Il Trofeo Alpe Adria e il Grand Prix di kata inaugurano l’anno agonistico del judo
Roma, 23 gennaio 2025 - Si apre l’anno agonistico del judo con le prime gare in calendario: il Trofeo Alpe Adria a Lignano Sabbiadoro e il Grand Prix di kata, che assegna anche la Coppa Shoji Sugiyama,a Leinì (TO).
Il Trofeo Alpe Adria, che festeggia quest’anno la trentesima edizione, è stato presentato martedì in conferenza stampa a Udine alla presenza della Società sportiva Yama Arashi Udine, organizzatrice della competizione, dell’assessore allo Sport di Lignano Giovanni Iermano, dell’Assessora allo Sport di Udine Chiara Dazzan e del Presidente del Comitato regionale FVG del settore Judo Andrea Piccinini. La gara apre il circuito dei Grand Prix riservato agli under18 e under21 e si svolgerà nel PalaBellaItalia di Lignano Sabbiadoro sabato 25 con gli U18 (inizio alle 8) e domenica 26 con gli U121(con inizio alle 9).
Il Grand Prix di kata avrà luogo domenica 26 ed è riservato agli atleti A1, A2 e under18. L’organizzazione è del Comitato regionale Piemonte. L’inizio è previsto per le 9.30, mentre la Coppa Shoji Sugiyama si disputerà a partire dalle 13.
Collari d’Oro al Merito Sportivo e Palme d’oro al Merito Tecnico: premiati Bellandi, Giuffrida, Di Toma, Bruyere e Ciano
Roma, 16 dicembre 2024 – Questa mattina, nella sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, si è svolta la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al Merito Sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano. A riceverla sono stati gli atleti che in questo straordinario 2024 hanno vinto le medaglie d’oro dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e dei Campionati del Mondo. Insieme a loro, gli allenatori hanno ricevuto la Palma d’Oro al Merito Tecnico.
La cerimonia, presenziata dal presidente del CONI Giovanni Malagò, dal presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli e dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, si è aperta con la lettera della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Tra i tanti premiati, Alice Bellandi e Odette Giuffrida, insieme alla DTN Laura di Toma e ai tecnici Antonio Ciano e Francesco Bruyere hanno portato il judo e la FIJLKAM sul palco dell’Auditorium.
Alice Bellandi è infatti stata premiata per la sua fantastica medaglia d’oro olimpica parigina, mentre Odette Giuffrida per il titolo iridato conquistato ad Abu Dhabi. A loro, dunque, tutto il merito per aver ricevuto il Collare d’Oro! Alla DT Laura Di Toma, a Francesco Bruyere capo allenatore della nazionale femminile e ad Antonio Ciano, collaboratore tecnico della squadra seniores, sono andate le Palme d’Oro, proprio per gli stessi risultati raggiunti insieme ai loro atleti.
Le parole di Odette Giuffrida: “È un anno che ricorderò per sempre per questa grande vittoria al Mondiale, dopo tanti anni ci sono riuscita! Sicuramente immaginavo delle Olimpiadi diverse, dopo Rio e Tokyo, dove sono arrivati un argento e un bronzo, puntavo all’oro. È arrivato il quinto posto, ma quando si dà tutto alla fine si sente comunque quella pace dentro per ritornare a casa e al lavoro. Sono molto felice di essere qui oggi. Da anni vedo questa cerimonia da casa e ora sono davvero orgogliosa!”
E quelle di Alice Bellandi: “Questa medaglia è un po’ come una storia d’amore. Quando ti mettono una medaglia al collo è un po’ come se finisse: quello per cui ti sei alzata tutte le mattine e per cui ti addormentavi la sera, guardandoti, pensandolo e sognandolo, a un certo momento finisce. Ho avuto bisogno di prendere un pochino di tempo per trovare nuovi obiettivi e nuovi stimoli. Lo sport a livello professionistico è totalizzante e ho preso un pochino di tempo per me, per prendermi cura di Alice come persona e non solo come atleta, per essere di nuovo qui con nuovi grandi obiettivi e sogni!”
Ed ecco, infine, le parole di Laura Di Toma, la prima Direttrice Tecnica donna della storia del judo italiano: "Riconoscimento importante per Alice Bellandi e Odette Giuffrida e per i tecnici Bruyere e Ciano. Per quanto mi riguarda credo che il riconoscimento sia di tutto il mondo del judo, a partire dalle società piccole o grandi che compongono la base della Federazione, senza dimenticare le famiglie, i tecnici e dirigenti, e di tutta la commissione DTN e della Federazione. Non sono frasi di circostanza, per me è davvero così. In questo momento mi stanno scrivendo le mie compagne di Nazionale ed in questa medaglia ci sono anche loro… e non solo, ci sono tutti quelli con cui ho lavorato scambiando idee, passioni e judo. Senza di loro non sarei andata da nessuna parte. Grazie FIJLKAM!"
Ad accompagnare le nostre campionesse e i loro tecnici, c’erano oggi il Presidente Domenico Falcone, il Segretario Generale Massimiliano Benucci e il Presidente del Settore Judo Giuseppe Matera.
Seminario IJF ad Istanbul: non ci resta che provare!
Istanbul ha ospitato il Seminario tecnico IJF cui hanno preso parte 326 persone provenienti da 79 nazioni. Venerdì sono state ufficialmente annunciate le nuove regole arbitrali, mentre sabato e domenica si sono svolti i lavori del seminario cui hanno preso parte, fra gli altri, Alessandro Comi e Roberta Chyurlia.
“Non ci resta che provare” è stato il commento iniziale di Alessandro Comi “la conclusione è semplice, ma per arrivare a capire come siamo arrivati ad oggi è necessario fare qualche passo indietro”.
“Parigi ha messo in evidenza enormi criticità -ha proseguito Comi- Parigi, per chi l’ha vissuta da dentro, è stata molto più che qualche polemica sui giornali. Impossibile per chiunque tornare e restare indifferente. In verità già prima delle Olimpiadi la Federazione Internazionale si era mossa nella consapevolezza di dover cambiare: un mese prima dei Giochi ad ogni Nazione era stato chiesto di contribuire con le proprie proposte per il ciclo olimpico 2025-2028”.
“Circa una quindicina di nazioni hanno raccolto la sfida mettendo in luce la necessità di valorizzare il judo positivo e di spostare l’attenzione dalle penalità che hanno occupato indegnamente la scena nel quadriennio che va a chiudersi. In verità si trattava di qualcosa di palese a tutti, addetti ai lavori e non, esperti e meno esperti”.
“Con una certa sorpresa il lavoro di revisione dei vertici e degli esperti IJF ha preso in seria considerazione le proposte pervenute e quello che abbiamo visto ad Istanbul è il prodotto di questo percorso, un prodotto che tuttavia non può ancora dirsi “finale”. A più riprese è stato infatti sottolineato che da qui ai Campionati Mondiali a Budapest 2025 le cose andranno valutate e aggiustate, con l’obiettivo di avere un regolamento omogeneo e definitivo con l’inizio della qualificazione olimpica per Los Angeles 2028”.
“Le novità più sostanziali riguardano il ritorno dello yuko per valorizzare ulteriormente le azioni di proiezione non inquadrabili come waza-ari, l’eliminazione di alcune sanzioni tra cui i famigerati hansoku-make per head-first (impatto di tori con la testa sul tatami) o head-defense con una interessante differenziazione per le categorie giovanili, infine una parziale apertura verso le prese al di sotto della cintura. Nei mesi scorsi si è detto molto a proposito di questo punto: non nego che il ritorno di alcune tecniche con presa diretta ai pantaloni mi aveva intrigato, ma ritengo che la soluzione adottata, calata nell’attualità, sia la migliore”.
“In questo percorso l’Italia è stata tutt’altro che spettatrice: con un lavoro di analisi avevamo cominciato a evidenziare le criticità più evidenti già a inizio anno in occasione del Seminario Continentale, per arrivare nei mesi scorsi ad elaborare una proposta concreta che fosse anche realistica. Il seminario non era purtroppo voluto per aprire un confronto ma non possiamo non dirci soddisfatti di quanto abbiamo visto e udito in questi giorni. Restano alcune “zone grige” che meritano attenzione e ulteriori progressi, ma pare che i passi in avanti ci siano stati… ora occorre soltanto fare esperienza sul tatami, presto e a tutti i livelli”.
“Un seminario che tutti attendevano -ha spiegato Roberta Chyurlia- ovviamente i cambiamenti fanno sempre un po’ paura, ma il judo è adattamento. Per gli arbitri sarà ancora più importante studiare, aggiornarsi e praticare assiduamente il nostro sport. Le nuove regole tendono ad agevolare il dinamismo ed a fornire agli atleti più possibilità di proiettare. Ciò che ha attratto maggiormente la mia attenzione è la parte relativa alle prese non convenzionali ed alla previsione di non sanzionare gli atleti per le uscite o le spinte.
Sono piacevolmente sorpresa della possibilità di poter effettuare prese all’interno del judogi anche in ne-waza. L’introduzione dello yuko poi sono sicura che sarà una grossa possibilità di ridurre i casi di golden score. Il tanto discusso ritorno della presa alle gambe è stato un argomento chiarito e ridimensionato.
Infine, è apprezzabile l’innovazione di proseguire le azioni dal ne waza in tachiwaza indipendentemente dalla posizione degli atleti nel momento in cui riacquisiscono la posizione di tachiwaza. Sarà impegnativo resettare la nostra modalità di arbitrare ma è anche un forte stimolo. Proseguire con la formazione e l’aggiornamento sarà la chiave di lettura giusta”.
Doppio oro Fiamme Gialle ai Tricolori a squadre A1
Le Fiamme Gialle Roma hanno centrato il doppio oro nel PalaPellicone a Ostia e si sono aggiudicate il titolo italiano di judo a squadre sia femminile che maschile. La due giorni riservata alle competizioni a squadre, dunque, dopo aver assegnato i titoli cadetti mixed-teams, Junior-Senior maschili e femminili A2 ed i titoli Master, a loro volta mixed-teams suddivisi in due fasce d’età, si è raggiunto il momento topico con l’assegnazione dei titoli Junior-Senior maschili e femminili A1.
E mentre a Tokyo Gennaro Pirelli, Giorgia Stangherlin e Giacomo Gamba stavano disputando delle finali per una medaglia in un Grand Slam, la serie A1 si è confrontata nel PalaPellicone per stabilire le classifiche di merito per il 2024.
Classifiche che hanno registrato quindi il doppio successo del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle che, nella classifica maschile, è salita sul podio assieme alla Asd Judo Preneste, secondo ed alla ASD Nippon Club Napoli ed il CRS Akiyama, terzi pari merito, seguiti dalle Accademie Torino e Prato al quinto posto e dal Dojo Sacile e dal Banzai Cortina Roma al settimo.
È stata più corta invece la classifica della A1 femminile che, dietro alle Fiamme Gialle, ha registrato il secondo posto del Judo Team Iacovazzi, il terzo del CRS Akiyama, il quarto della Pro Recco Judo ed il quinto dell’Accademia Prato.
Pirelli d’argento nel Tokyo Grand Slam! Quinto posto per Stangherlin e Gamba
Gennaro Pirelli è ritornato sul podio del Tokyo Grand Slam e, dopo l’oro conquistato nel 2022, questa volta ha messo al collo la medaglia d’argento nei 100 kg, ma hanno disputato una finale anche Giorgia Stangherlin nei 70 kg e Giacomo Gamba negli 81 kg, classificandosi entrambi al quinto posto.
“Anche quest'anno portiamo a casa qualcosa da Tokyo -ha detto il coach Enrico Parlati- Christian purtroppo è arrivato in Giappone che non stava bene e non è riuscito ad entrare in gara. Genny invece, ancora una volta ha fatto una prestazione superlativa e, nonostante ai quarti abbia riportato un infortunio alla caviglia, è riuscito a portare a termine la gara. Peccato per la finale, ma la strada è quella giusta”.
“Sono soddisfatto della gara di oggi -è il commento del tecnico Matteo Marconcini- si sono tutti battuti come leoni, avanti così. Giorgia e Giacomo si confermano ad un livello altissimo, nonostante il cambio di categoria della prima e solo tre gare alle spalle, può solo migliorare e deve essere soddisfatta dell’atleta/persona che è diventata. Giacomo invece sempre ad alti livelli in una categoria che è assolutamente alla sua portata, soprattutto dopo un lungo stop, gli serve solo la tranquillità e il percorso giusto per arrivare dove merita. Avanti tutta”.
La gara di Gennaro Pirelli nei 100 kg è iniziata con la vittoria sul giapponese Kaito Green, quindi sul brasiliano Leonardo Goncalves ed in semifinale su Koki Kumasaka (Jpn). A negare il bis d’oro a Gennaro Pirelli in finale è stato il russo Matvey Kanikovskiy (Ijf).
Buona prova per Giorgia Stangherlin che si è fermata ai piedi del podio nei 70 kg con le vittorie sulla giapponese Shiho Tanaka e sulla polacca Aleksandra Kowalewska che l’hanno promossa in semifinale. A fermarla sono state Mayu Honda (Jpn) prima e Lara Cvjetko (Cro) poi. Quinto posto anche per Giacomo Gamba negli 81 kg, che ha superato lo statunitense Davit Aghasaryan, quindi è stato sconfitto dal russo Timur Arbuzov e dopo la vittoria nel recupero su Eetu Ihanamaki (Fin), ha ceduto per wazari nella finale per il terzo posto al giapponese Yuhei Oino.
Ancora negli 81 kg, Leonardo Casaglia è stato rimontato (2 wazari a 1) dal sudcoreano Woojin Choi, mentre nei 90 kg Christian Parlati è stato fermato dal kazako Meiirlan Maxim. Enrico Bergamelli nei 100 kg ha superato al primo turno il peruviano Daryl Yamamoto, ma nel turno successivo è stato Dota Arai (Jpn) ad imporgli il disco rosso.
Oro a squadre Master per Mestre 2001 e Toscana
Judo Mestre 2001 nella fascia MF1-MF3 e la rappresentativa Master Toscana in quella MF4-MF8 si sono aggiudicate il titolo italiano a squadre miste riservato appunto alla classe dei Veterani. Sul podio assieme al Judo Mestre 2001 sono salite la Lombardia, seconda, Toscana e Kdokan Spello, terze, mentre nella fascia d’età maggiore assieme alla Toscana campione hanno messo al collo le medaglie il Lazio, argento, Lombardia e Judo Mestre 2001, bronzo.
Banzai, Mandraccio e Budokan campioni a squadre
Banzai Cortina e Judo Preneste si sono affrontate per aggiudicarsi il titolo italiano a squadre mixed-team cadetti ed al termine di un confronto avvincente è stato il Banzai a meritare la fascia tricolore 2024. Nel PalaPellicone a Ostia però, è stato ottimo anche il secondo posto per il Judo Preneste e, sul terzo gradino del podio, sono salite parimerito Asd Centro e Asd Miriade.
Nella gara Junior-Senior femminile di A2 la sfida è stata tutta fra Mandraccio Roma e Judovanzago che si sono affrontate in una sfida al meglio di tre. Secco il verdetto con il Mandraccio campione dopo le prime due sfide.
Sei le formazioni maschili invece per il confronto Junior-Senior A2 ed il Budokan Institute è salito sul gradino più alto del podio grazie alle vittorie ottenute su Kodokan Empoli, Miriade ed in finale sulla Talenti Sporting Club 1987.
E proprio Kodokan Empoli e Miriade sono poi salite insieme sul terzo gradino del podio.
A breve i risultati della gara a squadre Master per regioni.
Tokyo Grand Slam con Favorini ai piedi del podio
È un bel quinto posto quello ottenuto nei 63 kg da Flavia Favorini nella prima giornata del Tokyo Grand Slam. L’appuntamento giapponese, che in questo caso conta la partecipazione di 274 atleti di 44 nazioni, chiude l’anno olimpico ed il World Judo Tour con la formazione nipponica che ha monopolizzato le sette finali per l’oro e chiudendo la giornata con 7 primi, 7 secondi, 7 terzi posti ed altri 5 quinti.
“I nostri ragazzi junior -ha commentato Giovanni Carollo- alla prima esperienza nel circuito, hanno venduto cara la pelle. Peccato che alcune distrazioni non hanno permesso di fare più incontri ad un livello come questo. Ma il percorso è quello giusto e continueranno a lavorare sodo per sentirsi sempre meglio su tatami come questi. Complimenti a Flavia per l’ottima gara e peccato per la medaglia sfumata”.
Nei 57 kg Michel Terranova ha vinto con Yu-Han Lin (Tpe) e perso con Momo Tamaoki (Jpn), nei 63 kg Sara Corbo ha perso con Jing Tang (Chn), mentre Flavia Favorini ha vinto con Rafaela Silva (Bra), perso con Megumi Horikawa (Jpn), vinto con Dali Liluashvili (Ijf) e, nella finale per il bronzo, perso con Renata Zachova (Cze).
Nei 66 kg Valerio Accogli ha vinto con Ying-Jie Jiang (Tpe), perso con Iago Abuladze (Ijf)
Mattia Miceli (66), vinto con Jiangfeng Wang (Chn), perso con Obid Dzhebov (Tjk) e nei 73 kg Giovanni Esposito ha vinto con Gansuren Jambal (Mgl) e perso con Karen Galstian (Ijf).
"Oggi una buona gara da parte di tutti -ha commentato invece il coach Enrico Parlati- peccato per qualche superficialità di troppo".
Domani in gara Giorgia Stangherlin (70), Giacomo Gamba, Leonardo Casaglia (81), Christian Parlati (90), Gennaro Pirelli, Enrico Bergamelli (100).
Squadre sui tatami del PalaPellicone per i tricolori 2024
Sabato e domenica il PalaPellicone a Ostia ospita l’ultimo appuntamento tricolore del calendario 2024 del judo e si tratta di quello che assegna i titoli a squadre.
Due i titoli in palio sabato con i campionati italiani a squadre per regioni della classe Master, che vedrà impegnate 7 formazioni nei Master MF1-3 ed 8 nei Master MF4-8 ed i campionati italiani Mixed Teams cadetti con 10 squadre a rincorrere il titolo.
Domenica sui tatami saliranno invece le squadre femminili e maschili della classe maggiore (Ju-Se) con la A2 che vedrà in lizza 6 formazioni maschili e 2 femminili e la A1 con 16 maschili e 6 femminili.
Programma
Sabato 7 dicembre
Inizio gara A2: h 9:00
Inizio gara Cadetti: h 9:00
Inizio gara Master: h 15:30
Domenica 8 dicembre
Inizio gara A1: h 9:00
In dodici a Tokyo per ricominciare con un Grand Slam
Dodici azzurri sono in partenza per Tokyo dove, sabato e domenica, è in programma il Grand Slam giapponese, cui seguirà il training camp.
“Siamo pronti per questa partenza per Tokyo -ha detto Enrico Parlati, uno dei quattro coach al seguito- prima gara importante per noi post Parigi... siamo molto contenti di ricominciare, di ripartire e di poter poi allenarci nel training camp”.
Gli atleti sono Valerio Accogli, Mattia Miceli (66), Giovanni Esposito (73), Giacomo Gamba, Leonardo Casaglia (81), Christian Parlati (90), Gennaro Pirelli, Enrico Bergamelli (100), Michel Terranova (57), Sara Corbo, Flavia Favorini (63), Giorgia Stangherlin (70) con i tecnici Enrico Parlati, Giovanni Carollo, Andrea Pastorelli e Matteo Marconcini, cui si rivolgono le condoglianze per il lutto familiare che lo ha colpito.
“Affrontiamo la gara ed il successivo camp -ha detto Giovanni Carollo- nel quale ci raggiungerà il resto della squadra, come l’inizio di un nuovo percorso. Alcuni ragazzi juniores che si sono ben distinti durante l’anno si confronteranno per la prima volta a livello IJF, altri ricominciano il quadriennio con nuovo entusiasmo, altri ancora hanno cambiato categoria e cercano riscontri positivi in gara. Per tutti e soprattutto per i più giovani, comunque, il confronto nel successivo camp ci auguriamo sia un importante step del loro percorso di crescita”.
Con la delegazione italiana c’è anche l’arbitro Roberta Chyurlia. Il Grand Slam di Tokyo andrà in diretta su Rai Play con il commento di Luigi Guido e Fabrizio Tumbarello.
Nippon ed Akiyama re e regina della prima Coppa Soldano
La Coppa Italia A1, disputata nel PalaPellicone ad Ostia, ha assegnato il primo posto della classifica per società maschile alla Nippon Club Napoli ed il primato femminile alla CRS Akiyama Settimo Torinese.
La manifestazione, che è stata intitolata alla memoria di Francesco Soldano, arbitro internazionale recentemente scomparso in seguito ad un malore improvviso, ha dedicato un momento di partecipazione e ricordo alla presenza della moglie cui sono stati donati dei fiori assieme ad una targa.
Con la Nippon Napoli hanno condiviso il podio delle società maschili la Pro Recco Judo, seconda ed il CRS Akiyama, terzo.
Con il CRS Akiyama, primo fra le società femminili, sono salite sul podio l’Accademia Torino, al secondo posto ed il Mandraccio Roma, al terzo.
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