All’Akiyama la classifica femminile del Trofeo Italia a Pescara
L’Akiyama Settimo Torinese si è aggiudicato il primo posto della classifica femminile a Pescara nel Trofeo Italia Abruzzo, seconda e conclusiva giornata della quinta tappa del circuito nazionale riservato agli Esordienti B. Il forte team torinese ha preceduto in classifica i pugliesi del Judo Team Iacovazzi ed, al terzo posto, il Budo Semmon Gakko Genova.
“Abbiamo appena chiuso questa tappa del Trofeo Italia Abruzzo -ha detto Silvio Tavoletta- l’ultima prima dei campionai italiani, abbiamo avuto più di 350 iscritti e sono molto soddisfatto perché per noi non è consuetudine organizzare appuntamenti del calendario nazionale. Mi sento orgoglioso della squadra di giovani agonisti e delle loro famiglie che si sono messi a disposizione e mi fa ovviamente piacere anche il primo posto ottenuto con un nostro atleta. Mi auguro che la federazione voglia rinnovarci la fiducia e voglio ringraziare tutte le società che hanno partecipato, tutti coloro -e sono numerosissimi- che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione ed un ringraziamento speciale ad Emilio Ermano e Mosè Lamolinara che, con la loro presenza, mi hanno fatto sentire la vicinanza del comitato regionale e questo mi ha fatto molto piacere”.
-> RISULTATI E CLASSIFICHE COMPLETE
<- La foto grande in home-page si riferisce alla premiazione delle società femminili di oggi, mentre quella all'interno del testo si riferisce alla premiazione della classifica per società maschile di sabato
Malaga è d’oro per Bergamelli! Podio anche per Geri Falcone e Vuk
È arrivata un’altra medaglia d’oro per l’Italia a Malaga, nella seconda giornata dell’European Cup ed a metterla al collo è stato Enrico Bergamelli, primo nei 100 kg con cinque vittorie, tutte per ippon. E con il primo posto di Bergamelli sono arrivate
anche le medaglie d’argento di Tiziano Falcone negli 81 kg, Eleonora Geri nei +78 kg ed il bronzo per Betty Vuk nei 78 kg.
“Voglio ringraziare chi mi ha sempre detto che fossi forte -ha commentato Enrico Bergamelli- chi è al mio fianco che mi sprona a migliorare ogni giorno, chi mi sostiene... questo è un risultato che mi dà molta consapevolezza per il mio approccio mentale alla gara, non è assolutamente un traguardo, ma un trampolino per poi raggiungere sogni ancora più grandi. Voglio ringraziare il centro sportivo Carabinieri, la mia ragazza, la mia famiglia, i mei amici”.
“Sono contenta non tanto per il risultato -ha detto invece Eleonora Geri- quanto per il fatto che dopo 2 anni e mezzo sono tornata sul tatami a combattere. È stata una sensazione bellissima. Un po’ amareggiata per la finale, ma domani è un altro giorno e si ricomincia a lavorare più forte di prima. Ringrazio tutto il centro sportivo Carabinieri che mi ha permesso di arrivare qua e ricominciare, il mio coach Giovanni Carollo che mi ha seguito oggi ed i miei compagni di squadra che mi hanno supportato tanto”.
“Sono stati due giorni di gara molto intensi -è stata la sintesi del coach Giovanni Carollo- con un livello decisamente molto alto con moltissimi atleti di livello, ma l’Italia si è ben distinta dimostrando di esserci con molti atleti e tante finali disputate. Enrico ha disputato una gara impeccabile, senza subire neanche un punto e terminando tutti gli incontri per ippon, assolutamente dominante oggi… un risultato che unito all’argento di Geri e al bronzo di Caggiano dimostra che il lavoro fatto insieme a Matteo Marconcini e Luigi Guido grazie al Centro Sportivo Carabinieri è quello giusto, quindi complimenti a noi oggi!”.
La trasferta spagnola è stata decisamente positiva per la delegazione italiana che si è piazzata al secondo posto nel medagliere per nazioni dietro un’irraggiungibile Francia, che si è accaparrata dieci medaglie d’oro su 14. -> RISULTATI
Cinque italiani sul podio a Malaga ed il Judo Sanremo è primo a Pescara
Una medaglia d’oro con Edoardo Mella nei 73 kg, due d’argento con Carmine Di Loreto nei 66 kg e Luca Rubeca nei 73 kg e due di bronzo con Luca Caggiano nei 66 kg e Carlotta Avanzato nei 57 kg, sono state conquistate dagli atleti italiani a Malaga, nella prima giornata dell’European Cup Senior che registra la partecipazione di 280 atleti da 28 nazioni.
"Sono molto felice della vittoria conquistata duramente oggi. -è stato il commento di Edoardo Mella- Era da tempo che non mi sentivo soddisfatto dei risultati che ottenevo, tutto dato dalle due operazioni che ho subito da un anno a questa parte. Questo non è un arrivo ma un punto di partenza. Ringrazio in primis la mia fidanzata che mia supporta sempre, la mia famiglia, i miei allenatori Massimo e Pierangelo Toniolo e il Gruppo Sportivo dell'Esercito di cui sono lieto di far parte".
“È stato bello ritornare a medaglia dopo un periodo abbastanza buio per me! -ha detto Carmine Di Loreto- Venivo da alcune problematiche fisiche che aggiunte al post pandemia mi hanno tenuto fuori dalla zona medaglia per un bel po’. Fiducioso del mio percorso guardo avanti a nuovi obiettivi”.
A Pescara invece, si è conclusa la prima giornata della quinta tappa del circuito riservato agli Esordienti B Trofeo Italia ed il primo posto nella classifica per società è andato ai liguri del Judo Sanremo, primi con 24 punti davanti al Judo Koizumi Scicli, a loro volta con 24 punti ma con più atleti in gara e, al terzo posto, i romani del Judo Musashi.
Mixed-teams è ancora Giappone! L’analisi mondiale di Bruyere
L’ottava ed ultima giornata a Tashkent è stata dedicata al torneo mixed-teams ed anche questi campionati del mondo senior hanno riproposto la stessa finale cui si è assistito a Tokyo 2020, in occasione dell’esordio olimpico del judo a squadre.
La supremazia del Giappone è stata più che evidente avendo surclassato Repubblica Dominicana, Olanda e Germania con il punteggio di 4 a 0, mentre la Francia in finale è riuscita a portare a casa 2 punti incassandone però sempre 4.
Le medaglie di bronzo sono andate alla Germania, che ha superato 4 a 1 la Cina ed Israele, che si è imposto 4 a 2 sull’Olanda.
L’Italia, come annunciato da tempo, ha scelto di non partecipare al mixed-teams, ma con l’occasione si pubblica l’analisi di Francesco Bruyere, capo allenatore della squadra azzurra femminile che non era arrivata in tempo utile nella giornata di ieri.
“Alla fine di queste sette lunghe giornate -è l’analisi di Francesco Bruyere- penso che il mondiale sia sempre e comunque la gara più difficile di tutte, Olimpiadi comprese. La squadra azzurra femminile ha chiuso il torneo con una bellissima medaglia di bronzo, un settimo posto e tante buone prestazioni. È un risultato di tutto rispetto se confrontato con le altre nazioni, ma a mio avviso inferiore alle possibilità di questo team.
Le nostre atlete hanno ben figurato, dando sempre l’impressione di poter vincere gli incontri che hanno disputato; purtroppo per motivi diversi e individuali che analizzeremo, abbiamo perso alcuni incontri clou di altissimo livello che avrebbero aperto la strada alle nostre campionesse.
Sicuramente da notare la giovane età delle atlete schierate in squadra, e fra queste anche due juniores come Veronica Toniolo e Susi Scutto, dalla quale è arrivata la splendida medaglia. Da sottolineare anche che, per motivi di programmazione, mancavano anche le giovani promesse Giulia Carnà ed Asya Tavano.
In conclusione, sono contento della prestazione complessiva, ma penso sinceramente che possiamo ottenere molto di più e, da domani, lavoreremo per questo in vista del World Master. Ringrazio, come sempre, tutti i club, i gruppi sportivi militari, i tecnici di queste ragazze che sono parte attiva di questo lungo percorso e tutto lo staff della Federazione che ha supportato le squadre e contribuito al risultato”.
Trofeo Italia Abruzzo a Pescara ed a Malaga un’European Open con 47 italiani
Pescara riporta i riflettori sul judo che conta dopo la splendida edizione dei Giochi del Mediterraneo 2009 e lo fa in occasione della quinta tappa del Trofeo Italia, il partecipato circuito nazionale riservato alla classe degli Esordienti B. Ben 123 i club iscritti per 340 atleti si affronteranno sabato le categorie maschili e domenica quelle femminili nel Pattinodromo pescarese con l’organizzazione a cura del Judo Club Kodokan Chieti di Silvio Tavoletta, che ha commentato così: “Siamo davvero molto emozionati nell’aver riportato un torneo importante come il Trofeo Italia a Pescara. La competizione si svolgerà nell'impianto dove si sono svolti i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009. Siamo un piccolo Club e siamo felici per aver mantenuto una manifestazione come questa in Abruzzo. Abbiamo una squadra di giovani volontari, tutti agonisti, che lavoreranno affinché tutto sia perfetto. Ringrazio la Federazione nazionale e il comitato regionale per l'aiuto ed il supporto. Spero possa essere l'inizio di una lunga serie di Trofeo Italia Abruzzo”.
Programma
Sabato 15
Ore 9:30: inizio gara maschile categorie -38, -46, -55 kg
Ore 13.:30: inizio gara maschile categorie -42, -50, -66 kg
Ore 17:30: inizio gara maschile categorie -60, -73, -81, +81 kg
Fine gara previsto ore 20:00
Domenica 16
Ore 9:30: inizio gara femminile categorie -40, -44, -48, -70 kg
Ore 13:30: inizio gara femminile categorie -52, -57, -63, +70 kg
Fine gara previsto ore 16:30
Fonte: FIJLKAM.IT/ABRUZZO
European Open nel fine settimana a Malaga con 47 atleti italiani
Sono 47 gli atleti italiani in procinto di partire per Malaga dove sabato e domenica prossimi si disputerà l’European Open Senior con la partecipazione di 318 atleti di 31 nazioni. Seguiti dai tecnici accreditati Giorgia Dalla Corte, Massimo Mancioppi, Enrico Graffione, Antonio Ciano, Elio Verde, Massimiliano Nobile e Giovanni Carollo, gli atleti italiani iscritti sono Matteo Giordano De Nardi, Mario Petrosino (60), Valerio Accogli, Simone Albarello, Luca Caggiano, Francesco Cargnelutti, Simone Casareto, Biagio D’Angelo, Carmine Maria Di Loreto (66), Edoardo Mella, Luca Rubeca, Andrea Spicuglia (73), Massimiliano Carollo, Francesco Ceglie, Tiziano Falcone, Andrea Gismondo, Leonardo Piccolo (81), Mattia Atzori, Claudio Carbone, Gian Marco Coppari, Mattia Gallina, Mattia Rovegno, Gabriele Sammartino, Michele Valeri, Lorenzo Rigano (90), Francesco Basso, Enrico Bergamelli, Andres Felipe Moreno, Davide Pozzi (100), Daniele Gasparri, Lorenzo Turini (+100), Francesca Giorda, Giulia Pierucci, Kenya Perna (52), Carlotta Avanzato, Michela Piaggio, Tea Patri, Simona Boccotti (57), Sara Corbo, Giovanna Fusco (63), Emanuela Campanella, Raffaella Lelia Ciano, Ludovica Franzosi (70), Irene Caleo, Matilde Notti, Betty Vuk (78), Eleonora Geri (+78).
A Tashkent l’emozione frena Agro Sylvain
È toccato a Lorenzo Agro Sylvain l’ultimo atto del mondiale azzurro a Tashkent e, per il ventitreenne di Parma, l’ostacolo posto nei +100 kg dall’olandese Roy Meyer è risultato insuperabile. È stato un ottimo incontro quello impostato da Agro Sylvain, che è riuscito a contenere gli attacchi del potente trentunenne, già bronzo mondiale 2019 e 2021, ma la parità difesa nel tempo regolare è venuta meno nel golden score, quando la fatica ha fiaccato la difesa dell’azzurro.
“Purtroppo, Lorenzo si è fatto prendere dall'emozione e non è riuscito ad esprimersi al meglio. -è stato il commento di Raffaele Parlati, capo allenatore maschile- Bisogna continuare a lavorare e dare fiducia al ragazzo, sono convinto che può fare bene ma bisogna colmare qualche lacuna. Il bilancio di questo mondiale è sicuramente positivo pur essendo convinto che potevamo conquistare molte più medaglie, perché il potenziale di questa squadra è altissimo, ma affinché tutto questo potenziale possa esprimersi a pieno credo che ci debba essere una presa di coscienza della squadra eliminando sterili individualismi, amplificando il concetto di squadra… come dice un mio amico bisogna pensare meno all’io e più al noi”.
“La gara non è andata bene… -ha detto Lorenzo Agro Sylvain- essendo al mio primo mondiale senior pensavo di riuscire a fare di più, ma il nervosismo mi ha giocato brutti scherzi. Ora torno a casa consapevole su cosa devo lavorare in vista anche del Grand slam di Abu Dhabi. Ci tenevo a ringraziare Raffaele Parlati, che oggi mi ha seguito in gara, Matteo Marconcini che è venuto per conto del centro sportivo Carabinieri a supportarmi e seguirmi durante la gara, il centro sportivo Carabinieri che mi ha sostenuto e fatto il tifo e, per concludere, il Kyu Shin Do kai Parma, che non mi fa mai mancare il suo supporto.
“Agro è un buon atleta -è stato il commento di Matteo Marconcini- oggi purtroppo ha sentito la pressione di un campionato del mondo ed era come bloccato, irriconoscibile... è un peccato perché aveva delle buone possibilità di andare avanti, ma sono sicuro che con il lavoro giusto, anche con l’aiuto del Cs Carabinieri che lo supporta sempre, riusciremo a trovare la giusta soluzione per portarlo dove merita di stare in una categoria che in Italia ha bisogno di un campione”.
Ed è ancora Matteo Marconcini, ma nel ruolo di componente la commissione atleti IJF, ad essere intervistato: “Sono un membro della commissione -ha detto Matteo Marconcini- in un gruppo di grandi atleti. Mi piace questo incarico perché costituisce un collegamento diretto fra atleti ed IJF. Lavoriamo per il bene degli atleti, con l’obiettivo di risolvere i problemi che si creano nell’alto livello. Sia nell'immediato che sul lungo termine si tratta di un impegno di grande responsabilità, ma far parte di questo sistema è certamente un privilegio. Personalmente cerco di entrare in contatto con gli atleti ed è per questo che ora sono a Tashkent, in modo che percepiscano nel concreto l’opportunità di avere una voce anche all'interno dei piani più alti. Mi esprimo spesso anche sui social ed in questo modo entro in contatto con atleti di tutto il mondo. Il progetto più recente è quello che ha introdotto il timbro per il controllo-judoji, con lo scopo di rendere le procedure di controllo più veloci. È importante, infatti, che le regole sul controllo judogi vengano applicate rigorosamente nello spirito del fair play, ma è altrettanto importante farlo in un modo leggero, che non disturbi gli atleti dalla competizione e nella preparazione mentale dell’incontro”.
“La Commissione degli atleti non è solo uno strumento per supportare i sistemi e le decisioni nei momenti critici -ha concluso Matteo Marconcini- ma anche per discutere, valutare e fornire feedback ad altri comparti. Per esempio, si è parlato degli aggiornamenti delle regole che, in realtà sono stati accolti dagli atleti senza particolari obiezioni. Un punto da migliorare, per quanto riguarda la mia commissione, è nella spiegazione della logica che supporta i cambiamenti, agli allenatori prima di tutti, dato che condividono tutto con gli atleti. Non bisogna dimenticare però che gli atleti sono consapevoli dell'impatto che le modifiche alle regole portano all’ambiente. Stanno lavorando con lo spirito giusto, sempre pronti a cambiare il loro punto di vista e ad adattare il loro judo”.Domani, ottava ed ultima giornata dei campionati del mondo a Tashkent, con il Mixed Teams al quale l’Italia non partecipa.
Risultati della settima giornata
+78: 1. Romane Dicko (Fra), 2. Beatriz Souza (Bra), 3. Wakaba Tomita (Jpn) e Julia Tolofua (Fra)
+100: 1. Andy Granda (Cub), 2. Tatsuru Saito (Jpn), 3. Kim Minjong (Kor) e Guram Tushishvili (Geo)
A Tashkent Giorgia Stangherlin fa sognare ma chiude settima
È un gran bel settimo posto quello di una bravissima Giorgia Stangherlin che, nella sesta giornata dei campionati del mondo a Tashkent, sfiora la grande impresa nei 78 kg. Rimane ugualmente una nota amara sul fondo, vuoi per l’uscita di scena
di Alice Bellandi per mano della campionessa del mondo, che per la conclusione del percorso della veneta dopo l’eccezionale vittoria sull’olandese Guusje Steenhuis.
“Giorgia mi ha fatto sognare -ha detto Matteo Marconcini, coach del Centro Sportivo Carabinieri che l’ha seguita dalle tribune dell’Humo Arena- È partita veramente bene battendo due atlete forti che si piazzano sempre bene, poi purtroppo ha giocato il fatto che i tempi di recupero sono veramente ristretti, pochi minuti tra il secondo e terzo incontro e ancora meno per il quarto, hanno fatto si che non recuperasse abbastanza le energie per combattere al massimo con atlete che avrebbe potuto superare. Ha passato un periodo un po’ così in cui noi del Cs Carabinieri le siamo stati molto vicini ed abbiamo recuperato la situazione, oggi si è visto ed è la strada giusta per continuare a sognare! Quindi grazie Gio!”.
Giorgia Stangherlin ha superato agevolmente il turno di apertura, opposta alla belga Sophie Berger con wazari in contrattacco ed immobilizzazione, quindi ha affrontato l’olandese. Guusje Steenhuis è passata in vantaggio con un harai goshi wazari e poi certamente non si aspettava tanto dalla tenacia e dalla perseveranza dell’azzurra, fatto sta che a 40 secondi dal termine Stangherlin si è rialzata dopo un attacco di seoi che Steenhuis ha snobbato con sufficienza e dalla presa incrociata è ripartita con un sumi gaeshi che ha colto di sorpresa l’olandese e, d’istinto, ha puntato la testa per atterrare poi in ponte. L’arbitro ha valutato wazari, ma la giuria lo ha corretto prontamente: ippon!
Nel quarto di finale è stata la diciottenne ucraina Yelyzaveta Lytvynenko a prevalere su Giorgia Stangherlin con un ko soto gake al secondo minuto che ha risolto un corpo a corpo di qualche secondo d’incertezza.
La polacca Beata Pacut-Kloczko infine ha fermato la corsa di Giorgia Stangherlin nel recupero con un wazari di uchi mata, che è stato annunciato nello stesso momento in cui è suonato il gong di fine incontro.
Per Alice Bellandi invece, dopo la rapidissima vittoria sulla kirghiza Shakida Narmukhamedova, con attacco in seoi e proseguimento in immobilizzazione, tutto in 47 secondi, è arrivato il momento della sfida con Anna Maria Wagner, tedesca numero uno nel ranking mondiale e campionessa uscente. Dopo 2 minuti di golden score purtroppo, ad Alice Bellandi è stata assegnata la terza sanzione, che posto fine al suo mondiale.
“Una bellissima gara quella di Giorgia oggi -ha commentato il coach delle azzurre Francesco Bruyere- fatta di tanto carattere e voglia di vincere. Purtroppo, a causa del poco recupero e degli incontri molto lunghi disputati, ha ceduto un po’ fisicamente perdendo lucidità nel momento opportuno. Una medaglia che oggi era assolutamente alla sua portata, ma resta un settimo posto di tutto rispetto e tanti buoni punti per la ranking mondiale in vista del Master top 36. Complimenti a lei, al Gruppo Sportivo dei Carabinieri e a Matteo Marconcini che l’ha seguita fino a qui. Gara, comunque, molto particolare a 78 kg oggi, 5 delle 6 atlete favorite a conquistare il titolo, tra cui la nostra Alice, non sono arrivate neanche a podio. Le gare di questo genere capitano, spesso i sorteggi molto fitti di campioni si risolvono nelle maniere più assurde. Ne ha fatto le spese Alice che al secondo incontro ha dovuto affrontare la Campionessa del Mondo in carica in un incontro “in o out” molto complicato per la tipologia di judo dell’avversaria. Purtroppo, questa volta l’ha spuntata la tedesca ma le abbiamo preso le misure e ci faremo trovare pronti al prossimo appuntamento”.
Giornata di festa, la sesta, per la brasiliana Mayra Aguiar che ha conquistato il suo terzo titolo mondiale, ma anche per l’ucraina diciottenne Yelyzaveta Lytvynenko, la più giovane sul podio mondiale a Tashkent, oltre all’Uzbekistan che ha conquistato, dopo quello di Bobonov nei 90 kg sul nostro Christian Parlati, il secondo titolo iridato con Muzaffarbek Turoboyev.
Risultati sesta giornata
78: 1. Mayra Aguiar (Bra), 2. Ma Zhenzhao (Chn), 3. Yelyzaveta Lytvynenko (Ukr) e Beata Pacut-Loczko (Pol), 7. Giorgia Stangherlin (Ita)
100: 1. Muzaffarbek Turoboyev (Uzb), 2. Kyle Reyes (Can), 3. Michael Korrel (Med) e Zelym Kotsoyev (Aze)
Sei medaglie nell’European Cup junior e l’Italia è terza a Cluj Napoca
Risultati di rilievo sono stati ottenuti sabato e domenica scorsi anche a Cluj Napoca, cittadina della Romania che ha ospitato la Junior European Cup con la partecipazione di 125 atleti provenienti da 22 nazioni. Otto gli italiani in gara e ben sei hanno
meritato un posto sul podio portando l’Italia, con due medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo, al terzo posto nel medagliere per nazioni alle spalle di Romania e Polonia. Questo il dettaglio, la medaglia d’oro è andata al collo di Savita Russo nei 57 kg e Sara Corbo nei 63 kg, l’argento a Stefania Solina nei 57 kg ed il bronzo a Pietro Andreini nei 60 kg, Elia Salvetti negli 81 kg ed Eleonora Giusti nei 70 kg.
-> RISULTATI
Parlati ipnotizza il mondo ma non Bobonov ed è argento a Tashkent
Christian Parlati è vicecampione del mondo. Un secondo posto, il suo nei 90 kg ai campionati del mondo a Tashkent, ottenuto al termine di una gara stellare, resa umana soltanto da una finale condotta con una parsimonia che l’uzbeco Davlat Bobonov
ha saputo cogliere come opportunità.
L’impressione che Christian Parlati fosse sempre lì, pronto a partire, è rimasta un’impressione e quell’attacco letale con il quale aveva schiantato nell’ordine lo statunitense Alexander Kanuf, l’azero Mammadali Mehdiyev, primo nel ranking mondiale, il greco Theodoros Tselidis, il brasiliano Marcelo Gomes ed in semifinale, il gerogiano Luka Maisuradze, campione d’Europa 2022 e bronzo mondiale a Tokyo 2019, non è mai partito davvero. Bobonov è stato bravissimo a metterci del suo, attaccando in qualche modo sempre prima che Parlati decidesse di farlo ed all’arbitro è toccata la decisione di assegnare il terzo shido a due secondi dal termine di una finale di campionato del mondo. Tutti, in un modo o nell’altro, sono stati ipnotizzati dal micidiale abbraccio dell’azzurro, troppo preoccupati forse di difendersi dall’ “o uchi gari drop down”, com’è stato definito da Neil Adams, tranne l’uzbeco, che festeggia in casa un titolo mondiale che si somma all’argento iridato a Budapest 2021 ed il bronzo olimpico a Tokyo.
"Non poteva essere una gara facile ma stamattina ho dichiarato che avrei fatto il primo e l’ultimo incontro della giornata e ho mantenuto fede alle promesse. -ha detto Christian Parlati- Ho affrontato tutta la giornata con tranquillità perché sapevo di poter fare bene. Peccato per la finale: qualcuno penserà che non ho fatto abbastanza ma era davvero difficile trovare la presa giusta per rubargli l’iniziativa…la pressione dell’ambiente tra l’altro non mi ha aiutato. Guardo la giornata in positivo però: dopo nove mesi in questa categoria torno a casa con un argento mondiale e questo mi da grande fiducia…tra sette mesi avrò di nuovo la mia occasione".
"Che gara spettacolare. Christian è stato superlativo, è tanto forte quanto consapevole delle sue potenzialità e questa combinazione vincente lo rende davvero impressionante. -è il commento di Francesco Bruyere, che ha seguito la gara di Christian dopo il richiamo al coach Raffaele Parlati- Lucido, concentrato ed efficace oggi ha aspettato sempre il momento giusto per piazzare le sue tecniche micidiali mettendo in riga gli atleti più forti del mondo. A chi lo guarda da fuori e lo conosce trasmette sempre tranquillità perché comunque si metta l’incontro sappiamo che ha l’incontro in mano e alla fine vincerà alla sua maniera. Peccato per la finale, ma è stato molto bravo l’uzbeko a rubare il tempo a Christian per portarsi a casa l’incontro tatticamente, sono c’erto che l’appuntamento con l’oro è solo rimandato. Tantissimi complimenti a Christian, a suo Papà Lello artefice di questa medaglia e al gruppo sportivo delle fiamme Oro. Forza Italia!!".
Oggi in gara anche Nicholas Mungai, eliminato al secondo turno dal bulgaro Ivaylo Ivanov e Martina Esposito che, dopo aver superato la belga Gabriella Willems ha dovuto cedere il passo al golden score alla croata Lara Cvjetko, poi argento.
Ancora rimandato quindi, il primo oro mondiale maschile per l’Italia, ma in attesa delle gare di domani con Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin impegnate nei 78 kg e mercoledì con Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg, questo a Tashkent si colloca con un argento, un bronzo e due quinti posti fra i migliori di sempre, secondo solo a Barcellona 1991 (1 oro, 1 argento, 1 bronzo, 2 quinti).
Classifiche quinta giornata
70: 1. Barbara Matic (Cro), 2. Lara Cvje tko (Cro), 3. Saki Niizoe (Jpn) e Sanne Van Dijke (Ned)
90: 1. Davlat Bobonov (Uzb), 2. Christian Parlati (Ita), 3. Luka Maisuradze (Geo) e Lasha Bekauri (Geo)
Assegnati a Leinì anche i tricolori della classe Master
Venti i titoli italiani Master assegnati dalla kermesse organizzata dal Comitato Regionale Piemonte, in un’ottima location e con una gestione di gara che ha permesso di dare il giusto rilievo a tutte le finali sia per l’oro che per il bronzo, con il sempre emozionante commento di Fabrizio Marchetti in vero stile da finale assoluti e in un ambiente sempre piacevole e festoso per i master italiani, che si sono sfidati alla conquista del titolo di campione italiano.
Presente alla manifestazione lo staff della Commissione Nazionale Master guidata da Giovanni Strazzeri e composta da Roberto Borgis, Manuela Tadini, Massimo Lucidi, Giuseppe Macrì e Armando Vettori, che, dopo essersi riuniti per delineare le attività e proposte per il 2023, si sono prodigati per venire incontro alle esigenze di atleti ed organizzatori.
Alcuni neocampioni italiani master si sono gentilmente resi disponibili a commentare la gara, rendendo così l’idea di quale sia lo spirito, la grinta, la condivisione, gli ideali che animano questo movimento.
Antonello Aliano M6/M8 kg.+90: ho vinto il titolo della mia categoria e nel complesso ho visto una crescita tecnica e atletica mirata a questa finale
Jessica Zannoni F2/F3/F4/F5 kg.70/+70: Gara veramente dura e difficile… con atlete davvero forti...
Sabrina Mazzola F4/F5/F5/F8 kg.57: gara difficile perché rientrata da poco dal periodo COVID... Mi son sentita viva... È stato bello ritrovare tutti voi... per me era importante ritornare nel circuito dei master e
assaporare certe sensazioni... Oggi ho ritrovato tutto questo coronato anche da una vittoria che mi rende molto molto felice.
Masala Stefano M6/M8 kg. 73: un gruppo stupendo sicuramente, anche se bisognerebbe cambiare alcune regole. Grazie a tutti perché senza di voi non si sarebbe potuta disputare questa manifestazione…
Aida Guemati F6/F8 kg.63: la concentrazione è sempre massima alle gare importanti e quando i risultati ci sono, non posso che rallegrarmi
Roberto Mascherucci M4/M5 kg.73: oggi gara molto difficile anche perché ero il più " vecchio" , gli altri erano tutti M4 ed erano tutti di ottimo livello. Avevo tanta rabbia e amarezza per aver perso una medaglia al mondiale che oggi non volevo e dovevo commettere gli stessi errori. La finale con Massimo Inzillo è stata molto tirata ma bella e con tantissimo rispetto. Sono felicissimo di aver " ripreso la via giusta". Grazie alla mia coach Arianna Vettori che mi è stata molto vicino, vorrei dedicare questa medaglia al maestro Giuseppe Macrì
Cristina Marsili F4/F5 kg. 63: sono felice per questo mio successo e di aver confermato il risultato dello scorso anno. Sarei più contenta se ci fossero più donne a partecipare
Andrea Di Mattia M4/M5 kg.90: Una gara sempre emozionante con avversari sempre competitivi! Stavo bene ed ero concentrato! Dedico la mia vittoria a mia mamma che è in ospedale da 10 giorni
Francesco Iannone M2/M3 kg. +90: non vedevo l’ora di tornare in gara dopo i mondiali. È stata impegnativa ma è andata bene, ringrazio la mia squadra il Kumiai, che mi sostiene sempre
Valerio Romeo M6/M8 kg. 81: dopo il titolo Europeo, la pressione psicologica di dovere vincere è stato per me un ulteriore ostacolo; pertanto, sono doppiamente felice per questo titolo di Campione Italiano che mi regala anche il 3°Dan
Gli altri vincitori del titolo di Campione Italiano Master 2022: Galina Daranuta F2/F3/F4 kg.57/63, Simone Martino M2/M3 kg. 66, Omar Pezzotta M2/M3 kg. 73, Massimiliano Nobile M2/M3 kg. 81, Antonino Tripi M2/M3 kg. 90, Massimo Laurenzi M4/M5 kg. +90, Pasquale Iacomino M4/M5 kg. 66, Vito Costanza M4/M5 kg.81, Andrea Giuseppe Leobono M6/M8 kg. 66, Francesco Chiella M6/M8 kg.90
Come sempre un gruppo unito e coeso, pronto a combattere, a mettersi in gioco, ma anche a fare scudo davanti alle esigenze degli altri atleti, per migliorarsi e progredire continuamente insieme.
Ed è con questo spirito che guardiamo al 2023, cercando di ottimizzare al meglio l’organizzazione e la gestione delle gare master, per una partecipazione sempre più ampia a questo movimento che trasmette dinamismo, energia, positività, amicizia e condivisione.
Prossimo appuntamento, ultima tappa del Gran Prix Italia Master il 30 ottobre a Napoli
Le classifiche
F 2-3-4-5
+70/-70: 1. Jessica Zannoni (Judo Fazi), 2. Cristina Magini (Judo Kwai Amiatino), 3. Cinzia Bonfante (Akiyama Settimo), 4. Melissa Sara Lazzari (Jolly Sport Milano)
-57/-63: 1. Galina Daranuta (Kimeru Academy), 2. Alessandra Damario (Body Life), 3. Claudia Coriasco (Asd Centro), 4. Roberta Caiani (Judo Fondi)
F 4-5
-63: 1. Cristina Marsili (Judo Fornaci), 2. Marika Sato (Kuroki Tarcento), 3. Andretta Bertone (Marmar Trino), 4. Emanuela Caposecco (Judo Fondi)
F 4-5/6-8
-57: 1. Sabrina Mazzola (Judo Club Capelletti), 2. Francesca Gardini (Yubikai Roma)
F 6-8
-63: 1. Maha Aida Guemati (Judo Club Conegliano), 2. Diana Arrigoni (Judo Club Domodossola)
M 2-3
+90: 1. Francesco Iannone (Kumiai Bolzano), 2. Ianis Lotca (Cus Siena), 3. Francesco Lamonica (Karalis Judo), 4. Mohamed Samir Kamel Ahmed Nasr Hany (Judo Bra)
-66: 1. Simone Martino (Atletico Judo Alexandria), 2. Alessandro Friso (Senshi Judo Team), 3. Luca Minuto (Dojo Akiyama Torino) e Alessio Meloni (Karalis Judo)
-73: 1. Omar Pezzotta (Kdk Judo Bergamo), 2. Mattia Galbiati (Isao Okano Club 97), 3. Gianni La Piccirella (Kumiai Bolzano) e Matteo Ingrosso (Judo Insieme)
-81: 1. Massimiliano Nobile (Budokan Istitute Bologna), 2. Massimo Ugolini (Asd Cs Corsico), 3. Francesco Teseo (Judo Fondi) e Ruslan Cantir (Ronin Latina)
-90: 1. Antonino Tripi (Dlf Udine), 2. Carlo Alberto Alessi (Pol. Genovese Shodokan), 3. Riccardo Abate (Dojo Sugiyama Torino) 3. Leonardo Rocca (Judo Imola)
+90: 1. Massimo Laurenzi (Syonen Dan Milano), 2. Lorenzo Bronzin (Dlf Udine), 3. Giuliano Casco (Kuroki Tarcento) e Stefano Temporal (Judokay Gemona)
M 4-5
-66: 1. Pasquale Iacomino (Olimpica Bellizzi), 2. Massimo Meacci (Ok Arezzo), 3. Angelo Varanelli (Judo Fondi) e Massimo De Luca (Ginnastica Triestina)
-73: 1. Roberto Mascherucci (Yama Arashi Savona), 2. Massimo Inzillo (Accademia Arti Marziali), 3. Luigi Totaro (Judo Club Ruffano) e Orazio Privitera (Asd Adriana)
-81: 1. Vito Costanza (Akiyama Settimo), 2. Luca Spadini (Judo Rosignano), 3. Gabriele Verona (Ren Shu Kan Lucca) e Andrea Aldini (Equipe Emilia Judo)
-90: 1. Andrea Dimattia (Budosan), 2. Leonardo Mannelli (Kdk S.Angelo), 3. Davide Mauri (Kuroki Tarcento) e Alessio Carnevale (Judo Fondi)
M 6-8
+90: 1. Antonello Aliano (Athletic Center), 2. Francisco Miguel Pierri (Nuovo Sakai), 3. Giuseppe Infantino (Dlf Udine), 4. Andrea Ricaldone (Judo Club Vado Ligure)
-66: 1. Andrea Giuseppe Leobono (Jitakyoei Samurai), 2. Cristiano Masella (Karalis Judo), 3. Giampietro Riva (Kimeru Academy) e Alessandro De Nardi (Spezia Judo Tattical Lab)
-73: 1. Stefano Masala (Judo Club Torres), 2. Francoi Ghiringhelli (Robur et Fides), 3. Marco Gigli (Judo Club Fornaci) e Amor Daas (Budokan Istitute Bologna)
-81: 1. Valerio Romeo (Cus Siena), 2. Giovanni Agostino Dellomo (Judo Club Giulianova Shakiro), 3. Claudio Camerotto (Kimeru Academy), 4. Claudio Crema (Center Parma)
-90: 1. Francesco Chiella (Athlon Grosseto), 2. Marco Bottinelli (Kimeru Academy), 3. Bruno Cabutto (Centro Judo Bra)