vengono purtroppo eliminate al primo turno, senza la possibilità del ripescaggio. Stessa sorte per Simone Marino nei +84. Michele Martina (-84), iscritto con la propria squadra di appartenenza, vince due incontri prima di doversi arrendere al kazako Yuldashov.
L’appuntamento è a domani con le finali in diretta streaming su PMG Sport.
Dalle 9:30 finali per il bronzo con Luigi Busà, Veronica Brunori e la squadra femminile di kata.
Dalle 14:30 finali per l’oro con Angelo Crescenzo, Luca Maresca, Sara Cardin e Clio Ferracuti e la squadra maschile di kata.
Clicca qui per le informazioni dettagliate.
Altri due pass olimpici per il karate azzurro
Roma, 29 febbraio 2020 – L’Italia del karate strappa altri due pass olimpici. Luigi Busà, nei -75kg del kumite, e Mattia Busato, nel kata, conquistano la certezza matematica della qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. I primi quattro atleti del ranking olimpico di ogni categoria sono infatti ammessi di diritto alla gara più ambita. Dopo Viviana Bottaro, anche Luigi Busà, pluricampione iridato, e il giovane Mattia Busato saranno presenti e pronti a vivere il sogno di Tokyo 2020.
Prima giornata PL Salisburgo: quattro finali per l’oro e due per il bronzo
Roma. 28 febbraio 2020 – Fantastico inizio per l’Italia alla Premier League di Salisburgo. Soltanto nella prima giornata conquistate quattro finali per l’oro e due per il bronzo.
Per quanto riguarda il kumite, notevole Angelo Crescenzo che conquista la finale per l’oro nei -60kg dopo aver battuto il lettone Kalnins (2-0), il macedone Vaseli (4-0), il russo Plakhutin (4-1) e in semifinale il turco Eray Samdan battuto per 5 a 1. In finale, lo aspetta il macedone Emil Pavlov.
In finale per l’oro anche Luca Maresca nei -67kg. Superati l’australiano Dritsas (3-0), il kazako Muratov (5-2), l’egiziano Elsawy (3-1) e, in semifinale, l’austriaco Stefan Pokorny (7-2), approda alla finalissima con l’azero Rafiz Hazanov.
Semifinale tutta italiana nei -55kg femminile tra Sara Cardin e Veronica Brunori. Entrambe le azzurre si sono imposte su tutte le avversarie dei rispettivi gironi, ma è stata poi Sara Cardin a vincere per 4 a 0. Finale d’oro per lei, mentre andrà a caccia del bronzo Veronica Brunori.
Infine, il capitano Luigi Busà stavolta viene sconfitto all’ultimo turno del girone dall’ucraino Stanislav Horuna e affronta i ripescaggi con l’iraniano A Siabari. 7 a 0 per l’azzurro e finale per il bronzo!
Nel kata va forte la squadra azzurra, composta da Gallo, Iodice e Panagia, che si è imposta al primo posto del girone con 24.58 punti, lasciando indietro i russi, i francesi e i croati e conquistando la finale per l’oro. Ad attenderli ci sarà la squadra turca.
Appuntamento a domani con le fasi eliminatorie e i ripescaggi delle categorie mancanti. In gara, per gli azzurri, Laura Pasqua (-61kg), Silvia Semeraro (-68), Clio Ferracuti (+68), Simone Marino (+84) e Mattia Busato (kata).
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Le finali di domenica saranno in diretta su PMG Sport.
Karate: al via la Premier League di Salisburgo
Roma, 25 febbraio 2020 – Tokyo si avvicina, Viviana Bottaro è la prima karateka già qualificata e il percorso degli azzurri a caccia del pass olimpico continua. Da venerdì 28 febbraio a domenica 1 marzo andrà in scena a Salisburgo la seconda Premier League del 2020. 625 atleti da tutto il mondo scenderanno sui tatami dello Sporthalle Alpenstraße per conquistare una medaglia.
A rappresentare la Nazionale italiana ci saranno nel kumite maschile Luigi Busà (-75kg), terzo nel ranking mondiale, Angelo Crescenzo (-60), anche lui terzo, Luca Maresca (-67kg), settimo, e Simone Marino (+84), in decima postazione.
Per il kumite femminile lotteranno invece Sara Cardin (-55kg), Laura Pasqua (-61), Silvia Semeraro (-68) e Clio Ferracuti (+68). Fra loro da segnalare il quarto posto nel ranking di Silvia Semeraro e il sesto di Clio Ferracuti.
Infine, nel kata, ci sarà Mattia Busato a cercare di migliorare il suo settimo posto.
Anche molti altri atleti italiani parteciperanno alla competizione, iscritti però con i loro club di appartenenza.
Venerdì andranno in scena le fasi eliminatorie del Kata individuale femminile e del Kata a squadre maschile, oltre ai pesi di Kumite maschile (-60, -67 e -75) e femminile (-50 e -55). Sabato toccherà al Kata individuale maschile e al Kata a squadre femminile, accanto ai pesi di Kumite femminile (-61, -68 e +68) e maschile (-84 e +84). Domenica tutte le finali, per il bronzo dalle 9:30 e per l’oro dalle 14:30.
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Le finali di domenica saranno in diretta su PMG Sport.
Viviana Bottaro e la qualificazione a Tokyo 2020
Roma, 24 febbraio 2020 – Viviana è la prima karateka azzurra qualificata alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Terza nel Ranking mondiale, dietro soltanto alla spagnola Sandra Sanchez Jaime e alla giapponese Kiyou Shimizu. “Mi sento onorata. Chiaramente non è stata una sorpresa, ma il frutto di due anni di lavoro. Soprattutto l’anno scorso è andato molto bene e gara dopo gara, podio dopo podio, ci siamo accorti che si poteva fare. Abbiamo fatto i nostri calcoli, fino a quando il 14 febbraio scorso c’è stata l’ufficialità per un discorso di punti. Ovviamente, quel giorno in cui ti dicono che ce l’hai fatta, beh, è stato molto emozionante.”.
Non è solo il suo debutto, ma il debutto del karate ai Giochi olimpici. Una storia nella storia… “Finalmente! La nostra disciplina è molto praticata e meritavamo da tempo, secondo me, un inserimento ai Giochi Olimpici. Per tanti motivi, politici, motivi che forse non capirò mai non è mai stato possibile. Finalmente quest’anno esordiamo. E per di più in Giappone, la patria del karate, prende un significato ancora più grande. Da lì in poi vediamo se rimarremo nel programma olimpico, questo non si sa.”.
Viviana ha vinto tanto nella sua carriera, ma forse c’è una vittoria che segnato più di altre il suo cammino: “Forse la vittoria che ha segnato una svolta nella mia carriera: una Premier League del 2018 a Istanbul, dove ho vinto l’oro. Ma non è tanto per l’oro, quanto perché sono riuscita a fare qualcosa che nessuno aveva fatto prima. Ovvero, nella stessa gara ho battuto sia la numero uno che la numero due al mondo, la spagnola e la giapponese. In un colpo solo. Lì, ho abbattuto un muro, un sistema fino ad allora troppo forte. Nessuno ce l’aveva ancora fatta e quando è successo è stato un piacere per tutto il mondo del karate.”.
Anche le sconfitte fanno crescere e anche fra queste ce ne è una che più delle altre ha avuto questo effetto: “Sicuramente quella del 2015. Ero campionessa europea in carica e c’erano i Campionati Europei che davano la possibilità di qualificarsi per Baku, ai Giochi Olimpici europei. Era importante perché il karate era inserito nel programma per la prima volta. Mi sarebbe bastato un quinto posto, invece da campionessa europea ho perso al primo incontro. Un fallimento totale. È stata la pressione a bloccarmi.”.
Pressioni che non potranno non esserci alle Olimpiadi per la numero tre al mondo, l’unica, forse, che può scalfire le prime due. “Sono molto lontana oggi da quella Viviana lì, mi sento molto più matura e gestisco meglio la pressione. Ovvio, è un’olimpiade e non sarà una passeggiata, ma sento di aver fatto un cammino di un certo tipo, ho più consapevolezza, ho fatto un lavoro maggiore anche a livello mentale ed emozionale. Ho anche una certa età, il che aiuta. Mi sento all’altezza della situazione, poi quel giorno tutto può succedere e vedremo.”.
La preparazione per Tokyo passerà tuttavia dagli impegni internazionali dei prossimi mesi, “Adesso vedremo con il mio staff quale sarà il programma per me. Sicuramente ci saranno gare di preparazione a livello internazionale. Il mese prossimo c’è il Campionato Europeo che è importante e a cui tengo molto. Le Premier League, non so ancora quali, ma ci sarò, l’atleta ha bisogno di stare sul tatami perché è il miglior allenamento possibile. La fortuna è che il percorso potrà essere sereno e tranquillo, lavorando in funzione di agosto.”.
Viviana è la prima, ma con ogni probabilità non sarà l’unica italiana a Tokyo. “L’Italia è molto forte. Per alcuni manca davvero pochissimo e sono molto fiduciosa. Già dalla prossima Premier League qualcuno ne uscirà qualificato, non facciamo i nomi, ma ci credo.”.
Il kata è una disciplina con caratteristiche uniche in cui la tecnica è molto importante, ma non solo quella: “La mia disciplina è molto particolare. Quando sono sul tatami di gara cerco di metterci più cuore e più anima possibile. Chiaramente la tecnica che si allena nel quotidiano serve soprattutto per utilizzare tutti i movimenti nel modo giusto, però poi fa la differenza chi ci mette più passione e più anima e riesce a trasmetterla agli arbitri e al pubblico. Lavoro molto su questo aspetto emozionale e da dentro c’è tutto un mondo che lavora.”.
E proprio in questo la spagnola sembra essere davvero forte, “Lei è molto forte per vari motivi: intanto per come è strutturata fisicamente, è molto potente; poi ha lavorato molto bene la tecnica; ma la cosa principale è che ha una comunicazione veramente forte. I suoi sembrano dei veri combattimenti.”.
Come d’altronde anche la giapponese, “Nel kata loro questa espressività ce l’hanno innata. Solo facendo il saluto, se le guardi negli occhi, ti immedesimi subito in un combattimento. È molto suggestivo. Il karate è roba loro e si vede. Siamo molto forti anche noi, da anni. Ma la nazione di riferimento resta il Giappone.”.
E proprio in Giappone, Viviana cercherà una grande prestazione alle Olimpiadi di agosto.