Ritrovarsi al Centro Olimpico: “La nostra seconda casa”
Roma, 1 agosto 2020 – È terminato ieri il primo raduno collegiale post-coronavirus per gli azzurri del karate che finalmente, dopo tanti mesi di allenamenti a casa, si sono ritrovati e hanno ricominciato a lavorare insieme.
Il Centro Olimpico Matteo Pellicone è tornato in questi giorni a svolgere la sua funzione principale, ospitare gli allenamenti dei campioni che portano i nostri colori con orgoglio e felicità. Dal 27 luglio, infatti, Mattia Busato, Lorena e Luigi Busà, Sara Cardin, Clio Ferracuti, Laura Pasqua, Silvia Semeraro, Angelo Crescenzo, Luca Maresca, Simone Marino e Michele Martina si sono riuniti sotto la guida degli allenatori federali Guazzaroni, Verrecchia, Loria, Figuccio, Sodero e del Collaboratore Tecnico Nello Maestri, del preparatore atletico Massimo Montecchiani e del Direttore Tecnico, il professor Pierluigi Aschieri.
Obiettivo principale: “Creare una fotografia del momento dei ragazzi, sapendo quello che sono stati gli ultimi mesi, valutandoli con dei test tecnici protocollati che utilizzeremo anche in futuro. – ha dichiarato il tecnico Salvatore Loria – Test sia tecnici che fisici. Stiamo facendo un bel lavoro e siamo molto contenti di come si sono presentati i ragazzi, oltre che del lavoro che stiamo facendo come staff. Lavoro che ci servirà anche in futuro, proiettandoci verso le Olimpiadi e con tutti i passaggi che ci saranno in mezzo, con i prossimi ritiri”.
C’è soddisfazione per quello che è stato il lavoro dei ragazzi a casa, un lavoro molto particolare, come ci ha raccontato Simone Marino: “Il periodo di quarantena è stato molto difficile, ma siamo comunque riusciti ad allenarci abbastanza bene, i tecnici ci sono stati molto vicini, sia quelli della nazionale che quelli dei centri sportivi. È stato un lavoro molto più qualitativo e molto più tecnico ed anche grazie alle tecnologie siamo riusciti a tirare fuori un qualcosa di positivo in questo periodo. Anche i tecnici sono molto felici, e ora possiamo lavorare su quello che ci è mancato in questi mesi, focalizzandoci più sui dettagli. Stiamo sulla strada giusta! Questo è l’anno in cui avremo meno gare e la paura può essere quella di un po’ di mancanza di motivazione, ma in realtà ho visto, anche negli altri, tantissima voglia di fare. Sarà un periodo molto lungo in cui ogni atleta potrà lavorare con maggiore calma e concentrazione sui punti in cui ognuno è più carente. E non ci dimentichiamo del nostro grande appuntamento di luglio 2021.”.
Infine, come dicevamo, ritrovarsi tutti insieme è stata una grande gioia. “Ti accorgi delle cose veramente importanti quando te le tolgono forzatamente – ci ha detto Sara Cardin – Ritrovarsi con tutta la squadra nazionale è stato fantastico. Questi cinque giorni sono stati una grande valutazione sul nostro stato fisico, atletico e metabolico in modo da programmare al meglio i prossimi mesi. Ma al di là di questo check up a 360 gradi, ricominciare è un grande motivo di orgoglio e di energia, lo slancio che ci voleva per puntare dritti al grande obiettivo della qualificazione olimpica. Il Centro Olimpico Federale è la nostra seconda casa, la casa dello sport. È bellissimo poter rimettere piede qui, allenarsi sull’alto livello e sull’alta prestazione con i campioni italiani e con i tecnici della nazionale.”.
Anche il karate torna al Centro Olimpico
Roma, 20 luglio 2020 – Finalmente riparte anche il karate. Dopo il judo, ecco anche il primo collegiale della nazionale di karate nel post coronavirus, dal 27 al 31 luglio al Centro Olimpico “Matteo Pellicone” di Ostia.
Le norme e le linee guida sono state diramate e saranno rispettate con grandissima attenzione. In questa situazione emergenziale difficilissima per tutti, la voglia di sport e di karate è tanta e questo collegiale è un primo passo verso un futuro in cui lo sport sarà di nuovo nella nostra quotidianità.
Viviana Bottaro e Mattia Busato, Lorena e Luigi Busà, Sara Cardin, Clio Ferracuti, Laura Pasqua, Silvia Semeraro, Angelo Crescenzo, Luca Maresca, Simone Marino e Michele Martina possono tornare a lavorare come una squadra sotto la guida degli allenatori federali: M. Claudio Guazzaroni, M. Cristian Verrecchia, M. Salvatore Loria, M. Vincenzo Figuccio, M. Roberta Sodero e il Collaboratore Tecnico Nello Maestri. Il preparatore atletico sarà Massimo Montecchiani e la coordinazione generale spetterà al Direttore Tecnico della Nazionale, il professor Pierluigi Aschieri, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione.
Sono molti gli aspetti che allenatori e atleti dovranno valutare, aspetti fisici e mentali sui quali si dovrà lavorare per colmare le inevitabili difficoltà derivanti da questo lungo periodo di stop e, soprattutto, dall’impossibilità di vedersi: “Via web si fa quel che si può. Anche il mondo della scuola rifiuta il web, perché il lavoro insieme rinforza l’apprendimento. Non c’è solo il lavoro ex cattedra, dalla cattedra ai banchi, ma c’è poi la rielaborazione del gruppo sulla base delle esperienze e delle informazioni del momento. – ha commentato Aschieri, professore all’università di Padova – Quest’anno ho constatato che il livello di apprendimento è stato inferiore a quello degli anni passati. Ci tengo dunque a dire che chi pensa che il web risolva tutto è un po’ fuori strada. Il web può essere considerato, al massimo, come un cerotto.”.
Gli aspetti psicologici su cui lavorare non si fermano a quelli legati all’apprendimento, ma si passa anche per problemi legati agli aspetti neurocognitivi e ad altri aspetti motivazionali: “L’aspetto neurocognitivo è sicuramente molto importante. Tutto il discorso che riguarda i processi decisionali, la capacità di fare la cosa giusta al momento giusto. Purtroppo tutto ciò, durante il coronavirus, è andato perso. È un lavoro di accuratezza e allenarsi davanti allo specchio non è assolutamente la stessa cosa. Questi processi di stampo neurocognitivo andranno ripristinati ed è un lavoro che si può fare solamente con lo sparring partner.
Per quanto riguarda la sfera psicologica, passare da un’attività intensa come quella che facevamo a un vuoto pneumatico come il periodo del lockdown ha creato disagio a tutti. I nostri atleti però hanno le motivazioni giuste: alcuni sono già qualificati, altri sono in corsa e hanno probabilità di qualificarsi. Le motivazioni, insomma, ci sono e ognuno ha cercato di reagire anche con l’aiuto del nutrizionista e dello psicologo, il dottor Fanton, ricevendo così assistenza e competenza medica e progettuale. A fine mese, vedremo se sono stati ottenuti gli obiettivi che ci eravamo proposti e se i danni da coronavirus sono stati contenuti.”.
Dal punto di vista dell’attività propriamente sportiva e fisica, con le Olimpiadi posticipate di un anno e l’annullamento delle competizioni, sono cambiati metodi e approcci: “Bisognava cambiare il tipo di approccio. Generalmente facciamo dei segmenti di allenamento e di lavoro e poi, alle competizioni, verifichiamo quello che è stato fatto. Ora, cancellando le competizioni, portiamo avanti un approccio abbastanza diverso. L’obiettivo è colmare le lacune emerse durante la prima fase delle qualificazioni. Sulla base di cosa? Intanto il karate inteso come gestualità e fisicità. Lo sport cura sempre la qualità dei propri gesti. Da un altro lato, curare quelle tecniche che sono maggiormente premiate, ovvero le tecniche di calcio che comportano un miglioramento dell’equilibrio, della coordinazione e della precisione. Dato che ogni atleta ha caratteristiche diverse, questo periodo è stato è stato focalizzato su tali obiettivi ma con dei tempi personalizzati. Gli atleti sono stati seguiti via web e ogni tecnico aveva degli atleti da monitorare e adesso, dopo questo lungo periodo, andiamo a verificare durante il collegiale i risultati personali raggiunti relativamente ai carichi di lavoro effettuati. Questo dovrebbe permetterci di essere più efficaci dal punto di vista tecnico perché ovviamente le decisioni arbitrali sono valutate in base alla tecnica. Noi avevamo già un trend in netta crescita, come all’ultima Premier League, adesso vediamo i risultati di questo lavoro.
Poi, ad agosto, andranno a casa e continueranno con l’attività fisica perché lo sport, di fatto, non si ferma mai. Dopodiché li richiameremo e continueremo il lavoro di ottimizzazione. Comunque sia, ci sarà molta cura per la tecnica e per i requisiti funzionali, come la mobilità articolare e la precisione. Un lavoro che dal punto di vista della programmazione è molto accurato. Anche perché ad ogni competizione internazionale io faccio analisi sui trend: quello che fanno gli altri e quel che facciamo noi, individuando ciò in cui dobbiamo migliorare.”.
Insomma, finalmente i nostri atleti e i nostri allenatori tornano a lavorare insieme con un obiettivo ben preciso: le Olimpiadi di Tokyo 2021.
E-Kata con i Sedicesimi si entra nel vivo
Roma, 18 luglio 2020 - Il Contest sta entrando nella fase calda, iniziano oggi, infatti, i 16mi di finale e si andrà avanti fino al 1 agosto.
Le modalità rimangono invariate, pubblicheremo sulla nostra pagina FB quattro incontri ogni due giorni attraverso due post, uno di mattina e uno di sera. Tutta la comunità del karate potrà votare un concorrente per post, attraverso le Facebook Reaction (“Mi Piace”, “Love”, “Wow” o “Abbraccio”).
Ogni partecipante avrà dunque 48 ore di tempo per essere votato e per qualificarsi agli ottavi ultimo step prima del break estivo.
A settembre i best 16 (8 ragazze e 8 ragazzi) dovranno cimentarsi in un nuovo kata che questa volta sarà esaminato dai coach della Nazionale azzurra.
I 4 migliori per categoria, selezionati dai coach parteciperanno ad un webinar con i tecnici della Nazionale del Kata per parlare delle loro performance, porre dei quesiti ma anche raccogliere i suggerimenti ed i consigli.
Non è finita qui, perché i due vincitori si alleneranno con la Nazionale al Centro Olimpico di Ostia.
I tabelloni sempre aggiornati sono raggiungibili dal banner sull'homepage, qui invece il Contest order.
Si raccomanda però agli iscritti di tenere d’occhio la nostra pagina FB per scoprire, nei prossimi giorni, la data esatta in cui il proprio video sarà pubblicato sul nostro tatami virtuale!
Karate: i mondiali di Dubai rimandati al 2021
Roma, 29 giugno 2020 – Rimandata di una anno la 25esima edizione dei Campionati del Mondo di karate. Programmati per il 17-22 novembre 2020, i campionati si celebreranno dal 16 al 21 novembre 2021 sempre a Dubai, a causa dell’incertezza in cui la pandemia di Covid-19 sta costringendo tutti.
Dopo molte considerazioni e analisi, anche con gli organizzatori e le autorità locali, il Comitato Esecutivo della World Karate Federation ha approvato la decisione lunedì scorso, poiché il benessere e la sicurezza di concorrenti e fan non potevano essere garantiti.
La decisione implica uno slittamento generale. Il 12esimo Campionato mondiale Cadetti, Junior e U21 che si sarebbe dovuto svolgere nel 2021 in Turchia si sposta ora al 2022 e i Campionati del Mondo 2022 in Ungheria vengono trasferiti al 2023.
Dunque, dal 2021 in poi, i Campionati mondiali senior verranno disputati in anni dispari e i Campionati mondiali Cadetti, Junior e U21 in anni pari.
Anche la prossima edizione del Congresso generale WKF, prevista per novembre 2020 a Dubai, si svolgerà il prossimo anno nella città degli Emirati alla vigilia dei Campionati mondiali 2021.
Bisogna inoltre ricordare che anche la Karate 1 – Youth league di Monterrey (programmata in Messico dal 25 al 27 settembre) e la FISU World University Karate Championship (programmata in Brasile dal 5 all’8 novembre) sono state cancellate a causa, di nuovo, della pandemia di Covid-19 in atto.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare gli articoli completi sul sito della WKF.
Il meglio dell’ultimo decennio: i campionati mondiali di karate rivisitati oggi
Roma, 18 giugno 2020 – Parte domani la nuova iniziativa della WKF – The Decades Best – in cui si va alla riscoperta dei momenti più entusiasmanti dei Campionati del mondo degli ultimi dieci anni.
I Kata più sorprendenti, gli incontri di kumite più elettrici e le migliori tecniche – insomma, tutte le pietre miliari più emozionanti degli ultimi campionati del mondo saranno parte della nuova serie sul canale YouTube della WKF. Ogni due venerdì, un nuovo episodio verrà presentato in anteprima sul canale YouTube di WKF, con gli eventi indimenticabili della storia recente del karate, commentati da alcune tra le personalità più importanti del nostro sport.
Il primo episodio, in programma domani venerdì 19 giugno, ci riporta a Belgrado, durante i Campionati del Mondo del 2010.
Di questo evento ricordiamo senz’altro la grande finale per l’oro delle squadre di kata maschile italiana e giapponese, la grande e infinita sfida tra Luigi Busà e Rafael Agayev per l’oro dei -75kg, o la bellissima sfida tra Luca Valdesi e Antonio Diaz per l’oro di kata individuale, come anche la sfida di kata femminile a squadre tra Italia e Serbia per la conquista della medaglia di bronzo.
Per l’appuntamento di domani, con il commento di Luca Valdesi e Billy Brennan, rivivremo la sfida delle squadre di kata maschile tra Italia e Giappone. Qualcuno ricorda chi vinse l’oro?
Nelle prossime puntate anche gli avvincenti incontri di Luigi Busà e Salvatore Loria, con il commento di Davide Benetello. Da non perdere.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito della WKF, fonte dell’articolo.
E-Kata: tutti i qualificati ai trentaduesimi
Roma 16 giugno 2020 Continua il contest di E-Kata organizzato dalla Federazione, la competizione on-line per tutti gli under 13 non agonisti.
Da oggi, il torneo femminile e quello maschile sono allineati e fino al 16 luglio assisteremo agli incontri dei 32esimi.
Vi ricordiamo che dal 18 luglio al 1 agosto ci saranno i 16esimi, e infine dal 3 al 9 agosto gli ottavi di finale.
Anche in questa fase pubblicheremo sulla nostra pagina FB 4 incontri ogni 2 giorni attraverso due post, uno di mattina e uno di sera. Tutta la comunità del karate potrà votare un concorrente per post, attraverso le Facebook Reaction (“Love”, “Risata”, "Wow" o "Grr").
Ogni partecipante avrà dunque 48 ore di tempo per essere votato e per qualificarsi alla fase successiva.
Da questa prima fase verranno selezionati gli otto ragazzi più votati che si scontreranno, a settembre, con la presentazione di un nuovo kata che questa volta sarà esaminato dai coach della Nazionale azzurra. Rimarranno solo 4 ragazzi e 4 ragazze che avranno la possibilità di partecipare a un webinar con i tecnici della Nazionale del Kata per parlare delle loro performance, porre dei quesiti ma anche raccogliere i suggerimenti ed i consigli.
Ma non è finita qui. Di questi otto finalisti, infatti, soltanto un ragazzo e una ragazza saranno i vincitori che si aggiudicheranno l’onore e il piacere di allenarsi per un’intera giornata con tutta la squadra della Nazionale proprio qui al Centro Olimpico di Ostia.
Consulta il calendario dei 32esimi qui
Impara il karate con i migliori al mondo
Roma, martedì 2 giugno 2020 – Anche in tempi particolari come questi, è possibile imparare il karate grazie alla bella iniziativa della WKF, in collaborazione con la Commissione Atleti WKF, “Learn Karate with…”.
Come scritto sul sito della WKF “Se vuoi realizzare il kata perfetto, se vuoi migliorare le tue doti di combattimento, ora puoi grazie alla campagna social media appena lanciata in tutto il mondo, dove avrai l’opportunità di seguire le lezioni di alcuni fra i migliori karateka al mondo”.
I grandi protagonisti del karate, come il nostro Luca Valdesi o come Antonio Diaz, Douglas Brose o Vasiliki Panetsidou, insieme a tanti altri, spiegheranno e insegneranno i loro segreti durante alcune sessioni di allenamento LIVE sulle pagine Instagram e Facebook della WKF. Tutti i fans avranno la possibilità di imparare le tecniche e di chiedere qualsiasi cosa alle loro star preferite, attraverso l’hashtag #LearnKarateWith.
La prima lezione sarà venerdì 5 giugno alle 16:00, mentre il nostro Luca Valdesi sarà in diretta il 17 luglio. Riportiamo di seguito il calendario delle lezioni, alle quali nei prossimi giorni si uniranno probabilmente al progetto altri karaketa di prima fascia.
GIORNO |
ORA |
KARATEKA |
TOPIC |
Giugno 5, 2020 |
16:00 CEST |
Antonio Diaz (VEN) |
Kihon |
Giugno 23, 2020 |
16:00 CEST |
Douglas Brose (BRA) |
Speed and power training for kicks |
Luglio 3, 2020 |
16:00 CEST |
Nguyen Hoang Ngan (VIE) |
Kihon basics applied to “Suparinpei” Kata |
Luglio 17, 2020 |
16:00 CEST |
Luca Valdesi (ITA) |
“Gankaku” Kata |
Luglio 31, 2020 |
16:00 CEST |
Vasiliki Panetsidou (GRE) |
“Mawashi geri” and “Ura Mawashi geri” kicks and footwork training |
Agosto 14, 2020 |
16:00 CEST |
Ryo Kiyuna (JPN) |
Kihon and “Anan” Kata |
Foto: WKF
Karate: Si giocano gli Europei e l’ultima Premier League, entrambi validi per il Ranking Olimpico
Roma, 25 maggio 2020 – Come ormai sappiamo tutti, i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono stati rinviati a luglio 2021 e diversi appuntamenti con le qualificazioni sono stati annullati e sospesi a causa della pandemia di Covid-19 ancora attualmente in corso. In tale contesto, il Comitato Olimpico Internazionale già l’1 aprile ha approvato i nuovi principi di qualificazione olimpica. Proprio tali principi vanno a determinare i molteplici sistemi di qualificazione che ogni Federazione Internazionale è tenuta a stilare per il proprio sport di riferimento.
Anche la Federazione Internazionale di Karate (WKF) si è trovata infatti costretta a revisionare e approvare un Nuovo Sistema di Qualificazione Olimpica al fine di adeguarsi alla nuova situazione e normalizzare il processo che è stato drammaticamente influenzato dall'epidemia di COVID-19.
Abbiamo intervistato Davide Benetello, in qualità di Membro del Comitato Esecutivo della WKF, della Commissione Olimpica WKF e Presidente della Commissione Atleti WKF. Il Consigliere Federale FIJLKAM ci ha raccontato quel che è successo riguardo alle revisioni apportate che, fondamentalmente, rimettono in ballo il discorso qualificazione attraverso il Ranking Olimpico. Si è infatti deciso di recuperare sia il Torneo di Qualificazione Diretta di Parigi che la Premier di Rabat e gli Europei, previsti per Baku e riprogrammati per Göteborg (Svezia).
“Cominciamo da lontano, dalla Premier League di Salisburgo 2020, dopo la quale inizia per il mondo un periodo molto complesso. L’ultima Premier League valevole per l’Olympic Standing WKF, quella di Rabat, è stata annullata per la pandemia. Dopodiché anche gli Europei, programmati un paio di settimane dopo a Baku, sono stati annullati. Questi Europei sarebbero stati validi per il punteggio olimpico. In tutta questa situazione, fino ad aprile inoltrato, il CIO ha dato indicazioni chiare a tutti sul fatto che le Olimpiadi si sarebbero tenute. Di conseguenza era necessario per la WKF chiudere l’Olympic Standing e mantenere la possibilità per le nazioni rimaste fuori dalla classifica olimpica di iscrivere i propri atleti all’evento di qualificazione diretta di Parigi che avrebbe dovuto essere la prima settimana di maggio. Purtroppo però, la pandemia è peggiorata, non si poteva viaggiare e il CIO, d’accordo con il Comitato organizzatore di Tokyo 2020, ha deciso di rimandare le Olimpiadi di 365 giorni esatti. Di conseguenza si è aperto un’asse temporale di un anno in cui è possibile recuperare gli eventi validi per la qualificazione tramite ranking: la Premier e gli Europei.
Questo però significa che gli atleti già qualificati matematicamente, ad esempio per l’Italia Busà, Bottaro e Busato restano qualificati grazie al punteggio olimpico, invece per il nostro Angelo (Crescenzo) si riapre il discorso qualificazione.
Cosa è successo in questo periodo? Perché la WKF insieme alla Commissione Olimpica e alla Commissione Atleti WKF, che è stata molto attiva, ha preso questa decisione? Ci sono state molte lettere di protesta da parte degli atleti che avrebbero potuto qualificarsi attraverso le due gare che sono state cancellate ed anche una segnalazione, nessuna pressione ma soltanto una segnalazione, da parte della Commissione Atleti del CIO, di fare attenzione a questa cosa e di tenerla in dovuta considerazione. Cosa che noi, come Comitato Esecutivo WKF e come Commissione Olimpica WKF, abbiamo considerato proprio in vista della possibilità di riorganizzare questi due eventi.
Personalmente capisco la delusione di alcuni atleti, non solo di Angelo. Però guardando la situazione in maniera oggettiva, nei diritti di tutti gli atleti del mondo, crediamo che la decisione sia corretta.
Non è stato toccato l’evento di qualificazione diretta che si terrà nelle prime due settimane di giugno del prossimo anno. Ci sono arrivate anche proposte da qualche atleta e da qualche Federazione in vista di una riduzione del numero dei qualificati attraverso l’evento unico di Parigi, da 3 a 2, in favore di un aumento di un qualificato attraverso il Ranking, da 4 a 5. Abbiamo però deciso di non percorrere questa strada perché il Torneo di Qualificazione Diretta di Parigi è l’unica possibilità che hanno le Federazioni e gli atleti con meno possibilità economiche di partecipare alle varie Premier League e tornei validi per il Ranking Olimpico. Non ci sembrava dunque corretto abbassare il numero dei qualificati tramite l’evento unico proprio per proteggere queste Federazioni che, nel circuito mondiale, sono la maggior parte.
Questo è quel che è successo.”
Ricapitolando, dunque, la Karate 1 – Premier League di Rabat 2020, prevista dal 13 al 15 marzo, è stata riprogrammata al 2021, sempre a Rabat, ma con la possibilità da parte della WKF di sostituire questo evento con altri tornei di Karate 1 – Premier League.
I Campionati continentali senior EKF 2020 di Baku, previsti dal 25 al 29 marzo, sono anch’essi stati riprogrammati al 2021 ma con un cambio della città ospitante: Göteborg (Svezia).
Infine ci sarà il Torneo di Qualificazione Olimpica di Parigi, sempre nel 2021, a giugno con ogni probabilità.
La Premier League di Madrid, in programma dal 17 al 19 aprile, non verrà invece recuperata come già deciso il mese scorso.
Inoltre gli atleti che compiranno 18 anni nel 2021 potranno iscriversi al torneo unico di Parigi.
Anche il sito della WKF spiega che “Si è conservata il più possibile l’essenza del Sistema originale, attribuendo lo stesso numero di eventi al percorso di qualificazione e rispettando i principi che lo guidavano. In quest’ottica il principio guida è stato l’inclusione delle mancate opportunità, causa Covid-19, riguardo al Ranking Olimpico e al torneo di qualificazione di qualificazione diretta. “
Nel frattempo la WKF continua a lavorare ed “entro il prossimo mese verranno pubblicati i criteri di qualificazione per I Giochi Olimpici Giovanili di Dakar 2022 e verrà definito se ci sarà il Campionato del Mondo di Dubai o no”, chiude il Consigliere Federale.
E-kata: ecco i sorteggi del torneo online. Lunedì 25 il via
Roma, 20 maggio 2020 – È ufficiale, lunedì 25 maggio avrà inizio il contest di e-kata organizzato dalla Federazione, la competizione on-line per tutti gli under 13 non agonisti.
La partecipazione a questa iniziativa è stata enorme, con ben 102 ragazzi e 67 ragazze che, pronti a sfidarsi, hanno inviato il video del proprio kata, di stile o di libera composizione.
Ma come funziona? Ad aprire il contest ci sono i ragazzi che dal 25 maggio al 12 giugno saranno impegnati nei 64esimi. Dal 12 al 14 giugno, invece, le ragazze chiuderanno la loro prima fase eliminatoria.
Dal 16 giugno, torneo femminile e maschile saranno allineati e fino al 16 luglio ci saranno i 32esimi, dal 18 luglio al 1 agosto i 16esimi ed infine, dal 3 al 9 agosto, gli ottavi di finale. In tutta questa fase pubblicheremo sulla nostra pagina FB quattro incontri ogni due giorni attraverso due post, uno di mattina e uno di sera. Tutta la comunità del karate potrà votare un concorrente per post, attraverso le Facebook Reaction (“Mi Piace”, “Love”, “Wow” o “Abbraccio”).
Ogni partecipante avrà dunque 48 ore di tempo per essere votato e per qualificarsi alla fase successiva.
Da questa prima fase di incontri a eliminazione diretta, verranno selezionati gli otto ragazzi più votati che si scontreranno, a settembre, con la presentazione di un nuovo kata che questa volta sarà esaminato dai coach della Nazionale azzurra. Rimarranno solo quattro ragazzi e quattro ragazze che avranno la possibilità di partecipare a un webinar con i tecnici della Nazionale del Kata per parlare delle loro performance, porre dei quesiti ma anche raccogliere i suggerimenti ed i consigli.
Ma non è finita qui. Di questi otto finalisti, infatti, soltanto un ragazzo e una ragazza saranno i vincitori che si aggiudicheranno l’onore e il piacere di allenarsi per un’intera giornata con tutta la squadra della Nazionale proprio qui al Centro Olimpico di Ostia.
Già da oggi è possibile consultare il sorteggio e i relativi tabelloni del torneo maschile e del torneo femminile. Si raccomanda però agli iscritti di tenere d’occhio la nostra pagina FB per scoprire, nei prossimi giorni, la data esatta in cui il proprio video sarà pubblicato sul nostro tatami virtuale!
Alton Brown: il karate al servizio di chi ha più bisogno
Roma, 19 maggio 2020 – In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, un periodo in cui viene messa a dura prova la resistenza emotiva, oltre che pratica, di chi vive questo mondo, alcune storie e alcuni uomini possono darci forza. È il caso Alton Brown, karateka giamaicano di primissimo livello, che ha deciso di mettere a disposizione le proprie capacità e abilità per aiutare chi ne ha più bisogno.
La WKF cura una serie di articoli denominata #KarateValues in cui vengono analizzate le iniziative di organizzazioni o persone che si impegnano per sfruttare e condividere al meglio i valori di questo nostro sport; personalità che usano il karate per creare un mondo migliore.
La missione di Alton Brown, 36enne attualmente in 27° posizione del ranking mondiale (kumite -75kg), è di insegnare a ragazze indiane nate in circostanze di grande difficoltà i valori e i benefici del karate.
Si tratta di ragazze estremamente vulnerabili che, una volta lasciate dalle famiglie non più in grado di istruirle e nutrirle, si trovano a strettissimo contatto con la povertà e con tutto ciò che ne consegue in un luogo a forte rischio come Varanasi: dal traffico di droga al commercio sessuale di minori, passando per maternità precoce, elemosina, matrimoni combinati e una vita destinata alla strada.
Il karate è allora la disciplina che può davvero incoraggiarle, dare loro quella forza che non sono più in grado di trovare in loro stesse ma che, sicuramente, hanno dentro. Si tratta di forza mentale e, non da meno, di fiducia nel proprio corpo. È il karate, in questo caso, a dare loro la possibilità di allargare i propri orizzonti e le proprie conoscenze. “Le arti marziali sono uno strumento di auto-sviluppo che ti aiuta a raggiungere tutto ciò che vuoi nella vita, indipendentemente dalle circostanze”, ha dichiarato Alton Brown che, insieme all’organizzazione no profit olandese “FairFight”, è partito molto spesso per l’India dove ha curato una serie di seminari specifici incentrati sulle tecniche di autodifesa e più in generale del karate.
È proprio grazie a “FairFight” che l’atleta giamaicano, da sempre attento a certe dinamiche e con il background di un master in sviluppo internazionale e studio dei rifugiati, ha potuto mettere le sue conoscenze a disposizione dei giovani in situazioni di difficoltà.
Da non dimenticare l'organizzazione locale AshaDiya Foundation, che insieme a FairFight, sostiene una casa sicura nella zona di Varanasi, dove oltre venti ragazze sono protette, nutrite e istruite. Le lezioni di karate si tengono due volte a settimana con istruttori locali e il campione giamaicano si reca periodicamente per tenere seminari e conferenze.
L’impegno con FairFight non è il primo per Alton Brown che già collabora con un’organizzazione no profit per aiutare i rifugiati nel nord di Londra. “Con il Karate imparano a difendersi, ma interiorizzano anche un senso del proprio valore e del proprio diritto ad essere indipendenti”, ha affermato la Cintura Nera.
Recentemente ha viaggiato in Olanda per condurre un seminario sul Karate in occasione della Giornata Internazionale della Donna, per sensibilizzare e per raccogliere fondi con l’obiettivo di continuare il lavoro dell'organizzazione in Zimbabwe e in India.
Per Brown, che ha perso il fratello minore due anni fa, ucciso in uno scontro di strada, la forza dello spirito è la chiave: “Il karate mi ha insegnato la resilienza di fronte alle avversità e mi ha permesso di adattarmi meglio per perseguire il successo. Karate Values significa rispetto, umiltà, capacità di avere un obiettivo in mente e di avere la forza di rivalutare, tornare indietro e riprovare. Il karate, per me, incarna tutti questi ideali".
Per saperne di più su FairFight clicca qui
L’articolo è tratto dal sito www.wkf.com