Luigi-Bright-Vincenzo-Sara: poker di medaglie azzurre agli Europei U21
È stata una scorpacciata di medaglie, ben quattro, quella che l’Italia ha fatto nella seconda giornata dei campionati europei juniores a Praga. L’astinenza nella giornata di apertura ha scatenato gli azzurri che sono saliti sul podio in quattro per due medaglie d’argento con Luigi Centracchio nei 73 kg e Bright Maddaloni Nosa negli 81 kg, due medaglie di bronzo con Vincenzo Pelligra nei 73 kg e Sara Lisciani nei 63 kg. E proprio per Vincenzo Pelligra e Sara Lisciani si tratta di una bella e significativa conferma, un anno fa a Lussemburgo, infatti, misero al collo entrambi la stessa medaglia, mentre l’argento di Luigi Centracchio, sostenuto a Praga anche dalla sorella Maria, super-tifosa d’eccezione, ha riscattato alla sua maniera il quinto posto dell’anno scorso.
“Sono molto contenta di questa medaglia dopo un anno difficile -ha detto Sara Lisciani- resta un po’ di rammarico per i quarti di finale che potevano andare diversamente, ma si riparte da qui. Ringrazio Luigi Guido, comandante del Centro Sportivo dei Carabinieri, ed i tecnici Carollo e Marconcini per il supporto costante che mi danno e, il Banzai Cortina Roma”.
“Oggi è stata una giornata molto difficile -ha commentato invece Vincenzo Pelligra- e riuscire ad arrivare alla medaglia è stata una soddisfazione, anche se il mio obbiettivo era un altro. Uscire dopo un anno da un infortunio e riconfermarsi non è stato facile. Ringrazio mio padre, la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno aiutato a raggiungere questa meta”.
“Oggi è andata abbastanza bene -ha detto Luigi Centracchio- la giornata si è conclusa con qualche acciacco qua e là, però sono felice per essere arrivato in fondo alla gara. Voglio ringraziare mia madre, mia sorella ed Enrico Parlarti per essermi stati vicini oggi, tutta la Nippon Club e il gruppo sportivo delle Fiamme Oro”.
“Sono abbastanza soddisfatto della gara che ho fatto. -è stato il commento di Bright Maddaloni Nosa- Non nascondo un po' di rammarico per la finale che è stata deludente a causa dei problemi fisici insorti. Voglio ringraziare le Fiamme Oro e tutti coloro che mi sono stati vicini”.
È stata una giornata molto intensa -ha commentato Vito Zocco, tecnico del team maschile- e molto emozionante. Finalmente siamo riusciti a “rompere il ghiaccio” nelle categorie maschili conquistando tre grandiose medaglie dopo un mondiale che ci aveva lasciato l'amaro in bocca. Braight, Gigi e Vincenzo hanno impressionato per la determinazione ed il carattere dimostrato sul tatami oggi, disputando ottimi incontri. Peccato per le due finali per l'oro, sarebbe stato bello sentir risuonare l'inno di Mameli. “Non sono state da meno Lisciani e Zucco, le due donne impegnate oggi. -ha replicato il collega della squadra femminile Salvatore Ferro- Lisciani è riuscita a confermare il bronzo europeo dello scorso anno, rendendosi protagonista di una grande prova che con tenacia l'ha portata sul podio. Zucco invece è stata fermata al primo incontro dalla forte turca Yeksan, dopo aver disputato un grande incontro”.
“Una menzione speciale per il nostro "Doc" Bonagura e per il fisioterapista Piepoli, che hanno supportato e “sistemato” i nostri atleti durante la giornata ed i complimenti alle società ed ai tecnici di questi atleti per il grande lavoro svolto, che ha portato questi ragazzi a questi importanti risultati” è stato invece il commento congiunto dello staff tecnico al completo.
Domani, terza ed ultima giornata di gare individuali, saranno cinque gli atleti azzurri sul tatami: Gabriele Sammartino, Emilio Tindaro Bongiorno (90), Daniele Accogli, Jean Carletti (100), Asya Tavano (+78).
Classifiche seconda giornata
63: 1. Laura Vazquez Fernandez (Esp), 2. Adelina Novitzki (Isr), 3. Ines Filipovic (Cro) e Sara Lisciani (Ita)
70: 1. Ai Tsunoda Roustant (Esp), 2. Elena Dengg (Aut), 3. Sarah Mehlau (Ger) e Maya Kogan (Isr)
73: 1. Vusal Galandarzade (Aze), 2. Luigi Centracchio (Ita), 3. Vincenzo Pelligra (Ita) e Dardan Cena (Kos)
81: 1. Eljan Hajiyev (Aze), 2. Bright Maddaloni Nosa (Ita), 3. Stefan Zubovi (Srb) e Adam Kopecky (Cze)
Sorelle Avanzato quinte! A Praga l’Italia inizia senza medaglie
Due quinti ed un settimo posto per l’Italia Juniores nella prima giornata dei campionati d’Europa U21 iniziati oggi nella UNYP Arena a Praga.
Giornata poco fortunata, ma certamente non negativa per i sette azzurri in gara oggi, Manuel Parlati (60), Valerio Accogli (66), Asia Avanzato, Giulia Giorgi (48), Alessia Tortorici (52), Carlotta Avanzato, Chiara Zuccaro (57).
“Oggi chiudiamo la prima giornata di gara con due quinti posti che a mio avviso ci vanno stretti -ha commentato infatti il tecnico azzurro Salvatore Ferro- le due sorelle Avanzato, infatti, dopo essere arrivate in semifinale non sono riuscite ad esprimere tutto il loro potenziale, per il resto della squadra tutti hanno fatto un’ottima prestazione, da evidenziare quella di Chiara Zuccaro, che si piazzata al settimo posto”.
Una vittoria nei 48 kg per Giulia Giorgi ed una nei 52 kg per Alessia Tortorici, mentre le sorelle Asia e Carlotta Avanzato hanno guadagnato le rispettive semifinali con due e tre vittorie ciascuna. Due vittorie anche per Chiara Zuccaro prima di essere fermata ai quarti.
“La gara non è andata come volevo -ha detto Asia Avanzato- mi sentivo bene fisicamente e ho dato il massimo ad ogni incontro. Purtroppo, però non sono riuscita ad ottenere il risultato che desideravo e mi sono dovuta fermare ad un passo dal podio. Ma anche queste esperienze aiutano a crescere quindi si ricomincia da qui, testa bassa e si continua a lavorare”.
“Oggi è stata una giornata molto impegnativa -ha detto invece Carlotta Avanzato- ho dato tutto come sempre ma la gara non è andata come speravo. Ho incontrato tutte avversarie abbastanza ostiche, mi dispiace molto per la semifinale perché l’incontro stava andando bene ma per una distrazione a terra ho perso. Oggi mi sentivo all’altezza di una finale ai campionati d’Europa, ma mi sono dovuta accontentare di andarmela a giocare per il bronzo. Purtroppo, però mi sono fermata ai piedi del podio. Sicuramente ci sono molti errori da correggere e ancora molta esperienza da fare. Come faccio ogni giorno continuo a lavorare a testa bassa in vista dei prossimi obiettivi”.
Domani, venerdì 16, quattro categorie in gara (F -63 kg, -70 kg; M -73 kg, -81 kg) e cinque gli azzurri sul tatami: Agnese Zucco, Sara Lisciani (63), Luigi Centracchio, Vincenzo Pelligra (73), Bright Maddaloni Nosa (81).
Classifiche prima giornata
48: 1. Merve Azak (Tur), 2. Sila Ersin (Tur), Pauline Cuq (Fra) e Lea Beres (Fra), 5. Asia Avanzato (Ita)
52: 1. Pihla Salonen (Fin), 2. Chloe Devictor (Fra), 3. Alya De Carvalho (Fra) 3 Marina Castello Diez (Esp)
57: 1. Julie Beurskens (Ned), 2. Marta Garcia Martin (Esp), 3. Verena Hiden (Aut) e Ozlem Yildiz (Tur), 5. Carlotta Avanzato (Ita), 7. Chiara Zuccaro (Ita)
60: 1. Ksawery Ignasiak (Pol), 2. Turan Bayramov (Aze), 3. Yam Wolczak (Isr) e Nazar Viskov (Ukr)
66: 1. Muhammed Demirel (Tur), 2. Aleko Kasradze (Geo), 3. Ioan Dzitac (Rou) e Ibrahim Demirel (Tur)
Tommasi e Gainelli sul podio mondiale del Kime no kata
L’Italia è salita sul podio del Kata mondiale con il terzo posto della coppia composta da Enrico Tommasi ed Alberto Gainelli nel Kime No Kata in occasione della seconda e conclusiva giornata dei campionati disputati a Cracovia, in Polonia. La manifestazione iridata ha registrato la partecipazione di 121 coppie rappresentanti 26 nazioni provenienti da 5 continenti.
“Chiudiamo con il terzo posto di Tommasi e Gainelli nel Kime no kata -hanno commentato soddisfatti i Maestri Giovanni Strazzeri e Cesare Amorosi, che hanno guidato la delegazione azzurra- dietro la coppia francese Marques-Bega e la coppia del Giappone composta da Sato-Shibazaki. Nel Kodokan Goshin Jutsu invece Ubaldo Volpi e Nicola Ripandelli si sono classificati al quarto posto. Va detto che il sorteggio non ci ha dato una mano in quanto entrambe le nostre coppie finaliste sono stati chiamati ad eseguire i kata per primi. Sul quarto posto di Volpi e Ripandelli nel Kodokan poi, avremmo qualcosa da ridire in quanto, pur eseguendo un ottimo kata, Ubaldo e Nicola sono rimasti di pochissimi punti dietro a spagnoli, francesi e giapponesi”.
Il commento di Enrico Tommasi ed Alberto Gainelli: “La nostra finale è partita con un sorteggio che mette sempre in difficoltà, ovvero eseguire il Kata come prima coppia delle sei finaliste. Abbiamo dato tutto e siamo riusciti a fissare l'asticella molto in alto. Siamo rimasti con il fiato sospeso fino alla fine mentre i giapponesi prima ed i francesi campioni d'Europa poi, ci hanno superato con un punteggio migliore, ma alla fine dell’ultima esecuzione siamo rimasti saldamente al terzo posto e conquistato così questa medaglia di bronzo”.
Anche in questa seconda giornata il Maestro Giovanni Strazzeri è stato selezionato per arbitrare le finali che, in questo caso, sono state quelle del Kodokan goshin jutsu e Kime no kata.
Risultati seconda giornata
Katame no kata (U23): 1) Dylan Meddour-Victoria Kraska (Fra), 387,5; 2) Kora Kojc-Kira Kojc (Slo), 383,5; 3) Bernhard Tandean-Bjorn Tandean (Aus), 372,0
Kime no kata (senior): 1) Yoshinori Sato-Fuminobu Shibazaki (Jpn), 544,5; 2) Gregory Marques-Stephane Bega (Fra), 531,0; 3) Enrico Tommasi-Alberto Gainelli (Ita), 523,5
Kodokan goshin jutsu (senior): 1) Koo Ikeda-Fumitaka Sakamaki (Jpn), 568,5; 2) Claude Jaume-Brice Benard (Fra), 544,5; 3) Antoni Obrador Mas-Pedro Marcos Rodriguez (Esp), 541,5
4) Ubaldo Volpi-Nicola Ripandelli (Ita), 537,0
Italia a secco nella prima giornata ai Mondiali di Kata a Cracovia
Si è disputata a Cracovia la prima giornata del Campionato del Mondo di Judo Kata e, per la squadra italiana, due coppie hanno conquistato un posto nella finale del Ju no Kata. Si tratta di Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier, e di Carlotta Franzina e Camilla Franzina che hanno poi terminano la finale rispettivamente al quinto e sesto posto. Laura Bugo e Barbara Bruni Cerchier hanno presentato un’ottima esecuzione e la medaglia di bronzo è rimasta a soli cinque punti di differenza. Una prova della quale possono ritenersi soddisfatte nonostante la comprensibile amarezza per la medaglia sfuggita per poco. Il giudizio degli arbitri si accetta in ogni caso e si farà ritorno a casa per lavorare per continuare a migliorarsi.
Delle altre coppie salite sul tatami oggi, molte hanno affrontato la prima o seconda esperienza ad un mondiale, la strada dunque è soltanto all’inizio e quella appena vissuta è un momento di maturazione in vista dei prossimi impegni. Soprattutto per quanto riguarda le giovani coppie dell’under 23, entrambe alla prima esperienza mondiale. È doveroso sottolineare la prestazione della coppia Tommaso Rondinini e Mauro Collini, i quali vantano nel palmares un argento e un bronzo mondiale, oltre a tre titoli europei open e di categoria d’età, ma che sono stati costretti ad eseguire il kata a ruoli invertiti a causa di un infortunio non ancora completamente recuperato di Rondinini. Nonostante ciò la coppia ha effettuato un’ottima esecuzione, lasciando immaginare che se avessero avuto la possibilità di presentarsi come sempre, la medaglia per l’Italia non sarebbe sfuggita. Un ultimo rammarico è quello per l’assenza di Andrea Fregnan e Piero Corcioni, in seguito all’infortunio alla spalla che Fregnan rimediò al Campionato d’Europa, la coppia azzurra indicata fra le favorite non ha potuto partecipare.
Domani sono in programma il Kodokan goshin Jutsu ed il Kime no kata con altre tre coppie italiane in gara. Per quanto riguarda il Maestro Gianni Strazzeri, presente a Cracovia nella veste di arbitro, oggi ha operato nelle eliminatorie di Ju no Kata e Nage no Kata e nella finale del Nage no Kata.
Ju-No Kata Finale: 1) Alina Zaharia-Alina Cheru (Rou), 409,0; 2) Alessandro Nuzzi Herrero-Andrea Nuzzi Herrero (Esp), 408,5; 3) Wolfgang Dax Romswinkel-Ursula Loosen (Ger), 405,5
5) Laura Bugo-Barbara Bruni Cercher (Ita), 403,0; 6) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ita), 395,0
Ju-No Kata Gruppo 1: 1) Alina Zaharia-Alina Cheru (Rou), 404,0; 2) Mathieu Coulon-Carole Heras (Fra), 398,0; 3) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ita), 388,0
Ju-No Kata Gruppo 2: 1) Wolfgang Dax Romswinkel-Ursula Loosen (Ger), 429,5; 2) Alessandro Nuzzi Herrero-Andrea Nuzzi Herrero (Esp), 399, 0; 3) Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier (Ita), 390,0
Nage no kata 5G (Finale-U23): 1) Victoria Kraska-Dylan Meddour (Fra), 401,5; 2) Zacharie Pauchon-Al Pauchon (Sui), 398,5; 3) Sonja Schacht-Bennett Brandes (Ger), 393,5
Nage no kata 5G (Gruppo 1-U23): 1) Victoria Kraska-Dylan Meddour (Fra), 380,5; 2) Sonja Schacht-Bennett Brandes (Ger), 379,0; 3) Matteo Fantozzi-Manuele Fantozzi (Can), 368,0
5) Giulia Poccobelli-Francesca Benatti (Ita), 320,5
Nage no kata 5G (Gruppo 2-U23): 1) Julien Vincent-Hector Vincent (Fra), 391,0; 2) Aleksandra Masternak-Patryk Urban (Pol), 390,5; 3) Zacharie Pauchon-Al Pauchon (Sui), 386,5
5) Sofia Gliemmo-Gabriele Ortini (Ita), 376,0
Katame No Kata (Finale): 1) Tycho Van Der Werff-David Lefevere (Ned), 405,5; 2) Miriam Sikora-Christian Steinert (Ger), 401,5; 3) Shane Rooney-Xiao Kang Hu (Can), 400,0
Katame No Kata Gruppo 1: 1) Shane Rooney-Xiao Kang Hu (Can), 401,0; 2) Eloy Carlos Rodriguez Matysek-Emmanuel Augeraud (Fra), 394,0; 3) Tycho Van Der Werff-David Lefevere (Ned), 392,5
8) Massimo Cester-Davide Mauri (Ita), 382,5
Katame No Kata Gruppo 2: 1) Nicolas Fourmaux-Jean Daniel Nguyen Van Loc (Fra), 406,5; 2) Miriam Sikora-Christian Steinert (Ger), 387,0; 3) Peter Goosens-Jelle Van Roosendaal (Ned), 386,5
5) Michael Chiara-Marco Corvetti (Ita), 385,0
Nage No Kata Gruppo 1: 1) Yosuke Akasaka-Daisuke Wakana (Jpn), 423,0; 2) Antonio Marin Gomez Nieves-Eduardo Ayala Torrado (Esp), 399,5; 3) Edwim Gomez-Gerardo Restrepo (Col), 398,5
9) Gino Gianmarco Stefanel-Alessandro Cugini (Ita), 372,5
Nage No Kata Gruppo 2: 1) Glatenferd Escobar-Miguel Bermudez (Col), 403,5; 2) Maik Van Der Hulst-Kevin Van Der Hulst (Ger), 396,5
6) Tommaso Rondinini-Mauro Collini (Ita), 388,0
Azzurri in partenza per Praga e da giovedì via con gli Europei Juniores
È partito oggi il primo gruppo di atleti che a partire da giovedì sarà impegnato nell’UNYP Arena a Praga per i Campionati Europei Juniores ai quali partecipano 351 atleti di 39 nazioni. La squadra, in seguito all’infortunio di Erica Simonetti, è composta da diciassette atleti ed è guidata dai tecnici Vito Zocco, Salvatore Ferro e Gianluca Accogli. Il programma delle gare prenderà il via giovedì 15 settembre con le categorie femminili -48 kg, -52 kg, -57 kg e maschili -60 kg, -66 kg, proseguirà venerdì (F -63 kg, -70 kg; M -73 kg, -81 kg) e sabato (F -78 kg, +78 kg; M -90 kg, -100 kg, +100 kg), mentre la domenica è riservata alla gara a squadre miste cui l’Italia non è iscritta.
Nell’edizione 2021 (della quale si riporta una foto), disputata a Lussemburgo, il medagliere azzurro registrò tre medaglie di bronzo andate al collo di Assunta Scutto (48), Sara Lisciani (63) e Vincenzo Pelligra (73) con tre quinti (Federica Silveri, Veronica Toniolo, Luigi Centracchio) e due settimi posti (Giulia Carnà, Asya Tavano).
Gli orari per le giornate di gara sono: h 10 per eliminatorie, recuperi, semifinali; h 16 per blocco delle finali.
La squadra azzurra. M: Manuel Parlati (60), Valerio Accogli (66), Luigi Centracchio, Vincenzo Pelligra (73), Bright Maddaloni Nosa (81), Gabriele Sammartino, Emilio Tindaro Bongiorno (90), Daniele Accogli, Jean Carletti (100); F: Asia Avanzato, Giulia Giorgi (48), Alessia Tortorici (52), Carlotta Avanzato, Chiara Zuccaro (57), Agnese Zucco, Sara Lisciani (63), Asya Tavano (+78).
Azzurre scatenate ai Master a Cracovia e lasciano il campo ai Mondiali di kata
L’ultima giornata dei mondiali veterani a Cracovia ha portato con sé il capolavoro della squadra Master femminile, salita per ben otto volte sul podio e lascia il campo alla nazionale di kata, che si appresta a sua volta a disputare il suo campionato del mondo.
Andiamo con ordine e lasciamo spazio all’ultimo report dell’Italia Master Team.
“Ultimo giorno con il botto rosa al mondiale veterani. Le donne protagoniste assolute dell’ultima giornata del mondiale veterani a Cracovia portano a casa un fantastico bottino di 8 medaglie con 9 atlete in gara. L’inno di Mameli risuona per ben due volte per le medaglie d’oro di Aurora Calamo nei 70 kg F7 e Cristina Magini nei +78 kg F4. Argento al collo di Lara Battistella nei 70 kg F2, Andretta Bertone nei 63 kg F4, Alessandra D’Amario nei 52 kg F2. E poi bronzi per Giulia Meinardi al suo esordio fra i master nei 63 kg F1, Ilenia Paoletti nei 63 kg F4 e Tania Volpi nei 57 kg F2.
Tanti gli incontri, gli attacchi, le attese, le emozioni, gli interminabili i minuti di golden score che hanno scandito la conquista di queste medaglie, cercate con tenacia e determinazione da tutte le nostre insuperabili donne veterane. Tanta la preoccupazione quando Sandra Trogu nei 52 kg F6 è caduta malamente ed un infortunio l’ha messa fuori gara. Tanti i momenti vissuti insieme, con il battito di un solo cuore, che è diventato la forza di tutte per stringere i denti anche quando la fatica sembrava insuperabile.
Le emozioni vissute da tutta la squadra in questa intensissima giornata di gara sono riassunte nei commenti delle nostre atlete, riportati di seguito.
Aurora Calamo: “Ero così presa dall’incontro che ci ho messo un po’ a realizzare che avevo vinto, e che avevo conquistato proprio la medaglia d’oro! Ci speravo, e l’emozione è stata fortissima, non è il primo mondiale che vinco, ma mi sono commossa quando ho sentito l’inno!”
Cristina Magini: “Dopo 10 anni che non partecipo ai mondiali posso solo dire di essere felice di aver preso la medaglia d'oro. L'inno che suona per te è sempre un’emozione unica”.
Lara Battistella: “Riconfermare una medaglia non è mai facile e scontato!! L'argento mi lascia sempre l'amaro in bocca soprattutto perché sentivo davvero l'oro alla mia portata!! Nel judo è così, si vince e si perde. Da domani si torna a lavorare per migliorarsi ancora e progredire!!”
Alessandra D’Amario: “Siamo un gruppo stupendo, il movimento master sta prendendo piede e il livello si è alzato tantissimo, sono felice di questo argento anche se ovviamente puntavo all'oro e un po' di rammarico c’è, sapevo che la francese era uno scoglio duro da battere ma l'ho tenuta bene fino in fondo, ci sarà occasione per riprendere il primo posto. La Tadini è stata il massimo come supporto".
Ilenia Paoletti: “Se penso all'infortunio avuto 10 giorni fa, non posso che essere felice per questa medaglia, che non era scontata! Ho solo il rammarico di aver buttato via la semifinale, sarebbe stato bello vedere una finale tutta italiana con Andretta".
Giulia Meinardi: "Non potevo chiedere squadra migliore per affrontare i miei primi Campionati del Mondo. Conquistare una medaglia mi ha dato la possibilità di ringraziare la squadra per il sostegno e la fiducia. Un grazie infinito a Manuela Tadini, impeccabile come coach, e un grazie speciale a Beppe Macri, per la forza che mi ha trasmesso".
Andretta Bertone: "È stata una bella soddisfazione, soprattutto i due ippon fulminanti e l'opportunità di giocarsi il titolo mondiale, è mancato veramente poco... C'è stato tanto lavoro dietro questo risultato, la cosa più bella l'entrata con musica e presentazione da parte dello speaker prima della finale, e tanti italiani che mi hanno sostenuto in ogni modo, come sempre".
Tania Volpi: "L’emozione di arrivare sul podio, di ricevere la medaglia che ripaga tutte le tue fatiche, ma soprattutto la squadra che cresce e si unisce sempre di più come una grande famiglia, sentire il tifo dei tuoi compagni che insieme a te soffrono e ti capiscono, questo è quello che ci dà sempre la carica, questo è il bello del nostro sport”.
In gara anche gli atleti maschili M2: Ianis Lotca al 5° posto nei 100 kg con due begli incontri vinti per ippon , Vincenzo Patanè, Alessandro Muru e Marco Marcheselli nei 66 kg, Riccardo Abate 90 kg.
Medaglia d’oro inoltre per Carla Prado +78 kg F5 sotto la bandiera del Brasile e bronzo per Jessica Zannoni 70 kg F2 che combatte per San Marino.
Al termine dei 4 giorni di gara il medagliere vede l’Italia al 6° posto con 4 ori (Bani e Cucini maschili, Magini e Calamo femminili), 5 argenti (Ricaldone e Invernizzi maschili , D’Amario, Bertone e Battistella femminili), 6 bronzi (Ghiringhelli , Lombardo e Lo Monaco maschili , Paoletti, Volpi e Meinardi femminili), 1 quarto posto (Masella), 7 quinti posti (Acerbi, Lucantoni, Rossi, Valli, Iannone, Lepore, Lotca), 4 settimi posti (Romeo, Mascherucci, Pressello, Masin), in una competizione con 837 atleti di 60 Paesi.
Il tecnico Manuela Tadini fa un bilancio della spedizione: “la gara e’ stata di livello tecnico elevatissimo, soprattutto in alcune categorie maschili in cui era veramente difficile imporsi. Anche le donne avevano avversarie di spessore, che abbiamo studiato come battere tecnicamente e tatticamente. La sensazione più bella in questo mondiale e’ la forza che arriva dalla squadra, dal sostegno del gruppo, che sta diventando sempre più forte ed unito. E vedere concretizzato questo spirito di squadra, sentire le attestazioni di stima e l’affetto che tutti mi hanno continuamente dimostrato in questi giorni, e’ per me la medaglia più bella che si potessi vincere”.
Il capo delegazione Giuseppe Macri: “Una edizione, che con i quasi 900 partecipanti, ha riportato il Mondiale a numeri pre - Covid, mettendo in difficoltà gli organizzatori, soprattutto con la presenza di pubblico, rispetto all'unica tribuna presente. E come da tradizione, la prima (M6/M9) e l'ultima (F1/F9), sono state le giornate più proficue per il nostro medagliere. Ho visto un ricambio generazionale a livello mondiale, che molte Nazioni hanno già avviato e che anche noi dovremmo fare, con più partecipazione di M1/M2. Comunque una bella Nazionale Master, che si diverte, come è giusto che sia, si supporta nei momenti negativi, ma che sa portare a casa tante medaglie, come il gruppo femminile, che ieri ha fatto risalire l'Italia dal 9°al 6° posto. Prossimo appuntamento, per i Master, la finale dei Campionati Italiani 8 - 9 ottobre a Torino”
Al termine dei 4 giorni di gara il medagliere vede l’Italia al 6’ posto con 4 ori (Bani e Cucini maschili, Magini e Calamo femminili) 5 argenti (Ricaldone e Invernizzi maschili , D’Amario, Bertone e Battistella femminili), 6 bronzi (Ghiringhelli , Lombardo e Lo Monaco maschili , Paoletti, Volpi e u femminili), 1 quarto posto (Masella), 7 quinti posti (Acerbi, Lucantoni, Rossi, Valli, Iannone, Lepore, Lotca), 4 settimi posti (Romeo, Mascherucci, Pressello, Masin), in una competizione con 837 atleti di 60 Paesi.
Martedì 13 settembre al via i Mondiali di Kata
Il primo giorno di gara sarà il 13 settembre nel quale gareggeranno il Nage no Kata, il Nage no Kata U23, il Katame no Kata e il Ju no Kata. Il secondo giorno di gara sarà il 14 settembre nel quale gareggeranno il Katame no Kata U23, il Kime no Kata e il Kodokan goshin jutsu.
Le coppie della Nazionale Italiana sono:
NAGE NO KATA
Tommaso Rondinini - Mauro Collini
Gino Gianmarco Stefanel - Alessandro Cugini
KATAME NO KATA
Massimo Cester - Davide Mauri
Michael Chiara - Marco Corvetti
JU NO KATA
Laura Bugo - Barbara Bruni Cerchier
Carlotta Franzina - Camilla Franzina
KIME NO KATA
Enrico Tommasi - Alberto Gainelli
Lisa Vertuani - Maria Cristina Zuccatti De Zordo
KODOKAN GOSHIN JUTSU
Nicola Placidi - Ilaria Placidi
Ubaldo Volpi - Nicola Ripandelli
NAGE NO KATA U23
Sofia Gliemmo - Gabriele Ortini
Giulia Poccobelli - Francesca Benatti
Il Capo Delegazione: Cesare Amorosi
Arbitro: Giovanni Strazzeri
In occasione degli esami sostenuti alla vigilia dei Campionati Mondiali di Kata di Judo, in programma a Cracovia (Polonia) domani e mercoledì 14 settembre, gli arbitri continentali Dino Cremonini e Flavio Poccobelli hanno superato brillantemente l’esame per il conseguimento della prestigiosa qualifica di “Arbitro Mondiale “.
Riccione applaude l’argento di Agro Sylvain ed i bronzi di Gamba e Stangherlin
Una medaglia d’argento nei +100 kg con Lorenzo Agro Sylvain e due di bronzo con Giorgia Stangherlin nei 78 kg e Giacomo Gamba negli 81 kg.
Questo l’ottimo score dell’Italia nella seconda giornata dell’European Open italiana che, per quest’edizione 2022, ha traslocato dal PalaPellicone a Ostia alla Riccione Playhall.
Sono state tutte gare eccellenti quelle dei tre azzurri, a partire dal Lorenzo Agro Sylvain che dopo la vittoria iniziale sul francese Paul Devos si è tolto lo sfizio di schiantare al golden score l’azero Ushangi Kokauri, attuale numero 9 del ranking mondiale. Un’altra vittoria, maturata al golden score con tre sanzioni al francese Tieman Diaby, ha portato Agro ad una finale che non ha disputato con l’ucraino Yakiv Khammo, per risparmiare una spalla in fase di recupero ed arrivare in forma al mondiale.
“Sono venuto a Riccione per ritrovare le sensazioni di gara -ha detto Lorenzo Agro Sylvain- e sinceramente non mi aspettavo andasse così bene, nonostante i problemi alla spalla pian piano ho acquisito sicurezza ed anche se mi sono beccato (sic) la testa di serie numero uno è andato tutto bene. Poi il dolore alla spalla si è fatto sentire ed abbiamo preferito evitare di rischiare, scegliendo di non disputare la finale. Per me che sono di Parma, aver vinto questa medaglia a casa ha un sapore diverso ed è sicuramente bello e dedico questa medaglia, oltre che al Centro Sportivo Carabinieri ed al Kyu Shin Do Kai Parma, che è la mia società di provenienza, al mio maestro Luigi Crescini, la presidente Lucia Rubini, il coach Luca Ravanetti, che mi hanno seguito durante tutta la competizione e mi hanno sempre sostenuto”.
“Sono contento per la gara di oggi -ha detto Giacomo Gamba- perché quest’Open era, secondo me, un gradino sopra rispetto le altre Open. Il livello era tendente all’alto e ho fatto incontri in cui ho sofferto, è stata una gara molto faticosa, ma ho preso questa medaglia e sono contento, sono tanti anni che mi alleno e piano piano inizio a prendere sempre più confidenza e andiamo avanti”.
A chi dedichi questa medaglia?
“Dediche? Ai miei compagni di allenamento, ai miei allenatori, al mio comandante Luigi Guido, ai coach Matteo Marconcini e Giovanni Carollo, i miei compagni di squadra di Brescia ai quali sono ancora molto legato, la mia ragazza, mia mamma e mia sorella che oggi erano qua avendo approfittato di questa gara in Italia e sono contento di aver preso la medaglia qua davanti a loro”.
“Oggi ho faticato un po’ -ha detto Giorgia Stangherlin- perché sono arrivata con il carico di lavoro che stiamo facendo per prepararci al mondiale, però mi sono divertita ed è quello l’importante. In realtà ho affrontato la gara senza il pensiero della medaglia, ma incontro dopo incontro mettendo in gioco sempre il massimo. Questa medaglia la dedico a me stessa in particolare, ma ringraziando il Centro Sportivo Carabinieri ed i tecnici Matteo Marconcini e Giovanni Carollo che ci sostengono e supportano”.
Il commento di Coach Matteo Marconcini: “Oggi è stata un’ottima giornata per noi -ha detto Matteo Marconicini- ma assieme a Giovanni Carollo siamo soddisfatti di entrambe le giornate di questa Open. Al Centro Sportivo abbiamo iniziato un lavoro assieme a Luigi Guido e Felice Romano ed i risultati iniziano ad arrivare e direi che oggi si è visto che siamo presenti e vogliosi di vincere più che mai”.
L’Italia, dunque, chiude l’European Open di casa con 4 medaglie e dodici atleti classificati fra i primi sette, Lorenzo Agro Sylvain, secondo nei +100 kg, Gabriele Sulli (73), Giacomo Gamba (81), Giorgia Stangherlin (78) al terzo posto, Simone Aversa (60), Luca Caggiano (66), Martina Castagnola (52), Miriam Boi (63) al quinto posto, Mario Petrosino (60), Edoardo Mella (73), Carola Paissoni e Flavia Favorini (63) al settimo posto.
Il medagliere stravinto dalla Francia (4-2-6) con Spagna e Azerbaijan sul podio, ha collocato l’Italia al dodicesimo posto e rende merito a tutti gli azzurri che hanno contribuito a costruirlo.
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Risultati della seconda giornata
81: 1. Frank De Wit (Ned), 2. Nicolas Chilard (Fra), 3. Giacomo Gamba (Ita) e Saeid Mollaei (Aze)
90: 1. Loris Tassier (Fra), 2. Luka Maisuradze (Geo), 3. Li Kochman (Isr) e Stanislav Gunchenko (Ukr)
100: 1. Zelym Kotsoiev (Aze), 2. Mammadali Mehdiyev (Aze), 3. Simeon Catharina (Ned) e Alexandre Iddir (Fra)
+100: 1. Yakiv Khammo (Ukr), 2. Lorenzo Agro Sylvain (Ita), 3. Ushangi Kokauri (Aze) e Jelle Snippe (Ned)
70: 1. Sara Rodriguez (Esp), 2. Mina Agneta Ricken (Ger), 3. Alina Lengweiler (Sui) e Kelly Petersen Pollard (GBr)
78: 1. Fanny Estelle Posvite (Fra), 2. Metka Lobnik (Slo), 3. Giorgia Stangherlin (Ita) e Teresa Zenker (Ger)
+78: 1. Beatriz Souza (Bra), 2. Lea Fontaine (Fra), 3. Sebile Akbulut (Tur) e Helena Vukovic (Cro)
Da Antonio Lo Monaco il settimo podio azzurro ai Mondiali veterani
Terza giornata dei campionati del mondo veterani in Polonia e settima medaglia per la squadra azzurra capitanata da Manuela Tadini e Giuseppe Macrì, ed a conquistarla è stato Antonio Lo Monaco, terzo classificato nei 60 kg M5.
Questo il report dello staff azzurro sulla terza giornata: “Antonio Lo Monaco mette al collo la medaglia di bronzo che incornicia la terza giornata di gara ai mondiali veterani. Antonio vince il primo incontro contrapposto all’ungherese Gondocs per wazari di ouchi gari e si arrende al francese Boubet nell’accesso alle semifinali. Nei recuperi vince contro lo svedese Elisson per somma di sanzioni, mentre la finale per il bronzo è uno spettacolo, con due wazari piazzati all’avversario Bahodurov del Tajikistan, prima di controtecnica tani otoshi, per poi assicurarsi il bronzo con un fulmineo morote. Al termine della gara Antonio commenta così la sua meritata medaglia: “Il livello è molto alto, la competizione è molto dura. Sono felice, ringrazio per il risultato Paolo Quaglia che mi ha seguito oggi ed il Maestro Massimo Lucidi che mi ha seguito in un percorso che abbiamo costruito insieme”. Quinto posto per Alessio Lepore nei 66 kg M4, che batte lo spagnolo al golden score e poi non riesce a bloccare gli avversari successivi, molto forti sulle prese. Dice Alessio: “Ora mi rode un po’... mi sono sentito legnoso, forse ha pesato anche il fatto che dal 2019 non facevo una gara, nemmeno in Italia. Peccato, perché pensavo di portarla a casa una medaglia oggi. Ringrazio Manuela e Beppe per il supporto”.
Settimi posti, infine, per Roberto Mascherucci nei 73 kg M5, Daniel Masin nei 100 kg M4, Stefano Pressello nei 90 kg M5, i quali hanno tutti vinto alcuni incontri molto ostici, ma si sono ritrovati poi bloccati sulle prese e impossibilitati ad esprimere il proprio valore tecnico. Partecipazione per Mihai Ciocan, Gianluca Del Bove Orlandi, Patrizio Pollino, Luca Spadini.
Gabriele Sulli sul podio (terzo) dell'European Open a Riccione
Brilla la medaglia di bronzo andata al collo di Gabriele Sulli, terzo nei 73 kg nell’European Open che ha terminato la sua prima giornata di gare a Riccione.
Protagonista di un percorso brillante il portacolori azzurro ha superato il primo turno per ippon al golden score sul turco Bayram Kandemir e poi si è imposto, ancora per ippon, sullo spagnolo Jose Antonio Oranda Olalla. L’ucraino Bogdan Iadov, campione d’Europa in carica nei 66 kg, ha poi fermato la corsa dell’azzurro ai quarti, ma la corsa di Sulli è ripresa spedita nei recuperi, dove si è imposto prima sul tedesco Peter Thomas per ippon e poi, nella finale per il terzo posto, sul francese Theo Riquin, penalizzato nel golden score con la terza sanzione.
“Non ero al top fisicamente -ha detto Gabriele Sulli- ma c’ero con la testa e volevo questa medaglia. Dopo tanti quinti posti in queste Open è arrivata finalmente questa medaglia, ma da domani si lavora e si punta alla prossima gara. Ho incontrato avversari forti, tutti dal turco Bayram Kandemir allo spagnolo Jose Antonio Oranda Olalla o l’ucraino Bogdan Iadov, con il quale ho perso, ma non ho mollato e mi sono andato a prendere la medaglia superando ancora il tedesco Peter Thomas e poi, nella finale per il terzo posto, il francese Theo Riquin.
Sono soddisfatto e ringrazio le Fiamme Gialle ed i coach, Salvatore Ferro, Antonio Ciano, Ylenia Scapin che mi hanno supportato oggi, mio padre e mia sorella che sono venuti da Frosinone fino a qui, la mia famiglia e tutti quanti, però questa medaglia va a me. Va a me perché ho passato tante situazioni brutte, come agli Assoluti con un infortunio che non mi ha permesso neanche di finire la finale, successivamente per ritrovare la condizione ci ho messo un po’ però… me la sono meritata!”.
E se la medaglia di Gabriele Sulli è stata l’unica per l’Italia in questa prima giornata, altri quattro azzurri in gara oggi hanno mancato il podio d’un soffio, si tratta dei quinti posti di Simone Aversa (60 kg), Luca Caggiano (66), Martina Castagnola (52) e Miriam Boi (63), mentre altri quattro sono quelli classificati al settimo posto, Mario Petrosino (60), Edoardo Mella (73), Flavia Favorini e Carola Paissoni (63).
Di rilievo, in questa prima giornata, le prove di Francia, Germania e Spagna, ma una nota particolare è quella riferita al primo posto nei 57 kg di Nekoda Smythe-Davis, per la quale è stato intonato per la prima volta nella storia del judo l’inno “God Save The King”, in vigore da poche ore soltanto.
Domani seconda giornata con le categorie maschili -81 kg, -90 kg, -100 kg, +100 kg e femminili -70 kg, -78 kg e +78 kg.
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Risultati della prima giornata
60: 1. Salih Yildiz (Tur), 2. Rovshan Aliyev (Aze), 3. Dilshot Khalmatov (Ukr) e Richard Vergnes (Fra), 5. Simone Aversa (Ita), 7. Mario Petrosino (Ita)
66: 1. Reda Seddouki (Fra), 2. Orkhan Safarov (Aze),
3. Erica Takabatake (Bra) e Orlando Cazorla (Fra), 5. Luca Caggiano (Ita)
73: 1. Luca Otmane (Fra), 2. Salvador Cases Roca (Esp), 3. Artem Khomula (Ukr) e Gabriele Sulli (Ita), 7. Edoardo Mella (Ita)
48: 1. Mireia Lapuerta Comas (Esp), 2. Marusa Stangar (Slo), 3. Blandine Pont (Fra) e Katharina Menz (Ger)
52: 1. Mascha Ballhaus (Ger), 2. Fabienne Kocher (Sui), 3. Julie Weill Dit Morey (Fra) e Gabriela Dimitrova (Bul), 5. Martina Castagnola (Ita)
57: 1. Nekoda Smythe-Davis (Gbr), 2. Tihea Topolovec (Cro), 3. Pauline Starke (Ger) e Ophelie Vellozzi (Fra)
63: 1. Inbal Shemesh (Isr), 2. Annabelle Winzig (Ger), 3. Vivian Herrmann (Ger) e Cristina Cabana Perez (Esp), 5. Miriam Boi (Ita), 7. Flavia Favorini (Ita) e Carola Paissoni (Ita)
Lombardo bronzo ai Mondiali! È Daniel, fratello di Manuel, ai Mondiali veterani a Cracovia
C’è la medaglia di bronzo di Daniel Lombardo nella seconda giornata dei campionati del mondo veterani a Cracovia, ma oltre il risultato ottenuto dal fratello di Manuel, il gruppo guidato da Manuela Tadini e Giuseppe Macrì continua a raccogliere applausi anche quando non riesce a salire sul podio, come nel caso di Francesco Iannone, protagonista di una bella prova conclusa con il quinto posto.
Questo il secondo report dello staff Master: “La seconda giornata di gara ai Mondiali Veterani vede impegnate sui tatami di Cracovia le categorie maschili M1 e M3, protagoniste di un judo di elevato livello con la presenza di compagini da tutto il mondo. In rappresentanza dell’Italia Daniel Lombardo nei 66 kg M1 conquista un’ottima medaglia di bronzo: contrapposto dapprima al forte francese Dubois, che Daniel sbaraglia prima dello scadere del tempo con un morote fulminante, in semifinale affronta l’uzbeco Inoyatov, poi vincitore della categoria, che lo infastidisce sulle prese e gli impedisce di piazzare i suoi attacchi. Nella finale per il terzo posto in breve tempo Daniel si impone sullo statunitense Blocker, aggiudicandosi la medaglia con un passaggio a terra concluso con una leva articolare.
“Sono molto contento per questo risultato arrivato al mio primo mondiale master -ha commentato Daniel- Purtroppo in semifinale non ho trovato il guizzo giusto e mi sono dovuto accontentare della finale per il bronzo, ma ho il tempo per rifarmi.”
Quinto posto un po' stretto per Francesco Iannone che parte bene nei 100 kg M3, vincendo contro il polacco Wozniak, per poi fermarsi al golden score per una sanzione di troppo con l’angolano Cambamba. Il lungo recupero lo vede protagonista di due begli incontri vinti con l’uzbeko Valiev ed il tajiko Ustopirov, mentre nella finale per il bronzo Francesco viene nuovamente fermato da una sanzione con il kazako Nuralin, che gli impedisce di salire sul podio.
Questo il commento di Iannone: “il quinto posto mi va troppo stretto e sono stato molto deluso dall’ arbitraggio che mi ha penalizzato. Però mi è piaciuto gareggiare in una nuova categoria di peso, riparto a lavorare da qui, la medaglia è solo rimandata”
Nella seconda giornata hanno gareggiato anche Vincenzo Abbinante negli 81 kg M1 e Leonardo Rocca nei 90 kg M3.