Tricolori U15, Akiyama Settimo sul podio maschile con Iacovazzi e Centro
Le gare maschili dei campionati italiani Esordienti B, in corso di svolgimento nel PalaPellicone a Ostia, hanno affermato la supremazia dell’Akiyama Settimo Torinese che nella classifica per società ha preceduto tutti totalizzando 30 punti. Cinque gli atleti del team di Settimo ad aver disputato una finale per un primo, un secondo e tre quinti posti. Ottimi sono stati anche i piazzamenti ottenuti dal Judo Team Iacovazzi che, con tre soli atleti in gara ha ottenuto un primo, un terzo ed un quinto posto per un totale di 20 punti, proprio come l’Asd Centro e l’Ippon Club Messina che si sono classificati però rispettivamente al terzo e quarto posto avendo maturato il punteggio con un numero di atleti superiore. Le gare proseguono domenica con le categorie femminili, inizio alle 9.30.
Classifiche
38: 1. Michele Porrelli (Judo Team Iacovazzi), 2. Nicolò Misoaga (Asd G.Giovinazzo), 3. Giuseppe Setale (Css Maddaloni) e Thomas Ghidoni (Judo Insieme)
42: 1. Thomas Sassi (Judo Shiai), 2. Francesco lapi ((Ippon Club), 3. Matteo Gualandi (Judo Grosseto) e Antonio Capezzuto (Judo Fuorigrotta)
46: 1. Cristian Biffi (Judo Begramo), 2. Lorenzo Bendoni ((Movi-Mente Le Sorgive), 3. Giacomo Pagano (Ippon Club) e Davide Niola (Accademia Kodokan Judo)
50: 1. Giovanni Garramone (Budo Semmon Gakko), 2. Antonino Scimone ((Judo Franco Costa), 3. Samuele Canova (Judo Movi-Mente Le Sorgive) e Francesco Lo Console (Judo Team Iacovazzi)
55: 1. Giuseppe Gesuele (Csd Pomilia), 2. Francesco Politano (Kumiai Druento), 3. Francesco Calderaro (Ippon Accademy) e Ettore Balestri ((judo Preneste Castello)
60: 1. Thomas Palillo (Ippon Judo Club Enna), 2. Federico Bora Machiorlatti (Asd Centro), 3. Edoardo Michele Russo (Asd Centro) e Marcello Bellini (Fortitudo 1903)
66: 1. Matteo Drogo (Asd Mifune Judo), 2. Alberto Cassese (Asd Nippon Club), 3. Gabriele Pavone (Sport Meeting Giarre) e Federico Mirabella (Asd Titania Club Judo)
73: 1. Claudio Lonigro (Asd Kanku Dai), 2. Davide Crevani (Asd Sharin Judo), 3. Leonardo Galizia (Asd Centro) e Alex Carta (Asd Judo Kodokan S.Angelo)
81: 1. Leonardo Copat (Skorpion Pordenone), 2. Lorenzo Marovelli (Akiyama Settimo), 3. David Tanue (Ronin Kai Judo) e Gabriele Esposito (Fiamme Oro Roma)
+81: 1. Luigi Barbero (Akiyama Settimo), 2. Francesco Cavallo (Skorpion Team Eboli), 3. Yosseg Boutrig (Europaradise) e Gabriele Di Paola (Ayumi Ashi Judo)
Società: 1. Akiyama Settimo Torinese, p. 30; 2. Judo Team Iacovazzi, 20; 3. Asd Centro Torino, 20; 4. Asd Ippon Club Messina, 20; 5. Judo Movi-Mente Le Sorgive, 16
Tricolori U15 nel PalaPellicone con 470 atleti in gara fra domani e domenica
È un segnale di grande attenzione rivolto all’intera attività agonistica nazionale quello promosso da Laura di Toma, nuovo Direttore Tecnico del judo che, domani e domenica, sarà presente ai campionati italiani per Esordienti B nel PalaPellicone acOstia.
La manifestazione tricolore riservata alla classe Under 15 registra l’iscrizione di 472 atleti appartenenti a 247 società sportive, una partecipazione che costituisce una consistenza particolarmente significativa, soprattutto in un periodo complicato come questo, in cui i problemi collegati alla pandemia non sembrano mollare ancora la presa.
E fra le numerose cose che il Direttore Tecnico Di Toma intende affrontare nell’ambito di questo quadriennio ridimensionato dagli eventi c’è subito un segnale di presenza ed attenzione che si rivolge, fra le altre cose, a tutte le classi d’età.
Sarà presente in gara anche Maria Grazia Perrucci, fatto questo che non desta particolare sorpresa, ma così come per Laura Di Toma sarà la prima volta da Direttore Tecnico, per Maria Grazia Perrucci sarà la prima da presidente della Commissione Nazionale Ufficiali di Gara.
Il programma delle gare di sabato 13 novembre inizia alle 9.30 per le categorie -38 kg, -46 kg, -55 kg, alle 13.30 per le categorie -42 kg, -50 kg, -66 kg, alle 17.30 per le categorie -60 kg, -73 kg, -81 kg, +81 kg.
Domenica 14 novembre invece, l’inizio alle 9.30 è per le categorie femminili -40 kg, -44 kg, -48 kg, -70 kg ed alle 13.30 per le categorie -52 kg, -57 kg, -63 kg, +70 kg
Pubblicata la squadra del judo italiano, a Laura Di Toma la direzione tecnica
Il nome di Laura Di Toma ha ottenuto l’approvazione di tutti ed alla fine di una lunga attesa è a lei che è stata affidata la Direzione Tecnica Nazionale del Judo italiano.
Profilo straordinario da atleta con una finale mondiale nella storica prima edizione femminile newyorkese del 1980 e dieci medaglie nei campionati d’Europa con quattro titoli (1974, 1976, 1980, 1983), Laura Di Toma ha costruito tutta la sua vita nel mondo del judo facendosi apprezzare per competenza, disponibilità, duttilità, ma in particolare per quell’onestà intellettuale e quell’umanità forgiate dall’esperienza del terremoto in Friuli quando, all’apice della carriera agonistica, fu capace di soccorrere la sua Osoppo rasa al suolo dalle scosse, riscostruire anche casa nella quale viveva con i genitori, pur continuando ad allenarsi con modalità determinate dal tempo e dalla situazione emergenziale, sviluppando una perseveranza che è diventata la cifra del suo carattere.
Laura Di Toma dopo la lunghissima e prestigiosa carriera da atleta è stata tecnico di club, tecnico delle nazionali giovanili e della prima squadra anche con l’incarico di Team Manager nel corso della Direzione Tecnica affidata a Kyoshi Murakami nel 2015 e terminata con le Olimpiadi a Tokyo.
Proprio dopo Tokyo, in occasione dell’assemblea federale, Laura Di Toma ha aperto un altro capitolo della sua grande storia di Judoka quando è stata eletta nel consiglio del settore judo in quota rappresentante dei tecnici.
Un compito di rappresentanza che, a questo punto, abbraccia anche la direzione tecnica.
L’impresa è certamente complessa ed articolata e, da una Donna come Laura Di Toma, primo Direttore Tecnico donna del Judo italiano, richiederà il massimo impegno.
Ma per Laura Di Toma, che per il judo il massimo impegno lo ha messo sempre, non sarà certo un problema metterlo anche quest’altra entusiasmante impresa.
Qualche curiosità...
Diversamente da quanto si possa immaginare sono diverse le donne incaricate alla direzione tecnica nazionale del judo o alla direzione della squadra maschile.
Per esempio la francese Brigitte Deydier, che guarda il caso è stata titolatissima avversaria proprio di Laura Di Toma, assunse la direzione tecnica del judo francese nel quadriennio 2005-2009, mentre Martine Dupond che il presidente della federazione francese di judo, Stephane Nomis, ha scelto per la gestione post Tokyo 2020, preferendola ad altri due candidati uomini (Max Bresolin e Vincent Rognon), è stata garbatamente respinta da un’altra donna, Roxana Maracineanu, ministro dello sport, cui spetta per procedura la convalida o meno della proposta del presidente.
Motivazione? Le modalità di gestione ritenute “molto dure”.
Ma c’è anche Maria Pekli, australiana cinque volte olimpionica e di bronzo a Sydney 2000, quando proprio in quella finale olimpica ebbe la meglio sulla nostra Cinzia Cavazzuti, che ha ricevuto l’incarico della direzione tecnica della Judo Federation of Australia (JFA) nel 2017.
Oppure Marie-Helene Chisholm, norvegese quinta ad Atene ed ai Mondiali 2005, che dal 2013 ricopre l’incarico di High Performance Manager per la federazione judo canadese.
E concludendo è doverosa la citazione per Yuko Fuji, dal 2018 incaricata alla guida della squadra maschile di judo del Brasile, paese tradizionalmente ‘macho’, dov’è andata a sostituire Luiz Shinohara, il quale commentò così: “Non importa se sei donna o uomo, ma l’unica cosa che conta è la competenza”.
È Italia da urlo agli Europei U23: oro Esposito e Pirelli, argento Pedrotti, bronzo Gamba
È due volte oro l’Italia under 23 a Budapest che, nella seconda giornata, non solo ha piazzato due atlete nella finale dei 70 kg, Martina Esposito ed Irene Pedrotti, ma anche un superlativo Gennaro Pirelli che ha letteralmente strappato al golden score l’oro dei 90 kg ed un brillante Giacomo Gamba, che ha messo al collo la medaglia di bronzo negli 81 kUn’altra medaglia ancora poteva arrivare dai +78 kg, ma la brava Erica Simonetti non è riuscita a superare l’ultimo ostacolo e si è dovuta accontentare del quinto posto.
È stata proprio un’Italia da urlo, che ha confermato le aspettative e ha rispettato una tradizione che in questa manifestazione in particolare la vede grande fra le grandi.
Sei medaglie, due d’oro: Martina Esposito e Gennaro Pirelli, due d’argento: Biagio D’Angelo e Irene Pedrotti, due di bronzo: Martina Castagnola e Giacomo Gamba.
Ed il quinto posto di Erica Simonetti con i settimi di Alessandro Aramu e Silvia Pellitteri, portano a nove gli atleti classificati, che su diciassette azzurri in gara, significa più della metà.
Antonio Ciano: “Oggi ha prevalso lo spirito di squadra: galvanizzati dal risultato di ieri e oggi nei loro occhi si vedeva la voglia di vincere, combattendo con grande professionalità alla ricerca della medaglia…. il 4 posto nel medagliere finale ne è la conferma: grande Italia!”.
Raffaele Parlati: “Non saprei come descrivere questi due giorni e questa squadra: è stato tutto straordinariamente intenso…torniamo a casa con sei medaglie, un bottino enorme, che potevamo arricchire anche di più! Vorrei ringraziare ognuno di questi ragazzi per le emozioni che mi hanno fatto provare: ognuno di loro mi ha regalato qualcosa che mi ha fatto crescere come uomo e come allenatore! Grazie ragazzi e forza Italia sempre!”
Salvatore Ferro: “Che squadrone! Oggi abbiamo visto una squadra compatta e con un potenziale enorme prendersi delle vere soddisfazioni sul tatami: Martina e Genny hanno conquistato un oro formidabile, Irene, che non era al massimo della forma ha fatto una vera impresa, Giacomo è tornato alla grande combattendo con dei veri mostri. È un gruppo che farà strada e che nel futuro farà parlare di sé: da parte mia un grazie a tutti questi atleti per questi giorni di intenso lavoro e di grandi emozioni”.
Martina Esposito: “Oggi è stata una giornata molto lunga ma, nonostante ciò, mi sono finalmente divertita: dopo tante delusioni è arrivata un po’ di luce, questo è un bel risultato ma io punto ad altro. Oggi ho dimostrato a me stessa che se ci credo veramente e mi diverto sul tatami, posso fare qualsiasi cosa. Ringrazio Enrico che mi ha seguito in gara e mi ha trasmesso la tranquillità della quale avevo bisogno, tutti i tecnici che durante il ritiro sono stati impeccabili. Ringrazio la mia famiglia e il mio fidanzato che ci sono sempre: non solo nelle vittorie… ringrazio tutto il gruppo sportivo Carabinieri che mi permette di essere una professionista a tutti gli effetti, Matteo Marconcini con il quale abbiamo iniziato un percorso insieme e il maestro Maddaloni e tutta la Star Judo Club”
Irene Pedrotti: “Sono contenta di come ho affrontato gli incontri sia mentalmente che fisicamente, venendo da un periodo difficile sono soddisfatta del risultato. Questo lo prendo come un punto di partenza per il futuro. Ringrazio tutti i tecnici della nazionale che mi hanno seguita oggi in gara e tutti i compagni che mi hanno fatto sentire il calore di una squadra unita, ringraziamenti speciali a tutto il Dojo Equipe Bologna ed alla mia famiglia che anche se lontani mi sostengono ogni giorno. Oggi questa medaglia va a loro ed a Paolo, il mio maestro, che in questi tre anni mi ha cresciuto sia come atleta che come persona”.
Gennaro Pirelli: “Sono molto contento di questo risultato: preparo questa gara da un anno e sapevo di poter arrivare fino in fondo. Questo è per me solo un punto di partenza. Ringrazio con tanto cuore il gruppo sportivo delle fiamme Oro, la Nippon Club dove mi alleno tutti i giorni e il maestro Raffaele Parlati. Ringrazio tutto lo staff della nazionale, i tecnici, in particolare Enrico Parlati che mi ha seguito dalla sedia, tutti i miei compagni della nazionale che mi hanno sostenuto e a tutte le persone che mi hanno seguito da casa”.
Giacomo Gamba: “Ho ripreso ad allenarmi da poco più di un mese, dopo due mesi in cui sono stato malato, senza potermi allenare per via di un’infezione. Durante questo periodo, ad ogni allenamento la mia condizione fisica non era al massimo, ho lottato di testa, ogni giorno, cercando di non mollare mai. Questa medaglia ha un sapore ancora più dolce perché voluta profondamente. La dedico solo alla mia famiglia, a chi crede in me e a chi mi è vicino per davvero. Voglio ringraziare la mia palestra di origine la “Forza e Costanza” di Brescia con tutti i ragazzi che mi seguono e supportano sempre, il centro sportivo Carabinieri, i miei colleghi ed amici con i quali mi alleno e vivo ed in particolare il mio coach Matteo Marconcini e il comandante Luigi Guido, che credono in me”.
Questi tutti gli incontri degli azzurri
Martina Esposito (70) ha vinto R1 su Gabrielle Barbaud (Fra), R2 su Joana Crisostomo (Por), QF su Eliza Wrolblewska (Pol), SF su Serafima Moscalu (Rou) ed in finale su Irene Pedrotti
Irene Pedrotti (70) ha vinto R2 su Minel Akdeniz (Tur), QF su Silja Kok (Ned), SF su Mariam Tchanturia (Geo), in finale perso da Martina Esposito
Erica Simonetti (+78) ha vinto R1 su Oxana Diacenco (Mda), QF perso da Hilal Pzturk (Tur), vinto Rec1 su Laura Fuseau (Fra), F3 perso da Kubranur Esir (Tur)
Tiziano Falcone (81) ha vinto R1 su Lachlan Moorhead (Gbr), perso R2 da Zelim Tckaev (Aze)
Giacomo Gamba (81) ha vinto R1 su Augustas Slyteris (Ltu), R2 su Manuel Rodrigues (Por), QF perso da Vladimir Akhalkatsi (Geo), vinto Rec1 su Mykhailo Svidrak (Ukr) e F3 vinto su Catalin Marian (Mda)
Gennaro Pirelli (90) ha vinto R1 su Omer Aydin (Tur), R2 su Alexis Mathieu (Fra), QF su Josip Bulic (Cro), SF su Eniel Caroly (Fra), F1 vinto su Mansur Lorsanov (Rus)
Risultati
81: 1. Tato Grigalashvili (Geo), 2. Vladimir Akhalkatsi (Geo), 3. Benedek Toth (Hun) e Giacomo Gamba (Ita)
70: 1. Martina Esposito (Ita), 2. Irene Pedrotti (Ita), 3. Silja Kok (Ned) e Eliza Wroblewska (Pol)
90: 1. Gennaro Pirelli (Ita), 2. Mansur Lorsanov (Rus), 3. Johann Lenz (Ger) e Darko Brasnjovic (Srb)
78: 1. Patricia Sampaio (Por), 2. Petrunjela Pavic (Cro), 3. Nadezhda Tatarchenko (Rus) e Lea Schmid (Ger)
100: 1. Ilia Sulamanidze (Geo), 2. Zsombor Veg (Hun), 3. Mert Sismanlar (Tur) e Giorgi Chikovani (Geo)
+78: 1. Elisabeth Pflugbeil (Ger), 2. Sophio Somkhishvili (Geo), 3. Kubranur Esir (Tur) e Hilal Ozturk (Tur)
+100: 1. Valeriy Endovitskiy (Rus), 2. Richard Sipocz (Hun), 3. Gela Zaalishvili (Geo) e Jonas Schreiber (Ger)
Medagliere: 1. Russia (3-1-3), 2. Georgia (2-3-3), 3. Germania (2-3-3), 4. Italia (2-2-2)
Italia subito sul podio agli Europei U23 con D’Angelo argento e Castagnola bronzo
Sono iniziati con le belle medaglie d’argento per Biagio D’Angelo e di bronzo per Martina Castagnola questi campionati d’Europa under 23 nella Ludovika Arena a Budapest. È un risultato che premia due gare eccellenti con Biagio D’Angelo fermato nei 60 kg soltanto da un Malik Karmov in giornata di grazia, che aveva sconfitto anche Alessandro Aramu ai quarti ed una Martina Castagnola che nei 52 kg si è dovuta piegare soltanto con la forte tedesca Mascha Ballhaus, ma per un terzo shido assegnato dopo più di 4 minuti di golden score.
Bene hanno fatto anche Alessandro Aramu, settimo nei 60 kg e Silvia Pellitteri, settima nei 57 kg.
D’ANGELO: Sono molto contento di questa medaglia, è stata una gara impegnativa; con la consapevolezza di aver fatto una buona preparazione sono rimasto concentrato ed ho affrontato la gara, incontro per incontro, cosciente delle mie possibilità riuscendo a raggiungere un grande traguardo! È soltanto un punto di partenza! Voglio ringraziare prima di tutto Enrico Parlati, per avermi seguito durante tutto il percorso e tutti gli allenatori presenti oggi al mio fianco….la mia famiglia, che mi sostiene da sempre, il mio gruppo sportivo, le FIAMME ORO e il maestro Raffaele Parlati con tutta la Nippon Club Napoli. Infine voglio ringraziare chi non ha creduto in me nei momenti più bui, dandomi la carica per dimostrare chi sono.
CASTAGNOLA: Oggi è stata una gara intensa ed ero certa di portermi portare a casa la medaglia. Dopo la semifinale ho avuto un momento no perché quello che volevo oggi era la medaglia d’oro ma grazie all’aiuto delle persone che mi stavano vicine che mi hanno fatto ragionare mi sono ripresa e sono riuscita a portarmi a casa questo bronzo
Sono felicissima e soddisfatta di me perché so di essere sulla strada giusta anche se bisogna lavorare sugli errori commessi. Ringrazio tutto lo staff azzurro che mi ha supportato qua oggi, il gruppo sportivo dell esercito che mi sostiene sempre, il mio allenatore Pierangelo Toniolo e anche chi mi ha sostenuto oggi da casa: la mia famiglia e il mio ragazzo, le mie certezze che mi stanno sempre vicine a prescindere dal risultato.
COMI: Possiamo essere contenti di queste due medaglie: Biagio è finalmente tornato sul podio con una gara quasi perfetta in cui ci ha regalato alcune delle migliori azioni del torneo…peccato per la finale in cui non è riuscito a completare l’opera conquistando il primo gradino del podio che oggi era alla portata: che sia per lui un’iniezione di fiducia per guardare con entusiasmo al suo futuro! Anche Martina ha disputato una gara di ottimo livello: sappiamo che la medaglia più pregiata era alla sua portata e che non è del tutto soddisfatta del risultato finale ma, razionalmente, anche questo risultato va considerato come parte di un percorso che nelle ultime tre gare le ha solo dato conferme. Il bilancio di oggi parla anche di qualche occasione sprecata: sappiamo che le potenzialità erano notevoli ma gara è gara e ciascuno deve far tesoro di quanto non è andato al meglio per preparare i prossimi appuntamenti in cui esprimere ciò che vale.
FERRO: Oggi i nostri ragazzi hanno dimostrato ancora una volta il loro valore: perfetta fino alla finale la gara di Biagio e di valore anche il settimo posto di Alessandro Aramu che ha dimostrato ancora una volta di aver un grande valore; ottima anche Martina che resta sul podio dopo l'Oro di Malaga. La squadra nel complesso ha dimostrato carattere e anche chi non ha lottato per una medaglia ha mostrato di avere un grande potenziale.
PARLATI: Sono molto contento di questi ragazzi, di tutti loro: hanno combattuto tutti come dei leoni mettendo a frutto il lavoro che ogni giorni fanno investendo su se stessi! Ad ognuno di loro mi sento di dire un grazie per tutto quello che stanno facendo per il judo italiano! Detto questo complimenti a chi ha portato a casa una medaglia, a tutti gli altri: continuate cosi! Ora pensiamo a domani!
Domani sei azzurri in gara: Martina Esposito, Irene Pedrotti (70), Erica Simonetti (+78), Tiziano Falcone, Giacomo Gamba (81), Gennaro Pirelli (90)
Di seguito tutti gli incontri degli azzurri
Alessandro Aramu (60) ha vinto R1 su Mykyta Holoborodko (Ukr), R2 su Ian Saiz Juan (Esp), perso QF da Malik Karmov (Rus) e nel recupero da Vache Adamyan (Aut), settimo posto
Biagio D’Angelo (60) è arrivato in finale superando Maximilian Standke (Ger), Yuri Israelyan (Arm), Mihrac Akkus (Tur), Yehonatan Veksler (Isr), in finale è stato sconfitto da Malik Karmov (Rus)
Leonardo Valeriani (66) sconfitto R1 da Dzmitry Muzhaila (Bler)
Alessandro Magnani ha vinto R2 su Samuel Gassner (Aut), perso R3 da Bayram Kandemir (Tur)
Luca Rubeca (73) sconfitto R1 da Enzo Gibelli (Fra)
Asia Avanzato (48) sconfitta R1 da Raquel Brito (Por)
Martina Castagnola (52) è arrivata in semifinale superando Sabina Aliyeva (Aze), Marina Castello Diez (Esp), sconfitta da Mascha Ballhaus (Ger), ha vinto la finale bronzo su Fiona Vanbiesbroeck (Bel)
Kenya Perna (52) sconfitta R1 da Ana Viktorija Puljiz (Cro)
Silvia Pellitteri (57) ha vinto R2 su Teresa Trinidade (Por), sconfitta da Hasret Bozkurt (Tur) e nel recupero da Andrea Karman (Hun), settimo posto
Nicolle D’Isanto (63) sconfitta R1 da Lia Ludvik (Slo)
Nadia Simeoli (63) sconfitta R2 da Dali Liluashvili (Rus)
Risultati
48: 1. Andrea Stojadinov (Srb), 2. Ramila Aliyeva (Aze), 3. Amy Platten (Gbr) e Mireia Lapuerta Comas (Esp)
60: 1. Malik Karmov (Rus), 2. Biagio D’Angelo (Ita), 3. Mihrac Akkus (Tur) e Vache Adamyan (Aut), 7. Alessandro Aramu (Ita)
52: 1. Ana Viktorija Puljiz (Cro), 2. Mascha Ballhaus (Ger), 3. Nadezda Petrovic (Srb) e Martina Castagnola (Ita)
66: 1. Lucian Bors Dumitrescu (Rou), 2. Radu Izvoreanu (Mda), 3. Giorgi Tutashvili (Geo) e Ismail Misirov (Rus)
57: 1. Seija Ballhaus (Ger), 2. Nora Bannenberg (Ger), 3. Flaka Loxha (Kos) e Ophelie Vellozzi (Fra), 7. Silvia Pellitteri (Ita)
73: 1. Armen Agaian (Rus), 2. Aleko Mamiashvili (Geo), 3. Adil Osmanov (Mda) e Khamzat Akhmarov (Blr)
63: 1. Angelika Szymanska (Pol), 2. Annabelle Winzig (Ger), 3. Szofi Ozbas (Hun) e Anastasiia Antipina (Ukr)
Azzurri in partenza per Budapest, venerdì via agli Europei U23
Parte oggi per l’Ungheria la squadra azzurra per i Campionati Europei U23 che si terranno questa settimana nella Ludovika Arena a Budapest. La gara individuale si svolgerà il 5 e 6 novembre per concludersi poi il 7 con il coinvolgente evento a squadre miste.
“Questo under 23 è il colpo di coda dell’arduo quadriennio che ci lasciamo alle spalle -ha commentato Alessandro Comi, Covid manager della spedizione azzurra- ma come sempre è una gara ed un’occasione importante che getta luce sul futuro. Sul tatami di Budapest si incontreranno infatti giovani affermati e giovanissimi emergenti: c’è chi pochi mesi fa si contendeva una medaglia a Tokyo e chi si gioca le prime chances reali di confrontarsi ad alto livello. L’Italia schiera una squadra giovane, ma che sa il fatto suo. Nessun esordiente tra le file azzurre, ma diciassette atleti in crescita e con reali possibilità di fare bene. Lo scorso anno nella stessa rassegna abbiamo visto emergere Mattia Miceli, che conquistò il tetto d’Europa con una gara strepitosa e lo ricordo ancora con emozione, poiché fu una medaglia guadagnata con grande classe nel corso di una trasferta rocambolesca a causa del COVID”.
“Nella squadra c’è un buon clima -ha aggiunto coach Antonio Ciano- e tutti, ragazze e ragazzi, sono pronti e determinati per esprimersi al meglio nelle gare individuali, al termine delle quali faremo rientro in Italia”.
Il programma
Giovedì 4: Sorteggio (inizio h 16)
Venerdì 5: F -48, -52, -57, -63; M -60, -66, -73 (inizio h 10, final block h 17)
Sabato 6: F -70, -78, +78; M -81, -90, -100, +100 (inizio h 11, final block h 16)
Domenica 7: Mixed Teams (inizio h 10, final block h 16)
La squadra
Asia Avanzato (48), Martina Castagnola, Kenya Perna (52), Silvia Pellitteri (57), Nicolle D’Isanto, Nadia Simeoli (63), Martina Esposito, Irene Pedrotti (70), Erica Simonetti (+78)
Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo (60), Leonardo Valeriani (66), Alessandro Magnani, Luca Rubeca (73), Tiziano Falcone, Giacomo Gamba (81), Gennaro Pirelli (90)
Lo staff
Antonio Ciano, Salvatore Ferro, Enrico Parlati (tecnici)
Alessandro Comi (Covid manager)
Dr. Stefano Bonagura (Medico)
Virginia Vecchi (Fisioterapista)
La solidarietà del World Judo Day 2021
Il presidente dell'International Judo Federation (IJF) Marius Vizer per la Giornata mondiale del judo di questo 2021 ha scelto il tema della solidarietà e lo ha motivato definendolo “elemento chiave della nostra esistenza”.
La Giornata mondiale del judo viene celebrata il 28 ottobre in concomitanza con il compleanno del fondatore Jigoro Kano, ed ogni anno viene accompagnata da un tema specifico che i membri della comunità del judo di tutto il mondo recepiscono per organizzare i propri eventi e celebrare così questa giornata speciale.
Vizer ha detto che la solidarietà è particolarmente importante proprio adesso, perché il judo si è ripreso dall'interruzione causata dalla pandemia di COVID-19.
“Mentre il judo è uno sport che promuove nobili valori morali come l'amicizia, il rispetto e l'aiuto reciproco, quest'anno, più che mai, la solidarietà è stata l’elemento chiave della nostra esistenza”, ha ribadito Vizer.
“Abbiamo dimostrato che con l'unità e la solidarietà possiamo superare qualsiasi ostacolo.
“Siamo riusciti a organizzare gare sicure e corrette, tra cui un campionato mondiale di successo e una competizione olimpica di judo, e abbiamo tenuto unita la famiglia internazionale del judo”.
“Lavorare in squadra, creare condizioni eque in un ambiente affidabile, ha unito la comunità del judo e sono sicuro che questo ci ha resi tutti più forti”. “Sia individualmente che come squadra, i judoka di tutto il mondo hanno dimostrato che la solidarietà non è solo un concetto astratto”. Vizer ha voluto citare i successi ottenuti dai progetti dell'IJF che, ha detto, non sarebbero stati possibili senza la solidarietà, come la squadra olimpica dei rifugiati e il primo festival di judo online. Ha aggiunto anche il debutto dell’evento a squadre miste alle Olimpiadi di Tokyo 2020, vinto dalla Francia, che ha visto “la solidarietà e lo spirito di squadra prevalere in maniera straordinaria”. "Sono convinto che questo giorno indimenticabile ha plasmato i cuori e le menti di molti giovani judoka, che ora sono consapevoli senza alcun dubbio che nulla è impossibile e che insieme si possono ottenere prestazioni eccezionali”. “Oggi vorrei augurare a tutti i judoka del mondo una felice Giornata Mondiale del Judo, tanta salute e successo in tutti i loro sforzi”. “Voglio congratularmi con tutti gli atleti, gli allenatori, le Federazioni Nazionali e le Unioni Continentali membri dell’IJF, così come il Comitato Esecutivo IJF, le Commissioni IJF e lo staff per il loro lavoro ed i risultati”. “Dobbiamo rimanere uniti nella solidarietà e, insieme, raggiungeremo obiettivi ancora di più importanti in futuro”.
I messaggi della Giornata mondiale del judo sono stati pubblicati sui social media da atleti di spicco, tra cui il peso massimo francese Teddy Riner, tre volte medaglia d'oro olimpica e 10 volte campione del mondo.
Ai Mondiali di Kata di Lisbona, che si sono conclusi domenica (24 ottobre), atleti e funzionari si sono riuniti per una discussione finale su diversi temi e per celebrare la Giornata Mondiale del Judo.
In Belgio, il tema della solidarietà è stato rispettato dopo che tappetini e attrezzature sono stati donati ai club colpiti dalle inondazioni che hanno colpito il paese a luglio. Un seminario online è stato tenuto dai paesi del sud-est asiatico dal titolo “Anniversario della nascita di Kano Jigoro Shihan”.
Numerose le iniziative che sono state promosse anche in Italia con il tema “solidarietà” letto ed interpretato in diverse modalità…
-> Lazio
-> Veneto
Azzurri in raduno a Lignano per gli Europei U23
La squadra azzurra per i campionati europei under 23 è stata convocata e si radunerà domani, sabato 30 ottobre, nel “Bella Italia EFA Village” a Lignano Sabbiadoro per qualche giorno di allenamento e, in particolare, per creare la cosiddetta ‘bolla’ che consente poi di accedere alla manifestazione continentale in programma a Budapest dal 5 al 7 novembre.
Di seguito i 17 atleti e lo staff per gli Europei U23 a Budapest.
Tecnici: Antonio Ciano, Salvatore Ferro, Enrico Parlati
Covid manager: Alessandro Comi
Medico: Dr. Stefano Bonagura
Fisioterapista: Virginia Vecchi
Atlete.
48: Asia Avanzato, 52: Martina Castagnola, Kenya Perna, 57: Silvia Pellitteri, 63: Nicolle D’Isanto, Nadia Simeoli, 70: Martina Esposito, Irene Pedrotti, +78: Erica Simonetti
Atleti.
60: Alessandro Aramu, Biagio D’Angelo, 66: Leonardo Valeriani, 73: Alessandro Magnani, Luca Rubeca, 81: Tiziano Falcone, Giacomo Gamba, 90: Gennaro Pirelli
world judo day: 161° anniversario della nascita di Kanō Jigorō. Google lo celebra con un doodle
Roma, 28 ottobre 2021
Il doodle di oggi, illustrato dall'artista di Los Angeles, Cynthia Yuan Cheng, celebra il giapponese “padre del judo" il Professor Jigorō Kanō, nel suo 161° compleanno. Come sappiamo, il nome Judo significa "la via gentile" e lo sport è costruito su principi come giustizia, cortesia, sicurezza e modestia. Kanō vedeva l'arte marziale come un modo per unire le persone, anche mentre gettava gli avversari al tappeto.
Nato nel 1860 a Mikage (ora parte di Kobe), Kanō si trasferì a Tokyo con suo padre all'età di 11 anni. Sebbene fosse conosciuto come un bambino prodigio a scuola, nella sua vita ha affrontato diverse difficoltà. Per aumentare la forza, decise di studiare l'arte marziale del Jujutsu. Durante il suo periodo da studente all'Università di Tokyo, trovò finalmente qualcuno che gli avrebbe insegnato: il maestro di Jujutsu ed ex samurai Fukuda Hachinosuke.
Il judo è nato durante uno sparring match di Jujutsu quando Kanō ha incorporato una mossa di lotta occidentale per portare al tappeto il suo avversario molto più grande. Rimuovendo le tecniche più pericolose utilizzate nel Jujutsu, ha creato il "Judo", uno sport sicuro e cooperativo basato sulla filosofia personale di Kanō di Seiryoku-Zenyo (massimo uso efficiente dell'energia) e Jita-Kyoei (prosperità reciproca di sé e degli altri). Nel 1882, Kanō aprì il suo Dojo (una palestra di arti marziali), il Kodokan Judo Institute di Tokyo, dove avrebbe continuato a sviluppare il Judo per anni. Ha anche accolto le donne nello sport nel 1893.
Kanō divenne il primo membro asiatico del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nel 1909 e nel 1960 il CIO approvò il Judo come sport olimpico ufficiale.
Buon compleanno, Jigoro Kano!
È possibile scaricare le illustrazioni qui
Tommasi e Gainelli ad un passo dal podio mondiale nel Kime no kata
Seconda giornata a Lisbona per i campionati mondiali di kata che hanno riservato i tatami a Katame-no-kata (U23), Kime-no-kata (senior) e Kodokan Goshin-jutsu (senior).
Franco Capelletti, 10° dan e Presidente della Commissione Kata IJF ha voluto sottolineare l'alto livello della competizione: “Questo a Lisbona è un evento molto bello, il livello tecnico di tutti i partecipanti è ottimo e si contano più di 100 coppie in gara, che rappresenta un grande risultato per il kata. Stiamo lavorando duramente per rendere le competizioni di kata sempre più emozionanti per il pubblico e contiamo di portare ancora più partecipanti in futuro".
Purtroppo per la squadra azzurra non sono arrivate le medaglie anche se Enrico Tommasi ed Alberto Gainelli ci sono andati vicini con il quarto posto nel Kime no kata, che ha registrato anche il piazzamento di Andrea Giani Contini e Yuri Ferretti, settimi. Sono rimasti al piazzamento nel girone preliminare del Goshin jutsu invece Ilaria Placidi e Nicola Placidi (5° posto) e Sergio Loi con Giuseppe Guzzo (8° posto).
Questo infine il commento del responsabile della spedizione azzurra, Cesare Amorosi: “Seconda giornata del Campionato del Mondo Kata Lisbona (POR) 2021, dedicata al Kime no kata, al Kodokan goshin jutsu e al Katame no kata junior (under 23). l'Italia ha conquistato un ottimo quarto posto di misura nel Kime no kata con la coppia Enrico Tommasi e Alberto Gainelli, al loro esordio mondiale e un settimo posto con Yuri Ferretti e Andrea Giani Contini, al loro secondo campionato mondiale dopo il sesto posto conquistato in Corea del Sud nel 2019. Nel Kodokan goshin jutsu invece Ilaria Placidi e Nicola Placidi si sono fermati al quinto posto di pool. Sergio Loi e Giuseppe Guzzo invece, all’ottavo posto di pool dopo uno sfortunato errore valso come tecnica dimenticata. La loro prestazione è stata comunque positiva perché entrambe le coppie erano al loro primo Campionato Mondiale e avranno sicuramente modo di fare tesoro dell'esperienza fatta”.