IJF con Giulia Quinatavalle al lavoro per il Judo a scuola
Entertrainer, è questo il nome dell'incontro, che dopo il precedente incontro sul web del 12 gennaio scorso, si è tenuto questa volta in presenza in Olanda con Giulia Quinatavalle che, assieme all’ungherese Regő Selmeczi e lo sloveno Miroslav Boštjan Bilič, ha lavorato sullo sviluppo del programma IJF Erasmus+.
“Sono state giornate fondamentali per conoscere dove è nato questo progetto e chi sono gli entertrainer di questa bellissima avventura. -ha detto Giulia Quinatavalle- Si tratta di un modo nuovo di pensare ed avvicinare il judo alle scuole,
con una scelta che ritengo possa essere vincente e sono davvero contenta di farne parte. Non vedo l’ora di iniziare e mi fa ovviamente molto piacere incominciare dalle scuole del mio paese, Rosignano Solvay, con questa nuova impronta del judo nelle scuole, basato sui valori che il judo ci insegna. Dobbiamo proporre nuove motivazioni ai bambini ed alle insegnanti, soprattutto in questo brutto periodo e sono convinta che questo sia il modo migliore!”.
Nel primo giorno dell’incontro Entertrainer il gruppo si è riunito nell’ufficio 2 Basics ad Haarlem, dove ha discusso di judo per la scuola nei Paesi Bassi, per la quale opera Ruben Houkes, responsabile IJF della Commissione Judo for Children. Il focus della discussione è stato posto sui principi e sulla pianificazione di SchoolJudo.eu, che applica la stessa metodologia, logistica e materiali di Entertrainer.
A loro si è poi aggiunto Udo Quellmalz accompagnato da Chris Dominik Lammers, giovane insegnante di judo e, raccolte e scambiate le informazioni necessarie, si apprestano ad avviare lo stesso lavoro a Lipsia, in Germania.
L’IJF assieme alle parti interessate sta realizzando una fase di sperimentazione del progetto attraverso tre programmi pilota che nel corso dell'incontro hanno usufruito degli strumenti didattici, della guida Entertrainer, del portfolio Entertrainer e del pacchetto didattico Entertrainer.
Fra poche settimane i tre programmi pilota saranno operativi in Italia, Ungheria e Slovenia, che si baseranno sull'esperienza acquisita in Olanda e sull'esperienza che questi tre paesi hanno già, dal momento che i programmi di Judo for Children si stanno sviluppando lì già da tempo. È garantito che il lavoro svolto nei Paesi Bassi e negli altri paesi contribuirà a sviluppare ulteriormente un programma che è già un successo.
European Open a Varsavia, Erica Simonetti ad un passo dal podio
La seconda giornata dell’European Open a Varsavia si è conclusa senza medaglie per l’Italia, che in questo caso si è dovuta accontentare del quinto posto di Erica Simonetti nei +78 kg e dei settimi di Carolina Mengucci nei 78 kg e Davide Pozzi nei 100 kg.
Questi i percorsi di gara degli azzurri, iniziando proprio da Erica Simonetti che è partita con la vittoria sulla britannica Sarah Adlington e, nei quarti di finale, ha ceduto il passo alla turca Sebile Akbulut. Un’altra vittoria per lei nel recupero con la spagnola Nisrin Bousbaa Dab e quindi la sconfitta nella finale per il bronzo con la giapponese Mahiro Hashiguchi. "Tanto amaro in bocca e tanto lavoro ancora da fare -ha detto Erica Simonetti- Iniziare l'anno con un quinto posto non è mai piacevole, per questo motivo c'è solo da impegnarsi di più per raggiungere gli obbiettivi prefissati".
Il settimo posto nei 78 kg di Carolina Mengucci è maturato invece con la vittoria iniziale ottenuta sulla polacca Paulina Muszynska e le due successive sconfitte con la spagnola Lucia Perez Gomez la francese Marie Fernandez, mentre il settimo posto nei 100 kg di Davide Pozzi ha registrato la vittoria sull’estone otto Imala e le sconfitte con il polacco Piotr Kuczera, poi vincitore della categoria ed il francese Joris Agbegnenou.
Le gare per gli altri azzurri in gara, purtroppo, si sono fermate prima, da Cecilia Betemps, che dopo la vittoria nei 70 kg sulla polacca Maria Baczek, è stata sconfitta dalla turca Minel Akdeniz, mentre Ermes Tosolini è stato eliminato subito nei 90 kg dal belga Jitse Van Den Herrewen.
Negli 81 kg Davide Nuzzo ha vinto sul polacco Kyrylo Weselowski ed è stato poi sconfitto dal canadese Etienne Briand, mentre Rosetta Melora nei 78 kg ha incassato la sconfitta dalla spagnola Lucia Perez Gomez, così come Tiziana Marini è stata fermata subito nei +78 kg dalla francese Stessie Bastareaud e Michele Valeri nei 90 kg dall’austriaco Johannes Pacher.
Risultati
81: 1. Alfonso Urquiza Solana (Esp), 2. Etienne Briand (Can), 3. Sebastian Marcinkiewicz (Pol) e Giorgi Sheradashvili (Geo)
90: 1. John Jayne (Usa), 2. Omer Aydin (Tur), 3. Nika Kharazishvili (Geo) e Louis Krieber Gagnon (Can)
100: 1. Piotr Kuczera (Pol), 2. Grigori Minaskin (Est), 3. Daniel Herbst (Ger) e Mert Sismanlar (Tur), 7. Davide Pozzi (Ita)
+100: 1. Sven Heinle (Ger), 2. Irakli Demetrashvili (Geo), 3. Imran Yusifov (Aze) e Yves Ndao (Bel)
70: 1. Moka Kuwagata (Jpn), 2. Silja Kok (Ned), 3. Fidan Ogel (Tur) e Jorien Visser (Ned)
78: 1. Anna Monta Olek (Ger), 2. Yael Van Heemst (Ned), 3. Lucia Perez Gomez (Esp) e Moira De Villiers (Nzl), 7. Carolina Mengucci (Ita)
+78: 1. Tina Radic (Cro), 2. Stessie Bastareaud (Fra), 3. Mahiro Hashiguchi (Jpn) e Kinga Wolszczak (Pol), 5. Erica Simonetti (Ita)
Carola Paissoni bronzo a Varsavia, quinta Zuccaro
Carola Paissoni ha conquistato la medaglia di bronzo dei 63 kg nell’European Open in Polonia. La prima giornata di gare nella SportHall COS Torwar a Varsavia ha visto dieci azzurri in gara con Carola Paissoni e Chiara Zuccaro bravi ad approdare al final-block concluso con il terzo posto della Paissoni ed il quinto della Zuccaro nei 57 kg.
Carola Paissoni (63) ha vinto con la polacca Agata Palka e con la belga Selina Delen, sconfitta nei quarti di finale dalla spagnola Sarai Padilla Guerrero, ha vinto il recupero sull’olandese Nadiah Ktachten e per il terzo posto ha avuto la meglio sulla spagnola Laura Vazquez Fernandez con un bel wazari di o uchi gari nel golden score.
Chiara Zuccaro (57) invece, ha vinto sull’inglese Tomi Imrie, poi con la mauriziana Christianne Legentil e con la lettone Anastasija Sokirjanska. Sconfitta in semifinale dalla tedesca Pauline Starke, ha affrontato per il terzo posto la croata Tihea Topolovec rimanendone sconfitta.
“Sono molto contenta di questo bronzo a Varsavia -è stato il commento di Carola Paissoni- perché arrivavo da un periodo un po’ pesante post-infortunio e sono riuscita a fare, più che altro, un piccolo passetto in un percorso che mira ad obiettivi un po’ più grandi in una categoria diversa per i quali continuo a lavorare. Ci tengo a ringraziare il Centro Sportivo dell’Esercito per il lavoro accurato e minuzioso con il quale mi ha riportato sul tatami ed il mio allenatore Pierangelo Toniolo, che mi ha seguito anche qui oggi”.
“Purtroppo oggi nonostante mi sentissi molto bene non ho conquistato la medaglia -ha commentato invece Chiara Zuccaro- il quinto posto lascia sempre tanto amaro in bocca... ma nonostante questo posso dire di essere fiera di me, e dei progressi che sto facendo. Sono certa che questa sia la strada giusta. Torno a casa con un bagaglio di esperienze in più e soprattutto più determinata e consapevole delle mie capacità. Come sempre ringrazio la mia famiglia, pronta a sostenermi in qualsiasi circostanza, la mia società il Banzai Cortina che mi allena per raggiungere i miei sogni ed obiettivi e soprattutto un grazie speciale va al mio coach Andrea Pastorelli per avermi seguita e motivata per tutta la gara”.
Per quanto riguarda gli altri italiani in gara in questa prima giornata Simone Aversa (60) ha vinto con il polacco Bartlomiej Kot ed è stato sconfitto dall’azero Rovshan Aliyev, Francesco Cargnelutti (66), è stato sconfitto dall’austriaco Kimran Borchashvili, Luca Rubeca (73), è stato sconfitto dal tedesco Tom Moritz, Edoardo Mella (73), ha vinto con l’azero Zamaddin Poladov e con il polacco Konrad Szatkowski, quindi è stato sconfitto dal polacco Adam Stodolski. Alessia Tedeschi (52), è stata sconfitta dalla turca Yaren Komurcu, Anita Cantini (57), ha vinto con l’austriaca Julia Sommer ed è stata sconfitta dalla spagnola Carla Ubasart Mascaro, Flavia Favorini (63), ha vinto con la polacca Agata Szafran ed è stata sconfitta dalla turca Ayten Yeksan, Chiara Cacchione (63), ha vinto con la lituana Ligita Navarauskaite ed è stata sconfitta dalla polacca Aleksandra Sokolowska.
Domenica, a partire dalle 9, è la volta di altri nove azzurri, si tratta di Cecilia Betemps (70), Carolina Mengucci, Melora Rosetta (78), Erica Simonetti, Tiziana Marini (+78), Davide Nuzzo (81), Michele Valeri, Ermes Tosolini (90), Davide Pozzi (100).
Risultati
60: 1. Ahmad Yusifov (Aze), 2. Joshua Katz (Aus), 3. Rovshan Aliyev (Aze) e Romain Valadier Picard (Fra)
66: 1. Ibrahim Aliyev (Aze), 2. Ismayil Ibrahimov (Aze), 3. Adrian Nieto Chinarro (Esp) e Bolat Bilal (Kaz)
73: 1. Wiktor Mrowczynski (Pol), 2. Giorgi Terashvili (Geo), 3. Mateusz Garbacz (Pol) e Damian Szwarnowiecki (Pol)
48: 1. Hikari Yoshioka (Jpn), 2. Sila Ersin (Tur), 3. Mireia Lapuerta Comas (Esp) e Paulina Szlachta (Pol)
52: 1. Leonie Gonzalez (Fra), 2. Hibiki Shiraishi (Jpn), 3. Julie Weill Dit Morey (Fra) e Chloe Devictor (Fra)
57: 1. Pauline Starke (Ger), 2. Carla Ubasart Mascaro (Esp), 3. Jaione Equisoain (Esp) e Tihea Topolovec (Cro), 5. Chiara Zuccaro (Ita)
63: 1. Kirari Yamaguchi (Jpn), 2. Sarai Padilla Guerrero (Esp), 3. Carola Paissoni (Ita) e Ayten Yeksan (Tur)
Sabato e domenica 19 azzurri a Varsavia per l’Open di Polonia
Appuntamento con l’European Open, un altro IJF World Ranking Event che, sabato 26 e domenica 27 febbraio, nella SportHall COS Torwar a Varsavia metterà a confronto 485 atleti di 34 paesi.
Si tratta di numeri che stanno progressivamente riprendendo quota ed anche se rimane notevole il disagio di chi, atleti, arbitri e/o staff, risulta positivo al test e si ritrova in quarantena invece che in gara, una Open con questi volumi di partecipazione ricorda da vicino i tempi pre-Covid.
“Il fatto di questi numeri che stanno aumentando dev’essere attribuito a più fattori -ha commentato Gianni Maman, Covid manager per questa trasferta e, a destra nella foto, assieme ai colleghi Luca Ravanetti ed Alessandro Comi in occasione della recente European Cadet Cup a Lignano- anzitutto dalla situazione che sta evolvendo in un certo modo e la fiducia che cresce rispetto l’efficacia dei protocolli, che peraltro vengono aggiornati in base all’andamento della situazione. Ritengo che i protocolli siano sufficientemente sicuri e la presenza dei Covid manager garantisce la regolarità della documentazione necessaria, facilitando così sia l’organizzatore che la squadra stessa”.
La partecipazione dell’Italia è numericamente importante, ben 19 gli atleti: Simone Aversa (60), Francesco Cargnelutti (66), Luca Rubeca, Edoardo Mella (73), Davide Nuzzo (81), Michele Valeri, Ermes Tosolini (90), Davide Pozzi (100), Alessia Tedeschi (52), Anita Cantini, Chiara Zuccaro (57), Flavia Favorini, Chiara Cacchione, Carola Paissoni (63), Cecilia Betemps (70), Carolina Mengucci, Melora Rosetta (78), Erica Simonetti, Tiziana Marini (+78).
Covid manager: Gianni Maman
Arbitro: Gianluigi Pugnetti
Tecnici: Fabio Barni, Andrea Pastorelli, Pierangelo Toniolo
Programma
Sabato 26 febbraio
Inizio gara ore 9
Final block a seguire
F -48 kg, -52 kg, -57 kg, -63 kg
M -60 kg, -66 kg, -73 kg
Domenica 27 febbraio
Inizio gara ore 9
Final block a seguire
F -70 kg, -78 kg, +78 kg
M -81 kg, -90 kg, -100 kg, +100 kg
Top news 37! Il Grand Prix di kata Shoji Sugiyama a Leinì
La Top News dalle regioni numero 37 arriva dal Piemonte, dove si è disputata oggi la prima tappa del circuito nazionale di kata. È partito dal palasport Maggiore di Leinì il circuito nazionale di kata ed oltre a registrare la partecipazione di oltre trenta coppie, ma alla manifestazione dedicata alla memoria del Maestro Shoji Sugiyama hanno preso parte sia i vertici della commissione nazionale kata, Monica Piredda e Cesare Amorosi, che Andrea Regis, consigliere federale che a Torino e dintorni “gioca in casa”.
“Grande entusiasmo ed emozione oggi in Piemonte per la prima gara del Grand Prix Kata del 2022 -ha commentato Monica Piredda- che, come da tradizione pre Covid, ha aperto ufficialmente la stagione del circuito gare riservato a questa specialità del Judo; gara, che a partire da questa edizione è intitolata al mitico Maestro Shoji Sugiyama. Importante la partecipazione di coppie storiche e plurimedagliate nel Grand Prix A1, ma anche di coppie nuove nel Grand Prix A2.
La Commissione inoltre, avendo elaborato un programma adatto ai giovani ed in linea con i programmi europei, spera che nelle prossime gare, visto anche il miglioramento della situazione pandemica, partecipi un numero più elevato di coppie formate da giovani (classe Esordienti B e Cadetti). Un plauso al Maestro Fabrizio Marchetti, Presidente del C.R. Piemonte che con determinazione ha voluto organizzare la gara nonostante le tante difficoltà”.
Questi i risultati del Grand Prix di kata “Shoji Sugiyama”
A1
Nage no kata:
1. Tommaso Rondinini-Mauro Collini (EMR); 2. Giulia Pocobelli-Francesca Benatti (VEN)
Katame no kata:
1. Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (VEN); 2. Massimo Cester-Davide Mauri (FVG); 3. Michael Chiara-Marco Corvetti (LOM)
Ju no kata:
1. Laura Bugo-Barbara Bruni Cerchier (EMR); 2. Carlotta Franzina-Camilla Franzina (VEN); 3. Fabrice Beney-Laurence Janneret Berruex (SUI)
Kime no kata:
1. Enrico Tommasi-Alberto Gainelli (VEN); 2. Sergio Rizzi-Valter Sella (PIE); 3. Lisa Vertuani-Maria Cristina Zuccatti De Zordo (EMR)
Kodokan Goshin Jutsu:
1. Ilaria Placidi-Nicola Placidi (SAR); 2. Giancarlo Silvagni-Gianmarco Gabrielli (EMR)
A2
Katame no kata:
1. Alessandro Sgobbi-Matteo Sgobbi (VEN); 2. Lauro Tortello-Nico Laurenti (VEN)
Ju no kata:
1. Davide Turco-Elisa Caramellino (PIE); 2. Barbara Borsetto-Roberta Barcella (LOM); 3. Siria Quartieri-Alessio Quartieri (EMR)
Kodokan Goshin Jutsu:
1. Cristina Lorusso-Stefano Maddè (LOM); 2. Andrea Dinicolantonio-Samuele Rubatto (PIE)
Coppa Sugiyama
Koshiki no kata:
1. Marco Bondi-Mauro Collini (EMR); 2. Sergio Rizzi-Valter Sella (PIE)
Itsutsu no kata:
1. Marco Bondi-Mauro Collini (EMR)
Fonte: fijlkam.it/piemonte
A Tel Aviv Bellandi bronzo e Stangherlin quinta, a Fuengirola Rocco e Revelli argento
Alice Bellandi ha conquistato la medaglia di bronzo nel Grand Slam a Tel Aviv. E dopo l’argento nel Grand Prix ad Almada di tre settimane fa, la ventitreenne bresciana ha centrato un altro risultato pregiato, iniziando il percorso nella categoria dei 78 kg al ritmo di una medaglia per gara.
Ma benissimo ha fatto anche Giorgia Stangherlin che, nella stessa categoria, ha meritato un quinto posto apprezzabilissimo se si considerano le vittorie ottenute sulla britannica Emma Reid, per ippon di sankaku gatame e sull’olandese Guusje Steenhuis (tre sanzioni), due atlete che viaggiano ai piani alti della classifica mondiale della categoria. "Ritorno a casa con l'amaro in bocca. -ha detto Giorgia- Consapevole di essere cresciuta molto e che il risultato di oggi non rispecchia quello che sono. Ho lavorato molto in questi mesi, ringrazio il Centro Sportivo, in particolare Matteo Marconcini che mi supporta e mi aiuta tutti i giorni e ringrazio Francesco Bruyere che oggi mi ha seguito in sedia".
Quasi perfetta la gara di Alice Bellandi che, dopo aver superato con wazari e ippon l’israeliana Inbar Lanir e per tre sanzioni l’ucraina Anastaiya Turchin, ha incassato l’immobilizzazione della tedesca Alina Boehm. Nella finale per il bronzo Alice si è trovata di fronte a Guusje Steenhuis, ma l’eventuale desiderio di rivincita dell’olandese già castigata da Giorgia Stangherlin, si è spento di fronte alla classe della Bellandi che ha messo a segno prima wazari con seoi a sinistra, poi ippon di tai otoshi a destra.
L’Italia guidata da Francesco Bruyere e Raffaele Parlati ha quindi chiuso questo Grand Slam con tre medaglie, l’argento di Francesca Milani ed i bronzi di Odette Giuffrida e Alice Bellandi, ma anche tre quinti posti (Giovanni Esposito, Nadia Simeoli, Giorgia Stangherlin), ovvero sei finali disputate con dieci atleti in gara.
Ma ottime notizie sono anche quelle dell’European cadet Cup a Fuengirola (229 atleti di 15 nazioni) con l’Italia rappresentata da sei atleti, tutti in gara in questa prima giornata, che hanno ottenuto due medaglie d’argento con Alessandra Rocco nei 48 kg e Ginevra Revelli (nella foto a lato) nei 52 kg. Nei 52 kg ha gareggiato anche Arianna Carlotta Perra classificandosi al settimo posto, mentre tre azzurrini hanno gareggiato nei 50 kg e Giovanni Garramone si è classificato al settimo posto, Riccardo Sanna nono, mentre Samuele Aversa, uscito al primo turno è risultato non classificato.
Esposito e Simeoli quinti nel Grand Slam a Tel Aviv
Quinto posto per Nadia Simeoli nei 63 kg e per Giovanni Esposito nei 73 kg. Anche la seconda giornata del Grand Slam a Tel Aviv, dunque, ha registrato prestazioni brillanti da parte degli atleti azzurri, che sono avanzati con autorità nei rispettivi tabelloni di gara accedendo entrambi al final-block.
A partire per prima è stata Nadia Simeoli che in apertura di gara ha superato l’israeliana Adelina Novitzki con tani otoshi ed immobilizzazione a seguire. Nadia è salita nuovamente sul tatami per affrontare Ketleyn Quadros, brasiliana che vanta un bronzo olimpico a Pechino nei 57 kg ed il settimo posto a Tokyo nei 63 kg, ma ciononostante l’azzurra ha trovato il modo per imporsi mettendo a segno juji gatame nel golden score.
È arrivato quindi il momento di Giovanni Esposito, chiamato sul tatami dei 73 kg per affrontare il mongolo Ankhzaya Lavjargal, terzo nel Grand Prix in Portogallo tre settimane fa. Il combattimento è durissimo e si va al golden score, ma la bilancia pende dalla parte dell’azzurro che prevale per tre sanzioni.
Tocca nuovamente a Nadia Simeoli, che supera anche la tedesca Nadja Bazinski, numero 54 nella world ranking list (tre shido al golden score).
A questo punto Giovanni Esposito affronta nei quarti il kazako Zhansay Smagulov e viene sconfitto nel golden score da un ko soto gake e, poco dopo, Nadia Simeoli si arrende in semifinale allo shime waza della britannica Gemma Howell.
Un’altra vittoria Giovanni Esposito la ottiene nel recupero con un o uchi gari (wazari) sull’olandese Lukas Vennekold, ma poi né Nadia con la forte ungherese Szofi Ozbas, né Giovanni con il roccioso israeliano Tohar Butbul, sono riusciti a spuntarla nelle due finali per il bronzo.
“Un’ottima gara quella di Nadia oggi -ha detto coach Francesco Bruyere- ha battuto avversarie di grande livello, compresa l’esperta brasiliana numero 6 al mondo. Purtroppo, ha pagato gli errori ingenui commessi e sui quali deve lavorare per migliorare ancora. È sicuramente un quinto posto che le va stretto per quello che ha abbiamo visto, ma va bene così, le servirà per crescere ancora e sono sicuro che la medaglia arriverà presto”.
“Giovanni ancora una volta ha dimostrato di essere tra i più forti della categoria -è il commento del coach Raffaele Parlati- un quinto posto che vale una medaglia
che sicuramente meritava e non è arrivata anche per una conduzione arbitrale un pò troppo casalinga. Comunque, anche questa gara così come a Parigi, ci ha fornito elementi importanti sui quali lavorare”.
Sabato, terza ed ultima giornata, le categorie in gara sono F 78 kg, +78 kg, M 90 kg, 100 kg, +100 kg e, per l’Italia saranno impegnate Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin nei 78 kg. A partire dalle 16 è possibile seguire la diretta del final block su Sky Sport Action (206).
Argento e bronzo nel Grand Slam a Tel Aviv, Milani e Giuffrida ok!
Prima giornata di Grand Slam a Tel Aviv ed il medagliere dell’Italia registra l’argento di Francesca Milani ed il bronzo di Odette Giuffrida. Entrambe a segno alla prima uscita post-olimpica.
“Le due ragazze rientravano dopo 7 mesi di lontananza dalle gare -ha commentato a caldo il coach Francesco Bruyere- e sicuramente non è facile ricominciare a questo livello, sono tante le componenti da ritrovare e da controllare, dal calo peso, ai tempi di gara, dall’arbitraggio con un nuovo regolamento all’ambiente competitivo con tutte le sue dinamiche. Ed è anche per questo che le medaglie oggi valgono oro e non posso che complimentarmi con loro”.
“Nello specifico Odette ha faticato sin dal primo incontro ad entrare in gara e trovare buone sensazioni, ma anche in queste condizioni ha dimostrato di essere una spanna sopra tutte. Ha pagato l’unico momento di distrazione con un errore che non le appartiene ed è stato il solo”.
“Molto brava e concreta Francesca, sempre sul pezzo ed efficace sia nella lotta in piedi che a terra, purtroppo l’incontro con la forte francese non è andato come lo avevamo preparato, ma abbiamo raccolto dati importanti sui quali lavorare per batterla. Brava anche Susy (Scutto, nella foto a lato il wazari piazzato alla mongola Bavuudorj che l'ha poi rimontata, ndr) che ha iniziato nel migliore dei modi, ma si è fatta sfuggire di mano un incontro alla sua portata”.
“Nel complesso tante le cose da sistemare -ha concluso Bruyere- e sulle quali inizieremo subito a lavorare, ma sono tante anche le cose positive. Direi Buona la prima”.
In gara nella prima giornata anche Miriam Boi che, nei 57 kg, ha superato l’israeliana Maya Leopold con un wazari di sumi gaeshi per fermarsi poi con Eteri Liparteliani, in seguito ad una squalifica inflittale per un kumi kata certamente involontario quanto violento, con il quale ha colpito al volto l’avversaria.
Biagio D’Angelo ed Angelo Pantano hanno ceduto il passo al primo turno dei 60 kg, anche se entrambi hanno espresso attenzione e determinazione rispetto due avversari di tutto rispetto quali il mongolo Tsogt-Ochir Byambajav ed il francese Cedric Revol.
Domani quattro categorie in programma, le femminili -63 kg e -70 kg con le maschili -73 kg e -81 kg, due gli azzurri attesi sul tatami, Giovanni Esposito che agli ottavi dei 73 kg attende il vincente fra Lavjargal (Mgl) e Tsoulasvili (Gre), Nadia Simeoli che parte invece dai sedicesimi ed affronta l’israeliana Adelina Novitzki.
Le gare potranno essere seguite domani in diretta dalle 16 su Sky Sport Arena (canale 204), mentre sabato con lo stesso orario la diretta sarà su Sky Sport Action (206).
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Dieci azzurri da domani sul tatami per il Grand Slam Tel Aviv
Da domani, giovedì 17, fino a sabato il World Judo Tour propone il Grand Slam a Tel Aviv, appuntamento da 303 atleti da 34 nazioni.
La squadra azzurra affidata a Raffaele Parlati e Francesco Bruyere è presente con dieci atleti, Angelo Pantano e Biagio D’Angelo nei 60 kg, Giovanni Esposito nei 73 kg, Assunta Scutto e Francesca Milani nei 48 kg, Odette Giuffrida nei 52 kg, Miriam Boi nei 57 kg, Nadia Simeoli nei 63 kg, Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin nei 78 kg. Con la delegazione il medico, Dott. Stefano Bonagura, il Covid manager, Alessandro Comi e la fisioterapista, Virginia Vecchi.
“Partecipano come Nazionale al Grand Slam di Tel Aviv Pantano, D'angelo e Giovanni Esposito. -ha detto Raffaele Parlati, addetto al settore maschile- e, come il Grand Prix ad Olivelas ed il Grand Slam a Parigi, anche Tel Aviv costituisce una tappa importante nell’avvicinamento al Campionato d'Europa. Sono convinto di avere una squadra dal grande potenziale, ma allo stesso tempo ritengo che il Judo italiano debba iniziare a correre”.
“Ricominciamo il tour mondiale da qui -ha commentato Francesco Bruyere, referente per il settore femminile- dopo una lunga pausa post olimpica questo è il primo Slam ufficiale per la squadra nazionale femminile. Visti i molti impegni internazionali ravvicinati e le diverse programmazioni, abbiamo deciso di ripartire da Tel Aviv con la Squadra olimpica, Giuffrida Milani e Bellandi con l’aggiunta di Stangherlin che ha ben figurato in conclusione di quadriennio scorso e della giovanissima Susy Scutto, che negli ultimi mesi si è imposta prepotentemente nella sua categoria. Questa è una squadra molto competitiva che nei prossimi mesi si completerà inserimenti nelle altre categorie. La capitana Odette è pronta al terzo giro e speriamo al terzo regalo, dopo la meritata pausa post olimpica si è rimessa a lavorare con impegno e dedizione come se nulla fosse accaduto, ha ritrovato condizione atletica e buoni propositi per un nuovo viaggio, ha sistemato alcuni dettagli tecnici e non vede l’ora di risalire sul tatami per dimostrare nuovamente il suo valore. Francesca ha messo nello zaino la grande esperienza olimpica e ora si ripresenta a 48 kg con molta consapevolezza, sarà un grande problema per tutte le sue avversarie. Alice ha cambiato categoria, trovando un rinnovato spirito e l’entusiasmo di lavorare duramente per raggiungere i suoi obiettivi, atleta tra le più talentose del panorama femminile ha subito fatto capire alle sue avversare cosa cerca con il secondo posto nel Grand Prix di Odivelas, ci farà divertire. Giorgia è migliorata molto nell’ultimo biennio, sia da un punto di vista tecnico che atletico, purtroppo non è riuscita a raggiungere la qualificazione olimpica in extremis, ma ora è sicuramente pronta per affermarsi nella sua categoria. Susy è la più giovane del gruppo, il nostro jolly, ha davvero infinite qualità, è un atleta talentuosa, lavoratrice e concreta, negli ultimi mesi ci fa fatto vedere grandi cose e sono sicuro che tante altre più grandi la aspettano. Il clima è ottimo, la squadra è pronta e si è allenata molto bene nell’ultimo raduno collegiale, direi che non ci resta che combattere”.
Le gare possono essere seguite in diretta streaming sulla piattaforma IJF
Erasmus+ SchoolJudo ci siamo!
Roma, 11 febbraio 2022 – Il progetto dell’Erasmus+ SchoolJudo.EU cofinanziato dall’Unione Europea, sta entrando nella fase operativa.
L’obiettivo dell’IJF, attraverso questo programma, mira a offrire la pratica del judo a migliaia di bambini in tutto il continente nei prossimi anni.
Dopo mesi di analisi, riunioni e programmi, le prime scuole coinvolte si stanno attrezzando per la fase operativa nella prossima primavera.
Tra dieci giorni, gli Entertrainers (tecnici di judo specifici del progetto che lavorano nelle scuole designate) provenienti da Italia, Ungheria e Slovenia si incontreranno nei Paesi Bassi con alcuni allenatori della SchoolJudo.NL, dove tutto questo ha avuto inizio. Sono in programma workshop a base di tatami, moduli di formazione per allenatori e tutta una serie di giochi propedeutici al judo.
Per l’Italia a condurre il programma ci sarà un’eccellenza, Giulia Quintavalle, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Un curriculum sportivo, che unito alla sua esperienza sarà fondamentale per la riuscita del progetto nelle scuole Italiane.
Così come la Slovenia sta definendo gli ultimi dettagli prima dell’imminente inizio, oggi poniamo l’attenzione sulla terza nazione pilota, l’Ungheria.
In particolare Zoltan Pentek ex judoka e coach ungherese, al quale abbiamo rivolto alcune domande:
Dove e quando hai iniziato a praticare judo?
"Ho iniziato a fare judo nel 1997 a Csolnok, un piccolo villaggio dell’Ungheria con circa 3500 abitanti".
Dove insegnerai come Entertrainer?
"Insegnerò lì; Sono appena tornato al mio villaggio natale. Avrò anche una scuola a Dorog, una città vicina a Csolnok. Ho due gruppi nel mio club ed uno in un altro villaggio, Tinnye, a 15 km dal mio".
Qual è la tua esperienza di coaching?
"Insegno judo dal 2009. Ho iniziato ad allenare come assistente nel club di mia madre, Leányvár SE.
Nel 2015 ho iniziato a insegnare nei miei gruppi. Nel 2018 ho fondato il mio club chiamato Bushido Judo Club. Ho già dei vincitori di medaglie ai Campionati Nazionali, dai più giovani fino ai cadetti. La mia sfida più grande è che faccio tutto il lavoro nel club completamente da solo. Non vedo l'ora di lavorare nei prossimi anni e di avere finalmente qualcuno che mi aiuti".
Perché vuoi essere coinvolto nel programma Erasmus SchoolJudo.EU?
"Ho una mentalità aperta su ogni innovazione. Quando Margaréta, responsabile del progetto per l'Ungheria, ha chiesto agli allenatori di farsi avanti per questo, ho pensato che questo lavoro potesse rientrare nelle mie competenze, perché sono un insegnante ed un allenatore di judo".
Qual è il tuo ricordo preferito come atleta di judo?
"Il ricordo più bello della mia carriera è legato al Gran Prix di Budapest 2015 e della vittoria del mio primo incontro. Sono stato tra i migliori 16 e farlo davanti al proprio pubblico è stato emozionante, inoltre avevo perso mia madre solo poche settimane prima ma nonostante questo, sono riuscito a preparami al meglio ed a trarre energia positiva per aiutarmi ad andare avanti".
Cosa significano per te i valori del judo?
Coraggio:
"Non ho mai avuto paura di nessun avversario. Più forte è l'avversario, migliore è il judo che posso mostrare".
Rispetto:
"Bisogna rispettare gli avversari più deboli tanto quanto quelli più forti. Il tuo partner è lo strumento per mostrare le tue capacità. E ovviamente anche il rispetto è una cosa importante nella vita lontano dai tatami".
Modestia:
"Più migliori, più modestia ti serve. Quando sei visto come un esperto di judo diventi un idolo per gli studenti ed è importante capire questa responsabilità".
Amicizia:
"È molto facile fare amicizia con i rivali. Il modo migliore per costruire amicizie è praticare sport come il judo".
Onore:
"Il judo ti insegna a vincere o perdere chiaramente. Influisce anche sui tuoi comportamenti lontano dai tappeti di judo, con vittorie e sconfitte, successi o fallimenti".
Onestà:
"Il judo è sempre stato onesto con me. Più impegno ho messo, migliori sono stati i risultati che ho raggiunto e viceversa".
Autocontrollo:
"Il judo non è un'arte marziale facile. Devi essere molto paziente e devi essere tenace per diventare un buon judoka."
Cortesia:
"La cortesia è il modo per mostrare quanto bene hai imparato tutti i valori. Questa è una cosa molto importante che rende il judo e le altre arti marziali diverse dagli altri sport".
Articolo originale di Jo Crowley - Media IJF